Nuove linee guida decompressione

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  • Nuove linee guida decompressione

    Negli ultimi anni c'è stato una grossa rivoluzione nelle strategie decompressive.

    Si sta capendo che la variabile impazzita è proprio il corpo umano.

    Siamo tutti diversi con suscettibilità individuale all'incidente da decompressione...

    Prima ci si concentrava sulla tappa, il Deep stop, il minuto in più o in meno, oggi sappiamo che non può esserci una decompressione che vada bene per tutti ma ognuno deve personalizzare il suo piano di "fuga".

    Cose che i subacquei esperti avevano già capito ma non si avevano linee guida precise.

    Oggi conosciamo i parametri che influiscono sulla buona riuscita o meno della decompressione, quali sono le buone prassi da attuare.

    Arma in più, il sistema mnemonico UTRtek che si basa proprio su questi parametri.

    Per tanto denigrato perché non conosciuto, oggi la fondazione Mistral nella figura di Pasquale Longobardi, lo apprezza , studia e porta a conoscenza di tutti noi .

    Di seguito il link della conferenza dove viene divulgato il tutto.

    https://m.facebook.com/story.php?sto...&id=1542565455

    Spero possa essere d'interesse a questa Bella comunità

  • #2
    ...non riesco ad aprirlo per poterlo vedere...

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    • #3
      Originariamente inviato da principiante Visualizza il messaggio
      ...non riesco ad aprirlo per poterlo vedere...
      https://fb.watch/icSHXeEkk3/

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      • #4
        Fuga? Da cosa?
        Con queste premesse secondo me si ottengono subacquei che non vanno da nessuna parte
        Paolo
        Paolo

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        • #5
          È un modo di dire

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          • #6
            A me sembra un modo di pensare
            Cordialmente
            Paolo
            Paolo

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            • #7
              Originariamente inviato da dsat Visualizza il messaggio
              Negli ultimi anni c'è stato una grossa rivoluzione nelle strategie decompressive.

              Si sta capendo che la variabile impazzita è proprio il corpo umano.

              Siamo tutti diversi con suscettibilità individuale all'incidente da decompressione...

              Prima ci si concentrava sulla tappa, il Deep stop, il minuto in più o in meno, oggi sappiamo che non può esserci una decompressione che vada bene per tutti ma ognuno deve personalizzare il suo piano di "fuga".

              Cose che i subacquei esperti avevano già capito ma non si avevano linee guida precise.

              Oggi conosciamo i parametri che influiscono sulla buona riuscita o meno della decompressione, quali sono le buone prassi da attuare.

              Arma in più, il sistema mnemonico UTRtek che si basa proprio su questi parametri.

              Per tanto denigrato perché non conosciuto, oggi la fondazione Mistral nella figura di Pasquale Longobardi, lo apprezza , studia e porta a conoscenza di tutti noi .

              Di seguito il link della conferenza dove viene divulgato il tutto.

              https://m.facebook.com/story.php?sto...&id=1542565455

              Spero possa essere d'interesse a questa Bella comunità
              Guarderò con il dovuto interesse il video, ma sono comunque convinto che un buon computer sia la soluzione migliore al problema della decompressione.
              Ognuno fa i corsi che vuole e ogni didattica segue i suoi standard e il suo marketing, la base di partenza, resta sempre quella, qualunque sia il "sistema" di calcolo che si utilizza.
              Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.

              cit: "meno male che c'e' qualcuno che ha la scienza e sa come van fatte le cose..."

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              • #8
                Originariamente inviato da dsat Visualizza il messaggio
                Negli ultimi anni c'è stato una grossa rivoluzione nelle strategie decompressive.

                Si sta capendo che la variabile impazzita è proprio il corpo umano.

                Siamo tutti diversi con suscettibilità individuale all'incidente da decompressione...

                Prima ci si concentrava sulla tappa, il Deep stop, il minuto in più o in meno, oggi sappiamo che non può esserci una decompressione che vada bene per tutti ma ognuno deve personalizzare il suo piano di "fuga".

                Cose che i subacquei esperti avevano già capito ma non si avevano linee guida precise.

                Oggi conosciamo i parametri che influiscono sulla buona riuscita o meno della decompressione, quali sono le buone prassi da attuare.

                Arma in più, il sistema mnemonico UTRtek che si basa proprio su questi parametri.

                Per tanto denigrato perché non conosciuto, oggi la fondazione Mistral nella figura di Pasquale Longobardi, lo apprezza , studia e porta a conoscenza di tutti noi .

                Di seguito il link della conferenza dove viene divulgato il tutto.

                https://m.facebook.com/story.php?sto...&id=1542565455

                Spero possa essere d'interesse a questa Bella comunità
                cesare

                ecco la conferma
                www.bludivecenter.com

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                • #9
                  Originariamente inviato da dsat Visualizza il messaggio
                  Arma in più, il sistema mnemonico UTRtek che si basa proprio su questi parametri.

