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  • Benvenuto MrWolf in bilico tra Tarantino e Kim Ki Duk

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    • Originariamente inviato da paolo55 Visualizza il messaggio
      blu dive
      Una volta ho prestato il mio smart pro e mi e' ritornato in blocco.
      Sul manuale non sono riuscito a trovare il modo di fare un reset logico e cosi' su internet
      Si e' sbloccato dopo due giorni sulla mensola
      Demenziale ma e' successo
      Ciao
      Paolo
      In effetti con lo smart pro non so se è possibile con Aladin Pro si
      www.bludivecenter.com

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      • Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio

        Ciao CGL.
        Il piano decompressivo che hai riportato è un piano complesso, pianificato con il software decompressivo.

        Non lo segui sul computer, segui una risalita programmata e nel programmarla calcoli anche emergenze compreso quanto puoi ridurre al minimo se non ha gas sufficiente.

        Insomma in questo caso applichi una programmazione di emergenza preventivamente fatta e ti limiti al limite a mediare.

        Decompressioni come questo piano non ci arrivi in aria con un computer normale, a meno che non t'immergi con un bibo 18-18 e fai tempi assurdi ma in questo caso entriamo nel campo delle ipotesi non reali.

        Il computer quando salti 4/5 tappe va in blocco non ti ricalcola nulla, ricalcola se salti una tappa profonda conosciuta come extra deep stop ma queste non sono extra deep stop ma vere e proprie tappe di decompressione, se le salti il computer va in blocco sei andato sopra il celing consentito.
        Fermo restando che non accumuli certo questa deco sui computer normali anche se si usa non dico il mono ma il bibo 10+10.

        Cordialmente
        Rana
        Ciao,
        l'esempio che avevo preso era a caso, non avevo letto com'era stato ottenuto, era solo per fare un esempio,
        non sapevo che il computer si bloccasse se saltavi delle tappe di deco, ok la pallonata che ti butta fuori e si questo lo sapevo, ma credevo che anche con una risalita un pò veloce il computer cercasse di riproporti la deco a quote meno profonde.
        Ecco perchè la domanda quanto può far aumentare l'omissione di 3 minuti a - 12 metri quando si arriva a - 3 metri.

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        • Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggio

          Sicuramente se salti una tappa quei minuti il computer prova a spalmarteli altrove, ma sapere a quanto corrispondano non è dato saperlo.

          Come si è scritto più volte nel thread esistono diversi modi di decomprimersi, tutti "giusti", e tutti con livelli di rischio differenti.

          A naso verrebbe da dire che se ne salto 3 a 12mt, quei 3 me li fa recuperare a 3mt, ma in realtà non è così...o meglio non è automatico, in quanto le cose sono più complesse...

          Semplificando e senza entrare nel dettaglio, possiamo dire che le soste a profondità diverse da 6 e 3, vengono decise per uno dei seguenti motivi:

          a) immersioni profonde e lunghe in cui è necessario fare in modo che anche i tessuto veloci e medi, che in quel momento del tuffo, stanno guidando la decompressione si desaturarino prima di risalire ulteriormente (diciamo che sono un po' come le soste intermedie per soddisfare il rapporto 1 a 2 di Haldane, ma basate su considerazioni fisiologiche, vedi concetto di M-Value e Gradient Factor per dettagli)

          b) per fare una decompressione più dolce, vedi ad esempio VPM+2 oppure ZHL con GF LOW 20%...

          Semplificando ancora di più, diciamo che che le soste dovute al motivo a) è meglio cercare di non saltarle, che alla fine sono quelle relative ad un profilo a deco minima, e/o dato dalle US-Navy...mentre quelle dovute al motivo b) si possono invece rispalmare qua e là, pena una maggiore infiammazione dei tessuti.

          Sapere se una tappa è dovuta al motivo a) o b) ci si arriva con l'esperienza confrontando i piani dati da algoritmi diversi...

