Ratio deco vs deco mnemonica

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    Post per provare a chiarire alcune differenze che nel 2025 ancora non si conoscono...

    Ho utilizzato e conosco ratio deco ma non sono istruttore quindi se ho scritto inesattezze correggetemi pure

    Ratio Deco vs Deco Mnemonica UTRtek

    Due filosofie per un’unica esigenza: comprendere, non subire la decompressione

    Negli ultimi trent’anni, il panorama della decompressione subacquea ha vissuto un’evoluzione profonda: dal dominio delle tabelle cartacee agli algoritmi digitali sempre più sofisticati, fino al ritorno a metodi mentali e proporzionali come il Ratio Deco e la Deco Mnemonica UTRtek.

    Entrambi nascono da una medesima esigenza: restituire al subacqueo la comprensione e il controllo del proprio profilo, contro la passività indotta da computer sempre più automatici.

    Le somiglianze terminano però qui.

    Dietro queste due espressioni si celano due visioni del mondo subacqueo radicalmente differenti.

    1. Ratio Deco: la mappa mentale del subacqueo consapevole

    Il concetto di Ratio Deco nasce in ambito tecnico (GUE, Jarrod Jablonski, poi ripreso da Shearwater) come metodo euristico per stimare in modo rapido tempi di fondo e decompressione senza computer.

    L’obiettivo non è sostituire il computer, ma validarne la logica.

    Il subacqueo costruisce una “mappa mentale” del profilo e, osservando il display, può capire se qualcosa è incoerente.

    È un approccio cognitivo e didattico: lo strumento rimane centrale, ma l’utente diventa competente nel leggerlo.

    Il computer è utile, ma solo se sai cosa ti sta dicendo.

    2. Deco Mnemonica UTRtek: la mente al posto del computer

    Il Mnemonic Deco System UTRtek, sviluppato da Massimo Barnini tra il 1996 e il 2004, nasce invece da una reazione opposta: l’abuso di tabelle e computer aveva prodotto subacquei “dipendenti dal display”, privi di reale comprensione.

    Il sistema UTRtek reintroduce la mnemotecnica come strumento di pianificazione e di gestione attiva della risalita.

    Non si tratta di “imparare a memoria” tabelle, ma di codificare rapporti armonici e logici tra profondità, tempi e gas, traducendoli in una struttura numerica memorizzabile e personalizzabile.

    Principi fondamentali

    Nessun computer che genera decompressione.

    Lo strumento deve essere solo profondimetro e timer.
    Personalizzazione reale.
    Il profilo si adatta alle condizioni psico-fisiche (freddo, fatica, stress, idratazione, età).
    Deco Minima.

    Risalita a velocità differenziata per minimizzare la crescita di microbolle.

    Applicazione armonica.

    I tempi di fondo e le soste sono in rapporto proporzionale (1:1, 1:2, 1:3...), secondo una logica “fibonacci” di equilibrio numerico.

    Usa la legge di Henry, la teoria delle microbolle e la diversa diffusibilità/solubilità di elio e azoto.
    Riferimento Bühlmann reinterpretato.

    Il sistema parte dai parametri a/b e dai tempi di emitempo ZHL-16, ma li riorganizza mnemonicamente.

    Filosofia:

    Il subacqueo deve sapere generare la propria decompressione, non leggerla.

    3.Due visioni della formazione subacquea

    La Ratio Deco è figlio dell’era digitale: serve al subacqueo moderno per non essere cieco davanti al computer.

    La Deco Mnemonica è figlia dell’era pre-digitale, ma ha anticipato il concetto di diver-autonomy: un sistema che funziona anche in assenza totale di elettronica.

    In entrambi i casi, il focus è lo stesso:restituire all’essere umano il controllo cognitivo della decompressione.

    Ma la via è diversa:

    La Ratio Deco affianca la tecnologia,
    La Deco Mnemonica la sostituisce.

    4. Il punto d’incontro: il subacqueo pensante

    “Un display che genera numeri non insegna nulla se chi lo guarda non sa cosa significano.”

    Che si tratti di ratio o di mnemonica, il risultato è lo stesso: un subacqueo che pianifica, controlla e corregge, invece di eseguire passivamente.

    L’era della decompressione consapevole non è fatta di strumenti, ma di menti formate.

    La Ratio Deco prepara il subacqueo a capire il computer.
    La Deco Mnemonica UTRtek lo prepara a farne a meno.

    Entrambe, però, conducono alla stessa destinazione: la padronanza mentale della decompressionequella che nessun algoritmo potrà mai sostituire.

