Lampedusa - Agosto 2005

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  • Lampedusa - Agosto 2005

    Vivere il mare

    Ho ritenuto opportuno, in questo mio resoconto, mettere un sottotitolo, perché questo viaggio mi ha dato modo di conoscere delle persone che vivono il mare nella sua interezza, a trecentosessanta gradi, rimettendo nelle sue mani la loro vita, facendone l’unica fonte di sostentamento e non un hobby o un secondo lavoro. In questi casi, passione e vita si fondono in un tutt’uno ed il risultato è qualcosa estremamente positivo perché nato da un vero, grande e unico amore per il mare.

    Per questa mia avventura, (mi piace definire così i miei viaggi, perché parto sempre con poco più un numero di telefono in tasca, senza mai avere la certezza di cosa trovo al mio arrivo) ho scelto di alloggiare sulla barca del diving e questo mi ha consentito di vivere anch’io la realtà del Mela Blu.

    Cos’è il Mela Blu? Se mi chiedete una sintesi, la mia risposta è questa: è un diving, è una barca, è una famiglia. In realtà le parole, le immagini, i ricordi, le situazioni vissute che mi tornano in mente, richiederebbero pagine e pagine di commento, tutte positive. E credetemi, questo rende il mio resoconto molto difficile da scrivere perché la necessità di essere il più possibile professionale e asettica fa fatica a tenere a freno la valanga di emozioni provate di cui vorrei farvi partecipi.

    Procediamo con ordine.

    Il Diving
    La struttura è situata nel porto vecchio di Lampedusa, affaccia direttamente sul Lungomare Luigi Rizzo ed è comoda e funzionale, disponendo dello spazio e delle strutture adatte per lavare ed asciugare l’attrezzatura, di un bagno e di uno spogliatoio. Inoltre è possibile noleggiare tutta l’attrezzatura necessaria a fare immersioni, dagli erogatori ai gav, alle mute… e chi più ne ha più ne metta… Inoltre sono organizzati molto bene, con ceste e borsoni che vengono caricati direttamente in barca per le immersioni. Nei giorni di mare grosso, mosso e cattivo, ho avuto modo di trascorrere molto tempo al diving e vi posso assicurare che tra riviste sub, libri, manuali, screen saver del computer con slide-show di foto, cime per allenarmi sui nodi, amici con cui chiacchierare, non mi sono mai annoiata…

    La Barca – Mela Blu
    Per otto giorni è stata la mia casa dondolante, una casa comodissima che di notte mi dava la sensazione di riposare nel grembo materno, di giorno si popolava di gente simpaticissima, subacquei e non, con cui ho trascorso delle giornate indimenticabili. Proviamo ad andare più nel dettaglio tecnico: 18 metri, da poco ristrutturata, con 4 cabine, due bagni, acqua dolce e salata, comodissima e spaziosa dinette, dotata di tutti i comfort (frigorifero, cucina, radio, etc. etc.) e di tutta la strumentazione di bordo necessaria (fighissimo l’ecoscandaglio, la radio e gli altri aggeggetti che hanno destato la mia curiosità).
    Per quel che riguarda l’esterno, è molto spaziosa, con ampie zone dove poter prendere il sole, l’ombra, o assemblare l’attrezzatura in tutta tranquillità. Ovviamente a bordo, ci sono tutte le dotazioni di sicurezza (stavolta non c’è stato modo di provarle – vedi racconto di Ustica – ma ci sono, ve lo assicuro)…
    Che altro dire? Mi sono ritrovata spesso in barca a canticchiare “Sentimento” degli Avion Travel, o preoccupata nel vederla dal molo sballottata dalle onde, o indignata se qualcuno salendo dimenticava di togliere le scarpe… L’ho vissuta, l’ho sentita come “mia”, ma soprattutto ho sentito la mia esistenza profondamente legata al mare, ai suoi umori, alle sue vicissitudini.