          Diciamo che se quella tappa è prevista anche nelle US-Navy allora sarebbe meglio non saltarla...
          Grazie per la spiegazione, certo è meglio fare le tappe come si deve, ma il discoro era riferito al fatto di non avere abbastanza aria e quindi decidere dove accorciare i tempi.
          Certo se il computer va in blocco risalendo allora è già chiaro che non si possono omettere le tappe in profondità, o almeno non si possono omettere con il computer, ma forse con le tabelle si ?

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          • Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio

            Grazie per la spiegazione, certo è meglio fare le tappe come si deve, ma il discoro era riferito al fatto di non avere abbastanza aria e quindi decidere dove accorciare i tempi.
            Certo se il computer va in blocco risalendo allora è già chiaro che non si possono omettere le tappe in profondità, o almeno non si possono omettere con il computer, ma forse con le tabelle si ?
            Alcuni si bloccano altri no ..dipende...altri suonano come matti e ti fanno capire che ti devi fermare....ogniuno è storia a sé....

            Personalmente conosco il mio computer e so che se gli stecco qualche tappa, prova a ricalcolarla, mentre se gli stecco minuti a tre metri va in blocco...fatto sta che conosco il mio computer e so che anche se gli stecco 5/7 o anche 10 minuti di deco ( è capitato in quanto stavo seguendo profili pianificati su carta) sono cmq ancora ben dentro la zona di sicurezza di altri algoritmi e computer altrettanto sicuri ma meno conservativi.. per cui non mi metto troppe paranoie a mandarlo in blocco se non mi devo immergere nelle successive 48h...

            L'importante è avere un piano alternativo da seguire...

            Discorso diverso se invece vado a steccare 5/10 da un profilo emergenziale a deco minima.. perché in quel caso la probabilità di mdd è maggiore, fatto sta che se sei nella cacca..cmq meglio stare alto ed alla peggio farai un giro in camera iperbarica...
            Ultima modifica di Tonnetto; 28-09-2021, 23:10.
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            • Shearwater se salti la tappa di dice: Hai saltato la tappa....confermi? Si. Finito. problema risolto
              Buone bolle a tutti!!!
              http://4th-dimension.detidecosystem.com/

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              • Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
                Ciao,
                l'esempio che avevo preso era a caso, non avevo letto com'era stato ottenuto, era solo per fare un esempio,
                non sapevo che il computer si bloccasse se saltavi delle tappe di deco, ok la pallonata che ti butta fuori e si questo lo sapevo, ma credevo che anche con una risalita un pò veloce il computer cercasse di riproporti la deco a quote meno profonde.
                Ecco perchè la domanda quanto può far aumentare l'omissione di 3 minuti a - 12 metri quando si arriva a - 3 metri.
                Parlando di computer.

                In linea di massima (apro al fatto che ci possano essere eccezioni ma sono casi più unici che rari) i computer propriamente ricreativi - intendo quelli "entry level" la fascia che va da meno di € 200,00 ad € 300,00.
                Non permettono il ricalcolo se infrangi il celing.
                Cosa è il celing ?
                Il cieling è la quota massima che puoi raggiungere in risalita (nelle immersioni fuori curva) - oltre la quale per il computer sei a rischio di PDD, il cieling coincide con la quota della tappa decompressiva, a questa quota (a titolo di esempio immaginiamo che questi computer indichino la prima tappa da fare risalendo sia a -6 metri per un tot. di tempo) il tempo della tappa coincide esattamente con lo scorrere del tempo reale i minuti della tappa coincidono con i minuti del tempo che scorre.
                Se non rispetti il cieling il computer inizia a suonare, cerca di avvertirti perché ti da un tempo (circa un minuto) per ritornare alla quota del cieling, se non ci torni il computer va in blocco segnalando l'errore ecc, ecc.
                Ma attenzione, quello che inganna spesso sta nel fatto che questi computer spesso calcolano le "extra deep stop" tappe profonde in più, queste tappe non rientrano nel concetto di cieling, sono facoltative, il computer te le propone, le consiglia ma si possono saltare.
                Ovviamente se si fanno incidono su tutti i tempi delle successive tappe obbligatorie (quelle che hanno il cieling) di conseguenza quindi se non si fanno comportano comunque una rimodulazione dei tempi delle tappe obbligatorie.
                Se salti queste (le extra deep stop) non succede nulla, il computer ne prende atto aggiorna la deco sul fatto che non hai effettuato queste soste in più e va avanti come se nulla fosse.
                Ma se salti le tappe obbligatorie, quelle che ti portano al cieling massimo a cui puoi andare il computer si ferma perché hai commesso un errore grave che ti porterà una PDD.

