Mares quad numeri giusti o da i numeri?

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  • #31
    Originariamente inviato da Macomber Visualizza il messaggio
    Infatti i parametri son bellissimi....gfl e gfh ti permettono di fare tutto e il contrario di tutto...manca che mettono il diametro max delle microbolle che vuoi avere...che e' l'rgbm
    Ci sono anche quelli...
    Buone bolle a tutti!!!
    http://4th-dimension.detidecosystem.com/

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    • #32
      Ix3m controlli il raggio di bolla.... Ma bisogna sapere bene cosa si fa. Io non sono un grande espertone.... 50/85 su ix3m e quad all'altro braccio.... In tasca tanti piani di tanti tuffi, in testa diverse letture sulla mnemonica e sulla decompressione in generale e soprattutto ore passate al programmatore su PC...
      in ogni caso sarei curioso di vedere il grafico di quel tuffo, se lo scarichi sul programmino della mares vedi anche i tessuti e il mutare delle tappe deco.
      Ultima modifica di Mercurio90; 06-10-2021, 10:07.

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      • #33
        Buongiorno Ragszzi. Ieri ho fatto la stessa immersione.. Stesso fondo, con max deep 45. Conservativa P0. Risultato 11 min a 3 m. Incredibile P1 in pratica raddoppia tutto. Vabbè conservate ma così son buoni tutti. Chissà P2 cosa farà. Tra l'altro la deep stop a 21m mi è costata 2 minuti. Ha senso farla? Se continui a saturare?

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        • #34
          Ciao Macomber.

          Originariamente inviato da Macomber Visualizza il messaggio
          Buongiorno Ragszzi. Ieri ho fatto la stessa immersione.. Stesso fondo, con max deep 45. Conservativa P0. Risultato 11 min a 3 m. Incredibile P1 in pratica raddoppia tutto. Vabbè conservate ma così son buoni tutti.. Chissà P2 cosa farà.
          Spezzo una lancia su questo computer.
          I computer come questo (che sono la maggioranza dei computer usati) non sono fatti, o per meglio dire, non sono "calibrati" per fare l'immersione profonda, sono calibrati per le ripetitive.
          Le immersioni ripetitive sono quelle più pericolose.
          Le immersioni ripetitive sono quelle che si fanno più spesso, basti pensare alle vacanze al Mar Rosso, o alle Maldive ecc, ecc.
          In quest'ottica devono essere giudicati i livelli conservativi (P0 P1 P2 e compagnia bella), sotto questo punto di vista hanno senso.
          In conclusione hai imparato che se fai un immersione singola, non ripetitiva e ti spingi un pochino più in profondità non ha senso impostare i livelli di protezione neanche il n. 1.
          Mentre se fai immersioni ripetitive i livelli di protezione possono essere interessanti, come interessanti diventano nel caso in cui il subacqueo sa di avere qualche problemino come per esempio la presenza di uno shunt (vedi FOP).

          Originariamente inviato da Macomber Visualizza il messaggio
          Tra l'altro la deep stop a 21m mi è costata 2 minuti. Ha senso farla? Se continui a saturare?
          No, non ha più senso fare le tappe profonde dette anche "extra deep stop".
          Facciamo un rapido riassunto storico degli eventi che hanno portato all'ascesa e al declino di queste benedette tappe profonde.
          Un certo "Pile" fece un osservazione empirica in cui si evince che fermarsi in una sosta profonda sembra apportare un significativo vantaggio decompressivo.
          Il metodo detto di "Pile" è stato molto discusso ed abusato perché in realtà lui non si limitava ad introdurre queste tappe profonde ma ricalcolava il profilo considerando queste fermate ergo la saturazione aggiuntiva che il ritardo di risalita introdotto dalle sue tappe profonde causava inevitabilmente.
          Poi usci uno studio (relativamente in anni prossimi a noi) in cui un ricercatore (non mi ricordo più chi) aveva fatto uno studio in cui effettivamente le tappe profonde erano efficaci nel ridurre lo stress decompressivo e per tanto ne raccomandava l'uso, solo che lo studio prendeva in esame immersioni a bassa profondità entro -30 metri e con tempi piuttosto lunghi.
          A questo punto le tappe profonde esplodono e raggiungono la massima diffusione (con la complicità anche dei nuovi algoritmi a bolle e al sistema della deco mnemonica).
          A questo punto, con la diffusione e quindi avendo a disposizione un numero elevato e differenziato di immersioni si è iniziato a notare un incidenza anomala, un aumento che ha allarmato delle PDD nelle immersioni profonde e con tempi di fondo relativamente contenuti (guarda caso è proprio il "target" dell'aria profonda), di fatto le immersioni profonde che si fanno per la maggiore.
          Un successivo studio ha messo in evidenza che le "tappe profonde" in queste immersioni non apportano un sostanziale miglioramento della desaturazione ma al contrario costituiscono una criticità in più.
          Questo è dovuto al fatto che studi relativamente recenti hanno mostrato che le microbolle, considerate per eccellenza il problema e per tanto "curate" con le tappe profonde, non sono il principale problema ma il problema sono le reazioni ed il comportamento dell'endotelio dei nostri vasi sanguinei (vene ed arterie).
          Si è visto che le tappe profonde agiscono in maniera negativa sull'endotelio che subisce un maggiore stress e per tanto più facilmente porta all'insorgenza d'infiammazioni (PDD).
          Questo ha spiegato come mai le "extra deep stop" nelle immersioni profonde e di breve durata hanno portato ad un peggioramento della statistica incidenti.
          Considerando anche che lo studio che dimostrava la loro validità era stato fatto su un altra tipologia d'immersioni a bassa profondità e per tempi lunghi.

