Prima (e ultima) immersione con muta stagna

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  • Prima (e ultima) immersione con muta stagna

    Ciao a tutti,
    ho approfittato dello "splendido" ponte del 1° maggio per andare a fare immersioni e fare per la prima volta immersioni con la muta stagna,
    esperienza purtroppo negativa che mi fa pensare di rinunciare a proseguire l'esperienza,
    è vero che non avevo l'attrezzatura adeguata, non possedendo la muta stagna ne ho presa una in prestito da una persona,
    l'ho provata in piscina e più o meno sembrava funzionare tutto bene (d'altra parte la stagna ho la si possiede che va bene o in giro trovi quello che trovi, non è come prendere a noleggio una muta umida),era una stagna in neoprene da 5 mm,
    ma in acqua è stato un disastro, mi sono bagnato completamente tutto tutto,
    con l'assetto una fatica micidiale, una volta avevo anche la muta troppo scarica e mi ha fatto ventosa, ho la schiena piena di lividi.
    Pesi,
    la prima immersione è stata con 18 Kg poi ridotti a 16 nelle immersioni seguenti (in cintura o nelle tasche del GAV),
    e nonostante questi pesi nell'ultima immersione che ho fatto sono riuscito quasi a pallonare da - 9 metri (nessuna conseguenza eravamo in curva e neanche il computer è andato in blocco).
    Dopo quell'ultima esperienza ho detto basta immersioni con la muta stagna, ho chiuso la borsa e sono tornato a casa.
    Decisamente è una cosa utile per chi fa molte immersioni o fa immersioni a grandi profondità per me direi che con la umida sono già a posto,
    anzi magari mutino corto ai Caraibi .

    P.S.
    Non posso neanche pensare di comprare una stagna se non sono sicuro di usarla

  • #2
    Già con l'ammissione "non avevo l'attrezzatura adeguata" dovrebbe farti capire che sei partito col piede sbagliato... ma paragonare l'utilizzo di una muta stagna con il "mutino" che useresti ai Caraibi, è indicatore che tu non probabilmente non hai capito cos'è una muta stagna o forse l'hai capito e (appunto) non ne avresti bisogno.

    Io ho una muta stagna (in trilaminato) e la uso anche d'estate (in neoprene il discorso sarebbe diverso) perché possono tranquillamente gestire la temperatura, ma probabilmente non l'avrei mai acquistata se non la utilizzassi anche in acque in fredde (on in altre condizioni che la rendono raccomandabile).

    Quindi mi chiedo, perché mai ne hai voluta provare una? Ti immergi (o hai intenzione di immergerti) in acque fredde o dove una muta stagna è necessaria? Dove magari una semistagna (che io personalmente odio) non è sufficiente? Se la risposta è no, allora probabilmente la muta stagna non ti serve, indipendentemente dal fatto che tu possa utilizzare l'attrezzatura adeguata ed aver fatto un corso (che sia di un diving, o privato) per utilizzarla adeguatamente.

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    • #3
      Ciao,

      uso anch’io solo la stagna (trilaminato) anche in estate.
      Immergendomi prevalentemente in lago, la stagna è la mia muta “standard”.
      Se non prevedi immersioni in acque fredde o molto lunghe, non vedo motivo di passare ad una stagna.

      Detto questo, la stagna ha bisogno di qualche immersione per essere capita e per sentirsi a proprio agio.

      Puoi per favore indicare gav e bombola che hai usato?
      16 - 18kg di zavorra sembrano veramente tanti, anche per la stagna.

