Memo deco ad aria in immersione ricreativa

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  • #16
    Originariamente inviato da Lorescuba Visualizza il messaggio
    Esistono dei sistemi di conteggio dei tempi di deco in caso si utilizzi aria, devi innanzitutto imparare la tabelle dei NDL a memoria, poi il meccanismo di calcolo, poi applicarlo in acqua...
    Non è semplice come credi, bisogna essere lucidi e concentrarsi su quello e non sull'immersione. Molto meglio un computerino da 200€ e divertirsi piuttosto che passare il tuffo a fare conti e a guardare gli strumenti...
    Ciao Lorescuba condivido la tua riflessione e rilancio .....

    Seguo con interesse questa discussione, non intervengo nei tecnicismi esposti perché non mi sento preparato a dovere per farlo.
    Ma una domanda devo farla a chi, come voi è pratico di questa metodica.

    In aria la decompressione non è un problema funziona tutto (computer, tabelle, software, ecc, ecc) - ovviamente con un minimo di buon senso

    In aria alla fine i profili tendono a ripetersi pressoché uguali (in aria - profonda - alla fine i tempi sono sempre quelli) e con il tempo se si presta un minimo di attenzione dopo l'immersione a come questa si è svolta e ad analizzare la risalita (anche solo nel compilare il libretto d'immersioni o scaricando i dati del computer subacqueo) ci si accorge che si ha sempre un determinato andamento e una volta capito è comunque molto facile stimare la decompressione con un grado di approssimazione accettabile.

    Che vantaggio presenta questa metodica ??? (concedetemi l'ignoranza, da quello che leggo, si basa sulla capacità individuale di fare una serie di valutazioni a mente e di calcoli vedi profondità media ponderata al tempo) rispetto a metodi come un computer subacqueo che ci sgrava di tutto questo ???
    Soprattutto in aria dove esiste il problema narcosi.

    Neanche la rottura improvvisa del computer mi appare una motivazione valida.
    Se il soggetto, ha almeno fatto una programmazione di base pre-immersione dovrebbe sapere cosa deve fare anche se il computer è in panne.

    Grazie per le eventuali risposte.

    Cordialmente
    Rana


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    • #17
      Verissimo RANA, alla fine i profili sono ripetitivi e potremmo affermare che facendo le solite cose si ottengono i soliti risultati. In una ottica di backup mi immergo da almeno 25 anni usando due computer. Con i costi di oggi mi sembra sia un ottimo sistema per levarsi qualsiasi problema.
      Ciao
      Paolo
      Paolo

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      • #18
        Originariamente inviato da paolo55 Visualizza il messaggio
        Verissimo RANA, alla fine i profili sono ripetitivi e potremmo affermare che facendo le solite cose si ottengono i soliti risultati. In una ottica di backup mi immergo da almeno 25 anni usando due computer. Con i costi di oggi mi sembra sia un ottimo sistema per levarsi qualsiasi problema.
        Ciao
        Paolo
        Ciao Paolo,
        ​Condivido, hai riassunto anche il mio pensiero.

        Con questo permettimi di chiarire, il 3D è giustissimo e comunque sono interessato a leggere le risposte anche solo per coltura personale di apprendere metodiche diverse che non conosco.

        Per cui ben vengano tutti gli interventi e discussioni in tal senso anche se io ho fatto presente che mettere in atto queste metodiche in aria non è per me l'approccio più corretto (viste le caratteristiche dell'aria) ne il più semplice premesso che per me la semplicità è un valore sott'acqua.

        Con questo tanto di rispetto a chi si trova bene con questa metodica.


        Cordialmente
        Rana



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        • #19
          Originariamente inviato da alekk Visualizza il messaggio
          Grazie a tutti per le risposte!
          In effetti ciò che intendevo io era proprio il fatto di immergermi con un mono da quindici o da dodici, ad aria, quindi con profondità operative e tempi limitati, ma per intenderci, magari un'immersione dove non avendola programmata prima si sfora un pochino la profondità e il tempo, chessò una pass maldiviana, piuttosto che un relitto in mar rosso, il cargo armato di sestri..., per cui i minuti di deco saranno al massimo 10? 12? dove un normalissimo computerino possa indicare una deep stop alla metà della profondità ( media al momento della risalita credo) e poi 3 minuti a 6 metri e 7 a tre metri per esempio.
          Quel che capisco dalle risposte è che effettivamente una profondità media di verifica prima di uscire c'è ( non ho capito se 24 o 21 metri ), ed in pratica pensavo che controllando tale profondità alla fine avrei la quasi tranquillità al pari dell'utilizzo di un computerino di uscire pulito.
          Ciò che mi dava dei dubbi era come spalmare i dieci minuti tra i 9, 6 e tre metri...in pratica il profilo decompressivo.... e soprattutto come capire da quale momento sarei fuori curva, perché allo stacco sicuramente la profondità media sarà superiore a 24 e risalendo comincia a diminuire...