                  Per tanto denigrato perché non conosciuto,
                  Spero possa essere d'interesse a questa Bella comunità
                  Sono, subbacquamente, abbastanza vecchio d'aver conosciuto le tabelle "fatte su misura" dei corallari, le loro prime segretissime varianti con deco "on fly", poi la misteriosa (all'inizio) ratio deco e così via.

                  Non è che io ritenga, o abbia le nozioni per poter ritenere, migliore un sistema di un altro, ma di una cosa sono sicuro: una scienza così poco scientificamente studiata ha bisogno di casistica.
                  Casistica significa avere un numero rilevante di profili registrati su un numero eterogeneo di subacquei.
                  Da decenni questo è il tallone d'Achille di questo o quel metodo decompressivo.

                  Anche io ho il mio sistema basato sulle profondità medie, ma mi guardo bene dal dire a chicchessia che è un metodo decompressivo valido solo perché ha funzionato con me.

                  Quindi non dubito della deco mnemonica di utr ma della quantità di tester e della loro eterogeneità.
                  Finché questi metodi rimarranno imbrigliati in un sistema di marketing teso a creare sette di eletti, avranno una diffusione limitata, che significherà una lenta evoluzione, anche se fosse davvero il sistema migliore concepibile.

                  L'anno scorso, parlando con un ingegnere esperto di decompressione (per lavoro non per gioco), è venuto fuori che bisognerebbe spingere perché si usasse un solo metodo, per esempio solo buhlmann con GF: tutti con buhlmann con gf.
                  Questo per 3 motivi: primo perché è gratis, chiunque costruisce un computer ha accesso a questo algoritmo, secondo perché, piaccia o no, è il più testato ed adattabile, terzo perché così si avrebbe, in pochissimo tempo, una platea di utilizzatori enorme.

                  Avendo la stessa base decompressiva, sarà poi possibile vagliare gli eventuali incidenti ed andare a capire cosa veramente funziona e cosa no.

                  Non per nulla, se avete fatto caso, anche Mares è passata al sistema Buhlmann+GF.
                  Come il 99% dei computer di fascia alta a parte suunto.
                  www.bludivecenter.com

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                  • #10
                    Originariamente inviato da dsat Visualizza il messaggio
                    Negli ultimi anni c'è stato una grossa rivoluzione nelle strategie decompressive.

                    Si sta capendo che la variabile impazzita è proprio il corpo umano.

                    Siamo tutti diversi con suscettibilità individuale all'incidente da decompressione...
                    Si è sempre saputo che l'efficacia decompressa è differente tra gli individui.

                    Originariamente inviato da dsat Visualizza il messaggio

                    Prima ci si concentrava sulla tappa, il Deep stop, il minuto in più o in meno, oggi sappiamo che non può esserci una decompressione che vada bene per tutti ma ognuno deve personalizzare il suo piano di "fuga".

                    Cose che i subacquei esperti avevano già capito ma non si avevano linee guida precise.
                    Anche qui è una cosa che si discute da quasi 20 anni, tant'è che i primi sistemi mnemonici d'oltreoceano facevano la "prova del 9" con un software buhlmaniano e spalmavano poi gli stessi tempi su tappe differenti.

                    Originariamente inviato da dsat Visualizza il messaggio

                    Oggi conosciamo i parametri che influiscono sulla buona riuscita o meno della decompressione, quali sono le buone prassi da attuare.

                    Arma in più, il sistema mnemonico UTRtek che si basa proprio su questi parametri.

                    Per tanto denigrato perché non conosciuto, oggi la fondazione Mistral nella figura di Pasquale Longobardi, lo apprezza , studia e porta a conoscenza di tutti noi .
                    Arma in più mi sembra esagerato. La base di partenza è sempre quella. Il fatto che fondazione Mistral la stia studiando, come ha già fatto con VPM e Ratio deco (ad esempio) è sinonimo di interesse, non di aver trovato la panacea di tutti i mali.
                    Anche il "denigrato perchè non conosciuto", mi sembra un'affermazione più per vendere corsi che altro. In Italia praticamente tutti sanno che esiste. Il punto è che le voci corrono nella comunità subacquea, per cui alcuni eventi capitati con questo sistema sono stati "silenziati" ma sono comunque arrivati alle orecchie di chi in qualche modo si interessi di un certo tipo di immersioni.

                    Se a questo aggiungiamo anche la spocchia di alcuni nel proporre questi corsi trattando tutti gli utenti di computer come dei deficienti che non sanno quello che fanno ogni volta che mettono la testa in acqua, qualche domanda trova anche risposta.



                    Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.

                    cit: "meno male che c'e' qualcuno che ha la scienza e sa come van fatte le cose..."

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                    • #11
                      Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio

                      Sono, subbacquamente, abbastanza vecchio d'aver conosciuto le tabelle "fatte su misura" dei corallari, le loro prime segretissime varianti con deco "on fly", poi la misteriosa (all'inizio) ratio deco e così via.

