Tutti ti insegnano ad andare fondo

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  • Tutti ti insegnano ad andare fondo


    Se guardi il panorama dei corsi di oggi, vedi un copione ricorrente: loghi diversi, manuali simili, promesse fotocopia.

    Cambiano i nomi, le immagini patinate, qualche slide colorata.

    Il messaggio però suona sempre uguale: “più profondo, più figo”.

    È un racconto che funziona bene sui social, perché una quota massima fa scena e in due righe la comunichi.

    Ma c’è un non detto che quasi nessuno affronta con serietà: molte immersioni utili, interessanti e realistiche non hanno come obiettivo andare più giù, bensì stare più a lungo.

    Se ti piace esplorare una secca vasta, seguire per decine di minuti un ciglio roccioso pieno di vita, documentare un relitto esteso, fare video puliti con movimenti lenti, cercare tracce archeologiche, o semplicemente goderti una lunga nuotata subacquea con controllo di consumi e tempi, il parametro che conta non è “quanto in basso”, ma “per quanto tempo”.

    E su questo, i programmi copia-incolla tendono a diventare vaghi: buttano lì un riferimento, appoggiano tutto sul computer, sperano che “vada bene” e si fermano lì.

    Spostare il baricentro dall’ossessione della massima profondità alla competenza sulla lunga percorrenza a basse e medie quote.

    Significa imparare a pianificare e gestire immersioni lunghe, ripetibili, con una logica chiara che non dipenda dall’estro del giorno o dalla fortuna.

    Non parlo di “trucchetti” o formule segrete. Parlo di metodo, esercizi, progressione, e una mappa mentale semplice abbastanza da essere usata sul gommone con i guanti bagnati.


    Perché quasi nessuno insegna davvero questo? Per due motivi molto pratici.
    1. È più difficile da spiegare in un reel. La profondità si vende in un numero. La percorrenza lunga richiede contesto: come spezzare il tempo in blocchi, come leggere la tua media reale, quando “raddrizzare” il profilo per restare in autonomia con gas e testa lucida. Non fa scalpore, fa competenza. Non è spettacolare, è utile.
    2. Costringe a ragionare oltre il computer. Il computer resta uno strumento, non il pilota della tua immersione. Se tutto il tuo piano è “vediamo cosa dice lui”, stai delegando il controllo. Se invece sai anticipare gli scenari, il computer diventa una verifica, non una stampella.

    Domandati questo: preferisci aggiungere 10 metri in fondo o 60 minuti di piacere vero, controllato, produttivo, a quote dove puoi vivere il mare? Non esiste risposta giusta per tutti. Ma se senti che il tempo di qualità è spesso più importante della profondità fine a sé stessa, allora ti serve un percorso diverso da quelli standard.

    Questo percorso esiste e lo riassumo così: pianificazione “a periodi” e decompressione mnemonica. Niente paroloni: periodi = blocchi di tempo gestibili; mnemonica = regole semplici, ricordabili, che trasformano un profilo in scelte pratiche. In bagnasciuga, con due appunti in wet-notes, pianifichi, esegui, verifichi. A fine tuffo, quello che hai in log non è un miracolo: era già scritto nel tuo piano.


    Significa che in pochi moduli, in progressione, impari a gestire davvero immersioni che oggi molti considerano “fuori portata” solo perché non hanno mai lavorato sul tempo come variabile principale. La progressione non è un lancio nel vuoto, è una scala:
    • Livello 1: lavori entro i 30 metri, ma il cuore è la media bassa e controllata. Obiettivo: 100–120 minuti totali con testa fresca, gestione dei consumi, navigazione e controllo. Qui capisci che “stare tanto” non è sinonimo di “soffrire freddo e stanchezza”, se sai impostare i periodi e i micro-rituali di controllo.
    • Livello 2 (avanzato): alzi il tetto di complessità. 120–150 minuti entro i 40 metri, introducendo una decompressione reale ma strutturata, prevedibile, non ansiogena. La regola non è una ricetta rigida, è un principio semplice che “spalma” il recupero finale in un punto chiaro e sempre uguale, così non ti perdi. Ancora: niente magia, solo ordine.
    • Livello 3 (TEK): entri nel dominio delle 150–210 minuti entro i 50 metri, con una architettura di periodi che ti permette di rimanere lucido e coerente anche quando il tuffo richiede più disciplina. Scopri che la fatica non sta nei numeri, ma nella confusione: quando la mappa è semplice, il corpo segue.
    • Livello 4 (Extended): porti la logica a 180–240 minuti entro i 70–80 metri per chi ha obiettivi specifici. Non è “per tutti”, ma per chi ha un motivo concreto per farlo: documentazione avanzata, progetti specifici, percorsi tecnici mirati. E soprattutto, non è un salto nel buio: arrivi qui dopo che la base è diventata abitudine.

