Grazie Cesare e Bludive, seguivo il topic da un pò , cogliendo molti spunti interessanti, e quando mi è parso che il concetto di oxygen window non fosse del tutto chiaro (io, probabilmente sarò scemo, ci ho messo un pò a capirlo bene) ho condiviso le letture che ho trovato più utili. E credo che la sua esatta comprensione sia alla base della scelta dei deco gas, che è quello di cui si discute.
Infiammazione e MDD : è un pò il Sacro Gral degli ultimi anni, ma se uno mette il naso fuori dai confini italici si accorge che non è proprio così….tutti cretini quelli che all'estero non lo hanno capito ?
Si sostiene che fattori determinanti nel causare infiammazione e quindi MDD siano la prolungata esposizione a pressione ambiente elevata e lo stress ossidativo da ossigeno, quindi meglio non decomprimersi troppo a lungo e meglio non esagerare con l’ossigeno.
Io, un pò scemo, mi chiedo: ma se tutto ciò è vero perché l’unica terapia efficace della MDD è la ricompressione con ossigeno? Perché trattiamo un paziente che ha un danno da infiammazione che si suppone causato da elevata pressione ambiente e danno ossidativo da ossigeno rimettendolo nella stessa situazione ? Ma ovviamente nessuno si sogna di metterlo in terapia antinfiammatoria, anticoagulante e antiaggregante piastrinica anziché in camera iperbarica….
Illuminante su questo punto è la conferenza di Simon Mitchell, 9 mesi fa, “ Is decompression sickness an inflammatory disease ?’” sul sito DAN Sudafrica, vi invito a spenderci mezzz'ora.
https://www.youtube.com/watch?v=jR0F...SouthernAfrica
Per chi non lo conoscesse, S.Mitchell è attualmente il più autorevole medico iperbarico per riconoscimento unanime della comunità scientifica internazionale, e CCR tech diver di assoluto livello, linko Wikipedia, non proprio un "mona" come diciamo noi in Veneto...( c'è il detto : l'intelligente sa poco, l'ignorante sa tanto, el mona sa tutto....)
https://en.wikipedia.org/wiki/Simon_Mitchell
E’ anche un divulgatore scientifico eccezionale, capace di abbinare rigore scientifico e semplicità didattica . Vi consiglio tutte le sue conferenze sulla deco su YouTube
In sintesi :
La causa primaria di MDD è la formazione di bolle,non l'infiammazione, a supporto di ciò:
Al minuto 42.30 sostiene : "ci sono alcuni “entusiasti dell’infiammazione” che pensano che qualcosa come la pressione ambientale elevata e lo stress ossidativo durante l’immersione possano causare infiammazione e e MDD…che è sopratutto un problema di infiammazione..questo argomento è emerso a un rebreather meeting in Italia…dove si è perfino argomentato che è meglio non respirare troppo O2 in immersione per lo stress ossidativo…ed è meglio non decomprimersi troppo a lungo perché la decompressione in ossigeno causa infiammazione.. this just goes against everything we have learned about decompression…..for decades…the longer the decompression you do the less the risk of DCS"
Poi porta ulteriori evidenze contro l’ipotesi infiammatoria come causa prevalente di MDD:
1)MDD da altitudine (aereo)
2)Perché il FOP è così importante? ( il polmone non filtra le MPS (microparticelle) che sono meno di 1 micron)
3) Se le MPS circolanti sono così importanti perché gli organi più colpiti da MDD non sono quelli più perfusi ( cervello, fegato,rene ) ma piuttosto midollo spinale e orecchio interno?
4)In altre patologie si ha aumento delle MPS senza per questo avere sintomi di MDD.
In conclusione, al quesito: bolle o infiammazione? Risponde entrambi, con le bolle cruciali nella fase iniziale e l’infiammazione che assume un ruolo nella fase tardiva.
Stando sul pratico, cosa suggerisce Mitchell (lo seguo anche su forum americani dove è molto disponibile)
Infiammazione e MDD : è un pò il Sacro Gral degli ultimi anni, ma se uno mette il naso fuori dai confini italici si accorge che non è proprio così….tutti cretini quelli che all'estero non lo hanno capito ?
Si sostiene che fattori determinanti nel causare infiammazione e quindi MDD siano la prolungata esposizione a pressione ambiente elevata e lo stress ossidativo da ossigeno, quindi meglio non decomprimersi troppo a lungo e meglio non esagerare con l’ossigeno.
Io, un pò scemo, mi chiedo: ma se tutto ciò è vero perché l’unica terapia efficace della MDD è la ricompressione con ossigeno? Perché trattiamo un paziente che ha un danno da infiammazione che si suppone causato da elevata pressione ambiente e danno ossidativo da ossigeno rimettendolo nella stessa situazione ? Ma ovviamente nessuno si sogna di metterlo in terapia antinfiammatoria, anticoagulante e antiaggregante piastrinica anziché in camera iperbarica….
