Verso la fine di Luglio sono stato una decina di gg in Messico con mio figlio adolescente (una promessa è una promessa ...
)
Destinazione Yucatan, zona riviera Maya, che conoscevo già per esserci stato un paio di volte, l'ultima 4 o 5 anni fa.
Viaggio non solo subacqueo, anzi, girellare per le rovine Maya, in vari siti, nonostante il caldo, ha un suo fascino e ha contagiato anche mio figlio.
Già che c'ero ho contattato il nostro buon reato per qualche dritta, sopratutto riguardo le immersioni.
Gia in fase di organizzazione, qualche tempo fa, lui era stato prodigo di particolari e consigli.
Una volta lì, Alessandro è stato gentilissimo e, compatibilmente con i suoi impegni, ci ha dato l'opportunità di un paio di immersioni mozzafiato in un cenote tra i più noti: Dos Ojos.( https://www.google.it/search?q=dos+o...w=1602&bih=879 )
Oltre all'opportunità di incontrare di persona un membro del forum (cosa piuttosto rara per me) ho usufruito della sua conoscenza - abissale, mi si perdoni il gioco di parole - godendomi una lezione di geologia sulla formazione del sottosuolo yucateco.
Lezione molto interessante, giudizio confermato dall'attenzione e curiosità suscitate addirittura in un entusiasta adolescente - non me, mio figlio !
Avevo già avvertito il buon Alessandro che né io né mio figlio abbiamo certificazioni cave e, dopo essere stato ragguagliato sul fatto che tecnicamente si parlava di cavern, ho avuto modo di apprezzare tutta la logistica, dal briefing alla gestione delle immersioni.
Due tuffi mozzafiato, realmente emozionanti, in un ambiente impossibile da trovare dalle nostre parti, considerando l'acqua dolce a 25° che spesso sembra non esserci, al punto che i sub davanti sembrano fluttuare nel vuoto, almeno finché non emettono bolle.
Per coloro che hanno visitato grotte in Italia (Frasassi, Castellana etc), immaginate di potervi muovere anche in verticale lungo le formazioni calcaree create quando i passaggi non erano invasi dall'acqua ... bellissimo !
Non posso dire che l'esperienza vale l'intero viaggio, ci sono molte altre cose da fare e vedere in messico, ma, sicuramente, andare da quelle parti e lasciarsi sfuggire l'opportunità di immergersi nei cenote è ... un reato !
Che dire, ho finalmente capito cosa spinge Alessandro a infilarsi nei buchi sottoterra e perché c'è chi si impegna davvero molto nell'addestrarsi durante gli impegnativi corsi cave. Ammetto che per alcuni secondi ho pensato che potrebbe essere un'esperienza da fare, in quelle condizioni e con un istruttore come lui, poi, fortunatamente, la mia pigrizia ha ripreso il sopravvento
.
Ringrazio Alessandro per tutto e ai sub che mi leggono consiglio vivamente di aggiungere al loro logbook esperienze nei cenote messicani e, perché no, anche un paio di tuffi a Cozumel che ha fondali decisamente interessanti per orografia e colori.


Destinazione Yucatan, zona riviera Maya, che conoscevo già per esserci stato un paio di volte, l'ultima 4 o 5 anni fa.
Viaggio non solo subacqueo, anzi, girellare per le rovine Maya, in vari siti, nonostante il caldo, ha un suo fascino e ha contagiato anche mio figlio.
Già che c'ero ho contattato il nostro buon reato per qualche dritta, sopratutto riguardo le immersioni.
Gia in fase di organizzazione, qualche tempo fa, lui era stato prodigo di particolari e consigli.
Una volta lì, Alessandro è stato gentilissimo e, compatibilmente con i suoi impegni, ci ha dato l'opportunità di un paio di immersioni mozzafiato in un cenote tra i più noti: Dos Ojos.( https://www.google.it/search?q=dos+o...w=1602&bih=879 )
Oltre all'opportunità di incontrare di persona un membro del forum (cosa piuttosto rara per me) ho usufruito della sua conoscenza - abissale, mi si perdoni il gioco di parole - godendomi una lezione di geologia sulla formazione del sottosuolo yucateco.
Lezione molto interessante, giudizio confermato dall'attenzione e curiosità suscitate addirittura in un entusiasta adolescente - non me, mio figlio !

Avevo già avvertito il buon Alessandro che né io né mio figlio abbiamo certificazioni cave e, dopo essere stato ragguagliato sul fatto che tecnicamente si parlava di cavern, ho avuto modo di apprezzare tutta la logistica, dal briefing alla gestione delle immersioni.
Due tuffi mozzafiato, realmente emozionanti, in un ambiente impossibile da trovare dalle nostre parti, considerando l'acqua dolce a 25° che spesso sembra non esserci, al punto che i sub davanti sembrano fluttuare nel vuoto, almeno finché non emettono bolle.
Per coloro che hanno visitato grotte in Italia (Frasassi, Castellana etc), immaginate di potervi muovere anche in verticale lungo le formazioni calcaree create quando i passaggi non erano invasi dall'acqua ... bellissimo !
Non posso dire che l'esperienza vale l'intero viaggio, ci sono molte altre cose da fare e vedere in messico, ma, sicuramente, andare da quelle parti e lasciarsi sfuggire l'opportunità di immergersi nei cenote è ... un reato !

Che dire, ho finalmente capito cosa spinge Alessandro a infilarsi nei buchi sottoterra e perché c'è chi si impegna davvero molto nell'addestrarsi durante gli impegnativi corsi cave. Ammetto che per alcuni secondi ho pensato che potrebbe essere un'esperienza da fare, in quelle condizioni e con un istruttore come lui, poi, fortunatamente, la mia pigrizia ha ripreso il sopravvento

Ringrazio Alessandro per tutto e ai sub che mi leggono consiglio vivamente di aggiungere al loro logbook esperienze nei cenote messicani e, perché no, anche un paio di tuffi a Cozumel che ha fondali decisamente interessanti per orografia e colori.

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