Il DPV, a cosa serve e a cosa può essere utile?

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  • Il DPV, a cosa serve e a cosa può essere utile?

    Salve,

    Io sono ancora a livello principiante...Tuttavia, anche se non posso immergermi vedo video su altri che lo fanno, e mi chiedo a cosa servisse il Diver Propulsion Veichle (as DPV), una sorta di "scooter acquatico". Io so che si può utilizzare per chi è diversamente abile e non può utilizzare i piedi in modo "normale". Però vedo sempre più persone che li utilizzano, specialmente a profondità inferiori ai 20 m. Mi potreste:
    1) aiutare ad approfondire l'argomento?
    2) Voi l'avete mai usato?
    3) Se la risposta fosse sì, che esperienza avete vissuto?

    Grazie

  • #2
    Mai usato ed è fra quelle cose che proprio non mi attira di provare, nemmeno mi incuriosisce.
    Viene utlizzato nella subacquea tecnica per permettere di percorrere lunghe distanze, con grossi carichi, compiendo il minimo sforzo.

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    • #3
      Originariamente inviato da FS17 Visualizza il messaggio
      Salve,

      Io sono ancora a livello principiante...Tuttavia, anche se non posso immergermi vedo video su altri che lo fanno, e mi chiedo a cosa servisse il Diver Propulsion Veichle (as DPV), una sorta di "scooter acquatico". Io so che si può utilizzare per chi è diversamente abile e non può utilizzare i piedi in modo "normale". Però vedo sempre più persone che li utilizzano, specialmente a profondità inferiori ai 20 m. Mi potreste:
      1) aiutare ad approfondire l'argomento?
      2) Voi l'avete mai usato?
      3) Se la risposta fosse sì, che esperienza avete vissuto?

      Grazie
      Allora posso darti il mio parere, sia come utilizzatore tec che ricreativo.

      Dal punto di vista tecnico lo considero (io) il più importante upgrade degli ultimi 10 anni, più del rebreather.
      Non è che prima non esistessero, ma l'evluzione e la diffusione è avvenuta in questo ultimo decennio, forse meno.
      Nelle immersioni tec di ricerca e non troppo fonde permettono un raggio d'azione impensabile a pinne, ha significato scoprire nuovi punti e ampliare quelli già noti.
      Tieni conto che DPV, non entry level ma quasi, pemettono 200 minuti di spostamento continuo, alla velocità di un nuotatore molto veloce.
      A questo si aggiunge uno step, esagerato, in termini di sicurezza, soprattutto quando si è molto carichi e, magari , in posti dove la corrente è di casa.

      Nelle immersioni ricreative è molto divertente, permette di fare tuffi su range nettamente superiori alle pinne, per velocità e consumi.
      Ma, a mio avviso, è divertente una volta ogni tanto, poi meglio le pinne, ci si rilassa di più e ci si concentra di più su ciò che si vede o che si va cercando.

      Chieramente è un frullatore elettrico con tutti i possibili danni collaterali che ci si può immaginare.
      In questi casi tutti gli aspetti positivi diventano, immediatamente, negativi.
      Soprattutto il fatto che siano, genealmente, molto affidabili, fornisce una sicurezza tale per cui si tende a sopravvalutare lo strumento.
      Ci vuole un po' di testa, come tutte le cose sott'acqua.

      www.bludivecenter.com

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      • #4
        Là mia agilità con il JJ e 4 bailout è relativa ed il DPV mi permette spostamenti altrimenti impensabili ed è parecchio di aiuto quando c’è un po’ di corrente.

        Se guardiamo gli ultimi modelli usciti poi, hanno dimensioni estremamente contenute ed in acqua possono essere stoccati senza diventare eccessivamente ingombranti.


        Diventa divertente quando si fa esplorazione di posti nuovi, magari partendo da siti di immersione già noti.

        in configurazione “pesante” diventa anche di aiuto per arrivare a quote meno profonde, in caso di problemi.

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        • #5
          Come al solito, blu dive centra l'argomento.
          Mi permetto di approfondire la sua risposta con l'uso in grotta: da strumento veramente efficace nel ridurre i tempi di percorrenza, si è trasformato in una giostra.

          Io continuo ad usarlo nella vecchia maniera (con un'attenzione quasi maniacale sul concetto di "penetrazione progressiva") ovvero per raggiungere in tempi più brevi il punto dove "inizia l'immersione" da dove poi mi muovo a pinne.
          www.filoariannadive.com

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          • #6
            Mi permetto di aggiungere che nelle immersioni profonde, diciamo oltre i 50, aiuta molto anche se non si devono percorrere grandi distanze, contenendo sforzo e consumi che a quelle pressioni, con i carichi connessi, possono essere impegnativi anche solo per distanze contenute.
            “Call me Ishmael. Some years ago - never mind how long precisely - having little or no money in my purse, and nothing particular to interest me on shore, I thought I would sail about a little and see the watery part of the world."