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      • #4
        Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
        Ciao a tutti,
        ho approfittato dello "splendido" ponte del 1° maggio per andare a fare immersioni e fare per la prima volta immersioni con la muta stagna,
        esperienza purtroppo negativa che mi fa pensare di rinunciare a proseguire l'esperienza,
        è vero che non avevo l'attrezzatura adeguata, non possedendo la muta stagna ne ho presa una in prestito da una persona,
        l'ho provata in piscina e più o meno sembrava funzionare tutto bene (d'altra parte la stagna ho la si possiede che va bene o in giro trovi quello che trovi, non è come prendere a noleggio una muta umida),era una stagna in neoprene da 5 mm,
        ma in acqua è stato un disastro, mi sono bagnato completamente tutto tutto,
        con l'assetto una fatica micidiale, una volta avevo anche la muta troppo scarica e mi ha fatto ventosa, ho la schiena piena di lividi.
        Pesi,
        la prima immersione è stata con 18 Kg poi ridotti a 16 nelle immersioni seguenti (in cintura o nelle tasche del GAV),
        e nonostante questi pesi nell'ultima immersione che ho fatto sono riuscito quasi a pallonare da - 9 metri (nessuna conseguenza eravamo in curva e neanche il computer è andato in blocco).
        Dopo quell'ultima esperienza ho detto basta immersioni con la muta stagna, ho chiuso la borsa e sono tornato a casa.
        Decisamente è una cosa utile per chi fa molte immersioni o fa immersioni a grandi profondità per me direi che con la umida sono già a posto,
        anzi magari mutino corto ai Caraibi .

        P.S.
        Non posso neanche pensare di comprare una stagna se non sono sicuro di usarla
        Con tutta franchezza, una sola immerssione non fa testo.

        Per prendere familiarità con la stagna ci vogliono almeno una decina di immersioni.

        Riguardo la pallonata, successe anche a me lo stesso, questa è legata al fatto che non conosci la muta, e sopratutto i tempi di risposta. Il passaggio dei 9 metri è sempre critico, e per questo devi iniziare a scaricare ben prima.

        Riguardo la pesata, anche quella mi sembra eccessiva, ma vale lo stesso agli inizi con la umida in cui tutti sono sovrazavvorrati.

        Quel peso per certo potrai dimezzarlo, e con i giusti accorgimenti, ad esempio, pinne pesanti, schienalino, e/o eventuale p-weight risolvi senza gravare sulla schiena.
        Ultima modifica di Tonnetto; 04-05-2023, 11:10.
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        • #5
          A me avevano regalato una stagna in neoprene che mi andava un po stretta e quindi dopo poche immersioni la ho passata a mio figlio.
          Oltre a stringere aveva la caratteristica di essere incompatibile con le pinne lunghe da apnea e questo per me era forse il problema maggiore.
          Mia moglie usa la stagna in neoprene da piu' di venti anni.
          Nessuno di noi con la stagna ha dovuto adottare una pesata modello incudine.
          Andiamo al mare fra maggio e settembre e di solito la temperatura piu' bassa e' 14 gradi sul fondo.
          A inizio stagione io uso una semistagna su misura da 6,5 che e' praticamente una stagna mentre nel seguito prediligo una banale umida 5+5
          La sensibilita' al freddo e' molto soggettiva ed in piu' a me da fastidio tutto cio' che non puo' essere gestito in autonomia.
          Odio quindi le cerniere dietro e mal sopporto i traslochi di attrezzatura. La muta umida sta tranquillamente nel barchino e non richiede attenzioni particolari.
          Noi ci immergiamo solo con un bibo e solo ad aria.
          Per le immersioni in aria fonda penso che la attrezzatura ideale sia quella dell' apneista con un bibo sulle spalle.
          Non e' prescitto dal dottore che si debba usare una muta stagna ma e' importante sentirsi sempre a proprio agio ed utilizzare una attrezzatura che non crei problemi fuori e dentro all' acqua.
          Ciao
          Paolo

          Paolo

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          • #6
            Ciao CGL, anche io sono un novello della stagna, personalmente uso un D10 "leggero", e una muta su misura da 5mm. Alla prima immersione sono uscito completamente asciutto, alla seconda mi sono bagnato leggermente la maglietta, ma ammetto di averla usata più del dovuto a mo' di GAV.
            Ho trovato il mio equilibrio con 2kg in cintura, e un peso artigianale da circa 3kg imbullonato ai fascioni del bibo.
            Sicuramente un kiletto in più in questa stagione mi farebbe comodo(anche per eventuali gestioni "pallonata"), ma più o meno direi che ci siamo.
            Secondo il mio umile parere hai veramente tanto piombo addosso...
            SSI Decompression Diving