    Hai notato una cosa? Non ti ho entusiasmato con presunti super-poteri. Ho parlato di tempo, blocchi, ordine. È meno appariscente di un “-80” sparato in copertina. Ma è ciò che fa la differenza tra un tuffo pensato e uno sopportato.


    La decompressione qui non è un incantesimo. È una conseguenza logica del tempo che decidi di stare sott’acqua. L’idea è rendere questo passaggio ripetibile e memorizzabile, perché sul gommone non hai voglia di fare calcoli. Hai voglia di essere certo che:
    • sai quanto tempo dedicare alla parte finale,
    • dove farla,
    • a che ritmo completarla.

    Tre decisioni, sempre le stesse. Il piano funziona se è umano: lo puoi ricordare, lo puoi insegnare al compagno, lo puoi verificare con due domande. È la differenza tra “ci penso io” e “ci pensa il metodo”.
    “E lo scooter? E i gadget?”


    Piace parlare di scooter perché fanno scena nei video. Qui la verità è semplice: ai primi livelli lo scooter è opzionale. Non è l’elica a renderti “long-range”. È la testa. Lo scooter diventa utile quando hai già la disciplina: ti aiuta a ottimizzare consumi e traiettorie, ma non compensa un piano confuso. Se il tuo plan sta in 5 righe chiare, puoi farlo anche pinneggiando. Se non ci sta, lo scooter non ti salverà.

    Succede che l’immersione si trasforma da esperienza “che speri vada bene” in processo. Il tempo smette di essere un flusso indistinto e diventa a capitoli. Ogni capitolo ha un obiettivo chiaro: esplorare quel lato della secca, completare quel semicerchio sul relitto, fare quell’inquadratura pulita, raccogliere quel dato. Alla fine ti trovi con:
    • filmati più stabili perché non rincorri la luce “in ritardo”;
    • consumi sotto controllo perché i controlli cadenzati riducono sprechi e corse;
    • squadra più coesa perché tutti sanno in che punto del “capitolo” siete;
    • risalite senza sorprese perché la parte finale non è un “vediamo cosa dice”, ma un passaggio atteso.
    È per chi vuole smettere di improvvisare


    Se ti basta “fare un tuffo” e ti diverte inseguire numeri da raccontare al bar, va benissimo. Non serve cambiare niente. Ma se vuoi far diventare normale ciò che oggi ti sembra “solo per super-tecnici”, la chiave è togliere mistero e mettere ordine. La lunga percorrenza non è eroismo, è progettazione. E la progettazione non è accademia, è poche regole che entrano in testa e rimangono.
    Le quattro cornici che userai sempre
    1. Scopo: perché stai andando in acqua? Esplorare, documentare, allenarti, guidare? La risposta decide il ritmo.
    2. Periodo: blocchi di tempo con appuntamenti fissi di controllo. Niente numerologia. Solo routine.
    3. Media: impari a sentirla e tenerla dove serve al tuo scopo. Non è matematica astratta, è governo del profilo.
    4. Finale: un modo semplice e sempre uguale per completare la parte di recupero. Senza inventare ogni volta.

    Con queste quattro cornici, anche un profilo da 150 o 200 minuti smette di sembrare “impossibile”. Diventa una sequenza. E questa sequenza la puoi ripetere, insegnare, migliorare.
    “Sì, ma in concreto che cose mi troverò a saper gestire?”