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            • #7
              Un componente della mia attrezzatura a cui non rinuncerei mai.
              Infatti è sempre con me!

              Troppa attrezzature da spostare a colpi di pinne, non diventa cosi divertente
              Gia provato e ho già dato
              http://profondeemozioni.blogspot.com...V5SQJ1vZvQ6WZR
              http://profondeemozioni.blogspot.com/

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              • #8
                mai dimenticarsi le gambe. necessita siano allenate e capaci di pinneggiata efficace. poi credo che negli interventi di blu dive reato e paolinus ci sia tutta l'indubbia bontà dell'uso dello scooter
                ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

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                • #9
                  ahhh...credo anche termometro mercurio possa aggiungere un suo parere molto interessante per tutti. poi, in tempi di elio e i costi tesi, il binomio aria scooter diventa ancor più interessante
                  ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

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                  • #10
                    cesare che fai tiri per la giacchetta?

                    Scooter si? Scooter no?
                    Io voto scooter si. Lo uso anche per fare il bagno la domenica.
                    Belle le pinne, bello tutto, però lo scooter è un'altra cosa. Penso però che sia un modo di vivere la subacquea come altre attività, c'è chi gli piace il trekking, chi la bici e chi fare enduro... Il sentiero magari è lo stesso ma la modalità di fruizione cambia.
                    A me piace anche andare in marcia slow a colpettini, non solo la grande scooterata per spostarmi.
                    Per l'esplorazione soprattutto da terra è cambiato tutto, immersioni carine sono diventate fantastiche, tuffi grandi sono diventati piccoli.
                    In grotta lo sto usando, e mi sta piacendo anche lì. Marcia lenta, piano piano, si vede bene e si coprono grandi distanze. Ne portiamo uno in più in squadra per sicurezza, speriamo non serva mai ma se serve c'è. Dice bene anche reato, però il suo ambiente di grotta è differente dal mio, io sono un turista lui un professionista. Io vado a vedere ampie stanche, con bella visibilità, tunnel ampi, già sagomati mappati ecc... Dovendo fare esplorazione o zone strette, o sei Casati o meglio le pinne.
                    Nelle immersioni profonde in aria idem ha cambiato tutto, prima facevo 20/22 a 60 metri ed era ora di andare, la stanchezza arrivava, la narcosi anche, ora mezz'ora neanche ti rendi conto, non sforzi non fatichi non produci CO2, sembra di stare a meno di 50.
                    Profonde in trimix idem, io scendo con D20 e 3 stage... A pinne dove vai? Qualcosa la fai, l'ho fatta ... Ma vedere un relitto fondo a pinne... Ne vedi il 10% forse, se non lo conosci praticamente i primi tuffi li fai per capire dove sei. Adesso scendi e in un tuffo ti fai una panoramica di tutto, poi le volte dopo puoi andare già a colpo sicuro nei punti di maggior interesse. Come ha detto blu dive è stato rivoluzionario. La vera novità degli ultimi anni che ha un po' cambiato le carte in tavola.

                    Discorso ricreativi.... Bè non faccio tuffi ricreativi da un po', però vedendo la fauna abituale dei diving, giusto che molti vadano ancora a pinne. Con lo scooter perdersi dal gruppo è un attimo, essere totalmente indipendenti per gas, orientamento, gestione risalita e deco eventualmente in libera è fondamentale. Poi c'è ne sono certi adesso di scooter che sembrano dei barilotti, quelli possono fare divertire chiunque anche in tuffi dove li si può tenere più sotto controllo e sicuramente sono molto divertenti a tutti i livelli

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                    • #11
                      con attrezzatura pesante (tre o più bailout più reb o gruppo) diventa indispensabile. Col tempo però a me è diventato un po meno simpatico e devo dire mi piace tenerlo spento di lato quanto più possibile.
                      E' vero, senza lo scooter non ti sposti più di tanto però l'altro lato della medaglia è che spostandoti troppo velocemente si finisce inevitabilmente per non godersi più i dettagli di quello che si esplora.
                      Insomma il mio consiglio è averlo sempre ma usarlo solo alla bisogna

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                      • #12
                        Originariamente inviato da Albertosixsix Visualizza il messaggio
                        con attrezzatura pesante (tre o più bailout più reb o gruppo) diventa indispensabile. Col tempo però a me è diventato un po meno simpatico e devo dire mi piace tenerlo spento di lato quanto più possibile.
                        E' vero, senza lo scooter non ti sposti più di tanto però l'altro lato della medaglia è che spostandoti troppo velocemente si finisce inevitabilmente per non godersi più i dettagli di quello che si esplora.
                        Insomma il mio consiglio è averlo sempre ma usarlo solo alla bisogna
                        Perfettamente d'accordo.
                        Aggiungo che non mi appassionano le scooterate fini a se stesse, un po' perché la mia schiena regge 40/50 minuti, poi faccio fatica.
                        Un po' perché mi sembra sempre di perdermi qualcosa, infatti se trovo un posto interessante (successo ieri) poi ci torno a pinne (successo oggi) e riesco, molto meglio, a prendere le misure al luogo, a capire che tipo di movimento c'è.
                        www.bludivecenter.com