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            • #7
              Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
              Ciao a tutti,
              ho approfittato dello "splendido" ponte del 1° maggio per andare a fare immersioni e fare per la prima volta immersioni con la muta stagna,
              esperienza purtroppo negativa che mi fa pensare di rinunciare a proseguire l'esperienza,
              è vero che non avevo l'attrezzatura adeguata, non possedendo la muta stagna ne ho presa una in prestito da una persona,
              l'ho provata in piscina e più o meno sembrava funzionare tutto bene (d'altra parte la stagna ho la si possiede che va bene o in giro trovi quello che trovi, non è come prendere a noleggio una muta umida),era una stagna in neoprene da 5 mm,
              ma in acqua è stato un disastro, mi sono bagnato completamente tutto tutto,
              con l'assetto una fatica micidiale, una volta avevo anche la muta troppo scarica e mi ha fatto ventosa, ho la schiena piena di lividi.
              Pesi,
              la prima immersione è stata con 18 Kg poi ridotti a 16 nelle immersioni seguenti (in cintura o nelle tasche del GAV),
              e nonostante questi pesi nell'ultima immersione che ho fatto sono riuscito quasi a pallonare da - 9 metri (nessuna conseguenza eravamo in curva e neanche il computer è andato in blocco).
              Dopo quell'ultima esperienza ho detto basta immersioni con la muta stagna, ho chiuso la borsa e sono tornato a casa.
              Decisamente è una cosa utile per chi fa molte immersioni o fa immersioni a grandi profondità per me direi che con la umida sono già a posto,
              anzi magari mutino corto ai Caraibi .

              P.S.
              Non posso neanche pensare di comprare una stagna se non sono sicuro di usarla
              Non voglio insegnarti nulla, solo un consiglio, fermati, resetta e riparti, ma riparti facendoti insegnare come mettere ed utilizzare la stagna correttamente ed utilizzandone una che ti vada veramente bene (provane altre) o non ci si salta fuori, questo comporta i seguenti problemi:
              Entra nella mentalità che la stagna non è un oggettino tipo mutino da caraibi, ci vuole dedizione, nella cura (basta non passarci sopra con la macchina...e dare un occhio ogni tanto a cerniera, valvole, polsini, collo e cerniera) e nell'uso, fai un corso con uno con le palle o ti fai spiegare bene in VARIE (varie...varie) immersioni da uno che la sa usare e che la usa sempre, non solo se c'è freddino.
              Per impararla ad usare ci vuole tempo, quindi tante immersioni a "bassa quota", quindi tante bestemmie, la stagna ha varie incognite superabili con un po' di esperienza, tutti o quasi (io sicuramente...ma adesso utilizzo solo quella e guai a chi me la tocca e già ne sento il bisogno perchè mi sono fiaccato un dito a lavorare e sono in crisi...) abbiamo avuto problemi nelle prime immersioni, soprattutto a bassa quota (è lì che che viene fuori il vero subbaqquo...non a -100...).

              P.S. Non ti demoralizzare (sarai ripagato una volta che avrai trovato la quadra) anche se fai immersioni da una vita ed hai un asseto perfetto con la umida non vuol dire che alla seconda immersione sarai perfetto utilizzando la stagna, ripeto, serve tempo.
              Ah...un ultimo consiglio, togliti quei 16-18 kg...è come portarsi dietro un bimbo di 4 anni e mezzo che non piange...non so il tuo peso e che attrezzatura usi ma cosi a occhio cavane almeno 10/12, così, tanto per iniziare "TIENI BOTTA"
              Ultima modifica di firer84; 04-05-2023, 13:24.
              Buone bolle a tutti!!!
              http://4th-dimension.detidecosystem.com/