                Se fino a qua è chiaro possiamo aggiungere che alcuni modelli ti danno la possibilità di effettuare la tappa prevista (nel nostro esempio a -6 metri) ad una quota più profonda, questo è permesso da alcuni modelli.
                In questo caso dobbiamo considerare un altro parametro il floor ossia quella quota oltre la quale il computer inizia a caricare - a far aumentare - i tempi della decompressione.
                Per capirci sotto il floor i tempi di deco aumentano, alla quota del floor i tempi non aumentano ma non diminuiscono, sopra il floor i tempi di deco scendono ma in che modo ?
                I tempi scendono in questo modo: se tra il floor ed il cieling (la quota della deco i -6 metri nell'esempio) io sto vicino al cieling i tempi della deco saranno più o meno in linea con lo scorrere del tempo, a mano a mano che io faccio la deco a profondità maggiori rispetto al cieling ma sempre dentro il floor (ergo via via più vicino al floor ma non oltre) i tempi della deco non corrispondono al tempo reale, ossia passerà un tempo reale maggiore per scalare i minuti della deco (se devo fare 2 minuti a -6 metri, se sto a -6 metri questi 2 minuti coincidono con due minuti passati nel tempo reale, se sono più in profondità vicino ma non oltre il floor per scalare questi 2 minuti posso impiegare anche 3 o 4 o più minuti del tempo reale).
                Non tutti i computer lo permettono alcuni hanno il floor ed il cieling cosi vicini che ti obbligano a stare alla quota pena l'aumento dei tempi.

                Poi ci sono i computer tecnici quelli per immersioni tecniche che hanno delle particolari funzioni che permettono il ricalcolo in diverse condizioni ma qui entriamo in un mondo a se che esula dal discorso che stiamo facendo.

                Ora torniamo all'argomento della discussione.

                Una cosa ci tengo a farti notare, in questa situazione ipotetica, non si è rotto nulla nello strumento che ti calcola la deco, o non si è commesso nessun errore di risalita, cosi come l'attrezzatura funziona anche il manometro e gli erogatori, solo che non abbiamo aria a sufficienza nella bombola.
                Nell'immersione comanda sempre la scorta d'aria.
                Ragion per cui non ha per me molta valenza la disquisizione sui modelli decompressivi, sul fonzionamento del computer ecc, ecc.
                A senso ora che ne parliamo sereni fuori dall'acqua per cercare di mediare i comportamenti che più ci possono aiutare in una tale situazione ma nella pratica ...........
                Nella pratica è l'aria che ti è rimasta a dire cosa puoi o non puoi fare, per cui devi semplicemente focalizzare come impiegare il tempo concesso dal gas che ti rimane, punto e basta.
                Non puoi fare chissà quali lucubrazioni, ragionamenti sui massimi sistemi, il computer andrà in blocco, l'aria finirà, tu dovrai uscire.

                Priorità:

                * Garantire l'emersione sempre e comunque, se per qualche motivo non risali, sei morto senza aria nella bombola.

                * Ottimizzare il tempo che ti è concesso stare sott'acqua considerando che non potrai fare tutta la decompressione.

                * Mantenere la calma, accettare il fatto che probabilmente potresti sviluppare una PDD, concentrarti sulla quota e sul respiro per ottimizzare quanto ti rimane di aria (se ti agiti rischi di non arrivare neanche alla prima quota decompressiva).