    Le Persone
    Beh, non posso definirli i “Gestori” del diving, né i “Proprietari” della Mela Blu… Non c’è una definizione adatta per Vincenzo e Rosy, sono due persone che lavorano per passione, per amore del mare. Ed hanno fatto del mare la loro vita. In particolare Vincenzo, che all’età di 30 anni, decide di abbandonare una tranquilla vita terrestre per dedicarsi al mare di Lampedusa. Quest’amore lo ha portato ad acquisire, nel corso degli anni, un’esperienza di tutto rilievo, ed adesso è un punto di riferimento non solo per i subacquei ma anche per gli stessi marinai della zona. Esperto conoscitore del tempo, dei venti, dei mari, di navigazione, sa anche accattivarsi le simpatie di chi ha modo di interagire con lui perché è cordiale e spiritoso, ma anche molto gentile, disponibile con tutti e professionale. Così lo chiamano per farsi aiutare a sistemare qualche “corpo morto”, per recuperi di natanti di vario tipo e perfino per problemi del traghetto… Ma quello che più mi ha colpito in lui e che ha suscitato tutta la mia stima, è proprio la sua storia… Non è da tutti rinunciare ad un posto sicuro, non è da tutti farlo per amore… Ed il suo grande amore, è il mare. Per lui, il mare non è un secondo lavoro, qualcosa per arrotondare i bilanci finanziari, ma è vita e soprattutto amore…

    Accanto a Vincenzo c’è la dolcissima Rosy. Paziente, sorridente e simpatica, ma soprattutto ottima cuoca… Che pranzetti squisiti che abbiamo avuto modo di gustare sul Mela Blu (bruschette al pomodoro, pasta alla norma, al nero di seppie, ai frutti di mare, con gli sgombri). Ogni giorno, per il full day, un menu diverso, ogni giorno più gustoso del precedente… Vi dico solo che, dopo una settimana di pranzetti, una sera, poggiando il viso sul palmo della mano, ho trovato una rotondità inusuale… mi è spuntata una guanciotta!!! Se chiudo per un istante gli occhi, la vedo seduta a prua della barca intenta a scrutare il mare, mi dice che ancora non sono venuti a trovarla… Le chiedo chi dovesse venire a trovarla (siamo in mezzo al mare, chi può mai aspettare?!?)… parla dei delfini! Mi siedo accanto a lei e scrutando l’orizzonte abbandono la mia mente ai pensieri che soavi e leggeri tengono compagnia alla nostra silenziosa attesa dei delfini.

    C’è anche Federico… Definirlo dive master del gruppo è semplicemente riduttivo, perché lui è “l’uomo tutto scritto”. Dorso, petto, spalle, braccia, collo, avambracci… ovunque ci sono tatuaggi! In acqua è un pesce… leggero e composto, volteggia nel suo ambiente naturale e mentre lo guardi ti rassereni, ti tranquillizzi e ti viene naturale partecipare di quella armoniosa naturalezza… Ogni tanto, lo senti strillare nell’erogatore… ecco ha visto qualcosa di bello e la sua gioia non è facilmente contenibile. Anche lui si immerge per passione e la sua passione si accresce nel vedere altre persone entusiaste del mondo marino… Fuori dall’acqua è instancabile… Assieme a Vincenzo, caricano e scaricano Mela Blu ed il furgone in un batter d’occhio, ormeggiano, disormeggiano, navigano con una sintonia ed un’organizzazione lodevole. Ognuno sa i propri compiti, assieme si forma una squadra… Un altro pregio è l’essere sempre presente… Non lo vedi, ma se chiami Federico (e sei convinta che non ti sentirà mai perché non è alla portata dei tuoi occhi o perché il tono di voce con cui lo hai chiamato è troppo basso), ti risponde in un attimo ed subito pronto a risolvere il tuo problema. Lui c’è e ti controlla, ma non ti opprime, lascia sviluppare il tuo senso di sicurezza dandoti autonomia, ma allo stesso tempo lo trovi sempre vicino a te quando hai bisogno sia in acqua che fuori. La sicurezza che mi ha trasmesso ha fatto sì che io abbia tolto un kg dalla zavorra (ebbene sì, adesso sono a tre), che io facessi un’immersione senza scompormi gonfiando il gav a bocca, che io battessi il mio record personale di profondità, che affrontassi la corrente come una cosa normalissima, ma soprattutto che io entrassi in grotta senza alcun timore. Ho sempre avuto terrore delle notturne (e voi lo sapete bene), ma già a Lampedusa mi sentivo pronta ad affrontarle senza remore… e questo anche grazie a Federico. Bellissimi e utilissimi i suoi briefing (ha fatto nell’inverno scorso dei disegni dei fondali che sono identici al vero e rendono la spiegazione chiarissima), è stato molto paziente nel sopportare le mie domande (la più frequente era “qual è il piano B in caso di corrente?”).. Una cosa molto utile è che dopo ogni immersione, spesso e volentieri si scendeva in dinette a sfogliare i libri di Biologia Marina per rivedere quanto incontrato in immersione ed imprimerlo nella mente (come le castagnole rosse, vero?)… Per regalarvi un momento della mia quotidianità sul Mela Blu (al maschile perché non è solo una barca, ma un diving), vi dirò che mi manca il caffè con la cremina appena salpati (chi era più libero tra me e Federico sbatteva la cremina) e l’ultima sigaretta della sera, fumata sul ponte della barca in compagnia di Federico.