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              • #8
                Ti racconto in breve la mia esperienza, senza voler dar consigli perchè sull'argomento stagna son ancora all'inizio.
                Ho da poco iniziato ad usarla anche io, poco nel senso che ho una 10ina di immersioni in stagna.
                Faccio le prime 2/3 in lago azzardo un 10kg di pesata: praticamente un incudine, quindi riesco a mettere la muta in confort regolare bene assetto con gav e faccio questi 3 tuffi con soddisfazione e senza fatica.
                La provo in mare, stessa configurazione e medesimo sottomuta, tengo i 10kg risultato: ho "litigato" con gonfiaggio e sgonfiaggio tutta l'immersione: mi mettevo in confort ed ero positivo, sgonfiavo ed ero scomodo.

                Vado a fare il ponte del 25 aprile e proprio per fare pratica porto la stagna: ho fatto altri 5 tuffi in mare i primi due ho sempre avuto qualche difficoltà ma mano a mano che mi immergevo prendevo sempre più pratica e ora inizio a capire bene come aggiustarmi il collo al punto giusto per non far trafilare acqua quando gonfio, a gestire meglio (non bene ancora) lo svuotamento della muta, ho sistemato la pesata per il mare aggiungendo un paio di kg ma conto di levarli.

                Che voglio dire: che capisco come ti sei sentito, alla prima in mare mi sono sentito catapultato all'OWD, oerò facendo già un po di pratica la situazione è migliorata.

                Non mollare il colpo!!!

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                • #9
                  Ciao,
                  grazie a tutti per i consigli e l'incitamento a non mollare ,
                  allora cerco di fare prima una premessa storica di come sono arrivato alla muta stagna,
                  era ormai il lontano 2019 e comincio a pensare di fare il corso muta stagna, fondamentalmente per 3 motivi,

                  il primo perchè con il club pensevamo di andare a fare un immersione sotto i ghiacci in un lago sopra Bolzano (non ricordo dove) e la cosa mi incuriosiva anche perchè cosi avrei fatto anche le immersioni in quota, diciamo più per curiosità che altro.
                  Secondo motivo stava anche girando la possibilità che a lavorare con amici decidessimo di iscriverci alla protezione civile come sub, e quindi la stagna diventava obbligatoria (comunque non abbiamo fatto questo passo),
                  terzo motivo (per me il più importante) io non ho tanto spazio in casa per mettere la muta ad asciugare (e comunque dove riporla) e quindi pensai se prendo una muta in trilaminato sono molto più veloce ad asciugarla rispetto al neoprene.

                  Iniziai il corso muta stagna prima dell'estate ma poi arrivarono le ferie per gli altri e poi le mie ferie fine ottobre e praticamente quando tornai in novembre tra una cosa e l'altra ci siamo trovati tutti dentro il COVID e quindi 2 anni di stop altre cose da fare.
                  Risultato sono riuscito a fare le immersioni in mare solo il ponte del 1° maggio.

                  Continua........

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                  • #10
                    Ora provo a rispondere un pò a tutte le domande,

                    npole si come dicevo la muta era solo una cosa più per curiosità che altro, poi l'avevo provata in piscina e tutto sommato era andata abbastanza bene, avevo visto James Bond uscire con lo smoking dalla muta da sub , ho pensato che avrei potuto riuscirci anche io che indossavo una tuta da ginnastica, invece ero completamente bagnato.

                    @Ptranquillin le mie immersioni sono solo ricreative , stanno tutte sotto l'ora d'immersione diciamo 40 minuti e poi al mare generalmente in stagione avanzata (tranne il ponte del 1° maggio che tutti gli anni cerchiamo di andare via con il club) la muta era una stagna in neoprene da 5 mm bombola da 15l il GAV non ricordo l'ho preso a noleggio, un classico jacket penso della Mares.