          Cercavo infatti una cosa così, utilizzando però lo stesso gas in deco, in pratica senza decompressive…



          Ed in pratica era ciò che volevo capire o sapere, insomma ciò che cerco... credo
          Prova a contattare un istruttore nella tua zona e fatti spiegare il modulo 1 della deco mnemonica UTRtek. Troverai molte risposte alle tue domande.
          Non metterti mai a discutere con un idiota:
          prima ti trascina al suo livello e poi ti batte con l'esperienza

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          • #20
            Originariamente inviato da Lorescuba Visualizza il messaggio
            Esistono dei sistemi di conteggio dei tempi di deco in caso si utilizzi aria, devi innanzitutto imparare la tabelle dei NDL a memoria, poi il meccanismo di calcolo, poi applicarlo in acqua...
            Non è semplice come credi, bisogna essere lucidi e concentrarsi su quello e non sull'immersione. Molto meglio un computerino da 200€ e divertirsi piuttosto che passare il tuffo a fare conti e a guardare gli strumenti...
            Mah non credere che sia così complicato. Certo occorre avere un minimo di dimestichezza coi calcoli a mente (del tipo 2x3 o 10+7, non algoritmi o equazioni esponenziali). L'unico strumento a cui devi prestare particolare attenzione è il manometro. Gli altri li guardi solo per il controllo delle quote e al momento dello stacco dal fondo.
            Non metterti mai a discutere con un idiota:
            prima ti trascina al suo livello e poi ti batte con l'esperienza

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            • #21
              Mi è capitato solo in un'occasione di dover utilizzare questo metodo: la settimana prima mi ero immerso in trimix a tabelle e il computer era rimasto settato su gauge. Dovevo fare due immersioni al sabato e una domenica, mi sono accorto del problema solo una volta entrato in acqua e il suunto a quel punto era bloccato su gauge per 48 ore. Nelle due immersioni del sabato (una ripetitiva) ho "sbagliato" a mio vantaggio la deco - rispetto al computer del mio socio - di 1'; in quella della domenica di 2', sempre in più da fare. Se invece di utilizzare computer e profondimetro avessi usato 2 computer, non sarebbe cambiato nulla...
              Ma sono stato pirla io a non controllare prima le impostazioni, tutto questo vantaggio non c'è. Quando si parla di consapevolezza, non significa solo saper approssimare con buona precisione la deco da fare, ma anche e soprattutto di sapere che il computer è settato male o che la bombola non è piena a dovere.
              La conoscenza è sempre un bene, farla passare per stregoneria con la scusa che "il computer si può rompere, quindi usa il profondimetro digitale con la prof. media..." mi sembra esagerato.
              Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.

              cit: "meno male che c'e' qualcuno che ha la scienza e sa come van fatte le cose..."

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              • #22
                Ciao
                In parte condivido anchio quello che scrivete infatti non uso il memonico.
                Per il classico tuffo in aria della domenica vai sereno ,senza troppe seghe!

                Capitolo Trimix
                Vado di tabella principale, due profondimetri e piani di emergenze nel wetnotes
                Nessun computer multigas.
                Però devo riconoscere nello specifico memonico UTR per il Trimix di essere davvero semplice e ben fatto. Con un tappe costanti nei vari segmenti 21-9 piuttosto che 36-21 che rendono la risalita semplice a fini memonici.
                Anche la gestione dei failure è davvero semplice, quindi a mio modesto parere da diver della domenica è ben fatto!