    Non posso non menzionare i mitici Pietro e Francy, altri due dive master (occasionali, entrano in gioco quando ci sono molti sub), esperti conoscitori dei fondali, acquaticissimi e simpaticissimi. Pietro mi ha presentato una corvina e mi ha illuminato il passaggio in una grotta, con Francesca ci beccavamo ogni tanto nel corso dell’immersione (faceva i tragitti al contrario) ed ogni volta in acqua era festa….

    Le Immersioni
    Quando chiesi a Stephanie come fossero i fondali di Lampedusa ed il loro paragone con i fondali di Ustica, mi rispose che erano bellissimi, ma diversi. A tutt’oggi, anche io darei la stessa risposta. I fondali sono forse più regolari di quelli di Ustica (meno parco giochi), ma parimenti ricchi di vegetazione, di pesce grosso e di cose interessanti.
    La costa settentrionale è più bella, perché le pareti scendono maggiormente a strapiombo, ma anche la costa meridionale non è male… Mamma mia quante cernie, ricciole, saraghi, salpe, dentici… Visibilità ottima, bellissime pareti, franate, grotte, sifoni e passaggi tra le rocce… Tantissima la posidonia ed interessantissime le ancore antiche di Punta Parrino… Divertentissimo il Taccio Vecchio con il suo sifone…

    Abbiamo anche fatto un paio di immersioni a Linosa (la Secchitella sul versante della parete e sul versante dei canyon), che ho segnato sul log-book come le più belle immersioni della mia carriera sub… Acqua limpida, una parete che si perde nel blu blu e di fronte ancora blu… con Peppino (la cernia gigantesca) e miriadi di altri pesci… Ogni descrizione, ogni parola, sminuisce l’entità di quanto ho visto e provato…

    Le immersioni sono a portata di tutti, in curva o con qualche minuto di deco che solitamente si smaltisce in risalita e con sosta in parete o su pianori o tranquillamente nel blu (mai usata la cima, sono diventata bravissima)…

    Mi sa che faccio prima se mi posto il logbook… 14 immersioni, che rifarei tutte, nessuna esclusa!

    La Vacanza
    Sorvolavamo da poco l’isola, ma il mio nasino era già appiccicato al finestrino dell’aereo da un bel pezzo, cercando di scorgere in anteprima qualche dettaglio… “Non può essere vero… E’ uno scherzo!” Sotto i miei occhi appariva un paesaggio quasi desertico, qualche cespuglio secco adornava qua e là un terreno color sabbia… “E le case? Santo cielo, dove sono le case?!” Bel almeno c’erano delle belle coste che ora si affacciavano a precipizio sul mare, subito dopo degradavano dolcemente verso l’acqua color azzurro chiaro… Non ebbi ad attendere parecchio, un’altra virata e qualche casa appariva all’orizzonte, casette basse, di colori chiari, quasi scolorite dal sole cocente….
    “Che sta facendo adesso l’aereo… Dove vuole atterrare?!” Ebbene sì, la quota raggiunta era ormai abbastanza bassa, ma non si scorgeva nessuna pista, ma mare, solo mare… Chiusi gli occhi confidando nella consapevolezza del pilota di fare la cosa giusta… Ok, atterrati… La pista allora c’era ma non si vedeva…