    Parliamo chiaro, senza dettagli tecnici inutili qui. In progressione imparerai a pianificare e condurre:
    • 100–120 minuti entro i 30 metri, dove il segreto non è “avere bombole infinite”, ma impostare la media, il ritmo e i controlli.
    • 120–150 minuti entro i 40 metri, con una parte finale ordinata e sempre nello stesso punto, che fa scendere l’ansia e alza la qualità.
    • 150–210 minuti entro i 50 metri, con periodi pensati in modo da non “bruciare” lucidità al momento sbagliato.
    • 180–240 minuti entro i 70–80 metri, solo quando hai un motivo e la base è diventata abitudine. Qui non cerchi record, cerchi coerenza.

    Non è un menù a sorpresa. È una scala. Sali un gradino, lo rendi tuo, poi sali il successivo. La fretta qui è la vera nemica.
    “Perché dovrei fidarmi di un metodo invece che del solito corso?”


    Perché un metodo ti rende autonomo, non dipendente dal manuale. Un metodo buono si riconosce da tre segnali:
    • Sta in poche righe. Se per usarlo ti serve una calcolatrice da tavolo, non lo userai. Se sta nei tuoi wet-notes, lo userai sempre.
    • Non cambia ogni volta. La coerenza genera fiducia. Se il finale si fa sempre nello stesso modo, ti rilassi e lavori meglio.
    • È insegnabile. Se lo puoi spiegare al compagno in cinque minuti e lui poi lo sa ripetere, allora è un vero metodo.

  • #2
    Come brochure di vendita non mi ha convinto a provarla ed io potrei essere un candidato perfetto visto che non conosco nulla di quanto scritto anche in altri thread. Anzi più li leggevo e più mi sembravano parecchio distante dalla mia idea di immersioni.
    sorry


    ps
    quest'altro thread a che serve se già ne discutevate in altri?

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    • #3
      Originariamente inviato da diegoevo Visualizza il messaggio

      .........


      ps
      quest'altro thread a che serve se già ne discutevate in altri?

      Pubblicità!

      P.S. Ho sempre bisogno del Run Time per valutare le tue capacità di tenere un corso!

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      • #4
        Originariamente inviato da diegoevo Visualizza il messaggio
        Come brochure di vendita non mi ha convinto a provarla ed io potrei essere un candidato perfetto visto che non conosco nulla di quanto scritto anche in altri thread. Anzi più li leggevo e più mi sembravano parecchio distante dalla mia idea di immersioni.
        sorry


        ps
        quest'altro thread a che serve se già ne discutevate in altri?
        r conoscere un altro tipo d'immersioni? un altro approccio più orrizzontale che verticale? non deve convincere nessuno ho classi piene per tutto il 2026 ma scrollando negli ultimi 20 argomenti del forum, gli argomenti sono sempre gli stessi e visto che ci sono subacquei che non hanno lo scibile subacqueo in mano magari scoprono un altra possibilità d'immersioni oltre ad andare un metro più giù.. se tutto questo è lontano dal tuo modo di vedere, meglio cosi!!

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        • #5
          Originariamente inviato da Maggio Visualizza il messaggio


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          informazione!

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          • #6
            Giusto a titolo informativo.... mi posti il Run Time chiesto più volte?

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            • #7
              Originariamente inviato da Maggio Visualizza il messaggio
              Giusto a titolo informativo.... mi posti il Run Time chiesto più volte?
              ma vuoi sapere le tappe minuto minuto te l 'avevo sintetizzato cmq:.

              21-5
              18-5
              15-5
              12-5
              9-5
              6-12

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              • #8
                Originariamente inviato da dsat Visualizza il messaggio

                informazione!
                L'informazione contiene informazioni, la pubblicità chiacchiere, quindi è pubblicità.
                Se dai retta a me pubblichi anche il calendario dei corsi.
                A no, sono pieni per tutto il 2026, certe volte ti dimentichi che non sei solo al mondo e le informazioni volano.

