Fatti un corso. Brevetto il primo passo.

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  • Fatti un corso. Brevetto il primo passo.

    Decenni fa la maggior parte dei subacquei era autodidatta, pochissimi avevano la fortuna di accedere ai corsi quindi di necessità virtù.
    Oggi la figura dell'aspirante subacqueo che compra l'attrezzatura e un manuale é praticamente scomparsa.
    È davvero così difficile imparare e progredire autonomamente?


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  • #2
    Originariamente inviato da TheFlash Visualizza il messaggio
    Decenni fa la maggior parte dei subacquei era autodidatta, pochissimi avevano la fortuna di accedere ai corsi quindi di necessità virtù.
    Oggi la figura dell'aspirante subacqueo che compra l'attrezzatura e un manuale é praticamente scomparsa.
    È davvero così difficile imparare e progredire autonomamente?


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    quanti decenni?
    Gli ultimi, che conosco, che hanno fatto un percorso realmente autodidatta, hanno adesso, tra gli 80 e i 90 anni.
    www.bludivecenter.com

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    • #3
      Quaggiù da me ce ne sono diversi: i più pescano di frodo e qualcuno fa anche lavori subacquei in basso fondale. Età fra i trenta e i sessant'anni.
      Gente molto acquatica e obiettivamente capace, provenienti magari da ambienti marittimi e dunque con una cultura del mare diversa. Né da biologi, né da sportivi, nemmeno soltanto da pescatori.
      Ovviamente non condivido la pesca con autorespiratore, e parlando di cultura della sicurezza preferisco la didattica: tale è stato infatti il mio approccio.
      ​​​​​​
      Ultima modifica di Livio Cortese; 28-11-2024, 20:57.
      CACCIATORI DI RETI FANTASMA

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      • #4
        Originariamente inviato da Livio Cortese Visualizza il messaggio
        Quaggiù da me ce ne sono diversi: i più pescano di frodo e qualcuno fa anche lavori subacquei in basso fondale. Età fra i trenta e i sessant'anni.
        Gente molto acquatica e obiettivamente capace, provenienti magari da ambienti marittimi e dunque con una cultura del mare diversa. Né da biologi, né da sportivi, nemmeno soltanto da pescatori.
        Ovviamente non condivido la pesca con autorespiratore, e parlando di cultura della sicurezza preferisco la didattica: tale è stato infatti il mio approccio.
        ​​​​​​
        E sei sicuro non abbiano avuto un "mentore"?
        Essere autodidatta è ben diverso.
        Oltre al fatto che se parliamo di gente che sta in 20m, non è che ci vuole chissà che cultura.
        Dovremmo anche capirci su cosa si intende per subacquei.
        Ultima modifica di blu dive; 28-11-2024, 21:18.
        www.bludivecenter.com

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        • #5
          Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio

          E sei sicuro non abbiano avuto un "mentore"?
          Essere autodidatta � ben diverso.
          Oltre al fatto che se parliamo di gente che sta in 20m, non � che ci vuole chiss� che cultura.
          Dovremmo anche capirci su cosa si intende per subacquei.
          Concordo. Sempre pensato che per stare a 20 metri tutto sia molto semplice e si possa imparare anche in autonomia.

          Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk

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          • #6
            Ma chiunque si ispira sempre a qualcun altro...persino leggere un manuale ti relaziona col suo autore. Può essere che uno "si inventi" del tutto la subacquea, che sia autodidatta fino a questo punto?
            CACCIATORI DI RETI FANTASMA

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            • #7
              Premetto che come istruttore sono di parte, per cui accetto ogni eventuale commento in disaccordo.

              Anche io mi sono fatto questa domanda: cosa impedisce di imparare ad andare sott'acqua da autodidatta ?

              La mia risposta: nulla.

              Come ha scritto, per me giustamente, blu dive per andare a -20 metri non ci vuole chissà cosa, non è certo "scienza missilistica".

              C'è solo un punto su cui riflettere che per me fa la differenza.

              La sicurezza.

              Imparare da autodidatta, dove per autodidatta, come ancora una volta ha fatto notare "Blu Dive" s'intende da soli e non attraverso un subacqueo esperto che comunque ti segue, vuol dire, per me con assoluta certezza, esporsi ad un rischio elevato che nel 2024 non ha più senso.