    Il primo giorno, quando mi parlarono del mal d’Africa… ero incredula… Mal d’africa?!? In silenzio mi guardavo attorno, beh… abituata al paesaggio della costa meridionale della Sicilia, molto simile (anche se decisamente meno desertico) al paesaggio di Lampedusa, non vedevo nulla di particolare che mi potesse mai invogliare a lasciare tutto per venire a vivere qui… Mi sbagliavo di grosso… L’isola ha un fascino tutto particolare, sembra che il tempo si sia fermato, non esiste nulla, ma proprio nulla ad eccezione del mare… E basta questo per renderla un sogno…
    C’era però già qualcosa che mi aveva spinto a non fare il biglietto di ritorno, difatti sono ripartita proprio quando ormai non ne potevo fare a meno a causa degli impegni familiari... Il mare mosso e l’impossibilità a fare immersioni non mi hanno fatto abbandonare l’isola, sono rimasta lì a godermela anche con le condizioni avverse…

    I full day sul Mela Blu erano così organizzati: partenza al mattino alle 9.30 (sub e non sub, ma vi assicuro che i non sub non danno per niente fastidio, anzi… si spalmano al sole sul ponte di prua e ti accorgi della loro presenza solo quando scendono dalla barca), immersione, pranzo a bordo, siesta, seconda immersione e rientro in porto alle 17.30 circa. Oltre le immersioni si fanno anche tour dell’isola in barca, bagni in acque trasparentissime, avvistamento delfini che rendono la giornata piacevole ed interessante anche per i non sub… Ogni tanto si organizzano anche half day (un’immersione senza pranzo) e notturne… Su una cosa il comandante Vincenzo è in transigentissimo: se le condizioni meteomarine non garantiscono il divertimento, m soprattutto la sicurezza, non si esce dal porto neanche se vengono giù tutti i Santi a pregarlo. Purtroppo il vento e di conseguenza il mare a Lampedusa sono variabilissimi e girano nel corso della giornata, quindi è meglio non rischiare di uscire con un mare non ottimale e rientrare in porto con la tempesta… (In altri posti invece mi è capitato che si uscisse in ogni caso a meno che il mare non fosse forza 8).

    Seconda vacanza in solitaria, seconda bellissima esperienza… Mi sono divertita facendo ciò che più mi piace (immersioni), ho conosciuto tanti nuovi amici (mitico il gruppo del campo del WWF con Arturo, Giovanni e Patricia, Fabrizio con la moglie che sono venuti anche a salutarmi al traghetto, Sandrone, Iose, Fabio e gli altri, e tanti altri ancora che mi hanno fatto trascorrere delle bellissime giornate), sono stata avvolta da così tanto calore umano da essermi sentita come in famiglia… In certi momenti ho avuto come la sensazione di essere rinata di nuovo e di trovarmi a vivere una nuova vita completamente diversa da quella mia attuale, molto più bella, ricca di soddisfazioni, interessante…

    Dettagli Tecnici
    Lampedusa è facilmente raggiungibile in aereo dai principali aeroporti italiani (durante l’estate ci sono anche dei voli diretti) e con traghetto ed aliscafo da Porto Empedocle (forse anche da altri porti, ma vi rimando ad una ricerchino su internet per ulteriori informazioni). I prezzi sono assolutamente nella norma, forse anche un tantino più abordabili (sia come immersioni che come alloggi e ristoranti). Consiglierei, specialmente a chi viaggia da solo, di fare l’esperienza di alloggiare in barca… Inusuale, ma ugualmente comodo e senza dubbio più divertente ed economico…

    Anche stavolta l’operazione “Adotta una Daniper” è andata a buon fine…




    PS: Non vi ho parlato della colazione al Royal con i cornetti al cioccolato bianco…
    Daniela P.