                Diciamo anche che se vai a confrontare i ratio (il rapporto tra tempo di fondo e totale tempo deco) non si scosta molto da vplanner pertanto qui non sta inventando nulla nessuno.
                I vantaggi: Essere flessibile ,all’interno di una pressione di risalita ben pattuita poter gestire immersione generando un profilo di risalita in base alla reale tempo di fondo, quindi diciamo un po’ più flessibile del tabellozzo


                Detto questo il principio che mi sento di sposare e far entrare dentro allievo/divers nel profilo decompressivo, che non è ricordarsi dei numeri a pappagallo , ma capire quando e dove fermarsi ,con quali gas per quanto tempo. (leggasi profili dove si sfrutta al massimo la finestra oxy, con risalite lente ,controllo bolle ecc.)
                Attenzione non sto dicendo che è unico sistema per spiegare “tecniche decompressive” ma se alternativa deve essere affidarsi ciecamente al computer senza saper cosa si sta facendo , sceglierei il memonico.

                Vedi le tante domande che si leggono sui forum del tipo “ devo fare un corso tmx che computer compro?”

                http://profondeemozioni.blogspot.com...V5SQJ1vZvQ6WZR
                http://profondeemozioni.blogspot.com/

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                • #23
                  Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio

                  Ciao Lorescuba condivido la tua riflessione e rilancio .....

                  Seguo con interesse questa discussione, non intervengo nei tecnicismi esposti perché non mi sento preparato a dovere per farlo.
                  Ma una domanda devo farla a chi, come voi è pratico di questa metodica.

                  In aria la decompressione non è un problema funziona tutto (computer, tabelle, software, ecc, ecc) - ovviamente con un minimo di buon senso

                  In aria alla fine i profili tendono a ripetersi pressoché uguali (in aria - profonda - alla fine i tempi sono sempre quelli) e con il tempo se si presta un minimo di attenzione dopo l'immersione a come questa si è svolta e ad analizzare la risalita (anche solo nel compilare il libretto d'immersioni o scaricando i dati del computer subacqueo) ci si accorge che si ha sempre un determinato andamento e una volta capito è comunque molto facile stimare la decompressione con un grado di approssimazione accettabile.

                  Che vantaggio presenta questa metodica ??? (concedetemi l'ignoranza, da quello che leggo, si basa sulla capacità individuale di fare una serie di valutazioni a mente e di calcoli vedi profondità media ponderata al tempo) rispetto a metodi come un computer subacqueo che ci sgrava di tutto questo ???
                  Soprattutto in aria dove esiste il problema narcosi.

                  Neanche la rottura improvvisa del computer mi appare una motivazione valida.
                  Se il soggetto, ha almeno fatto una programmazione di base pre-immersione dovrebbe sapere cosa deve fare anche se il computer è in panne.

                  Grazie per le eventuali risposte.

                  Cordialmente
                  Rana

                  Ti ringrazio Rana per l'interessamento e provo a risponderti, premettendo che non è mia intenzione convincere nessuno.
                  Io è anni che uso questo sistema sia per tuffi in aria rec che per tuffi tecnici oltre i 100 metri.
                  Il sistema funziona e anche bene, consentendo una gestione ottimale di tutta l'immersione a tutti i membri del team.
                  Diciamo che il plan deco mnemonica può essere utilizzato sia come sistema principale che come backup di un eventuale computer.
                  Il perchè del no computer
                  Il computer tende ad un conservatismo dire quasi imbarazzante e, comunque, genera un profilo di risalita unico, sia che tu sia un seal o che tu sia oltre il quintale di peso. Certo si possono aumentare i conservatismi ma sempre uno è il profilo generato. Se ti trovi in squadra con altri 2 la scelta è sempre quella di seguire il computer più conservativo, col rischio di aver speso mille euro per un computer che calcola il raggio critico della bolla e fare un'ora di deco in più a seguito del computer da discount del compagno. Oppure uscire dall'acqua prima ed imballare tutti gli altri strumenti rendendoli inservibili o terribilmente conservativi per le successive 24/48 ore (a meno di non lasciarli appesi ad una cimetta a tre metri).
                  Con la mnemonica la scelta del profilo viene fatta e condivisa da tutto il team.
                  Per gli aspetti della narcosi tieni conto che stiamo parlando di immersioni entro i 40 metri mentre i calcoli "impegnativi" sono sviluppati dai 20 metri in su, quindi a quote dove la narcosi non dovrebbe essere così invalidante.
                  Tu accenni ad una programmazione pre-immersione. La maggior parte dei subacquei lascia che sia lo strumento al polso a fare la programmazione, è già tanto se si esce con un po' di gas in bombola. Anch'io un tempo gestivo le mie immersioni così. Quindi in caso di perdita dello strumento o ti fidi dello strumento del compagno o hai un sistema di calcolo alternativo, sia esso tabelle o calcolo a memoria. Conoscerlo male non fa; richiede un tre - quattro immersioni per entrare in sintonia e una certa "elasticità" nei calcoli a mente, ma una volta provato ho visto che la maggior parte dei subacquei ha impostato il computer in gauge e tanti saluti.
                  Il vantaggio principale è quello di creare, con questo sistema, almeno 4 profili diversi di risalita, dal più "aggressivo" al "molto conservativo", dando la facoltà al team sulla scelta di quale seguire, in base al freddo patito, al lavoro svolto, allo stato psicofisico e via dicendo.
                  Il computer questo lo fa? non credo proprio...che ne sa lui se sei stato a fotografare i pescetti o se hai smontato e recuperato l'elica dell'haven? Che ne sa lui se hai sudato tutta l'immersione dal caldo o se hai fatto l'immersione con la muta allagata a 8 gradi?
                  Il sistema ti consente anche di ritagliare la deco sul reale profilo di immersione che hai fatto, diciamo molto più elastico rispetto ad una tabella e con diverse soluzioni rispetto ad un computer.
                  Per finire scherzando, non troverai mai un diving che può romperti i maroni perchè hai il computer in deco.
                  Non metterti mai a discutere con un idiota:
                  prima ti trascina al suo livello e poi ti batte con l'esperienza