                I modelli decompressivi in questa situazione non ti servono a nulla, ma attenzione sbagliano tutti quelli che hanno parlato di minima deco ecc, ecc, .... No non sbagliano ma va fatto un distinguo.
                Se parliamo di immersioni in aria senza decompressive, sappiamo tutti che, per il fatto che più si va profondo e più si consuma anche se i tempi di decompressione sono più severi, meno si va profondo meno si consuma ma i tempi della decompressione sono anche molto più permissivi (il tempo di curva si alza) la decompressione che ci troviamo a gestire (soprattutto se si usa il mono) è contenuta si parla di fatto di una deco a -6 e -3 metri (in rari casi 1 minuto a -9 metri).
                Se ci troviamo in questa situazione puoi applicare tre metodi e basta non c'è tanto altro che puoi fare.

                1) Consideri solo le ultime due tappe -6 / -3 risalendo sempre con molta calma nel raggiungere queste tappe, poi dividi il residuo di aria 1/3 che destini alla quota a -6 metri ed il restante 2/3 alla quota dei -3 fine senza fare tanti giri.
                In questo modo ti metti a vento raggiungendo i -3 metri che ti mette in una condizione che garantisce la riemersione (condizione primaria), cerchi di ottimizzare i tempi, e la semplicità del sistema ti dovrebbe garantire la calma necessaria a far tutto.

                2) Risali molto lentamente (una velocità più lenta dei 10 metri al minuto) fino a raggiungere la quota dei -3 metri fregandotene a questo punto di tutto quello che avresti dovuto fare a quote più profonde e li finisci l'aria per poi risalire.
                Sicuramente rispetti la prima priorità - quella di garantire l'emersione, in quanto alla gestione chi se ne frega la gestisci a -3 metri per il tempo che riesci a rimanere sott'acqua.
                Sistema estremamente semplice e lo dico con una connotazione positiva, la gestione più semplice della decompressione probabilmente non incide rispetto agli altri metodi, o se incide lo fa per un aspetto marginale.

                3) Il metodo più discusso, che tanti in questa discussione con molta più esperienza di me considerano un inutile cesello, non hai aria sufficiente - non cambia nulla, segui il piano decompressivo cosi come prevede il computer o il piano deco della tabella e poi quando finisci l'aria riemergi.
                Per me una gestione della decompressione più efficiente in quanto - per tutto il tempo che stai sott'acqua rimani sempre in condizioni ottimali senza saltare nessuna tappa, inoltre le tappe a quote più profonde per me hanno un peso maggiore dell'ultima tappa (parere personale) perché dovrebbero desaturare i tessuti più veloci, considerando anche che stiamo parlando di fatto della tappa a -6 metri al limite 1 minuti a -9 (ma qui esageriamo).
                Di fatto questo sistema ti porta sempre a -3 metri e li farai qualche minuto prima che finisca l'aria ergo di fatto ti troverai sempre a -3 metri quando finisce in una condizione che è ottimale per riemergere (vedi premessa uno).
                Contro:
                potresti non aver aria per arrivare a -3 metri facendo la tappa a -6 metri, ma in questo caso dato che la tappa a -6 metri è una manciata di minuti (2/4 minuti al limite 6), potresti agitarti e consumare molto di più non arrivando a -3 metri, in questo caso potresti essere preso dal panico e pallonare ecc, ecc.

                Questi aspetti vanno valutati serenamente e con obbiettività, sicuramente chi optasse per questo sistema dovrebbe fare delle considerazioni su quanta aria residua ha effettivamente.

                Se sei nella condizione che non sai se finisci la tappa a -6 metri non ha senso fare questo sistema, come non ha senso fare il primo sistema perché sei agli sgoccioli stai per rimanere senza aria per cui dividere 1/3 e 2/3 di un quasi nulla è un nulla.
                L'unico sistema valido in questo caso è il secondo senza ma e ne se, risalire fino alla quota dei -3 metri arrivare almeno e magari nel farlo, risalire lentamente, senza agitazione e poi terminare i minuti che ti rimangono al fine aria e riemergere.