    Una donna ha l'ultima parola in ogni discussione. Qualsiasi altra cosa un uomo dice è l'inizio di una nuova discussione. (Cit. MAD)

  • #2
    Spettacolo Dani!! Davvero una bella vacanza e riuscitissima direi.
    E' bello leggere i tuoi racconti..è come essere con te istante per istante...

    PS hai pensato di fare una guida per i diving d'Italia?




    PS:Com'è stato il rientro?
    "...perchè la gente cerca brevetti invece che ricercare qualcuno che possa trasmettere esperienze reali..." (cit. L.C.)

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    • #3
      Ciao Vir, bentrovata
      (mi sa però che c'eravamo già incontrate in qualche topic...)

      Se qualcuno sponsorizzasse i miei viaggi, mi sposterei volentieri in tutto il mediterraneo per recensire i diving
      In mancanza di sponsor, bisogna attendere le mie ferie e che raccolga dei soldini per viaggiare, quindi usciranno solo due o tre recensioni/l'anno
      Il rientro, se limitiamo il discorso alle prime ore, è andato molto bene (quando a Fiumicino le lacrime erano prossime a sgorgare, ho ricevuto una telefonata di Vincenzo e Federico che mi ha dato la forza di trattenerle), se invece includiamo anche le giornate successive, devo dire che è stato tremendo: la polvere, la casa in disordine, il bucato da fare, il lavoro, la mia solita routine, bleah... Voglio tornare a Lampedusa!!!
      Quando ci racconti qualcosa delle tue/vostre vacanze?
      Daniela P.



      Una donna ha l'ultima parola in ogni discussione. Qualsiasi altra cosa un uomo dice è l'inizio di una nuova discussione. (Cit. MAD)

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      • #4
        E gli Arancini di Martorana?

        E la granita del bar dell'Amicizia?


        Eh, vorrei tornare anch'io a Lampedusa qualche giorno...

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        • #5
          Vogliamo parlare delle panelle e dei fritti della pizzeria nonmiricordocomesichiama?

          E del polpo cucinato da Rosy?

          Forse è meglio che non tocchiamo l'argomento culinario altrimenti prendo il primo volo per lampedusa...
          Daniela P.



          Una donna ha l'ultima parola in ogni discussione. Qualsiasi altra cosa un uomo dice è l'inizio di una nuova discussione. (Cit. MAD)

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          • #6
            In compenso però ho provato la granita dello Sbarcatoio... ed era fatta con le bustine e non coi limoni
            Daniela P.



            Una donna ha l'ultima parola in ogni discussione. Qualsiasi altra cosa un uomo dice è l'inizio di una nuova discussione. (Cit. MAD)

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            • #7
              Complimenti x la vacanza ma sopratutto come hai narrato il tutto !!!!!!
              grazie!!!!!!!!!

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              • #8
                Originariamente inviato da daniper
                Ciao Vir, bentrovata
                (mi sa però che c'eravamo già incontrate in qualche topic...)

                Se qualcuno sponsorizzasse i miei viaggi, mi sposterei volentieri in tutto il mediterraneo per recensire i diving
                In mancanza di sponsor, bisogna attendere le mie ferie e che raccolga dei soldini per viaggiare, quindi usciranno solo due o tre recensioni/l'anno
                Il rientro, se limitiamo il discorso alle prime ore, è andato molto bene (quando a Fiumicino le lacrime erano prossime a sgorgare, ho ricevuto una telefonata di Vincenzo e Federico che mi ha dato la forza di trattenerle), se invece includiamo anche le giornate successive, devo dire che è stato tremendo: la polvere, la casa in disordine, il bucato da fare, il lavoro, la mia solita routine, bleah... Voglio tornare a Lampedusa!!!
                Quando ci racconti qualcosa delle tue/vostre vacanze?
                Beh non sarebbe male trovare uno sponsor.. Però in quel caso mollo tutto..e andiamo insieme..serve sempre un altro parere di donna...no??