          Oggi tutto questo sta portando ad una riduzione dei tempi di decompressione non più visti come un vantaggio sempre e comunque, ma come un problema quando non necessari perché aumenta lo stress a livello dell'endotelio.
          Cosi stiamo assistendo per esempio a una riduzione dell'uso dei GF che da percentuali basse si sta pian piano spostando verso percentuali più alte.

          In conclusione non ha più senso fare le "extra deep stop".
          Non per problemi legati al fatto che fermandoti saturi di più, parliamo di computer subacquei in grado di calcolare anche la saturazione aggiuntiva di tutte le tappe che fai, il problema per cui è bene non farle è legato allo stress che queste tappe rappresentano per l'endotelio.
          Uno stress che è bene non avere e che rende nullo eventuali effetti positivi a tal punto che sono più i problemi che i vantaggi.

          Cordialmente
          Rana







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          • #35
            Bisogna anche tenere presente che nei cpu definiti ricreativi, nella maggioranza dei casi non si può cambiare l'altitudine a cui si effettua l'immersione, quindi sopperiscono questa mancanza consigliandoti livelli conservativi maggiori a seconda della quota...
            Buone bolle a tutti!!!
            http://4th-dimension.detidecosystem.com/

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            • #36
              Originariamente inviato da firer84 Visualizza il messaggio
              Bisogna anche tenere presente che nei cpu definiti ricreativi, nella maggioranza dei casi non si può cambiare l'altitudine a cui si effettua l'immersione, quindi sopperiscono questa mancanza consigliandoti livelli conservativi maggiori a seconda della quota...
              Ammetto che avevo notato anni fa che alcuni computer non avevano la capacità di percepire la pressione atmosferica (si spegnevano completamente), questo fatto faceva si che l'eventuale immersione in alta quota dovesse essere impostata manualmente andando a selezionare una, due, o tre montagnette che corrispondevano a determinati intervalli di latitudine.
              Effettivamente queste impostazioni (le montagnette) di fatto rendevano a livello del mare il calcolo decompressivo via via più cautelativo e quindi davano anche la possibilità di selezionare una sorta di conservativismo.

              Detto questo io negli ultimi anni computer che non leggono ad intervalli la pressione atmosferica e quindi che non gestiscono in automatico l'alta quota non ne ho più visti.

              Tenete presente che l'Aladin la prima serie a quadrante stretto e tappo vano batteria - parliamo di più di 25 anni fa (pur riconoscendo che ai suoi tempi era forse il computer più avanzato) calcola in automatico l'alta quota.

              I livelli che permettono di aumentare il calcolo in termini conservativi come i livelli "P" non nascono per impostare intervalli in alta quota ma per rendere il calcolo più cautelativo nelle ripetute.

              A me avevano regalato anni fa il Tek 2G, che aveva questi livelli conservativi, la prima cosa che ho fatto è toglierli completamente, livello zero fine e da allora non l'ho più toccato.

              Sinceramente non posso pensare che un computer ricreativo non sia sicuro se lasciato libero di calcolare la decompressione di una prima immersione sena aver impostato i livelli di protezione.
              In questi computer i livelli di protezione hanno più presa come argomento di marketing che come vera necessità.
              Necessità che si evince in determinate situazioni, sia per quanto riguardano le ripetitive che per quanto riguarda qualche anomalia fisica come la presenza di shunt ma in tutti questi casi è necessario avere una cultura ed un esperienza che va oltre il grado medio di un subacqueo ricreativo per usarli con consapevolezza.

              Cordialmente
              Rana

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