    Inviato dal mio 2407FPN8EG utilizzando Tapatalk

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  • #2
    Beh, che dire. io non sono istruttore di mnemonica, non conosco nei dettagli quella applicata da utr, ma per qualche anno ho applicato la ratio deco e frequentato sub che la usavano assiduamente. Per quanto riguarda la ratio deco, posso anche sbagliarmi, ma mi sembra che ci sia una quantità di inesattezze che fa pensare che tu non la conosca. (o magari non parliamo della stessa Ratio deco: io mi riferisco a quella "definita" da georgitsis, se ho scritto bene il suo nome, e che era applicata agli inizi dal wkpp e successivamente dai primi sub brevettati due in Italia. Alcuni spunti di riflessione:
    i gue di quel periodo intendevano la deco come parte di un sistema e non fine a sé stessa;
    Che shearwater abbia ripreso i concetti della ratio deco, mi suona veramente nuova, ma probabilmente sarà così, dato che usano il ZHL16-C;
    Non usavano il computer, ma pianificavano con la ratio deco e si segnavano i diversi scenari sul wet notes (la possiamo chiamare tabelle?), in quel periodo Scubapro ha fatto soldi a palate con i digital blog (profondimetri digitali) che nella sua seconda versione aveva anche la AVG.

    Mi fermo qui, per brevità, ma avrei una domanda, se non ti dispiace: Quando scrivi "La Ratio Deco affianca la tecnologia, La Deco Mnemonica la sostituisce. ti riferisci solo all'algoritmo di calcolo della decompressione, a quello di calcolo della AVG o anche al conteggio di tempo e profondità?
    Ultima modifica di Lorescuba; 27-10-2025, 11:26.
    Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.

    cit: "meno male che c'e' qualcuno che ha la scienza e sa come van fatte le cose..."

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    • #3
      Originariamente inviato da Lorescuba Visualizza il messaggio
      Beh, che dire. io non sono istruttore di mnemonica, non conosco nei dettagli quella applicata da utr, ma per qualche hanno ho applicato la ratio deco e frequentato sub che la usavano assiduamente.Per quanto riguarda la ratio deco, posso anche sbagliarmi, ma mi sembra che ci sia una quantità di inesattezze che fa pensare che tu non la conosca. (o magari non parliamo della stessa Ratio deco: io mi riferisco a quella "definita" da georgitsis, se ho scritto bene il suo nome, e che era applicata agli inizi dal wkpp e successivamente dai primi sub brevettati due in Italia. Alcuni spunti di riflessione:
      i gue di quel periodo intendevano la deco come parte di un sistema e non fine a sé stessa;
      Che shearwater abbia ripreso i concetti della ratio deco, mi suona veramente nuova, ma probabilmente sarà così, dato che usano il ZHL16-C;
      Non usavano il computer, ma pianificavano con la ratio deco e si segnavano i diversi scenari sul wet notes (la possiamo chiamare tabelle?), in quel periodo Scubapro ha fatto soldi a palate con i digital blog (profondimetri digitali) che nella sua seconda versione aveva anche la AVG.

      Mi fermo qui, per brevità, ma avrei una domanda, se non ti dispiace: Quando scrivi "La Ratio Deco affianca la tecnologia, La Deco Mnemonica la sostituisce. ti riferisci solo all'algoritmo di calcolo della decompressione, a quello di calcolo della AVG o anche al conteggio di tempo e profondità?
      Ha infatti sparato una serie di minchiate assurde sulla ratio deco e magari lo ha fatto di proposito per avere nuove informazioni sul forum. Conosco bene l'ultima versione della ratio deco.

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      • #4
        Originariamente inviato da anfibio Visualizza il messaggio

        Ha infatti sparato una serie di minchiate assurde sulla ratio deco e magari lo ha fatto di proposito per avere nuove informazioni sul forum. Conosco bene l'ultima versione della ratio deco.
        Bene l ho scritto all inizio.. correggimi

        Inviato dal mio 2407FPN8EG utilizzando Tapatalk

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        • #5
          Originariamente inviato da dsat Visualizza il messaggio

          La Ratio Deco affianca la tecnologia,
          La Deco Mnemonica la sostituisce.

          ...

          La Ratio Deco prepara il subacqueo a capire il computer.
          La Deco Mnemonica UTRtek lo prepara a farne a meno.
          In che senso affianca? In che senso farne a meno?

          Sinceramente non mi risulta... la Ratio-deco è letteralmente un metodo on-fly...

          Qua un interessante confronto/spiegazione proprio tra Ratio-Deco ed il metodo Utr-Tec

          http://www.marpola.it/tecnica%20e%20medicina/158.htm


          Per quel che so io la Mnemonica è proprio derivata dalla ratio-deco e ne eredita molti aspetti...

          La principale differenza è che la Mnemonica richiede l'AVG, la Ratio no... quindi richiede pure meno tecnologia...

          Cmq, se vuoi spiegarti meglio fai pure...