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                  • #24
                    Originariamente inviato da paolinus Visualizza il messaggio
                    Ciao
                    In parte condivido anchio quello che scrivete infatti non uso il memonico.
                    Per il classico tuffo in aria della domenica vai sereno ,senza troppe seghe!

                    Capitolo Trimix
                    Vado di tabella principale, due profondimetri e piani di emergenze nel wetnotes
                    Nessun computer multigas.
                    Però devo riconoscere nello specifico memonico UTR per il Trimix di essere davvero semplice e ben fatto. Con un tappe costanti nei vari segmenti 21-9 piuttosto che 36-21 che rendono la risalita semplice a fini memonici.
                    Anche la gestione dei failure è davvero semplice, quindi a mio modesto parere da diver della domenica è ben fatto!


                    Diciamo anche che se vai a confrontare i ratio (il rapporto tra tempo di fondo e totale tempo deco) non si scosta molto da vplanner pertanto qui non sta inventando nulla nessuno.
                    I vantaggi: Essere flessibile ,all’interno di una pressione di risalita ben pattuita poter gestire immersione generando un profilo di risalita in base alla reale tempo di fondo, quindi diciamo un po’ più flessibile del tabellozzo


                    Detto questo il principio che mi sento di sposare e far entrare dentro allievo/divers nel profilo decompressivo, che non è ricordarsi dei numeri a pappagallo , ma capire quando e dove fermarsi ,con quali gas per quanto tempo. (leggasi profili dove si sfrutta al massimo la finestra oxy, con risalite lente ,controllo bolle ecc.)
                    Attenzione non sto dicendo che è unico sistema per spiegare “tecniche decompressive” ma se alternativa deve essere affidarsi ciecamente al computer senza saper cosa si sta facendo , sceglierei il memonico.

                    Vedi le tante domande che si leggono sui forum del tipo “ devo fare un corso tmx che computer compro?”
                    ​Grazie Paolinus,
                    è stato un piacere leggere il tuo intervento.

                    Cordialmente
                    Rana

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                    • #25
                      Io non conosco il metodo UTR (ho letto qualcosa in merito, ma non ho mai approfondito molto); ho utilizzato diverse volte la ratio deco (di Georgitsis), inizialmente utilizzata anche da Gue, prima dello scisma.
                      Per il trimix, ferme le tabelle che ho sempre consigliato a chiunque, al posto di un computer, può essere utile pianificare prima con il mnemonico e poi con un software e comunque poi decidere quale dei due sistemi utilizzare; in caso di modifiche al piano non previste (anche se dovrebbero esserlo), si può pensare a come modificare il piano in sicurezza.
                      Tornando al post originale, per immersioni ricreative a d aria, mi sembra un'inutile complicazione.
                      Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.

                      cit: "meno male che c'e' qualcuno che ha la scienza e sa come van fatte le cose..."