              Un tempo la subacquea era un'attività pionieristica, ossia non esisteva nulla, per cui delle persone appassionate hanno iniziato ad andare sott'acqua empiricamente ed empiricamente si sono presi tantissimi rischi che hanno portato anche ad incidenti gravi e tragici.
              Pian piano, memori degli errori si è iniziato a costruire i primi piani didattici, ossia percorsi d'apprendimento che hanno elevato la sicurezza, in quanto studiati sull'esperienza collettiva e pregressa.

              Oggi parte di questa esperienza, ammetto si trova nei manuali che al tempo dei pionieri non esistevano, questo fa si che un autodidatta si trova comunque in una condizione più favorevole dei pionieri che non avevano testi di riferimento, ma ci sono tanti aspetti pratici del fare che nascondono potenziali pericoli e questi aspetti non si possono mutuare dai manuali.

              La didattica ed i suoi istruttori permettono di passare dai testi alla pratica in maniera sicura, priva di rischi e/o con un grado di rischio accettabile, che nel 2024 vuol dire molto ma molto bassa.

              In conclusione, oggi ci sono i testi di riferimento che permetterebbero in teoria di imparare da autodidatta ad andare sott'acqua ma l'apprendimento da autodidatta della subacquea espone comunque a rischi per me troppo elevati ed ingiustificati.
              Solo l'apprendimento attraverso una didattica certificata ed istruttori abilitati, danno la garanzia che l'apprendimento avvenga all'interno di un minimo rischio accettabile.

              Cordialmente
              Rana

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              • #8
                Una volta i manuali erano accessibili semplicemente comprandoli in libreria, oggi si fa più fatica a reperirli.
                Ammesso di trovarne uno in vendita, poi c'è il tema attrezzatura: comprarla propria non basta un "millino" e affittarla senza uno straccio di brevetto non credo si riesca.
                Ma anche ammesso che lo si faccia, voi credete che uno porta tutto sul gommoncino, si veste si butta e si fa un giro a 20 metri senza aver problemi di pesata, di utilizzo del jacket, di strizza al culetto e via dicendo?
                Tutti quelli che "hanno imparato da soli", hanno avuto di certo qualche "esperto" che si è sostituito ad un istruttore...
                Sai com'è... amiocuggggino fa il palombaro...
                Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.

                cit: "meno male che c'e' qualcuno che ha la scienza e sa come van fatte le cose..."

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                • #9
                  Ritengo al di la di tutto che sia molto importante il discorso assicurazione.

                  Se ti rivolgi all'amico subacqueo, al di la delle capacità che può avere non entro in merito, c'è il discorso di responsabilità.

                  Siamo tutti amici fino a quando un evento grave porta anche a contese legali e quindi economiche.

                  Fare un percorso seguiti dall'amico diciamo che è nuovamente un salto nel buio sia per chi sta imparando, sia per chi sta seguendo.

                  Di fatto si configura un "contratto" in virtù del quale il subacqueo esperto va a garantire la sicurezza di colui il quale non sapendo nulla si affida.

                  Fino a quando tutto va bene, bene, quando succede il problema sono dolori.

                  Si può fare tutto, su questo non lo discuto, ovviamente ci sono da valutare i pro ed i contro comprese le conseguenze.

                  Cordialmente
                  Rana

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                  • #10
                    Originariamente inviato da Lorescuba Visualizza il messaggio
                    Una volta i manuali erano accessibili semplicemente comprandoli in libreria, oggi si fa più fatica a reperirli.
                    Ammesso di trovarne uno in vendita, poi c'è il tema attrezzatura: comprarla propria non basta un "millino" e affittarla senza uno straccio di brevetto non credo si riesca.
                    Ma anche ammesso che lo si faccia, voi credete che uno porta tutto sul gommoncino, si veste si butta e si fa un giro a 20 metri senza aver problemi di pesata, di utilizzo del jacket, di strizza al culetto e via dicendo?
                    Tutti quelli che "hanno imparato da soli", hanno avuto di certo qualche "esperto" che si è sostituito ad un istruttore...
                    Sai com'è... amiocuggggino fa il palombaro...
                    La generazione di mio padre e mio zio, di fatto ha imparato buttandosi in acqua con un mono e un erogatore. Venendo dall'apnea, anch'essa autodidatta.
                    Pensa che la compensazione è stata una scoperta miracolosa fatta per caso alla fine di una estate.
                    Mio padre mi racconta come sia stato tutto l'inverno davanti allo specchio, con la maschera, per affinare la tecnica. Era la metà degli anni '50.
                    Non è che queste cose fossero sconosciute, è che l'informazione non si spostava alla velocità e facilità che, noi oggi, diamo per scontate.
                    In Sardegna meno, molto meno, che nel resto d'Italia.