          Riporto inoltre qua sotto l'articolo del buon Marpola:

          RATIO DECO vs DECO MNEMONICA due sistemi a confronto

          Nell’ambiente delle immersioni tecniche si sente spesso parlare di "ratio deco" e di "deco mnemonica", ma bisogna fare attenzione a non confondere i due termini. La prima viene utilizzata dalla GUE e dall’UTD, mentre la seconda è impiegata dall’UTR Tek.
          Premesso che sia la "deco mnemonica" che la "ratio deco" sono dei sistemi decompressivi altrettanto validi, vi sono però delle differenze.
          La "ratio deco" della GUE è una vera "deco on fly" (cioè una deco “fatta al volo”) e si applica esclusivamente nelle immersioni oltre i 30 metri con Trimix (utilizzando delle miscele di gas standard) e non è previsto mai l'utilizzo di aria.
          La "deco mnemonica" di UTRtek, invece, è un metodo per imparare a memoria delle tabelle standard a secondo della profondità media. In pratica si somma il tempo di fondo con la profondità media e si ottiene ottenere il TT value (Total Time Value), che può essere 60-70-80-90. Si usa il termine "on fly" anche per la deco di UTR Tek perché si sceglie il profilo da seguire in base al TT value che realmente si ottiene in immersione. In questo sistema si fanno delle correzioni nei tempi dei deep stop in base al grado di conservativismo che si vuole applicare, come pure si applicano velocità di risalita differenziate.

          La "ratio deco" è basata su alcuni punti fermi, come ad esempio i set point, dove la ratio cambia da 1:1 (ad un tot di minuti di fondo corrisponde un tempo di deco pari) a 1:2 (ad un tot di minuti di fondo corrisponde un tempo di deco doppio), ed è una vera deco "on fly" (cioè fatta al volo), il che vuol dire che può essere modificata in un attimo in funzione di diversi parametri (profondità media, stress fisico, il tipo di impegno in immersione, ecc.) e può essere modificata velocemente anche se il profilo dell'immersione non dovesse essere rispettato per qualsiasi motivo.
          I due sistemi sono molto diversi anche se alla fine i tempi totali di deco cambiano di poco.
          Cambia la modalità di spalmare la deco (soprattutto nella fascia 21-9 metri), le velocità di risalita tra le tappe, i deep stop, da quale punto dell'immersione devo cominciare a considerare il bottom time, come e quanto enfatizzare la finestra dell'ossigeno sfruttando le proprietà dei gas che si hanno, ecc.
          Un testo ben fatto e molto chiaro che spiega la ratio deco è Introduzione alla ratio deco di Massimo Ceccarani e Andrea Verrucchi, Ed. La Mandragora (2011)

          Altra cosa è la cosiddetta "deco minima" che invece prevede immersioni in curva, senza deco gas e prevede anche l'utilizzo dell'aria come bottom gas. In alcuni casi si potrebbe eccedere la deco minima e si entra in un campo chiamato "deco limitata" (intorno ai 10 minuti di deco). In altre parole un'immersione in deco minima è un'immersione in curva, curva che è definita da una semplice tabella U.S. Navy.

          Il sistema della "deco mnemonica" è stato concepito negli anni ‘60 da Lamar English (subacqueo del WKPP), che é stato il primo a gettare le basi per un sistema di decompressione che fosse possibile usare anche in acqua e non solo a tavolino in superficie prima dell'immersione. Infatti, un grande limite alle esplorazioni per il gruppo del WKPP risultava proprio il non conoscere l'andamento delle cavità che venivano esplorate e questo rendeva impossibile la rigida pianificazione di superficie, limitando enormemente le loro possibilità di avanzamento.
          Le grotte carsiche di Wakulla Springs in Florida hanno rappresentato la palestra di tutti i teorici della decompressione fino al 1990, quando finalmente tutte le teorie (ancora oggi) basate su Bhülmann si sono trasformate in applicazione pratica assoluta.
          George Irvine ha iniziato a sperimentare sulla sua pelle ogni tipo di profilo decompressivo e ogni tipo di miscela possibile. Come presidente del WKPP ha imposto una sperimentazione assoluta a tutto il gruppo, arrivando a formulare un semplicissimo schema che associa ai profili (in termini di tempo e profondità) più frequenti e alle miscele a base di elio ormai standardizzate tempi e forme di decompressione semplicissimi da ricordare e ripetere (anche perché sempre uguali).
          Qui diventa necessario essere d’accordo sul fatto che paradossalmente la flessibilità di tale sistema s’irrigidisce allargando, e di molto anche, gli intervalli di applicazione dei profili decompressivi, ad immersioni anche piuttosto dissimili tra loro.

