Post per provare a chiarire alcune differenze che nel 2025 ancora non si conoscono...
Ho utilizzato e conosco ratio deco ma non sono istruttore quindi se ho scritto inesattezze correggetemi pure
Ratio Deco vs Deco Mnemonica UTRtek
Due filosofie per un’unica esigenza: comprendere, non subire la decompressione
Negli ultimi trent’anni, il panorama della decompressione subacquea ha vissuto un’evoluzione profonda: dal dominio delle tabelle cartacee agli algoritmi digitali sempre più sofisticati, fino al ritorno a metodi mentali e proporzionali come il Ratio Deco e la Deco Mnemonica UTRtek.
Entrambi nascono da una medesima esigenza: restituire al subacqueo la comprensione e il controllo del proprio profilo, contro la passività indotta da computer sempre più automatici.
Le somiglianze terminano però qui.
Dietro queste due espressioni si celano due visioni del mondo subacqueo radicalmente differenti.
1. Ratio Deco: la mappa mentale del subacqueo consapevole
Il concetto di Ratio Deco nasce in ambito tecnico (GUE, Jarrod Jablonski, poi ripreso da Shearwater) come metodo euristico per stimare in modo rapido tempi di fondo e decompressione senza computer.
L’obiettivo non è sostituire il computer, ma validarne la logica.
Il subacqueo costruisce una “mappa mentale” del profilo e, osservando il display, può capire se qualcosa è incoerente.
È un approccio cognitivo e didattico: lo strumento rimane centrale, ma l’utente diventa competente nel leggerlo.
Il computer è utile, ma solo se sai cosa ti sta dicendo.
2. Deco Mnemonica UTRtek: la mente al posto del computer
Il Mnemonic Deco System UTRtek, sviluppato da Massimo Barnini tra il 1996 e il 2004, nasce invece da una reazione opposta: l’abuso di tabelle e computer aveva prodotto subacquei “dipendenti dal display”, privi di reale comprensione.
Il sistema UTRtek reintroduce la mnemotecnica come strumento di pianificazione e di gestione attiva della risalita.
Non si tratta di “imparare a memoria” tabelle, ma di codificare rapporti armonici e logici tra profondità, tempi e gas, traducendoli in una struttura numerica memorizzabile e personalizzabile.
Principi fondamentali
Nessun computer che genera decompressione.
Lo strumento deve essere solo profondimetro e timer.
Personalizzazione reale.
Il profilo si adatta alle condizioni psico-fisiche (freddo, fatica, stress, idratazione, età).
Deco Minima.
Risalita a velocità differenziata per minimizzare la crescita di microbolle.
Applicazione armonica.
I tempi di fondo e le soste sono in rapporto proporzionale (1:1, 1:2, 1:3...), secondo una logica “fibonacci” di equilibrio numerico.
Usa la legge di Henry, la teoria delle microbolle e la diversa diffusibilità/solubilità di elio e azoto.
Riferimento Bühlmann reinterpretato.
Il sistema parte dai parametri a/b e dai tempi di emitempo ZHL-16, ma li riorganizza mnemonicamente.
Filosofia:
Il subacqueo deve sapere generare la propria decompressione, non leggerla.
3.Due visioni della formazione subacquea
La Ratio Deco è figlio dell’era digitale: serve al subacqueo moderno per non essere cieco davanti al computer.
La Deco Mnemonica è figlia dell’era pre-digitale, ma ha anticipato il concetto di diver-autonomy: un sistema che funziona anche in assenza totale di elettronica.
In entrambi i casi, il focus è lo stesso:restituire all’essere umano il controllo cognitivo della decompressione.
Ma la via è diversa:
La Ratio Deco affianca la tecnologia,
La Deco Mnemonica la sostituisce.
4. Il punto d’incontro: il subacqueo pensante
“Un display che genera numeri non insegna nulla se chi lo guarda non sa cosa significano.”
Che si tratti di ratio o di mnemonica, il risultato è lo stesso: un subacqueo che pianifica, controlla e corregge, invece di eseguire passivamente.
L’era della decompressione consapevole non è fatta di strumenti, ma di menti formate.
La Ratio Deco prepara il subacqueo a capire il computer.
La Deco Mnemonica UTRtek lo prepara a farne a meno.
Entrambe, però, conducono alla stessa destinazione: la padronanza mentale della decompressionequella che nessun algoritmo potrà mai sostituire.
