Rebreather failure

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  • blu dive
    ha risposto
    Originariamente inviato da diegoevo Visualizza il messaggio
    Li ho visti tempo fa scorrendo il sito della poseidon e mi aveva colpito il prezzo che è 10volte quello normale (850 contro 90) e pensavo che lo scoglio maggiore, fosse appunto il prezzo. Ovviamente ci stà che Poseidon abbia anche i prezzi più alti di altri produttori ma non penso che siano cari il doppio.
    ....ad ogni modo è una bella spesa per cambiare 2...(3?) sensori, non che il resto costi poco
    Poseidon a parte, il costo è intorno ai 500€ per quelli plug and play

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  • diegoevo
    ha risposto
    Originariamente inviato da Lorescuba Visualizza il messaggio
    Ciao. Quanto accaduto nel video non ha nulla a che fare con i sensori che hanno funzionato perfettamente. Il problema era altrove.
    Il Megalodon non utilizza sensori "solidi", almeno per il momento.
    Lo so (era il solenoide, o meglio sporco sotto la battuta), era per il titolo del thread

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  • Lorescuba
    ha risposto
    Ciao. Quanto accaduto nel video non ha nulla a che fare con i sensori che hanno funzionato perfettamente. Il problema era altrove.
    Il Megalodon non utilizza sensori "solidi", almeno per il momento.

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  • diegoevo
    ha risposto
    Mi sono imbattuto per caso in questo video sempre inerente a possibili problemi con questo sistema.

    https://youtu.be/QFnb7gKmZ9E?si=ydhFse7-Nmlux3nR

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  • diegoevo
    ha risposto
    Li ho visti tempo fa scorrendo il sito della poseidon e mi aveva colpito il prezzo che è 10volte quello normale (850 contro 90) e pensavo che lo scoglio maggiore, fosse appunto il prezzo. Ovviamente ci stà che Poseidon abbia anche i prezzi più alti di altri produttori ma non penso che siano cari il doppio.
    ....ad ogni modo è una bella spesa per cambiare 2...(3?) sensori, non che il resto costi poco

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  • blu dive
    ha risposto
    Originariamente inviato da diegoevo Visualizza il messaggio
    Domanda curiosta da profano:
    nel rebreather ci sono una serie di sensori d'ossigeno (2....3....in qualche foto online mi sembra di averne visti forse anche 4 ma non capivo se erano solo appoggiati per una sostituzione o meno) che solitamente sono galvanici. Ho capito che hanno un tot vita e poi devono essere cambiati, e quelli a stato solido invece?
    Costano una mattonata, ma hanno una durata ""infinita"" o anche li dopo X tempo / anni devono essere sostituiti?
    È una tecnologia ancora nuova, diversi produttori si stanno muovendo in diverse direzioni.
    Quei pochi che si son visti in giro hanno una batteria che va sostituita (se non sbaglio ogni 5 anni), son dati per 15.000 ore di utilizzo.
    Sulla carta sono la soluzione ad 1 (dei 2) talloni d'Achille dei rebreather. A ben vedere non costano neanche così tanto, ma il fatto che stiano circolando poco o niente mi fa pensare che l'inghippo ci sia.
    Qualcuno aveva dei problemi di latenza sulle letture, non so se abbiano risolto.
    Certo, fosse possibile, uno lo prenderei subito.

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  • diegoevo
    ha risposto
    Domanda curiosta da profano:
    nel rebreather ci sono una serie di sensori d'ossigeno (2....3....in qualche foto online mi sembra di averne visti forse anche 4 ma non capivo se erano solo appoggiati per una sostituzione o meno) che solitamente sono galvanici. Ho capito che hanno un tot vita e poi devono essere cambiati, e quelli a stato solido invece?
    Costano una mattonata, ma hanno una durata ""infinita"" o anche li dopo X tempo / anni devono essere sostituiti?

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  • paolo55
    ha risposto
    Vuove ... vuole
    soliti problemproblemil telefono

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  • paolo55
    ha risposto
    In mare, sopra o sotto che sia, non si finisce mai di imparare.
    Al Giglio dicono " il mare vuove quelli bravi .... e neanche quelli"
    Buo Natale a tutti
    Paolo

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  • cesare
    ha risposto
    blu, avevo già scritto un po' di tempo fa la mia idea di una scuola. devi trovare il diving disponibile all'uso, ma soprattutto gli altri diving a partecipare inviando le proprie guide o collaboratori che dir si voglia a seguire la scuola. vadasè che intervengono tempi logistiche costi. sarebbe cosa piuttosto semplice e vantaggiosa per i diving, ma necessita di spirito di categoria.
    le professionalità si costruiscono, non sono opere del divino. il mare ha bisogno di conoscenza e frequentazione.
    purtroppo ad oggi la categoria non è molto coesa e un singolo che deve costruire una professionalità, per problemi di tempo e costi, è castrato in partenza.
    il manuale è certamente valore aggiunto, ma in mare la gassa d'amante la devi saper fare e i due colli pure.. il mare che cambia lo devi imparà con le chiappe in loco e qualcuno che ti racconti la memoria.
    la memoria rimane l'unico vero attrezzo per formare una professionalità in mare o in montagna, a pescare o a zappare la terra.
    la scuola,credo, potrebbe essere un primo passo per dare speranza di esistere a una categoria disgregata ma importantissima come i diving

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  • Albertosixsix
    ha risposto
    Originariamente inviato da Pablito. Visualizza il messaggio

    Sono arci-stufo di cercarli e spesso (leggi:quasi sempre) ho difficoltà a trovarne uno solo, figuriamoci due .
    Ci sono tuffi, vedi per esempio quello del video in questione, che non si possono fare senza personale serio e preparato in barca che diventa indispensabile come fosse parte dell'attrezzatura.
    Personalmente preferisco avere la barca libera piuttosto che alla fonda e sopportare il disagio di vestirmi a bordo . In genere mi tuffo con le due laterali sx già clioppate, lo scooter sulle gambe e poi prendere le altre due stage unite insieme col lusch

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  • blu dive
    ha risposto
    Originariamente inviato da Pablito. Visualizza il messaggio

    Sono arci-stufo di cercarli e spesso (leggi:quasi sempre) ho difficoltà a trovarne uno solo, figuriamoci due .
    Secondo che tuffo è, preferisco non farlo.

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  • Pablito.
    ha risposto
    Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio

    A parte i barcaioli, in immersioni tec, sempre 2, e ci si prova anche a formarli bene.
    L'essere "marinaio" richiede troppi anni perché se ne trovino molti nel nostro ambiente.
    (però se chiedi, lo siamo tutti).
    Sono arci-stufo di cercarli e spesso (leggi:quasi sempre) ho difficoltà a trovarne uno solo, figuriamoci due .

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  • blu dive
    ha risposto
    Originariamente inviato da zeta zeta Visualizza il messaggio

    Perciò la "grande didattica" è diventata grande !
    Scrivilo il libro
    Sarà opera di vecchiaia

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  • zeta zeta
    ha risposto
    Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio

    tutto vero e sacrosanto.

    A parte i barcaioli, in immersioni tec, sempre 2, e ci si prova anche a formarli bene.
    L'essere "marinaio" richiede troppi anni perché se ne trovino molti nel nostro ambiente.
    (però se chiedi, lo siamo tutti).

    Da anni ho l'idea di scrivere un manuale per il barcaiolo tecnico.
    Una volta lo proposi ad una "grande" didattica che, mentre faceva la specialità "lancio col pedagno", disse che, un tale manuale, non riguardava la subacquea.
    Perciò la "grande didattica" è diventata grande !
    Scrivilo il libro

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