          E adesso parliamo della famosa "ratio deco", inventata dall’americano, Andrew Georgitis, fino a pochi anni fa responsabile didattico della GUE.
          Nella "ratio deco" ci sono degli intervalli fissi di profondità, che sono legati alla miscela usata: il limite coincide proprio con la MOD di quella miscela. Bene il senso di questo sistema è che man mano che ci si allontana dalla MOD il tempo di deco scende.
          In sostanza Georgitis ha definito 3 intervalli di profondità associandoli a delle miscele Trimix standard caratterizzate da PpO2 di 1.4 (max) e narcosi equivalente (END) di 21 mt.
          • fino a 45 mt mix 21/35
          • fino a 66 mt mix 18/45
          • fino a 81 mt mix 15/55

          Per sviluppare la tavola decompressiva un esempio può essere chiarificatore: pensiamo a un’immersione di 60 minuti a 30 metri.
          Per conoscere quanta decompressione dobbiamo fare bisogna sottrarre dal tempo di riferimento di 60 minuti tanti intervalli di 5 minuti quanti sono gli intervalli di 3 metri che compongono la differenza dalla profondità di riferimento (45 metri) alla profondità media dell'immersione.
          Quindi per l’immersione di 60 minuti a 30 metri ci sono 6 intervalli di 3 metri ciascuno (45, 42, 39, 36, 33 e 30 metri)
          6 x 5 min = 30 minuti
          60 minuti di tempo totali - 30 minuti di no dec = 30 minuti di deco necessaria.

          Facciamo un altro esempio: un’immersione di 30 minuti a 60 metri
          66, 63 e 60 sono 3 intervalli da 3 metri ciascuno
          3 x 5 min = 15 minuti
          30' - 15' = 15 minuti di deco necessaria.

          Facciamo adesso l’esempio di un’immersione di 30 minuti a 66 metri. La miscela standard per questa immersione è la 18/45 (tralasciamo i gas di deco). A 66 metri tutto il tempo di permanenza sul fondo è tempo che si dovrà desaturare, quindi per questa immersione bisogna fare almeno 30 minuti di deco, presupponendo di essere in perfetta forma, e ben idratati.

          Facciamo un esempio più semplice per far capire la validità e la rapidità del sistema: 70 minuti a 33 metri. La miscela standard per questa immersione è la 21/35.
          45-33 = 12 / 3 metri = 4 intervalli di 3 metri ciascuno (45, 42, 39, 36, 33)
          4 x 5 = 20 minuti
          70' - 20' = 50 minuti di deco necessaria.

          Adesso supponiamo che sul fondo al 70° minuto tu e il tuo buddy vi accorgiate di avere ancora molto gas e che a conti fatti potere starci altri 30 minuti.
          Il tuffo diventa di 100 minuti e non si dovrà fare altro che 100' - 20' = 80 minuti di deco necessaria e se al 70° minuto aveste sufficiente gas per fare 80 minuti di deco allora potrete continuare l’immersione.

          Altro fattore molto importante è come sviluppare la decompressione, cioè la "forma della deco".
          cioè come si distribuisce il tempo sulla verticale d’acqua.
          Specialmente in mare dove non c’è un profilo obbligato questa flessibilità è impagabile. Basta immaginare che tipo di carico di decompressione darebbe qualunque computer con 100 minuti a 33 metri e sopratutto dove lo darebbe (presumibilmente tutti a 6 metri)

          Una buona pianificazione di superficie, affrontata senza determinare i secondi ma piuttosto intervalli di massima (ragionare in termini di frazione è decisamente meglio) aiuta molto poi nei calcoli modificativi sul fondo, ma è solo un fatto di allenamento mentale. Con questo sistema ad esempio è facile decidere “on fly” come e dove allungare la deco mentre si è in profondità e si sta esplorando un relitto.


          Il testo che segue fa riferimento al documento originale di Andrew Georgitis del "Gruppo 5th Dimension" sulla Ratio Deco.

          Andrew Georgitis esordisce dicendo: «ATTENZIONE questa bozza è un supporto a un’adeguata istruzione e a un training da svolgere in acqua e NON E’ da intendersi come sola fonte per la teoria decompressiva, la gestione di tabelle e software (decompressivi) o come guida. Procedure e tecniche decompressive richiedono un approccio olistico che comprende un’istruzione approfondita, lo sviluppo delle abilità, un costante esercizio e una revisione periodica. La discussione che segue è solo un piccolo pezzo del puzzle...»

          Occorre fare una premessa.
          1) Questa procedura è uno strumento come tanti altri strumenti messi a disposizione della comunità subacquea per il calcolo della deco nelle immersioni profonde avanzate.
          2) Tutti i divers Decompression fino ai divers Trimix più avanzati sono liberi di usare per le loro immersioni computer (VR3, Cochran, ecc.), tabelle o software decompressivi per il calcolo del loro piano decompressivo (secondo le procedure consigliate dalle proprie Didattiche).
          3) Per le immersioni con decompressione bisogna essere addestrati e qualificati.
          4) Questo non è né un corso né un invito a usare suddette procedure, ma una semplice chiacchierata su questo strumento, pertanto lo scrivente declina ogni responsabilità dal suo uso improprio.
          Adesso che abbiamo sgombrato il campo da fraintendimenti e cose varie possiamo cominciare.
          Questa procedura parte dal presupposto che la stessa vale se si rispettino i seguenti parametri: fasce di profondità e tempi (i tempi riportati nel documento arrivano fino a 40 minuti) e per ogni fascia di profondità una specifica miscela di fondo e , sempre per ogni fascia di profondità, una o più decomix standard.