                Dai fai il serio.
                No lascia stare che è meglio.
                www.bludivecenter.com

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                • #9
                  Originariamente inviato da dsat Visualizza il messaggio

                  r conoscere un altro tipo d'immersioni? un altro approccio più orrizzontale che verticale? non deve convincere nessuno ho classi piene per tutto il 2026 ma scrollando negli ultimi 20 argomenti del forum, gli argomenti sono sempre gli stessi e visto che ci sono subacquei che non hanno lo scibile subacqueo in mano magari scoprono un altra possibilità d'immersioni oltre ad andare un metro più giù.. se tutto questo è lontano dal tuo modo di vedere, meglio cosi!!
                  Non ne faccio un discorso di profondità massima perchè è l'ultimo numero che guardo, mi gasava all'inizio quando avevo 16-17anni ma ora che ne ho 47 mi attira di più il pensiero della birra post immersione.
                  A livello marketing non mi hai convinto, sembra che per fare immersioni bisogna avere l'autocontrollo di un monaco shaolin altrimenti, se il cuore aumenta i battiti, cambia tutto lo scenario, la pianificazione ecc ecc
                  A me piace immergermi per divertirmi ma da come l'hai descritta, sembra che devi stare più a penare al resto.


                  PS....dopo 60-70minuti, io mi scasso non poco a tenere l'erogatore in bocca, detto ciò condivido l'idea di base che è meglio sfruttare maggiormente quello che si ha davanti piuttosto che fare delle picchiate per un numero.

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                  • #10
                    Originariamente inviato da dsat Visualizza il messaggio

                    ma vuoi sapere le tappe minuto minuto te l 'avevo sintetizzato cmq:.

                    21-5
                    18-5
                    15-5
                    12-5
                    9-5
                    6-12
                    FInalmente!
                    Rispetto al classico BUHLMANN hai, a fine immersione, una saturazione maggiore dei tessuti medi e lenti.


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                    • #11
                      ragazzi però se ci mettiamo i post scritti con chatGpt passa il piacere di leggere un forum, io ve lo dico :-D

                      Commenta


                      • #12
                        belin, fibonacci è per funghi e ha trovato chiocciole ma le ha nascoste? ehhhh bigollo
                        ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

                        Commenta


                        • #13
                          Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio

                          L'informazione contiene informazioni, la pubblicità chiacchiere, quindi è pubblicità.
                          Se dai retta a me pubblichi anche il calendario dei corsi.
                          A no, sono pieni per tutto il 2026, certe volte ti dimentichi che non sei solo al mondo e le informazioni volano.

                          Dai fai il serio.
                          No lascia stare che è meglio.
                          le basi blu dive le basi!!! vabbè provo a spiegartelo. Informazioni: Servono per ridurre l’incertezza e permettere decisioni o comprensione.

                          Quindi io ti informo di una possibilità e tu decidi se approfittarne o no..

                          Quello che vuoi tu è che uno spieghi nel dettaglio:

                          Ma cos'è una spiegazione? Una spiegazione è l’esposizione logica che chiarisce il perché o il come di qualcosa.

                          Trasforma le informazioni in comprensione, collegando cause, effetti o motivazioni.

                          Secondo te.. uno può spiegare un corso nel dettaglio su un forum....mmmm la vedo ardua...

                          Perché poi succede questo che ognuno pensa di averlo più lungo dell'altro, ognuno da le sue spiegazioni in base a cosa ha capito ma tutto quello che scrivete, sono opinioni non spiegazioni.

                          Anch'io se mi mettessi a parlare di revisioni o collaudi potrei dare opinioni perché non è il mio campo e di conseguenza, esporrei quello che ho capito ed è giusto per me non quello che in realtà è corretto.

                          Qui c'è un manipolo di "subbaqquei" che vogliono sapere senza pagare e chiedono sul forum perché costa meno che fare un corso fatto bene e trovano altri che esprimono opinioni per sentirsi istruttori o comunque importanti..