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                        • #13
                          Originariamente inviato da FS17 Visualizza il messaggio
                          Salve,

                          Io sono ancora a livello principiante...Tuttavia, anche se non posso immergermi vedo video su altri che lo fanno, e mi chiedo a cosa servisse il Diver Propulsion Veichle (as DPV), una sorta di "scooter acquatico". Io so che si può utilizzare per chi è diversamente abile e non può utilizzare i piedi in modo "normale". Però vedo sempre più persone che li utilizzano, specialmente a profondità inferiori ai 20 m. Mi potreste:
                          1) aiutare ad approfondire l'argomento?
                          2) Voi l'avete mai usato?
                          3) Se la risposta fosse sì, che esperienza avete vissuto?

                          Grazie
                          1. Perché lo usano in tanti anche <20 m
                          • Copri più distanza con lo stesso gas. A quote basse ci sono relitti lunghi, praterie, pareti infinite. Con il DPV arrivi e rientri senza “tirare il collo” alle bombole.
                          • Gestisci corrente e ritorni più semplici. Andata esplorativa, ritorno tranquillo anche contro brezza o corrente.
                          • Foto e video più stabili. Meno pinneggiate, meno vibrazioni, inquadrature pulite.
                          • Ricerca e cartografia. Percorsi lineari e costanti per cercare reperti, ancore, secche.
                          • Inclusione. Per chi ha limiti motori è un moltiplicatore di autonomia.
                          1. Non è un “giocattolo”
                          • Serve controllo dell’assetto prima di tutto. Se non sei neutro e bilanciato, lo scooter amplifica errori.
                          • Rischi tipici da evitare: risalite o discese involontarie se “tiri” senza guardare, collisioni, sollevamento di sedimento, disturbo alla fauna.
                          • Ambiente e regole. In aree protette o su fondali delicati spesso non è consentito. In ogni caso: elica alta dal fondo, velocità bassa vicino al substrato.
                          • Esercizi base da fare a 5–10 m in acqua calma:
                            • Hover fermo con DPV spento e acceso.
                            • Arresto immediato e “trigger discipline”.
                            • Parcheggio e aggancio su D-ring, ripartenza.
                            • Giri lenti a 360° senza perdere quota o assetto.
                            • Simulazione failure: scooter spento, si continua a pinne o si rientra in coppia.
                          • Checklist rapida pre-immersione: batteria carica, O-ring puliti, elica libera, kill-switch funzionante, leash collegata, prova di tenuta e di stop.
                          • hi traina resta lento e basso sforzo, chi è trainato comunica spesso e controlla il gas.
                          • Quando non usarlo
                          • Fondali con posidonia, sedimenti fini o tanta vita bentonica.
                          • Visibilità scarsa in zone affollate o con traffico nautico.
                          • Se non hai ancora assetto e trim stabili in pinneggiata normale.
                          • “Aiutatemi ad approfondire?” Vedi punti 1–5: utilità, rischi, training, team, ambiente. Se vuoi, ti mando una mini-scheda esercizi per la prima prova.
                          • “L’avete mai usato?” Sì, è uno strumento di lavoro e di didattica.
                          • “Che esperienza?” Utile per esplorazioni costiere lunghe, per video stabili e per gestire correnti leggere senza stress. A terra è ingombrante e richiede cura delle batterie, sott’acqua premia chi resta calmo e ordinato. Il valore vero non è “andare forte”, ma arrivare lontano con testa fresca.

                          In sintesi: il DPV non sostituisce le basi. Se hai assetto, trim e consapevolezza del gas, aumenta raggio d’azione, qualità e sicurezza percepita. Se parti dal DPV senza basi, diventa un acceleratore di errori. Provalo con istruttore, poco fondo, acqua piatta, esercizi semplici. Da lì capirai subito se fa per te.

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                          FS17 Salve a tutti! Sono un giovane adulto che si interessa di subacquea dal 2014. Ho iniziato a fare il corso &quot;Scuba Diver&quot;, didattica Padi nel 2019. Causa Covid-19 e problemi psicologici ho dovuto interrompere le attività. Tuttavia, continuo ad avere ancora interesse. Mi piace molto interessarmi alle mute ed ai nuovi prodotti che escono. Sono avventuroso ma non un incosciente! Faccio immersioni solo se in condizioni di sicurezza! Cerco ragazza/o della mia età come compagno di immersioni. Mi piacciono tutti gli stili musicali, con preferenza del mainstream pop e del progressive house CU. Remeber: No water no life! Per saperne di più su FS17

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