          Mi spiego meglio:
          ·fascia profondità da 30 a 51 metri usando una miscela Tmx 21/35 o 18/45 e una decomix EAN50 con setpoint 45 metri e rapporto 1:1 Questo vuol dire che devo fare tanta deco usando EAN50 quanto è il tempo di fondo.
          ·fascia profondità da 51 a 72 metri usando una miscela Tmx 18/45 o 15/55 e due decomix EAN50 e O2 con setpoint 60 metri (variazione rispetto a quella iniziale che era 66 metri) e rapporto 2:1. Questo vuol dire che devo fare tanta deco usando EAN50 quanto è il doppio del tempo di fondo.
          ·fascia profondità da 72 a 90 metri usando una miscela tmx 15/55 o 10/70 e tre decomix EAN50, O2 e Triox 35/25 (Trimix iperossico) con setpoint 81metri e rapporto 3:1
          In questo caso, essendoci 3 decogas useremo il 20% della deco totale con il Triox per esempio da X metri fino ai 21metri il 40% della deco con EAN50 da 21 a 9 metri e il restante 40% fra i 6 e i 3 metri con O2.

          Esempio: consideriamo un’immersione di 20 minuti ad una profondità media di 57 metri
          La prima domanda che mi faccio è: a quale fascia appartengo? E di quanto mi sono spostato dal setpoint di quella fascia?
          Una volta che sappiamo che siamo sulla fascia 51-72 mt e il rapporto di questa fascia è 2:1 sappiamo anche che dobbiamo fare 40 min di deco (20' x 2 = 40'). Ma siccome il setpoint di quella fascia è 60 metri e noi andiamo a 57 metri ci sono 3 metri in meno. La regola è semplice: bisogna aggiungere 5 minuti di deco per ogni incremento di 3 metri oppure togliere 5 minuti per ogni 3 metri in meno rispetto al setpoint di quella fascia.
          Bene, nel nostro caso faremo 40' - 5' = 35 minuti di deco totale.
          Nella fascia del rapporto 2:1 essendoci 2 decogas useremo 1/2 tempo deco dai 21 ai 9 metri con EAN50 e 1/2 tempo deco dai 6 ai 3 metri con O2.
          A questo punto come ripartire il tempo deco nei singoli segmenti?
          Qui bisogna fare delle considerazioni molto importanti. Ne citerò solo un paio: Come mi sono comportato sul fondo? Come ho staccato dal fondo?
          Perciò in base ai miei comportamenti che ho avuto applico i profili decompressivi più appropriati.

          Ma ritorniamo al nostro esempio. Avevamo detto sopra che dobbiamo fare 35 minuti di deco suddivisi in due segmenti. Come facciamo?
          1/2 tempo di deco sono 35'/2=17,5 min (che arrotondiamo a 18 minuti per facilitarci i calcoli) Questi 18 minuti li devo spalmare fra 21 e 9 metri (segmento con ean50) che significa 5 tappe ogni 3 metri 21, 18, 15, 12 e 9 metri. Mentre gli altri 18 minuti li spalmo in due tappe a 6 e 3 metri (segmento con O2).

          Per spalmare il tempo deco del segmento con EAN50 ci sono 3 modi:
          1) lineare (tempo/numero tappe), cioè risalendo a velocità costante 18'/5=3,6 minuti cioè 3,6-3,6,3,6-3,6-3,6
          2) Fibonacci (1-2-3-5-8-13-21)
          3) S-curve (tolgo i minuti dalla parte centrale delle 5 tappe e li aggiungo alla prima e all’ultima tappa).
          La S-curve permette di accentuare i tempi sulle tappe fonde di quel segmento (massima efficienza dell’Oxigen Window) e di lavorare con più tempo nel segmento con PpO2 minori e togliere quel tempo da quelle centrali che, estremizzando il concetto, non hanno molta importanza.
          Continuando con l’esempio che su quel segmento devo spalmare 18 minuti potrebbe essere:
          5’ a 21 merià PpO2 alta e pressione ambiente alta àmassima efficienza della Oxygen Window
          2’ a 18 metri
          2’ a 15 metri
          4’ a 12 metri
          5’ a 9 metri

          Ma la cosa importante prima di decidere quale dei 3 modi impiegare o come spalmare i tempi nei suddetti segmenti è valutare come mi sono comportato prima di arrivare alla prima tappa decompressiva, considerando stacco dal fondo, risalite, deep stop, stato di salute, eccetera...

          Una volta completato il segmento dell’EAN50 si passa a quello dell’ O2

          Come si vede è una procedura molto flessibile da usare in qualsiasi immersione anche come emergenza in caso di malfunzionamenti del computer e/o perdita delle tabelle o in situazioni di sforamento dei tempi e della profondità che non avevamo calcolato causa contingenze estranee alla pianificazione (come forti correnti, problemi al buddy, ecc.).