                Se al contrario hai una quantità di aria che stimi non bastarti ma che ti permette di fare buona parte della decompressione prevista (tappe a -6 o -3) in questo caso il sistema numero uno ha il suo perché ma anche il terzo sistema quello più discusso a patto di avere l'esperienza per mantenere la calma e la gestione dell'emergenza a livello emotivo.

                Fine non si può fare altro, qualsiasi altra strategia si trasformerebbe in un inutile perdita di tempo e consumo di gas.

                Diversa la situazione dove facciamo un tuffo particolarmente impegnativo con diverse tappe di decompressone, l'uso di ara adeguati (per esempio il D12), decompressiva.
                In questo caso è nella fase di programmazione (ossia di progettazione dell'immersione) che si prenderanno in considerazione i vari scenari compreso quello di questa discussione andando a fare valutazioni sulla minima decompressione, sul piano decompressivo deciso ecc, ecc.
                Ma in questo caso siamo in un altro contesto.

                Cordialmente
                Rana










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                • Originariamente inviato da firer84 Visualizza il messaggio
                  Shearwater se salti la tappa di dice: Hai saltato la tappa....confermi? Si. Finito. problema risolto
                  Ti pareva ... per la modica spesa di ?
                  Scherzo ! (faccina sorridente)


                  Alla fine è sempre l'aria che comanda, anche se il computer ricalcola l'omessa tappa aumentando le tappe che si devono ancora fare.

                  Cordialmente
                  Rana

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                  • Carissimo Rana , dopo 12 pagine lette ho capito solo una cosa perfettamente , ovvero necessiti di f... ehm di un'immersione il prima possibile , ma The Doc , di nome e di fatto , ci ha già pensato ed ha agito . Ci vediamo sabato dove sai tu .......... A prestissimo quindi , stimatissimo amico mio .
                    Ciao MarenaSub
                    Cit.Silvano :
                    Qualcuno ha persin detto che per andare sott'acqua ci vogliono le palle.
                    E subito qualcun'altro ha scritto che palle e scroto raggrinziti dal freddo spostano meno liquido che le stesse allascate e gonfie per la calura, se ne deduce che con le palle al fresco si è negativi e si può togliere zavorra, viceversa , a palle lasche , un po' di zavorra in più non fa mai male.

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                    • Originariamente inviato da TheDoctor Visualizza il messaggio
                      Carissimo Rana , dopo 12 pagine lette ho capito solo una cosa perfettamente , ovvero necessiti di f... ehm di un'immersione il prima possibile , ma The Doc , di nome e di fatto , ci ha già pensato ed ha agito . Ci vediamo sabato dove sai tu .......... A prestissimo quindi , stimatissimo amico mio .


                      Carissimo sarà un piacere andare sott'acqua, ed andarci con un caro amico

                      A presto e stavolta non virtualmente ma sulla banchina di un porto a parlare mentre si montano le attrezzature, si salutano cari amici, si ride e si scherza.



                      Rana

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                      • Io con voi non mi ci immergo piu'. Devo partire all'alba da Modena, poi mi fate finire l'aria prima del tempo, poi devo fare calcoli spannometrici a mente sulle percentuali, poi sempre a mente devo considerare le differenti importanze delle deco alle varie quote e da li' stabilire i pesi per riorganizzare le tempistiche delle nuove deco prima che finisca l'aria, tirare cancheri in svariati dialetti mentre faccio gli ultimi 6 metri in espirazione continua.....

                        Ma mi avete anche fatto accendere il cervello, mi avete insegnato molto, mi avete fatto ragionare su cose che prima ignoravo.
                        Grazie
                        Ok, continuo a immergermi con voi

                        Commenta


                        • Originariamente inviato da Steinoff Visualizza il messaggio
                          Io con voi non mi ci immergo piu'. Devo partire all'alba da Modena, poi mi fate finire l'aria prima del tempo, poi devo fare calcoli spannometrici a mente sulle percentuali, poi sempre a mente devo considerare le differenti importanze delle deco alle varie quote e da li' stabilire i pesi per riorganizzare le tempistiche delle nuove deco prima che finisca l'aria, tirare cancheri in svariati dialetti mentre faccio gli ultimi 6 metri in espirazione continua.....