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Ho utilizzato e conosco ratio deco ma non sono istruttore quindi se ho scritto inesattezze correggetemi pure
Ratio Deco vs Deco Mnemonica UTRtek
Due filosofie per un’unica esigenza: comprendere, non subire la decompressione
Negli ultimi trent’anni, il panorama della decompressione subacquea ha vissuto un’evoluzione profonda: dal dominio delle tabelle cartacee agli algoritmi digitali sempre più sofisticati, fino al ritorno a metodi mentali e proporzionali come il Ratio Deco e la Deco Mnemonica UTRtek.
Entrambi nascono da una medesima esigenza: restituire al subacqueo la comprensione e il controllo del proprio profilo, contro la passività indotta da computer sempre più automatici.
Le somiglianze terminano però qui.
Dietro queste due espressioni si celano due visioni del mondo subacqueo radicalmente differenti.
1. Ratio Deco: la mappa mentale del subacqueo consapevole
Il concetto di Ratio Deco nasce in ambito tecnico (GUE, Jarrod Jablonski, poi ripreso da Shearwater) come metodo euristico per stimare in modo rapido tempi di fondo e decompressione senza computer.
L’obiettivo non è sostituire il computer, ma validarne la logica.
Il subacqueo costruisce una “mappa mentale” del profilo e, osservando il display, può capire se qualcosa è incoerente.
È un approccio cognitivo e didattico: lo strumento rimane centrale, ma l’utente diventa competente nel leggerlo.
Il computer è utile, ma solo se sai cosa ti sta dicendo.
2. Deco Mnemonica UTRtek: la mente al posto del computer
Il Mnemonic Deco System UTRtek, sviluppato da Massimo Barnini tra il 1996 e il 2004, nasce invece da una reazione opposta: l’abuso di tabelle e computer aveva prodotto subacquei “dipendenti dal display”, privi di reale comprensione.
Il sistema UTRtek reintroduce la mnemotecnica come strumento di pianificazione e di gestione attiva della risalita.
Non si tratta di “imparare a memoria” tabelle, ma di codificare rapporti armonici e logici tra profondità, tempi e gas, traducendoli in una struttura numerica memorizzabile e personalizzabile.
Principi fondamentali
Nessun computer che genera decompressione.
Lo strumento deve essere solo profondimetro e timer.
Personalizzazione reale.
Il profilo si adatta alle condizioni psico-fisiche (freddo, fatica, stress, idratazione, età).
Deco Minima.
Risalita a velocità differenziata per minimizzare la crescita di microbolle.
Applicazione armonica.
I tempi di fondo e le soste sono in rapporto proporzionale (1:1, 1:2, 1:3...), secondo una logica “fibonacci” di equilibrio numerico.
Usa la legge di Henry, la teoria delle microbolle e la diversa diffusibilità/solubilità di elio e azoto.
Riferimento Bühlmann reinterpretato.
Il sistema parte dai parametri a/b e dai tempi di emitempo ZHL-16, ma li riorganizza mnemonicamente.
Filosofia:
Il subacqueo deve sapere generare la propria decompressione, non leggerla.
3.Due visioni della formazione subacquea
La Ratio Deco è figlio dell’era digitale: serve al subacqueo moderno per non essere cieco davanti al computer.
La Deco Mnemonica è figlia dell’era pre-digitale, ma ha anticipato il concetto di diver-autonomy: un sistema che funziona anche in assenza totale di elettronica.
In entrambi i casi, il focus è lo stesso:restituire all’essere umano il controllo cognitivo della decompressione.
Ma la via è diversa:
La Ratio Deco affianca la tecnologia,
La Deco Mnemonica la sostituisce.
4. Il punto d’incontro: il subacqueo pensante
“Un display che genera numeri non insegna nulla se chi lo guarda non sa cosa significano.”
Che si tratti di ratio o di mnemonica, il risultato è lo stesso: un subacqueo che pianifica, controlla e corregge, invece di eseguire passivamente.
L’era della decompressione consapevole non è fatta di strumenti, ma di menti formate.
La Ratio Deco prepara il subacqueo a capire il computer.
La Deco Mnemonica UTRtek lo prepara a farne a meno.
Entrambe, però, conducono alla stessa destinazione: la padronanza mentale della decompressionequella che nessun algoritmo potrà mai sostituire.
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