                          Perché uno scrive su un forum per avere spiegazioni invece di fare un corso fatto bene? Semplice perché la fuori il 90% dei corsi sono un po fuffa o meglio "leggerini" a livello d'informazioni

                          Siccome la gente non è scema, e non vuole buttare soldi, cerca sul forum sperando di trovare interlocutori che ne sanno di più di tutti i fuffa instructor che ci sono in giro...

                          A voi vi si gonfia l'ego, e andate a dormire più contenti.

                          Tutto qui... quindi la domanda K è:

                          " sono un fuffa instructor" o no???

                          Beh voi mi avete dato del:

                          FUFFA INSTRUCTOR

                          TROOL

                          INCOPETENTE..

                          Ho messo le tre che mi ricordo....

                          come diceva quello... ai posteri...

                          So e sapevo benissimo che avrei alzato un vespaio a scrivere qui... ma l'ho fatto con uno scopo preciso

                          INFORMARE i poveri malcapitati che cercano informazioni che non hanno trovato dai loro "instructor" qui dove a parte Paolino e pochi altri, il resto... beh vi commentate da soli...

                          Attenzione!!! non sto offendendo nessuno.. sicuramente siete ottimi sub... anche perché con tutto quello che avrete speso ci mancherebbe altro..

                          MA: ( e non è un opinione ma un dato di fatto )

                          Un buon istruttore non è per forza un gran subacqueo

                          Un gran subacqueo non è per forza un buon istruttore ( quasi mai )

                          Un gran esploratore non è quasi mai un ottimo istruttore...

                          Sono tutte facce della stessa medaglia...

                          Senza che ti fai bruciare troppo le ciapet.. ti faccio un altro esempio..

                          Un bravo professore non è un bravo ricercatore

                          Un bravo ricercatore non è un bravo professore

                          Sono due facce della stessa medaglia...

                          Poi ci sono i "Ronaldo" che sono gemme: ottimi subacquei, super istruttori, mega esploratori.

                          Io mi ritengo un ottimo istruttore ( non è un opinione ma sono riscontri da allievi e da risultati ottenuti )

                          Un buon subacqueo ( nella media qui c'è gente che fa cose molto spinte a differenza mia )

                          Un pessimo esploratore ( non ce l'ho nel dna e non mi va di accettare quella dose di rischio avendo famiglia e un bimbo piccolo. Però guardo con ammirazione e interesse chi fa cose straordinarie )

                          Quindi. Ricollochiamoci ognuno nel suo ruolo non diamo del coglione a prescindere... però se volete farlo fatelo... chi sono io per dirvi cosa dovete o non dovete scrivere...

                          Vi assolvo

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                          • #14
                            Originariamente inviato da polpotto Visualizza il messaggio
                            ragazzi però se ci mettiamo i post scritti con chatGpt passa il piacere di leggere un forum, io ve lo dico :-D
                            assolutamente daccordo

                            Commenta


                            • #15
                              Originariamente inviato da Maggio Visualizza il messaggio

                              FInalmente!
                              Rispetto al classico BUHLMANN hai, a fine immersione, una saturazione maggiore dei tessuti medi e lenti.

                              aspe mi sono spiegato male... ricomincio:

                              Tu metti in relazione la deco mnemonica utrtek con bhulman

                              Prendi gli emitempi di saturazione e desaturazione di bhu e li vuoi comparare con la mnemonica utrtek

                              Usano parametri diversi.

                              E' come se tu volessi paragonare una risalita proposta dalle US navy con i parametri di bhulmann non torna!!

                              Ad esempio: a 18 MT per bhu ci puoi stare 51 min per US navy 60 min ci ballano 9 minuti... che si fa con la saturazione dei tessuti??

                              Io ti ho scritto che esci con una saturazione migliore rispetto a bhu ma non che uso gli stessi parametri che usa bhu ...

                              Perché? semplice. perché la deco mnemonica utrtek prende in considerazione tutta una serie di parametri non solo gli emitempi.

                              Perché la decompressione, alla fine è un cocktail di tante cose messe insieme..