                    Tonnetto almeno il fatto di sapere di non essere l'unico ad avere pallonato un pò mi consola,
                    l'errore che ho fatto è stato quello di rimanere in orizzontale e sperare di scendere solo buttando fuori l'aria dai polmoni mentre cominciavo a salire invece di girarmi in verticale e scaricare velocemente.

                    paolo55 mi hai fatto tornare in mente un 4 motivo per cui volevo la muta in trilaminato, faccio una fatica a vestirmi che non ne voglio sapere delle cerniere sulle spalle , apertura davanti sempre, come dici bisogna sentirsi comodi nei movimenti, la penso come te

                    Breathe beh sicuramente sei già molto più avanzato di me, usi il bibo hai giustamente la piastra che ti toglie dei pesi dalla cintura o dal gav,
                    comunque sicuramente i kg che ho usato sono tanti (la schiena non ha apprezzato) ma sai com'è prime immersioni si tende sempre ad esagerare piuttosto che correre il rischio di rimanere scarso di peso

                    @fire84 grazie per l'incoraggiamento, sicuramente quello di fermarmi un attimo e ricominciare da capo è una mossa furba, purtroppo il problema è trovare una muta stagna che mi possa andare bene (ovviamente senza comprarla) per vedere se la cosa mi piace e se ho voglia di andare avanti o se rimango con la umida.
                    Non avendo comunque intenzione di fare immersioni tecniche non ho una grossa necessità di muta stagna (anche se riconosco che almeno quando si fa la 2 immersione della giornata entrare in una muta asciutta fa una bella differenza)

                    coffy84 hai descritto quello che è successo a me nel mio piccolo, prima immersione super zavorrato e con un problema alla maschera, ho passato tutta l'immersione a svuotarla,in più quando sono tornato a riva che mi sono svestito mi e mi sono ritrovato completamente bagnato non è stato il massimo,
                    seconda immersione metto dei vestiti più leggeri (quelli pesanti si erano bagnati prima) ho tolto un paio di kg la maschera era ok tutto sommato non era andata malissimo l'immersione (anche se più che guardare il fondale ero sempre preso dal controllare l'assetto, gonfiare e sgonfiare gav e muta e controllare i consumi.
                    Tornato a riva mi sono svestito nuovamente bagnato ma probabilmente a causa dell'adrenalina sono riuscito a non avere troppo freddo.
                    Terza immersione, sempre vestiti leggeri (ma almeno asciutti) e il freddo che stavolta lo avvertivo di più, la pallonata nell'finale dell'immersione mi ha fatto dire stop, fermiamoci che andare oltre non ha senso.
                    Deciderò in futuro se proseguire.
                    Comunque grazie per l'incoraggiamento.

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                    • #11
                      Capisco, ma farsi prestare una muta stagna non è proprio il massimo per determinarne il confort, la comodità, e se è adatta al tuo tipo di immersioni (come detto, potrebbe benissimo non esserlo, e se non lo è, francamente non vedo il punto di "provarla per sfizio", anche perché necessiteresti di ben più di un'immersione per arrivare ad una conclusione).
                      Detto questo, relativamente al discorso di uscire bagnati, questo può dipendere da diversi fattori. La misura: chi utilizza una muta stagna regolarmente, se la fa fare su misura (a meno che non abbia "culo" di trovarne una che gli calzi a pennello), la misura è importantissima perché permette di regolare adeguatamente la pressione e la tenuta dei polsini (se non usi guanti stagni) e del colletto (importantissimo). Su quest'ultimo punto (polsini e colletto): ci sono particolari conformazioni che si adattano meglio a determinati tipi di materiali, il materiale "sbagliato" (per te) e ovviamente la misura possono generare infiltrazioni d'acqua. Il sottomuta: l'abbigliamento che metti sotto la muta è fondamentale, deve essere adatto alla temperatura e studiato per questo utilizzo, non puoi semplicemente "metterti una tuta", perché la condensa e il sudore ti faranno uscire, non dico fradicio, ma quanto meno umido (sudato). Infine ci sono situazioni in cui per caso, sudore, temperature alte e quant'altro ti faranno uscire "bagnato" dalla stagna pure se hai fatto tutto giusto (capita.. un test, con tutte le precedenti premesse, non è sufficiente per una valutazione)... anche a me capita di uscire sudato d'estate, ma sempre per la condensa, mai per l'ingresso di acqua dall'esterno.

