Crociera Raja Ampat su Aurora: straordinaria (lungo)

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  • Crociera Raja Ampat su Aurora: straordinaria (lungo)

    Tornato da poco da Raja Ampat (crociera di 13 notti su Aurora), ci tenevo a scrivere qualche riga per condividere quanto questo viaggio sia stato entusiasmante.

    Le immersioni a Raja Ampat, davvero degne della loro fama, sono state tra le più belle che io abbia mai fatto.
    La cosa più notevole, per me, è stata la quantità sbalorditiva di pesce: fucilieri che formavano veri e propri "muri", azzannatori striati riuniti in banchi che assumevano svariate forme, banchi di barracuda che ruotavano su sè stessi, sardine a quintali. Inoltre squali wobbegong - visti anche mentre nuotavano o fermi sulla sabbia o sulle acropore, oltre che nella classica posizione infrattati tra i coralli - e squalo epaulette (questo solo in notturna, io ne ho fatte solo due e non l'ho visto). Poi ovviamente nudibranchi, cavallucci marini pigmei di diversi tipi, granchietti e gamberetti, gobidi, pesci pagliaccio, balestra di vari tipi, banchi di pesci chirurgo, squali grigi, pinna bianca e pinna nera, serpenti. Diversi emozionanti incontri con le mante, sia di reef che oceaniche. Carangidi, tonni, sgombri. Alla fine di quasi tutte le immersioni meravigliosi giardini di corallo dove spendere, estasiati, gli ultimi minuti: a proposito, c'è una notevole quantità di coralli morbidi (sono stato in Indonesia diverse volte ed ho sempre visto coralli duri di grandi dimensioni, ma qui a Raja Ampat per la prima volta ne ho visti anche molti morbidi).

    Il primo giorno abbiamo navigato lungamente, senza immergerci, per recarci a sud, nella zona di Misool: da qui dopo qualche giorno siamo ripartiti per tornare verso nord, fermandoci lungo il percorso nei vari siti di immersione (Batanta, Penemu, Arborek, Gam). Le ultime immersioni le abbiamo fatte a Mansuar e nello stretto di Dampier. Tra l'altro una scelta azzeccata: così facendo ci è toccata solo una navigazione lunga (per di più il primo giorno, quando eravamo tutti piuttosto stanchi per il viaggio e quindi abbiamo poltrito volentieri), mentre in tutti gli altri giorni o si stava nella stessa zona (quindi navigazione di mezz'ora/un'ora) o, se si cambiava zona, al massimo si navigavano due/tre ore).

    L'Aurora è un phinisi di 42 metri che ospita al massimo 16 subacquei (noi eravamo in 11, quindi spazio a volontà) ed ha 16 membri di equipaggio (incluse le 3 guide sub, di cui una è il cruise director).

    L'organizzazione delle giornate, delle immersioni, delle visite a lagune/isole, dei pranzi, insomma di tutto è semplicemente perfetta e scorre come il proverbiale orologio svizzero, il tutto in perfetto relax, con lo staff gentile, sorridente e molto attento alle esigenze degli ospiti.

    L'unico "lavoro" richiestoci era di sciacquare macchine fotografiche e mute (in due vasche separate) al termine di ogni immersione, tutto il resto era fatto dallo staff.

    Le immersioni sono 3 al giorno più una notturna quasi tutti i giorni (mi sembra che non sia stata fatta solo due volte): io comunque ho fatto solo 2 notturne perchè con 3 immersioni al giorno sono abbastanza "a posto"...

    La giornata è scandita essenzialmente dalle immersioni, inframmezzate da colazioni, pranzi, merende e cene (tra l'altro si mangia molto bene, il che non guasta).
    La temperatura dell'acqua è stata costantemente di 29-30° C, la visibilità intorno ai 15 metri (poche volte 10-12): mi dicono che per Raja Ampat è una visibilità ottima, spesso è più bassa, la crociera precedente, ad esempio, aveva solitamente tra i 5 e i 10 mt. C'è molto plankton.

    A volte si fanno escursioni su isole deserte, isole con villaggi, lagune spettacolari o punti panoramici (il paesaggio a Misool è caratterizzato da queste isole in calcare, alcune a forma di cono, tutte traforate per effetto dell'erosione dell'acqua, e con la parte sommersa più stretta di quella emersa, sempre a causa dell'erosione: particolare e bellissimo. Credo che ce ne siano anche in Thailandia ma io non le avevo mai viste).

    Una sera, dopo merenda in spiaggia e tramonto in technicolor, tornando verso Aurora abbiamo visto levarsi in volo dall'isola da cui eravamo appena partiti centinaia di pipistrelli: volavano sul mare verso un'altra isola (forse c'erano degli insetti migliori...)

    In tutta Raja Ampat ci sono una cinquantina di barche da crociera, direi non molte considerata l'estensione del parco marino (è enorme). Noi ci siamo immersi sempre da soli.
    Ci è capitato di avere una (e una volta due) barche da crociera vicino, ma i cruise director si parlano per radio e si accordano in modo da garantire ai clienti di immergersi da soli in un particolare sito, magari anticipando/posponendo l'immersione di mezz'ora.