                              EH.. ma mio cugino andava a 100 mt in aria e non gli succedeva niente....CERTO!!! perché la genetica e non lo dico io ha un ruolo fondamentale sulla predisposizione all'incidente da decompressione... se vuoi una scala di importanza eccole qua: genetica/condizione fisica del subacqueo/algoritmo

                              Il corpo umano, ha dei "tamponi" molto funzionanti per tenerci in vita... altrimenti non ti riprenderesti da una mega intossicazione alimentare una mega sbronza o tutto quello che fa male al corpo...

                              Il corpo si mette li, e ripara le cazzate che facciamo. Quando siamo giovani il sistema tampone funziona al massimo.

                              Infatti dormiamo 2h a notte e siamo freschi come le rose, ci ubriachiamo in discoteca e la mattina siamo ok, prendiamo ( non tu discorso generico ) le pasticche ma poi smettiamo e ci mettiamo a posto etc...

                              Poi a 30 anni rallenti perché ti ci vogliono 3 gg per riprenderti a 40 non ci pensi neanche a 50 guardi quelli di 20 come marziani...

                              Nella subacquea è uguale... c'è una base di predisposizione genetica all'incidente e su quello non ci puoi fare niente...

                              Poi c'è il motore che è il subacqueo..

                              Più siamo in salute più stiamo bene più abbassiamo il rischio. infino c'è l'algoritmo...

                              Se stai bene, e non fai roba estrema, diciamo che a casa ci torni con la mnemonica con bhu con us navy con vpm con rgbm ... insomma ci torni..

                              Si ma questo, è un messaggio fuorviante...

                              Il fatto che ci torni non vuol dire che non stai stressando il tuo fisico... perché se sei in salute, e non vai a 100 mt per un ora, non ti succede "APPARENTEMENTE" niente indipendentemente dal sistema usato.

                              In realtà il tuo sistema immunitario sta "aggiustando" le cazzatine di una decompressione non ottimale...

                              Reitera il comportamento per anni ed ecco che un giorno ti prendi una schicchera pesante... madre non dell'algoritmo ma magari di anni di cattive decompressioni e di un tuo stato fisico di quel giorno non ottimale per gestire l'ennesima decompressione farlocca...

                              Non è mai il singolo episodio a scaturire l'incidente ( a parte l'infarto fulminane aneurisma ictus ) ma una serie di concause ( corso rescue fatto bene )

                              Quindi alla fine del pippone cosa voglio dire... che nel 2025, si è capito che la componente fondamentale per una buona decompressione è il subacqueo...cioè essere appanzati mangiare pizza e birra a fine immersione fumare il cicchino è solo un mettere sotto stress ulteriore il tuo fisico che se non è oggi sarà domani, ti chiederà il conto.

                              Aggiustato il fisico,se vuoi essere longevo in questo sport e abbassare il rischio, oltre al run time dovresti prendere in considerazione altri parametri che AIMè il computer non conta.

                              In questo forum c'è gente che ha avuto problemi nelle immersioni tecniche con lunghe respirazioni di ossigeno... ad esempio...

                              Poi leggi che la nooa cambierà i limiti di esposizione...

                              Quindi chi ha avuto problemi di esposizione all ossigeno ha cambiato tecnica di decompressione migliorando la sua situazione..

                              E' solo un esempio... la mnemonica utrtek, prende in considerazione tutti questi parametri e ti da una linea guida precisa in base al tuffo che fai su che gas utilizzare, curva di risalita fare, miscele decompressive utilizzare e come ad esempio gestire gli ultimi 6mt ( a volte salire 1 mt/min non basta seconda del tuffo fatto )

                              poi certo con l'esperienza aggiusti il tiro da solo, ma stai facendo la cavia di te stesso.

                              Se esiste un sistema che accelera il processo di apprendimento per una decompressione più consapevole e corretta perché non usarlo? booo

                              poi se geneticamente sei un toro, allora puoi fare quello che vuoi... come mio nonno che è morto a 95 anni e fumava due pacchetti di nazionali senza filtro al giorno.

                              Morto perché è inciampato battendo la testa... e ma lui geneticamente ci dava le piste a tutti.... non si ammalava mai mangiava quello che voleva ed era secco rifinito...

                              ma era un Ronaldo non puoi fare statistica su di lui...


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