Illuminante su questo punto è la conferenza di Simon Mitchell, 9 mesi fa, “ Is decompression sickness an inflammatory disease ?’” sul sito DAN Sudafrica, vi invito a spenderci mezzz'ora.
https://www.youtube.com/watch?v=jR0F...SouthernAfrica
Per chi non lo conoscesse, S.Mitchell è attualmente il più autorevole medico iperbarico per riconoscimento unanime della comunità scientifica internazionale, e CCR tech diver di assoluto livello, linko Wikipedia, non proprio un "mona" come diciamo noi in Veneto...( c'è il detto : l'intelligente sa poco, l'ignorante sa tanto, el mona sa tutto....)
https://en.wikipedia.org/wiki/Simon_Mitchell
E’ anche un divulgatore scientifico eccezionale, capace di abbinare rigore scientifico e semplicità didattica . Vi consiglio tutte le sue conferenze sulla deco su YouTube
In sintesi :
La causa primaria di MDD è la formazione di bolle,non l'infiammazione, a supporto di ciò:
- Le correlazioni clinicopatologiche di molti studi
- La correlazione inversa tra durata della decompressione e rischio di MDD : innumerevoli studi hanno dimostrato che più lunga la durata della decompressione, minore il rischio di MDD, e l’unica spiegazione è la riduzione della sovrasaturazione e quindi della formazione di bolle
- La correlazione tra riscontro di embolia gassosa venosa e comparsa di MDD: il fatto che vi siano divers con emboli gassosi venosi e no MDD (basso valore predittivo positivo) si spiega così1) l’embolia venosa non riflette necessariamente quella di tessuti nobili ( gli emboli potrebbero arrivare prevalentemente dai tessuti cutaneo, sottocutaneo e adiposo) 2)Per causare danno l’embolo gassoso deve passare nel circolo arterioso ( forame ovale pervio e/o connessioni arterovenose polmonari), e da qui raggiungere tessuti nobili dove, in presenza di sovrasaturazione cresce ulteriormente. In altri termini, la formazione di bolle venose è condizione necessaria ma non sufficiente per lo sviluppo di MDD ( così risponde all’obiezione di chi sostiene che ci ci sono bolle venose senza mdd)
- Associazione forame ovale pervio e MDD ( chiaramente documentata in molti studi). Perché è così importante il FOP ? Perché attraverso ci passa materiale (bolle) che altrimenti verrebbe filtrato dal polmone e non raggiungerebbe il circolo arterioso.
- Risposta positiva alla ricompressione ultra-precoce in camera iperbarica on-site in caso di MDD (database divers US Navy, in certi casi i sintomi scomparivano già durante la pressurizzazione) e in acqua ( ovviamente in presenza di divers superesperti ed in assenza di altre opzioni praticabili) . https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6156824/. Se la MDD fosse causata da infiammazione come si spiegherebbe questa risposta immediata semplicemente aumentando la pressione ambiente? L’ipotesi più ragionevole è ovviamente la compressione meccanica delle bolle.
Al minuto 42.30 sostiene : "ci sono alcuni “entusiasti dell’infiammazione” che pensano che qualcosa come la pressione ambientale elevata e lo stress ossidativo durante l’immersione possano causare infiammazione e e MDD…che è sopratutto un problema di infiammazione..questo argomento è emerso a un rebreather meeting in Italia…dove si è perfino argomentato che è meglio non respirare troppo O2 in immersione per lo stress ossidativo…ed è meglio non decomprimersi troppo a lungo perché la decompressione in ossigeno causa infiammazione.. this just goes against everything we have learned about decompression…..for decades…the longer the decompression you do the less the risk of DCS"
Poi porta ulteriori evidenze contro l’ipotesi infiammatoria come causa prevalente di MDD:
1)MDD da altitudine (aereo)
2)Perché il FOP è così importante? ( il polmone non filtra le MPS (microparticelle) che sono meno di 1 micron)
3) Se le MPS circolanti sono così importanti perché gli organi più colpiti da MDD non sono quelli più perfusi ( cervello, fegato,rene ) ma piuttosto midollo spinale e orecchio interno?
4)In altre patologie si ha aumento delle MPS senza per questo avere sintomi di MDD.
In conclusione, al quesito: bolle o infiammazione? Risponde entrambi, con le bolle cruciali nella fase iniziale e l’infiammazione che assume un ruolo nella fase tardiva.
Stando sul pratico, cosa suggerisce Mitchell (lo seguo anche su forum americani dove è molto disponibile)
- No deep stops, ma non per evitare infiammazione, ma perché il Nedu Trial ha dimostrato che causano più MDD
- GF high conservativo: non da alcun credito alla teoria di ridurre il più possibile la durata della deco ( la sua espressione a riguardo nella conferenza che vi ho linkato dal minuto 42.30” dice più di mille parole…).Poi il numero preciso di GF High dipende da molteplici fattori, in particolare profondità-durata-impegno fisico dell’ immersione e caratteristiche del diver (età, forma fisica,ecc)
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