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                      • #26
                        Originariamente inviato da Lorescuba Visualizza il messaggio
                        Mi è capitato solo in un'occasione di dover utilizzare questo metodo: la settimana prima mi ero immerso in trimix a tabelle e il computer era rimasto settato su gauge. Dovevo fare due immersioni al sabato e una domenica, mi sono accorto del problema solo una volta entrato in acqua e il suunto a quel punto era bloccato su gauge per 48 ore. Nelle due immersioni del sabato (una ripetitiva) ho "sbagliato" a mio vantaggio la deco - rispetto al computer del mio socio - di 1'; in quella della domenica di 2', sempre in più da fare. Se invece di utilizzare computer e profondimetro avessi usato 2 computer, non sarebbe cambiato nulla...
                        Ma sono stato pirla io a non controllare prima le impostazioni, tutto questo vantaggio non c'è. Quando si parla di consapevolezza, non significa solo saper approssimare con buona precisione la deco da fare, ma anche e soprattutto di sapere che il computer è settato male o che la bombola non è piena a dovere.
                        La conoscenza è sempre un bene, farla passare per stregoneria con la scusa che "il computer si può rompere, quindi usa il profondimetro digitale con la prof. media..." mi sembra esagerato.
                        Nessuno sta cercando di far passare stregonerie o cose simili. E' un sistema utilizzato da molti come sistema principale, da altri come backup, dai più visto come una "stregoneria" di difficile applicazione. Mai detto neanche che sia una gara a chi esce prima dall'acqua. Se uno si trova bene in computer ben venga. La domanda di chi ha aperto la discussione era sulla prof media e a quella abbiamo risposto. Se dopo siamo scivolati sul perchè ed il percome di una scelta...non so che dire. Io ho solo detto la mia.
                        Con affetto
                        Non metterti mai a discutere con un idiota:
                        prima ti trascina al suo livello e poi ti batte con l'esperienza

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                        • #27
                          Ciao Aloisio,
                          una cosi circostanziata risposta merita un commento adeguato (è un complimento ti ringrazio per la risposta che è per me stimolo alla riflessione).

                          Originariamente inviato da aloisio Visualizza il messaggio
                          Ti ringrazio Rana per l'interessamento e provo a risponderti, premettendo che non è mia intenzione convincere nessuno.
                          Sereno, il confronto è ricchezza, comunque anche se si rimane nelle proprie posizioni se si fa lo sforzo di cercare di comprendere anche le posizioni altrui.
                          In questo caso posso solo ringraziarti per la risposta che hai dato.

                          Originariamente inviato da aloisio Visualizza il messaggio
                          Io è anni che uso questo sistema sia per tuffi in aria rec che per tuffi tecnici oltre i 100 metri.
                          Il sistema funziona e anche bene, consentendo una gestione ottimale di tutta l'immersione a tutti i membri del team.
                          Diciamo che il plan deco mnemonica può essere utilizzato sia come sistema principale che come backup di un eventuale computer.
                          In ambito tecnico (trimix) penso di aver ben chiaro il perché delle scelte e non ho nulla da eccepire.
                          Non discuto sul fatto che possa essere applicata anche alle immersioni in aria (fin dal primo intervento ho sostenuto che non è un problema applicare i principi della deco mnemonica anche alle immersioni in aria) io non ne vedo i vantaggi e mi appare un modo per complicarsi la vita.
                          Con questo comprendo e rispetto il fatto che se uno come te è abituato a usare questo metodo finisca per usarlo sempre.

                          Originariamente inviato da aloisio Visualizza il messaggio
                          Il perchè del no computer
                          Il computer tende ad un conservatismo dire quasi imbarazzante e, comunque, genera un profilo di risalita unico, sia che tu sia un seal o che tu sia oltre il quintale di peso. Certo si possono aumentare i conservatismi ma sempre uno è il profilo generato. Se ti trovi in squadra con altri 2 la scelta è sempre quella di seguire il computer più conservativo, col rischio di aver speso mille euro per un computer che calcola il raggio critico della bolla e fare un'ora di deco in più a seguito del computer da discount del compagno. Oppure uscire dall'acqua prima ed imballare tutti gli altri strumenti rendendoli inservibili o terribilmente conservativi per le successive 24/48 ore (a meno di non lasciarli appesi ad una cimetta a tre metri).
                          Con la mnemonica la scelta del profilo viene fatta e condivisa da tutto il team.
                          Ammetto di non aver compreso bene, permettimi di esporre alcuni dubbi.