                          Ma mi avete anche fatto accendere il cervello, mi avete insegnato molto, mi avete fatto ragionare su cose che prima ignoravo.
                          Grazie
                          Ok, continuo a immergermi con voi
                          Si , tutto vero , poi quando ci incontriamo per fare un'immersione di gruppo ci comportiamo come delle bestie , alla faccia dei calcoli ........ e qui mi fermo.
                          Ciao MarenaSub
                          Cit.Silvano :
                          Qualcuno ha persin detto che per andare sott'acqua ci vogliono le palle.
                          E subito qualcun'altro ha scritto che palle e scroto raggrinziti dal freddo spostano meno liquido che le stesse allascate e gonfie per la calura, se ne deduce che con le palle al fresco si è negativi e si può togliere zavorra, viceversa , a palle lasche , un po' di zavorra in più non fa mai male.

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                          • Originariamente inviato da TheDoctor Visualizza il messaggio

                            Si , tutto vero , poi quando ci incontriamo per fare un'immersione di gruppo ci comportiamo come delle bestie , alla faccia dei calcoli ........ e qui mi fermo.
                            Insomma, il metodo Tarallucci e vino e' un classico della pratica di ogni didattica/federazione
                            Pero' son sicuro che te, o uno come te, con l'esperienza che hai, anche se fai la bestiaccia in gruppo, in ogni momento del tuffo hai la chiara percezione, in automatico, quel che stai facendo, perche' lo stai facendo e di cosa comporta. Hai l'istinto allenato, bestiaccia o no ti viene spontaneo fare la cosa giusta sapendo subito le conseguenze che comporta

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                            • Originariamente inviato da Steinoff Visualizza il messaggio

                              Insomma, il metodo Tarallucci e vino e' un classico della pratica di ogni didattica/federazione
                              Pero' son sicuro che te, o uno come te, con l'esperienza che hai, anche se fai la bestiaccia in gruppo, in ogni momento del tuffo hai la chiara percezione, in automatico, quel che stai facendo, perche' lo stai facendo e di cosa comporta. Hai l'istinto allenato, bestiaccia o no ti viene spontaneo fare la cosa giusta sapendo subito le conseguenze che comporta
                              Grazie , speriamo sia veramente così e che continui così .
                              Ciao MarenaSub
                              Cit.Silvano :
                              Qualcuno ha persin detto che per andare sott'acqua ci vogliono le palle.
                              E subito qualcun'altro ha scritto che palle e scroto raggrinziti dal freddo spostano meno liquido che le stesse allascate e gonfie per la calura, se ne deduce che con le palle al fresco si è negativi e si può togliere zavorra, viceversa , a palle lasche , un po' di zavorra in più non fa mai male.

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                              • Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio



                                Carissimo sarà un piacere andare sott'acqua, ed andarci con un caro amico

                                A presto e stavolta non virtualmente ma sulla banchina di un porto a parlare mentre si montano le attrezzature, si salutano cari amici, si ride e si scherza.



                                Rana
                                Ciao Ranocchio , sabato ho conosciuto un sub , penso lo hai visto pure tu , che con una semplice umida , una fettuccia , due elastici e due bombole da 10l in acciaio messe sui fianchi , NULLA PIU' , niente sacchi , niente jacket , nulla di nulla , si trastullava da 0 a -40 come una farfalla senza peso . Spettacolo . L'unica fatica che faceva è quella di tirare dentro la pancia tutte le volte che lo guardavo ............. Sei uno spettacolo amico mio .
                                Ciao MarenaSub
                                Cit.Silvano :
                                Qualcuno ha persin detto che per andare sott'acqua ci vogliono le palle.
                                E subito qualcun'altro ha scritto che palle e scroto raggrinziti dal freddo spostano meno liquido che le stesse allascate e gonfie per la calura, se ne deduce che con le palle al fresco si è negativi e si può togliere zavorra, viceversa , a palle lasche , un po' di zavorra in più non fa mai male.

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