                    ​​​​​Solo dopo con Mondo Sommerso, sono arrivati i primi rudimenti teorici.

                    Al contrario io, ho preso il primo brevetto all'inizio di questo secolo, e avevo alle spalle un discreto numero di immersioni.
                    Però dire che sono autodidatta sarebbe una forzatura, ho avuto tanti maestri, alcuni eccezionali altri pericolosi, ma lì ho avuti.
                    www.bludivecenter.com

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                    • #11
                      Io credo che la teoria si possa insegnare e di conseguenza imparare anche autonomamente. In acqua un istruttore esperto può accompagnarti ma quello che c'è da imparare sott'acqua nessuno te lo può insegnare, la tranquillità, come muoverti, le sensazioni, sono cose intime che arrivano un poco alla volta immersione dopo immersione.


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                      • #12
                        Originariamente inviato da TheFlash Visualizza il messaggio
                        Io credo che la teoria si possa insegnare e di conseguenza imparare anche autonomamente. In acqua un istruttore esperto può accompagnarti ma quello che c'è da imparare sott'acqua nessuno te lo può insegnare, la tranquillità, come muoverti, le sensazioni, sono cose intime che arrivano un poco alla volta immersione dopo immersione.


                        Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk
                        Tutto si impara.
                        La differenza, è chi "autostudia" se ne rende poco conto, sta nel pesare il vero valore delle cose.

                        Sulla carta tutto ha lo stesso valore, la nostra percezione fa una scaletta di priorità, qui casca l'asino.
                        Perché il valore della propria esperienza è relativo e necessita di tempi, spesso, troppo lunghi. Comunque si basa su una casistica "ridicola", con poco, poco valore.

                        Quando ci si confronta, in acqua, nella forma insegnante/allievo, molte cose vengono messe in discussione, vengono date delle priorità, vengono poste (più in fretta e, forse, meglio) delle basi su cui sviluppate la propria esperienza.

                        Vale per tutto, e la subacquea non fa eccezione.
                        ​​​​
                        www.bludivecenter.com

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                        • #13
                          Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio

                          Tutto si impara.
                          La differenza, è chi "autostudia" se ne rende poco conto, sta nel pesare il vero valore delle cose.

                          Sulla carta tutto ha lo stesso valore, la nostra percezione fa una scaletta di priorità, qui casca l'asino.
                          Perché il valore della propria esperienza è relativo e necessita di tempi, spesso, troppo lunghi. Comunque si basa su una casistica "ridicola", con poco, poco valore.

                          Quando ci si confronta, in acqua, nella forma insegnante/allievo, molte cose vengono messe in discussione, vengono date delle priorità, vengono poste (più in fretta e, forse, meglio) delle basi su cui sviluppate la propria esperienza.

                          Vale per tutto, e la subacquea non fa eccezione.
                          ​​​​
                          Questo vale per tutto lo scibile umano.
                          Si può imparare da soli la teoria, ma l'esperienza si fa con l'esperienza.
                          Ma ci sono le scuole di ogni ordine e grado, le specializzazioni, i corsi...E non mi riferisco alla subacquea.
                          Se fosse così semplice imparare da soli tutta la teoria, non esisterebbero insegnanti, in nessuna disciplina tecnica o sportiva.
                          La figura dell'istruttore, nella subacquea è secondo me fondamentale, meglio se nel percorso didattico sono più di uno.
                          Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.

                          cit: "meno male che c'e' qualcuno che ha la scienza e sa come van fatte le cose..."

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                          • #14
                            blu dive il tuo punto di vista è ineccepibile ma come per tutti gli hobby ognuno può avere il piacere di far da sé. Vale per chi restaura una vecchia automobile o per chi ha il piacere di guidare la moto magari in pista. Un corso abbrevia certamente l'apprendimento e non radicalizza le proprie posizioni ma certe cose si possono anche fare da soli nel modo che ci piace di più.

                            Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk

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                            • #15
                              Trovo indispensabile un percorso formativo codificato per arrivare ad acquisire sicurezza entro i limiti che le didattiche considerano.
                              Poi,se interessati a fare altro, vedo la crescita basata sulle proprie esperienze autonome come unica possibilita' formativa.
                              in compagnia di sub piu' esperti se si ha la fortuna di averne ma sicuraremente sempre e solo in compagnia di se stessi
                              C'e' un momento in cui la compagnia diventa un vincolo che si desidera imparare a superare e si cresce solo costruendo sulle fondamenta delle proprie esperienze
                              Paolo
                              Paolo

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