Originariamente inviato da Lorescuba
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Secondo me i limiti fisiologici dell'aria si legano alla pressione parziale dell'ossigeno.
Nella mia esperienza si può operare a livello didattico (insegnare ad andare profondo in aria - tanto per capirci) fino a una pressione parziale di O2 pari a 1,5 bar il che vuol dire a una profondità massima (a livello didattico) di -60 metri (per dare una cifra tonda arrotondata per difetto).
Il resto è conseguenza.
Rimangono poi gli aspetti personali.
Non tutti sono "predisposti" - "motivati" ad operare in aria profonda.
Come non tutti sono motivati e predisposti alle immersioni profonde in genere anche quelle svolta in trimix.
L'immersione profonda è un attività di nicchia e non di massa - proprio per le caratteristiche della profondità, indipendentemente dal fatto di usare aria o trimix.
Ognuno fissa i propri limiti, sulla base di motivazione, capacità, conoscenze, esperienze ecc, ecc.
Cosi pure le didattiche, fissano limiti spesso arbitrari, che sono convenzioni.
Il fatto che ci siano eccezioni al fare, non vuol dire nulla, non inficiano le scelte che le varie didattiche decidono di fare.
Con questo, alle didattiche, critico il non considerare l'immersione profonda in aria come un attività reale, praticata da tantissimi che proprio per questo necessita di percorsi specifici di addestramento e formazione, se si vuole "lavorare" per aumentare la sicurezza.
Invece ci si limita spesso a negare, proibire un qualcosa che paradossalmente, le stesse persone che emanano i divieti e impongono limiti nelle didattiche, infrangono regolarmente.
Ognuno ha il diritto di fare le proprie scelte, se fare o non fare una certa attività e come svolgerla.
Ci saranno sempre eccezioni in pregio e in difetto questo non vuol dire che lo standard non sia necessario.
Cordialmente
Rana
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