                Beh...il rientro è traumatico per tutti..riprendere al lavoro non ne parliamo...
                La casa stamane urlava tanto dal disordine..Armando già ne voleva comprare un'altra pensando che qs improvvisamente si era ristretta.. Quando riuscirò ad avere un momentino di calma..arriverà anche il mio racconto...

                Baci..e ci vediamo a fine mese.
                "...perchè la gente cerca brevetti invece che ricercare qualcuno che possa trasmettere esperienze reali..." (cit. L.C.)

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                • #9
                  Originariamente inviato da virman
                  Beh non sarebbe male trovare uno sponsor.. Però in quel caso mollo tutto..e andiamo insieme..serve sempre un altro parere di donna...no??
                  Certo che mi servirebbe

                  Originariamente inviato da virman
                  Armando già ne voleva comprare un'altra pensando che qs improvvisamente si era ristretta..
                  Questa è bellissima...
                  Daniela P.



                  Una donna ha l'ultima parola in ogni discussione. Qualsiasi altra cosa un uomo dice è l'inizio di una nuova discussione. (Cit. MAD)

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                  • #10
                    Vi regalo il racconto di una delle immersioni a Linosa...
                    http://www.poverosub.com/forum5/view...=143435#143435
                    Daniela P.



                    Una donna ha l'ultima parola in ogni discussione. Qualsiasi altra cosa un uomo dice è l'inizio di una nuova discussione. (Cit. MAD)

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                    • #11
                      Una domanda... perché il Mela blu?
                      Acta no verba !

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                      • #12
                        Originariamente inviato da merouella
                        Una domanda... perché il Mela blu?
                        Non ho capito la domanda (tra azoto e privazione di sonno, i miei neuroni sono in tilt )

                        Vuoi sapere come mai mi sono rivolta al Mela Blu? Vuoi sapere perchè è al maschile sebbene sia una barca o perchè si chiama così?
                        Daniela P.



                        Una donna ha l'ultima parola in ogni discussione. Qualsiasi altra cosa un uomo dice è l'inizio di una nuova discussione. (Cit. MAD)

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                        • #13
                          Si,vorrei proprio sapere perché ti sei rivolta a Mela blu; ti spiego, sono molti anni che andiamo a Lampedusa, praticamente mi sento a casa, strano che non abbia mai sentito parlare di questo diving... da qui la mia curiosità.
                          Complimenti comunque per ciò che scrivi, davvero sei brava a raccontare, dolcemente incanti
                          Acta no verba !

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                          • #14
                            Si,vorrei proprio sapere perché ti sei rivolta a Mela blu; ti spiego, sono molti anni che andiamo a Lampedusa, praticamente mi sento a casa, strano che non abbia mai sentito parlare di questo diving... da qui la mia curiosità.
                            Complimenti comunque per ciò che scrivi, davvero sei brava a raccontare, dolcemente incanti
                            Acta no verba !

                            Commenta


                            • #15
                              Originariamente inviato da merouella
                              Si,vorrei proprio sapere perché ti sei rivolta a Mela blu; ti spiego, sono molti anni che andiamo a Lampedusa, praticamente mi sento a casa, strano che non abbia mai sentito parlare di questo diving... da qui la mia curiosità.
                              Complimenti comunque per ciò che scrivi, davvero sei brava a raccontare, dolcemente incanti
                              E' un diving relativamente giovane... diciamo, le persone già c'erano, ma lavoravano altrove... Si trovano sul lungomare Luigi Rizzo, e la barca è ormeggiata sotto la Madonnina...
                              Il diving mi è stato consigliato da Stephanie che aveva effettuato qualche full day con loro qualche settimana prima... Su internet li trovi come vikingcharter.

                              Grazie per aver apprezzato quanto scritto
                              Daniela P.



                              Una donna ha l'ultima parola in ogni discussione. Qualsiasi altra cosa un uomo dice è l'inizio di una nuova discussione. (Cit. MAD)

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