                      Comunque ti consiglio di partire dalla premessa iniziale: se non ti serve la stagna, non ti crucciare troppo, è vero che sperimentare cose nuove è sempre divertente, ma se non lo puoi fare "seriamente" (che significa pure investire non poco denaro per un'attrezzatura adeguata) lascia perdere e goditi le immersioni con l'umida. Normalmente chi si approccia alla stagna è perché fa immersioni tutto l'anno o fa immersioni tecniche, e poi (come conseguenza) la usa pure tutte le altre immersioni perché sa sfruttarne i vantaggi, ma se non è questo il tuo obiettivo, continua con l'umida e goditi le immersioni.

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                      • #12
                        CGL Quando rispondi a buon coffy84 dicendo: ...Ero sempre preso dal controllare l'assetto, gonfiare e sgonfiare gav e muta e controllare i consumi...
                        Stai descrivendo esattamente quello che succede alla maggior parte dei subbaqqui quando prova la stagna per le prime volte., chi dice il contrario o è un fenomeno (giuro, ci sono e li ho anche visti, ma sono rarissimi) o ti raccontano "pippe".
                        Ultimi consigli pratici per gente pratica:
                        Se ti va di riprovare la stagna e come scrive npole sopra hai la fortuna di trovarne una che ti vada bene ti consiglierei un trilaminato, come te anche io facevo fatica a vestimi, con il trilaminato elimini il problema.
                        Tieni presente che il trilaminato è dannatamente freddo rispetto al neoprene, quindi vestiti di conseguenza, a contatto con la pelle metti indumenti tecnici/traspiranti, sia estate sia inverno...si suda anche in inverno a meno che non utilizzi uno scooter (e poi si suda lo stesso...), il sottomuta deve essere adeguato alla temperatura dell'acqua, ma anche qui servono prove per capire la tua tolleranza al freddo. Io ne ho tre diversi, uno leggero per l'estate uno in polartec per l'inverno e uno vecchio mezza via se allago il giorno prima, può capitare...fatti consigliare da chi ti presta la muta.

                        Quello che scrivo sotto è inutile se sarai accompagnato da un istruttore, ma in caso volessi utilizzare "solo" un amico sacrificale potrebbe aiutarti.