          La deco mnemonica di UTR Tek
          La "ratio deco" di Georgitis è l’origine da cui nasce la "deco mnemonica" utilizzata dalla UTR Tek.
          Per ogni "set point" (s.p.) è indicata una miscela standard che mantiene le caratteristiche fissate e cioè: PpO2 minore di 1.4 atm e narcosi equivalente inferiore a 30 mt. Questi due dati permettono di definire un set di miscele standard perfettamente valide per un certo range di immersioni.
          Inoltre, per ogni set point viene definito il numero di deco mix minime da usare ed anche il rapporto tempo di fondo/tempo di deco (la "ratio").


          Le tre miscele Trimix standard sono:
          21/35 s.p. 45 mt deco mix =1 (EAN50) Ratio=1:1
          18/45 s.p. 66 mt deco mix =2 (EAN50 + O2) Ratio=1:2
          15/55 s.p. 81 mt deco mix = 3 (EAN50 + O2 + terza decomix) Ratio=1:3

          In base ai rapporti (ratio) tempo di fondo/tempo di deco si ha che:
          - se la mix deco è solo una allora 20 minuti di fondo comportano 20 minuti di deco in EAN50
          - se le mix deco sono due allora 20 minuti di fondo comportano 40 minuti di deco suddivisi in 50% del tempo in EAN50 e 50% di deco in O2
          - se le mix deco sono tre allora 20 minuti di fondo comportano 60 minuti di deco suddivisi in 40% del tempo in EAN50 e 40% di deco in O2 e 20% con la terza decomix.

          Poi posso scegliere come spalmare la deco nel segmento dell'EAN50 tra 3 metodi suggeriti: il Fibonacci, il Tempo costante e la S-Curve.

          Fin qui è tutto molto semplice, ma la cosa più importante da comprendere è come si effettua la decompressione, che significa dover considerare varie cose e cioè:
          1) come sto fisicamente,
          2) come sono andate le cose sul fondo,
          3) come ho staccato dal fondo,
          4) come sono risalito dal fondo alla prima tappa.


          Queste considerazioni sono le più importanti da fare, invece è secondario come scelgo di "spalmare le tappe" nei vari segmenti (usando uno dei tre metodi suggeriti).

          L'ultima considerazione riguarda le profondità diverse dal set point e per questo si è stabilito che per ogni 3 metri in più si aggiungono 10 minuti di deco al tempo complessivo e per ogni 3 metri in meno si tolgono 5 minuti di deco al tempo complessivo.

          Esistono poi un sacco di altre variabili che possono rendere una decompressione più o meno efficace sino a renderla "pericolosa, quindi il consiglio è di non applicare certe procedure se non le si affianca ad un corso specifico.

          I cambi gas si fanno sempre per l'EAN50 ai 21 metri e per l'O2 ai 6 metri.

          Le tappe si fanno sempre ogni 3 metri, tranne negli ultimi 5 metri che si fanno 1 m/min.

          Le "figure decompressive" (ovvero la forma della deco) per il segmento dell'EAN50 più in voga come già detto sono tre:
          • La Fibonacci (1,2,3,5,8,13,21......)
          • Le Tappe a durata costante (velocità costante di risalita)
          • La S-Curve
          Usarle è abbastanza semplice. Ad esempio se devo fare 25 minuti di deco con l’EAN avrò queste tre possibilità:
          • con Fibonacci farò 1,2,3,5,8 l'eccedenza (6 minuti) la spalmo a pacchetti di 1 minuto su tutte le tappe partendo dalla più alta 2,3,4,6,9 e l'ultimo minuto la fa diventare 2,3,4,6,10.
          • con le Tappe costanti basta dividere 25 per 5 e avrò 5,5,5,5,5.
          • con la S-Curve (che è' una specie di Fibonacci modificata che fa lavorare di più verso le PpO2 di 1.6) praticamente si fa una deco Fibonacci dove la prima tappa dura almeno 5 minuti e le eccedenze si spalmano dal basso dalla seconda tappa, quindi avrò 5,2,3,5,8 + 2 che diventa 5,3,4,5,8.
          Una variante è la S-Curve applicata alla velocità costante, dove tolgo dalle tappe centrali per aggiungere alla tappa più bassa e più alta, perciò 5,5,5,5,5 diventa 6,5,3,5,6.

          Per l'O2 la deco si fa tutta ai 6 metri con cicli di 12 minuti, meno 5 minuti che si fanno risalendo alla velocità di 1m/min negli ultimi 5 metri (nella risalita respirando sempre l'O2).

          Quindi se per esempio devo fare 25 minuti di deco, ne faccio 12 di O2 + 5 (break gas con più bassa PpO2 respirabile) + 3 minuti di O2 ed inizio a risalire.

          Partendo da questa base ecco cosa prevede la "deco mnemonica"di UTR Tek.