                      Non è che io ritenga, o abbia le nozioni per poter ritenere, migliore un sistema di un altro, ma di una cosa sono sicuro: una scienza così poco scientificamente studiata ha bisogno di casistica.
                      Casistica significa avere un numero rilevante di profili registrati su un numero eterogeneo di subacquei.
                      Da decenni questo è il tallone d'Achille di questo o quel metodo decompressivo.

                      Anche io ho il mio sistema basato sulle profondità medie, ma mi guardo bene dal dire a chicchessia che è un metodo decompressivo valido solo perché ha funzionato con me.

                      Quindi non dubito della deco mnemonica di utr ma della quantità di tester e della loro eterogeneità.
                      Finché questi metodi rimarranno imbrigliati in un sistema di marketing teso a creare sette di eletti, avranno una diffusione limitata, che significherà una lenta evoluzione, anche se fosse davvero il sistema migliore concepibile.

                      L'anno scorso, parlando con un ingegnere esperto di decompressione (per lavoro non per gioco), è venuto fuori che bisognerebbe spingere perché si usasse un solo metodo, per esempio solo buhlmann con GF: tutti con buhlmann con gf.
                      Questo per 3 motivi: primo perché è gratis, chiunque costruisce un computer ha accesso a questo algoritmo, secondo perché, piaccia o no, è il più testato ed adattabile, terzo perché così si avrebbe, in pochissimo tempo, una platea di utilizzatori enorme.

                      Avendo la stessa base decompressiva, sarà poi possibile vagliare gli eventuali incidenti ed andare a capire cosa veramente funziona e cosa no.

                      Non per nulla, se avete fatto caso, anche Mares è passata al sistema Buhlmann+GF.
                      Come il 99% dei computer di fascia alta a parte suunto.
                      La deco mnemonica UTRtek ha 20 anni di sperimentazione.

                      Non ha nulla a che vedere con la ratio deco o similari.

                      È usato da più di vent'anni per immersioni con permanenze che superano l'ora di fondo e profondità fino a 130 metri.


                      Tutti i computer usano bhu proprio perché è gratis e non perché è il migliore..

                      Ascoltati l'intervento
                      Viene spiegato come il nostro amato bhulmann ha tirato il fantomatico algoritmo.. ma poi cadrebbero tutte le certezze...



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                      • #12
                        Originariamente inviato da Lorescuba Visualizza il messaggio

                        Guarderò con il dovuto interesse il video, ma sono comunque convinto che un buon computer sia la soluzione migliore al problema della decompressione.
                        Ognuno fa i corsi che vuole e ogni didattica segue i suoi standard e il suo marketing, la base di partenza, resta sempre quella, qualunque sia il "sistema" di calcolo che si utilizza.
                        Anch'io credevo così.. il computer è un calcolatore che riproduce le tabelle inserite senza tenere conto delle variabili umane che sono proprio il punto debole del sistema..

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                        • #13
                          Originariamente inviato da dsat Visualizza il messaggio

                          La deco mnemonica UTRtek ha 20 anni di sperimentazione.

                          Non ha nulla a che vedere con la ratio deco o similari.

                          È usato da più di vent'anni per immersioni con permanenze che superano l'ora di fondo e profondità fino a 130 metri.


                          Tutti i computer usano bhu proprio perché è gratis e non perché è il migliore..

                          Ascoltati l'intervento
                          Viene spiegato come il nostro amato bhulmann ha tirato il fantomatico algoritmo.. ma poi cadrebbero tutte le certezze...


                          Uff
                          .......
                          www.bludivecenter.com

                          Commenta


                          • #14
                            Originariamente inviato da dsat Visualizza il messaggio

                            Anch'io credevo così.. il computer è un calcolatore che riproduce le tabelle inserite senza tenere conto delle variabili umane che sono proprio il punto debole del sistema..
                            Semplicemente non è così
                            www.bludivecenter.com

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                            • #15
                              presto avremo il computer subacqueo quantistico che terrà conto delle variabili umane.
                              il computer,da sempre, ma in futuro no, fornisce dati in virtù delle esperienze inserite. da sempre il dato computer deve essere interpretato, in futuro sarà lui a interpretare noi. la deco utr, che è indubbiamente strumento performante usato da fior fior di subacquei, segue le tabelle apportando le modifiche in virtù del proprio stato fisico mentale, che è l'identica cosa che, in immersioni performanti, (in immersioni di cui si discuteva, tutte ste manfrine fan sorridere chi mastica un po' d'acqua) un buon subacqueo deve saper fare guardando il suo computer. se mi chiedi cosa penso della deco utr, ti rispondo che son convinto sia ottimo sistema. probabilmente dovrebbero essere rivisti i troppi step e il costo un po' altino.
                              che è salutare mangiare verdure bere molta acqua e mangiarsi un pezzetto di fondente, avevo 11 anni, agonistica nuoto, e picchiavamo già lì.
                              ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

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