                        Quando hai indossato la muta fatti controllare dal compare se la cerniera è chiusa bene e se il collo (il lembo del collo deve essere o tutto dentro o tutto fuori) è ok, occhio se hai i capelli lunghi, se ne lasci dentro qualcuno goccia a goccia piano piano sei in una palude, ne so qualcosa....)
                        Se sei "montato" correttamente prima di tuffarti svuota la stagna completamente chinandoti per far uscire tutta l'aria o anche con 20 kg rimarrai a galleggiare tipo faro da nebbia.
                        Quando scendi per provare la stagna, provi la stagna, non fai l'immersione come se avessi il mutino, quindi non ti fiondi a 40 metri poi speri che in risalita vada tutto bene (questo lo scrivo sogghignando ripensando a me stesso, ma all'epoca ero giovane e bello...e coglione, ma è andata bene ), scegli un fondale basso, max 12/15 metri stai a 10 metri, cerca di stare a uno meglio due metri dal fondo in posizione orizzontale, questo non per fare i fighi, ma perchè ti aiuta nello scaricare la giusta quantità d'aria dalla muta in fase di risalita, quando sarai "pari" ti basteranno piccoli movimenti per svuotare la muta (piegandoti verso destra quindi alzando la valvola sinistra verso l'alto), mentre scendi non usare troppo il gav (al gav gli dai giusto un colpetto d'aria poi te ne dimentichi o quasi), gonfia la stagna con piccoli colpi di valvola di carico, mano a mano che scendi sarà lei a dirti: Gonfiami! Prima ti si staccherà dal corpo dandoti una bella sensazione, poi rallenterà la tua discesa fino a quando non sarai neutro (se non c'è vita marina nessuno ti nega di "schiantarti" al suolo per poi fare le correzioni fino a trovare il giusto assetto a 9/10 metri), valvola di scarico quasi del tutto aperta per le prime volte (poi con il tempo troverai la quadra e la terrai aperta il giusto per non avere problemi nel controllare la risalita e per non svuotarla troppo in fretta), E' molto relativo, ma indicativamente parti da una base di 8 kg in cintura (anche solo 6/7, già sono sufficienti...) e aggiungine 3 o 4 da un kg nelle tasche, se ti senti pesante quei tre 4 kg li puoi consegnare uno alla volta all'amico, tieni conto che dopo dovrai almeno pagargli 1/2 birrette...
                        Bene ora sei in assetto a 10 metri con una pesata accettabile...inizia il "bello", spara il cazzillo (prima avverti il barcaiolo per evitare infarti) cerca di arrivare a 5 metri (o a 6 poi a 3, dipende da come sei abituato) senza pallonare (detto così sembra anche semplice...) appena senti che stai salendo (dai un colpetto di pinne per muoverti, non gonfiare la stagna o voli su, potrebbe servire un colpetto de gav ma andresti ad aggiungere un'incognita...) piegati leggermente per alzare la spalla sinistra, vedrai bolle uscire dalla valvola di scarico ed inizierai a rallentare fino a fermarti, per evitare di svuotarla troppo e tornare a scendere torna in posizione abbassando la spalla sinistra...le bolle smetteranno di uscire e sali fino alla quota desiderata), quella benedetta cordicella ti aiuterà primo a non farti stirare se palloni, secondo, anche se sembra una cazzata a me da sicurezza, magari a 5 metri (o come sopra a 6 poi a 3) fagli un nodino o un segno così che almeno non dovrai stare a guardare profondimetro ogni 2 secondi e ti potrai concentrare sulle tue sensazioni in più avrai un punto di arrivo visibile. Ok, sei un subbaqquo stagno, ora ripeti per circa un milione di volte cambiando le quote e rimando alcuni minuti ad ogni quota, quando sarai sicuro e preciso nel mantenere la quota inizierai a fare immersioni come prima, ma asciutto. Meno tocchi le valvole di carico e meglio è, piuttosto fermati, appoggiati e riparti da zero, pena, effetto yo-yo e tante bestemmie. I miei sono solo consigli, la mia è una verità relativa (basata sulle mie esperienze) non assoluta, per la verità assoluta devi fare un corso con didattiche prettamente tec che bastonano forte sull'asseto (tipo il Fundamentals). Buona fortuna e spero di non averti spaventato, in realtà quando sarai in acqua le sensazioni ti aiuteranno più di mille parole.
                        Ultima modifica di firer84; 05-05-2023, 15:26.
                        Buone bolle a tutti!!!
                        http://4th-dimension.detidecosystem.com/

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                        • #13
                          Originariamente inviato da firer84 Visualizza il messaggio
                          CGL Quando rispondi a buon coffy84 dicendo: ...Ero sempre preso dal controllare l'assetto, gonfiare e sgonfiare gav e muta e controllare i consumi...
                          Stai descrivendo esattamente quello che succede alla maggior parte dei subbaqqui quando prova la stagna per le prime volte., chi dice il contrario o è un fenomeno (giuro, ci sono e li ho anche visti, ma sono rarissimi) o ti raccontano "pippe".
                          Parole sante!!!

                          Quando si impara ad usarla, la stagna, così come il gav, si toccano sempre il meno possibile.

                          La stagna pure meno del gav!


                          Per capirci, in discesa la si compensa per non collassare, ed in salità, la si scarica, il tutto sempre con largo anticipo, e con particolare attenzione al passaggio dei 20mt, e dei 10mt, in cui il gas si espande molto rapidamente, soprattutto se hai zavorre importanti.