          UTR Tek prevede l’impiego di aria o di Triox per immersioni fino a 45 metri, con gas decompressivi EAN50 e O2, oppure solo con EAN50.
          La profondità d’impiego della miscela decompressiva inizia ugualmente dai 21 metri con soste ogni 3 metri.
          I sistemi d’impiego sono due: ABT1 con l’utilizzo solo dell’EAN50, oppure ABT2 con l’impiego dell’O2 per migliorare la sinergia decompressiva.
          Per l’aria le tappe dei 21 metri e dei 12 metri sono sempre fisse di 5 minuti e la decompressione viene spalmata con la regola dei terzi.
          Con il Triox il sistema decompressivo si chiama "Plan Zero" e in sostanza è un Fibonacci puro.
          Con il Trimix le cose cambiano e viene introdotto il concetto di "Best mix", cioè si impiega un gas diverso sia in base alla profondità che al tempo di fondo. In pratica, se devo fare 20 minuti di fondo ad 80 metri impiego un certo tipo di gas, se invece devo fare 60 minuti ne impiego un altro.
          I gas decompressivi anche per UTR Tek aumentano all’aumentare del tempo di fondo e con l’aumentare della profondità.
          I sistemi di calcolo sono soltanto il Fibonacci e il Tempo costante, ed è ovvio che, come spiegato in precedenza, oltre al rapporto tempo/profondità vanno tenuti in considerazione anche tutti i fattori che si sono verificati in immersione.
          Inoltre, viene introdotto un coefficiente per la scelta di quanti gas decompressivi impiegare e aumentano i sistemi di risalita fino ad arrivare al "Plan 3" per immersioni che prevedono 30 minuti di fondo a 120 metri.
          Ultima modifica di Tonnetto; 27-10-2025, 13:19.
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          • #6
            La ratio deco richiede l'utilizzo della profondità media per un calcolo il più fedele possibile al profilo "reale". Dio santo non create disinformazione che purtroppo poi la gente legge e a sua volta porta in giro le cazzate.

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            • #7
              Originariamente inviato da anfibio Visualizza il messaggio
              La ratio deco richiede l'utilizzo della profondit� media per un calcolo il pi� fedele possibile al profilo "reale". Dio santo non create disinformazione che purtroppo poi la gente legge e a sua volta porta in giro le cazzate.
              Anfibio quando esci dall acqua leggi qui e aggiornati anche tu...

              https://shearwater.com/blogs/communi...e-digital-age?

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              • #8
                Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggio

                In che senso affianca? In che senso farne a meno?

                Sinceramente non mi risulta... la Ratio-deco � letteralmente un metodo on-fly...

                Qua un interessante confronto/spiegazione proprio tra Ratio-Deco ed il metodo Utr-Tec

                http://www.marpola.it/tecnica%20e%20medicina/158.htm


                Per quel che so io la Mnemonica � proprio derivata dalla ratio-deco e ne eredita molti aspetti...

                La principale differenza � che la Mnemonica richiede l'AVG, la Ratio no... quindi richiede pure meno tecnologia...

                Cmq, se vuoi spiegarti meglio fai pure...


                Riporto inoltre qua sotto l'articolo del buon Marpola:

                Tonnetto leggi qui

                https://shearwater.com/blogs/communi...e-digital-age?

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                • #9
                  Originariamente inviato da anfibio Visualizza il messaggio
                  La ratio deco richiede l'utilizzo della profondit� media per un calcolo il pi� fedele possibile al profilo "reale". Dio santo non create disinformazione che purtroppo poi la gente legge e a sua volta porta in giro le cazzate.
                  https://shearwater.com/blogs/communi...e-digital-age?

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                  • #10
                    Originariamente inviato da anfibio Visualizza il messaggio

                    Ha infatti sparato una serie di minchiate assurde sulla ratio deco e magari lo ha fatto di proposito per avere nuove informazioni sul forum. Conosco bene l'ultima versione della ratio deco.
                    https://shearwater.com/blogs/communi...e-digital-age?

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                    • #11
                      Originariamente inviato da Lorescuba Visualizza il messaggio
                      Beh, che dire. io non sono istruttore di mnemonica, non conosco nei dettagli quella applicata da utr, ma per qualche anno ho applicato la ratio deco e frequentato sub che la usavano assiduamente. Per quanto riguarda la ratio deco, posso anche sbagliarmi, ma mi sembra che ci sia una quantit� di inesattezze che fa pensare che tu non la conosca. (o magari non parliamo della stessa Ratio deco: io mi riferisco a quella "definita" da georgitsis, se ho scritto bene il suo nome, e che era applicata agli inizi dal wkpp e successivamente dai primi sub brevettati due in Italia. Alcuni spunti di riflessione:
                      i gue di quel periodo intendevano la deco come parte di un sistema e non fine a s� stessa;
                      Che shearwater abbia ripreso i concetti della ratio deco, mi suona veramente nuova, ma probabilmente sar� cos�, dato che usano il ZHL16-C;
                      Non usavano il computer, ma pianificavano con la ratio deco e si segnavano i diversi scenari sul wet notes (la possiamo chiamare tabelle?), in quel periodo Scubapro ha fatto soldi a palate con i digital blog (profondimetri digitali) che nella sua seconda versione aveva anche la AVG.