    Le correnti sono a volte forti e mi ha fatto comodo essermi portato il reef hook: in ogni caso si fa fatica solo nella discesa, poi ci si aggancia alla roccia e/o ci si lascia andare in drift, quindi nessun problema. Molte immersioni (anzi direi la maggioranza) con corrente debole.

    Le immersioni vengono fatte dal gommone (ce ne sono 3, sul nostro eravamo in 4 più la guida più il barcaiolo), a 5' di navigazione dalla barca, il mare da novembre ad aprile è solitamente tranquillo (anche quando si è in navigazione con Aurora, abbiamo ballato quasi niente).

    Ci immergevamo quasi tutti in nitrox 32% (tranne una coppia): lo consiglio vivamente. La profondità massima è stata, mi pare, 30 metri, ma solitamente si stava entro i 25-27 mt. Le immersioni duravano in teoria 60', ma più di una volta abbiamo sforato fino a 70'. Bisogna avere con sè il pallone (di solito lo lancia la guida, ma a me ad esempio è capitato di uscire un po' prima e mi è servito). I gommoni aspettano lì, finita l'immersione si passa tutto al barcaiolo e si sale da una comoda scaletta.

    Il gruppo era molto eterogeneo: due italiani, due spagnoli, due tedeschi, un austriaco, un americano, una coppia di francesi ed una signora francese da sola (tra l'altro piuttosto "in età", ma con una tempra invidiabile!): eravamo ben assortiti, sicchè le giornate e le serate sono passate piacevolmente tra chiacchiere e risate.

    Le cabine sono spaziose (in particolare la mia, a prua, e quella a poppa), ed anche il bagno. Doccia con acqua calda ed aria condizionata a regolazione individuale. C'è un'altra doccia sul ponte, per sciacquarsi appena finita l'immersione.
    C'è uno spazioso sundeck con 5 sdraio e 5 lettini dove rilassarsi tra un'immersione e l'altra o guardare la luna di sera.

    La pulizia della barca è esemplare, tutto è mantenuto in ottime condizioni; hanno anche un'intelligente politica riguardo all'alcool: se qualcuno beve durante il giorno non si immerge fino al giorno successivo. Personalmente condivido al 100%, vista la quantità di immersioni e la distanza dall'eventuale camera iperbarica. Ovviamente no deco. La birretta serale comunque ci stava...

    Io ho acquistato la vacanza da Kudalaut Viaggi: credevo che Massimo Boyer gestisse ancora Aurora direttamente, ma ho scoperto invece poco prima di partire che ora è proprietà di una compagnia francese (Dune).

    Personalmente, per quanto riguarda Raja Ampat, mi sento di consigliare la crociera rispetto al resort: l'area è davvero enorme e le zone sono assai diverse tra loro, sono ben contento di averle viste tutte (o quasi). Se mai sarò così fortunato da tornarci magari potrei valutare il resort, che potrebbe forse costare qualcosa meno (facendo meno immersioni).

    Una nota sul prezzo: per me si è trattato di un viaggio economicamente molto impegnativo, però sento di poter dire che non ne rimpiango neppure un centesimo: è stata probabilmente la vacanza subacquea più bella che ho mai fatto, in un posto meraviglioso e su una barca di ottimo livello.

    Un'ultima cosa: arrivarci è davvero lungo. Io mi sono fermato 3 notti a Yogyakarta (l'avevo vista 25 anni fa in viaggio di nozze e ci tenevo a rivederla) e ne è valsa la pena. Consiglio a chi voglia andare a Raja Ampat di prevedere una sosta in qualche posto meritevole di visita, per spezzare il viaggio ed arrivare un po' meno "bolliti".

    Ciao.
    Ultima modifica di zorba; 21-11-2016, 14:56.

  • #2
    Io amo il Raja, l'ho fatto dal lodge a Sorong come primo approccio nel lontano 2008 poi due volte in crociera, con Ambai e Samambaia alle Forgotten per finire a Raja Ampat.
    Bellissime esperienze, allego il link delle foto che ho fatto sulla AMBAI.
    http://www.alexbel.it/sito_sub/rajam...ajamisool.html

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    • #3
      Belle foto.

      Com'è la Samambaia? Ti sei trovato bene? (era una delle mie barche "papabili")

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      • #4
        Io l'ho agganciata come promozione, in quanto è nata nel 2015 e ha cominciato i viaggi di collaudo verso settembre. Puoi immaginare la mia sorpresa quanto mi sono trovato a bordo con solo altri due compagni di viaggio, due ragazzi polacchi anche loro attratti dal prezzo promozionale.
        La barca è molto bella, comoda, con spazi ben organizzati, si mangia bene (il proprietario è un italiano) e le guide erano preparate . Ma le guide vengono cambiate spesso, a seconda degli itinerari e della valutazione che il boss fa a fine tragitto.
        Io do un giudizio più che positivo, poi le tratte su Raja Ampat e Forgotten offrono splendide immersioni, per cui non credo si possa rimanere delusi.

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        • #5
          Ok, la tengo buona nella mia lista dei desideri anche se - adesso che non è più in promozione - è cara arrabbiata! Comincio a mettere via i soldi!
          In ogni caso a Raja Ampat ci DEVO tornare, prima o poi...
          Ciao

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