                          E' innegabile che i computer ricreativi hanno conservatorismi imbarazzanti.
                          Condivido in ambito tecnico la necessita di poter pianificare con un conservatorismo flessibile in base alle varie situazioni, nulla da eccepire in ambito tecnico.

                          In aria ho dei dubbi.
                          In aria le immersioni soprattutto se profonde hanno una durata mediamente breve per una serie di motivazioni che esulano dalla decompressione, penso (correggimi se sbaglio) è assodato che se devo fare 30 minuti di fondo a -60 metri non vado in aria.
                          30 minuti a -60 metri non li passo facendo meditazione zen ma al contrario facendo un attività (più o meno impegnativa) e questo genera un problema date le caratteristiche dell'aria.
                          Con tempi di fondo relativamente brevi i tempi di decompressione non sono il problema - secondo me (correggimi se sbaglio) non sono i 10 minuti in più o in meno che cambiano.
                          Nelle immersioni ricreative i tempi sono cosi lunghi in aria che il problema grosso è più legato alla scorta di gas che alla decompressione.
                          Difficilmente in aria si hanno profili "quadrati" la quasi totalità delle immersioni sono multilivello.
                          Con profili multilivello spinti i calcoli delle deco mnemonica diventano un pochino più complessi e c'è per me il rischio di perdere ma messa a fuoco della decompressione (correggimi se sbaglio potrei dire delle cavolate).

                          Un gruppo che se si muove con profili multilivello non riesce a tenere lo stesso profilo è normale avere una varianza nel profilo - questo inficia molto un calcolo univoco che possa andare bene per tutti.
                          Certo ora tu mi dici ma noi teniamo il medesimo profilo in misura rigorosa, in tal caso alzo le mani, io sono più ca@@aro mi fermo, riparto, mi muovo con disinvoltura e spesso ho delle significative discrepanza rispetto agli altri del gruppo, con solo il compagno posso avere una migliore convergenza ma non con il gruppo.

                          Ma ripeto, nelle immersioni in aria le differenze sono marginali anche se alla fine io accumulo 15 minuti in più non sono quelli a fare la differenza.

                          Originariamente inviato da aloisio Visualizza il messaggio
                          Per gli aspetti della narcosi tieni conto che stiamo parlando di immersioni entro i 40 metri mentre i calcoli "impegnativi" sono sviluppati dai 20 metri in su, quindi a quote dove la narcosi non dovrebbe essere così invalidante.
                          Capisco.
                          Sono limiti che non riesco a far miei, in quanto in aria vado oltre i -40 metri ma comprendo quello che mi dici, nella misura in cui l'operato è coerente con questi vincoli operativi non ho nulla da eccepire.

                          Originariamente inviato da aloisio Visualizza il messaggio
                          Tu accenni ad una programmazione pre-immersione. La maggior parte dei subacquei lascia che sia lo strumento al polso a fare la programmazione, è già tanto se si esce con un po' di gas in bombola. Anch'io un tempo gestivo le mie immersioni così. Quindi in caso di perdita dello strumento o ti fidi dello strumento del compagno o hai un sistema di calcolo alternativo, sia esso tabelle o calcolo a memoria.
                          Su questo non posso che darti ragione.
                          Purtroppo questo è un limite di chi, con una formazione ricreativa, matura una disinvolta esperienza nelle immersioni più profonde senza sentire la necessità di seguire un percorso didattico specifico.
                          Anche in ambito ricreativo persistono convincimenti e luoghi comuni ormai superati, che fanno più danno che bene.
                          Ne è un esempio il continuare a sostenere che bisogna portarsi dietro le tabelle.
                          No, bisogna programmare l'immersione prima e poi attenersi al programmato solo in questo modo è possibile maturare la consapevolezza di quello che si fa e usare il computer solo come comodità e non necessità.
                          Spesso vedo delle tabelle nelle tasche dei gav illeggibili - e mi viene da chiedere ma a cosa ti serve ?
                          Al limite le puoi usare come "portafotuna" alla stregua del cornetto napoletano.
                          Inoltre perché portarsi dietro una tabella con decine e decine d'immersioni che non servono nel contesto specifico (se si scende a -40 metri cosa servono le immersioni fino a 35 metri ?) - fanno solo confusione.
                          Meglio programmare due o tre piani di risalita all'interno di un reale andamento.
                          Insomma su questo punto sono d'accordo con te, bisogna "lavorare" moto per diffondere un diverso approccio anche a livello ricreativo.