                      Mi fermo qui, per brevit�, ma avrei una domanda, se non ti dispiace: Quando scrivi "La Ratio Deco affianca la tecnologia, La Deco Mnemonica la sostituisce. ti riferisci solo all'algoritmo di calcolo della decompressione, a quello di calcolo della AVG o anche al conteggio di tempo e profondit�?
                      https://shearwater.com/blogs/communi...e-digital-age?

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                      • #12
                        ratio deco : 1996 circa
                        shearwater : 2004
                        utr: chiedere a barnini
                        Ultima modifica di cesare; 27-10-2025, 16:56.
                        ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

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                        • #13
                          Originariamente inviato da dsat Visualizza il messaggio
                          Anfibio quando esci dall acqua leggi qui e aggiornati anche tu...

                          https://shearwater.com/blogs/communi...e-digital-age?

                          Inviato dal mio 2407FPN8EG utilizzando Tapatalk
                          Mi è bastato vedere la tabella col logo gue per capire senza nemmeno leggere tutto l'articolo. La gue non usa più la ratio deco nei suoi programmi di formazione, per il semplice fatto che non l'ha più aggiornata da ormai molti anni. Quando mi riferisco alla ratio deco, mi riferisco a quella vera, quella in cui scendi senza computer ed utilizzi solo un profondimetro per creare il piano decompressivo direttamente in immersione, il tutto basato SULLA PROFONDITÀ MEDIA. La gue non usa più la ratio deco come strumento principale per creare il piano decompressivo. Infatti l'articolo è scritto da un istruttore gue.

                          Specifico che la ratio deco quella "vera" standardizzata e testata si può utilizzare anche con l'aria ma per immersioni ricreative entro i 30 metri di profondità. Non mi ringraziare per l'aggiornamento, ogni tanto mi piace fare qualche buona azione anche nei confronti di persone che hanno atteggiamenti come il tuo.
                          Ultima modifica di anfibio; 27-10-2025, 17:06.

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                          • #14
                            Originariamente inviato da dsat Visualizza il messaggio

                            Usa la legge di Henry,
                            Be' vorrei vedere...


                            Ora, mi piacerebbe riportare il discorso su cose un po' più tecniche.
                            Partendo da questa frase vorrei capire alcune cose che possono essere interessanti.
                            Originariamente inviato da dsat Visualizza il messaggio

                            Riferimento Bühlmann reinterpretato.

                            Il sistema parte dai parametri a/b e dai tempi di emitempo ZHL-16, ma li riorganizza mnemonicamente.
                            La prima domanda è ovvia, si parla di zhl-16, ok, ma versione A, B o C?
                            Solo per inquadrare il discorso.

                            Detto questo, si parla di valori "riorganizzati mnemonicamente".
                            Non so bene cosa si intenda con "mnemonicamente" , ma mi soffermerei sul "riorganizzati".
                            I primi dati in questione sono solo quelli che citi come a/b (non credo di sbagliare dicendo che intendi "a" e "b", il simbolo "/" , in matematica, e di matematica si parla, indicherebbe una frazione).
                            Quindi come vengono "riorganizzati mnemonicamente" questi valori; vengono sostituiti con nuovi, generando una nuova retta di valori M, viene sostituito solo uno dei 2, entrambi, con che logica?
                            In cosa differisce questa variazione da quella ottenibile con i GF?
                            Oppure è variata la formula che lega, tramite "a" e "b", la pressione in un compartimento e quella ambiente?
                            Sarebbe interessante

                            Il secondo dato che viene "riorganizzato" è l'emitempo.
                            Ora, credo siamo tutti d'accordo che, variare l'emitempo di un compartimento, significa crearne uno nuovo. Questo può fare 2 cose: sostituirsi ad uno esistente o aggiungersi al set preso in considerazione dal povero Buhlmann.
                            La domanda è: quale delle 2 cose, con che criterio?

                            Credo che, partendo da qui, si possa fare un bel discorso tecnico.
                            www.bludivecenter.com

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                            • #15
                              Fammi capire...
                              Hai postato 5 volte lo stesso link ad un articolo del 18 aprile 2025 in cui non viene scritto in nessun posto che shearwater utilizza la ratio deco nei suoi computer, dopo che hai scritto questo:

                              Originariamente inviato da dsat Visualizza il messaggio
                              Il concetto di Ratio Deco nasce in ambito tecnico (GUE, Jarrod Jablonski, poi ripreso da Shearwater) come metodo euristico per stimare in modo rapido tempi di fondo e decompressione senza computer.
                              Mi sfugge quindi il perché dei 5 link identici, servono per dimostrare cosa? Che hai letto un articolo, che lo hai letto 5 volte o che non ne hai capito il senso?
                              O servono ad altro?
                              Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.

                              cit: "meno male che c'e' qualcuno che ha la scienza e sa come van fatte le cose..."

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