                          Personalmente sul fondo, ho anche l'abitudine di chiudere la valvola, proprio per toccarla il meno possibile, poi in risalita la riapro.

                          Tutto le altre eventuali azioni sulla stagna sono spesso evitabili, salvo grosse variazioni di quota nel profilo.

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                          • #14
                            Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggio

                            Parole sante!!!

                            Quando si impara ad usarla, la stagna, così come il gav, si toccano sempre il meno possibile.

                            La stagna pure meno del gav!


                            Per capirci, in discesa la si compensa per non collassare, ed in salità, la si scarica, il tutto sempre con largo anticipo, e con particolare attenzione al passaggio dei 20mt, e dei 10mt, in cui il gas si espande molto rapidamente, soprattutto se hai zavorre importanti.

                            Personalmente sul fondo, ho anche l'abitudine di chiudere la valvola, proprio per toccarla il meno possibile, poi in risalita la riapro.

                            Tutto le altre eventuali azioni sulla stagna sono spesso evitabili, salvo grosse variazioni di quota nel profilo.
                            Come sopra tutto è relativo, anche io la pensavo come te o quasi quando scendevo con il bibo, anche se la stagna l'ho sempre tenuta bella gonfia, altro che appena staccata dalla pelle, poi passando al reb, dove non puoi usare il gav at cazzum visto le ridotte dimensioni delle bottiglie del diluente (3 litri fanno presto a finire, soprattutto a profondità importanti) devi usare tanto la stagna (io per dire uso una bottiglia da due litri per la stagna, si è un po' esagerata...) e il gav lasciarlo per gli imprevisti, poi, anche questo è relativo perchè non tutti scendiamo uguali, c'è chi usa una bottiglia solo per il gav, chi scende con la configurazione GUE quindi usa bottiglie di 8.5 Litri e quindi può dare qualche colpetto in più di gas al gav... non c'è un modo assoluto. Di base mi viene da consigliare ad uno che prova la stagna per le prime volte di portarlo a lavorare più con la stagna che con il gav in caso poi passasse al reb con i bombolini da 3 litri come uso io...
                            Ultima modifica di firer84; 05-05-2023, 15:28.
                            Buone bolle a tutti!!!
                            http://4th-dimension.detidecosystem.com/

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                            • #15
                              Sarò breve

                              Scherzo !!! ... no veramente dico solo cosa rappresenta per me la stagna.


                              Premesso che non si può giudicare da un immersione per giunta, se non ho letto male, fatta da autodidatta perché effettivamente è facile riscontrare i problemi descritti.
                              Sicuramente due dritte da parte di chi la usa e la sa usare aiuterebbero moltissimo, poi un po di esperienza e la stagna non è più questo mostro terrificante.

                              A me non piace immergermi con la stagna, personalmente trovo che comunque limita la mobilità ... diciamo che in termini di acquaticità, libertà nei movimenti, contatto con l'acqua nulla eguaglia una muta d'apnea.

                              Ma ... la mia muta d'apnea non mi protegge dal freddo, non come sento (ora che ho superato i 50) il freddo io.

                              L'immersione avendo freddo è per me una delle cose peggiori, peggio anche della maschera che si appanna di continuo, non sopporto più il freddo.

                              Ed è questo il problema, semplicemente il freddo.

                              Per non avere freddo devo, a collo torto, usare la stagna, l'alternativa è non fare le immersioni in inverno e/o al lago.

                              Ragion per cui me la faccio andare bene, e, quando fa freddo ammetto che nonostante tutto l'apprezzo la stagna.

                              Ovviamente nell'immersione tecnica la stagna è necessaria, comunque, per avere una protezione termica adeguata, per sicurezza (rappresenta una ridondanza al Gav), non esiste l'immersione tecnica con la muta umida, ma le immersioni tecniche sono un altro discorso per cui mi fermo.

                              La stagna quindi è una necessità, se non si ha la necessità di usarla per me non va usata, perché l'immersione con la umida è enne volte più bella ammesso di non avere freddo (opinione personale).

                              Cordialmente
                              Rana




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