                          Originariamente inviato da aloisio Visualizza il messaggio
                          Conoscerlo male non fa; richiede un tre - quattro immersioni per entrare in sintonia e una certa "elasticità" nei calcoli a mente, ma una volta provato ho visto che la maggior parte dei subacquei ha impostato il computer in gauge e tanti saluti.
                          Il vantaggio principale è quello di creare, con questo sistema, almeno 4 profili diversi di risalita, dal più "aggressivo" al "molto conservativo", dando la facoltà al team sulla scelta di quale seguire, in base al freddo patito, al lavoro svolto, allo stato psicofisico e via dicendo.
                          La conoscenza non fa mai male - aiuta sempre.

                          Originariamente inviato da aloisio Visualizza il messaggio
                          Il computer questo lo fa? non credo proprio...che ne sa lui se sei stato a fotografare i pescetti o se hai smontato e recuperato l'elica dell'haven? Che ne sa lui se hai sudato tutta l'immersione dal caldo o se hai fatto l'immersione con la muta allagata a 8 gradi?
                          Il sistema ti consente anche di ritagliare la deco sul reale profilo di immersione che hai fatto, diciamo molto più elastico rispetto ad una tabella e con diverse soluzioni rispetto ad un computer.
                          Ho compreso il concetto che esponi.
                          Mi rimangono delle riserve nelle immersioni in aria dove, ripeto, i tempi di fondo sono mediamente molto brevi e questo fa si che le differenze da te esposte sulla flessibilità della decompressione diventano tutto sommato marginali.
                          Il fatto di fare 10 minuti in più o in meno non lo vedo come un problema.

                          Diverso è l'immersione trimix per giunta a profondità a tre cifre.
                          Comunque al giorno d'oggi i computer tecnici come l'OSTC di ultima generazione sono delle piattaforma su cui far girare i software decompressivi, permettono tutto quello che hai descritto tanto come il software decompressivi.
                          Il problema non risiede nel fatto che con il computer non si possa far quanto hai descritto, si può fare certo non con quelli ricreativi anche se multimiscela.
                          Fermo restando che in questo ambito (trimix) condivido le tue osservazioni sui vantaggi del sistema, vantaggi che non metto in discussione.

                          Originariamente inviato da aloisio Visualizza il messaggio
                          Per finire scherzando, non troverai mai un diving che può romperti i maroni perchè hai il computer in deco.

                          Ho risolto il problema con una maglietta con la scritta "No Deco - No Dive" che esibisco subito come entro al diving.
                          (ovviamente scherzo)


                          Cordialmente
                          Rana

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                          • #28
                            Originariamente inviato da aloisio Visualizza il messaggio
                            Prova a contattare un istruttore nella tua zona e fatti spiegare il modulo 1 della deco mnemonica UTRtek. Troverai molte risposte alle tue domande.
                            Grazie, mi sa che lo faccio, mi sembra molto interessante...

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                            • #29
                              scusate se mi intrometto, e tanto che non mi faccio vivo. ma usando ratio deco con un profilo di 50 minuti a 20 metri si e' in curva. al limite ma in curva . usando un ean50 come gas decompressivo si risale fino a 12metri ,stop di 1 minuto, si salta a 9 stop di 1 minuto , si salta a 6 stop di 4 minuti e si risale dai 6 metri alla superficie alla velocita di 1 minuto a metro. almeno cosi mi hanno insegnato
                              IL LATO OSCURO DEL DIVING:
                              CHE L'AZOTO SIA CON VOI

                              FREEDOM FOR THE BANNED

                              mdd un' apostrofo rosa tra le parole m'embolizzo

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                              • #30
                                Se fai addirittura 1 gas switch e qualche minuto di deco in ean50.. sei andato ben oltre la curva! 😅

                                Inviato dal mio SM-G900F utilizzando Tapatalk

                                Emanuele

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