Gestione emergenze, lancio pedagno

[blo56]

Ciao a tutti. Seconda esperienza, esercitazione lancio pedagno: la prima, da -12 mt mi sono ritrovato a - 7 senza capire il perchè, la seconda, vedevo che salivo, ho cercato in tutti i modi di ridiscendere ma mi sono ritrovato sopra le bolle di 10 sub che si esercitavano: pallonata incredibile!!! L'unica cosa che sono riuscito, è stato svuotare al massimo i polmoni, stop! Dov'è che sbaglio? Premetto che quando gonfio lo sparabile, lascio i polmoni vuoti per non risultare positivo. Grazie!

[Livio Cortese]

Ma forse la sagola non si srotola bene perchè si impiglia in qualche modo?

[RANA]

Ciao Blo56,
rispondere al tuo quesito richiede doti degne di un bravo "chiaroveggente"

Nel senso che dalla tua descrizione mancano tantissimi aspetti che impediscono di capire dove il problema, o meglio i problemi si annidano.

Cosi armato della fatidica "sfera di cristallo" con l'aiuto di un "pendolino" ... mi accingo a leggerti la mano

Punto uno.

Quando armi il pallone d'emergenza (ossia lo prepari e lo lanci) in che posizione sei ?
Ti trovi in verticale (testa in alto pinne in basso) ? (la mia sfera si è illuminata, tra i flutti dello spazio-tempo, mostrandomi questo "tarocco")
Mi sbagliò ????

Prego rispondere con onestà e sincerità o l'oracolo non ti darà il suo "responso" ..........


Cordialmente
Rana

[Sampe]

Ti parlo della mia esperienza personale, perché nok essendo instruttore non me la sento di darti consigli.
I primi lanci in assetto li facevo in verticale leggermente negativo, per restare in quota bastava pinneggiare leggermente, però io gonfiavo con lo scarico dell erogatore, ma penso che usando la FAA cambi poco, andando avanti ho iniziato a fare la stessa cosa in orizzontale, sempre leggermente negativo e con 2-3 respiri lanciavo il pedagno, il solo consiglio che mi sento di darti è di lanciare il pedagno ogni volta che puoi, perché pallonare con il pedagno è pericoloso ed è meglio esercitarsi sempre

[blo56]

Ciao Blo56,
rispondere al tuo quesito richiede doti degne di un bravo "chiaroveggente"

Nel senso che dalla tua descrizione mancano tantissimi aspetti che impediscono di capire dove il problema, o meglio i problemi si annidano.

Cosi armato della fatidica "sfera di cristallo" con l'aiuto di un "pendolino" ... mi accingo a leggerti la mano

Punto uno.

Quando armi il pallone d'emergenza (ossia lo prepari e lo lanci) in che posizione sei ?
Ti trovi in verticale (testa in alto pinne in basso) ? (la mia sfera si è illuminata, tra i flutti dello spazio-tempo, mostrandomi questo "tarocco")
Mi sbagliò ????

Prego rispondere con onestà e sincerità o l'oracolo non ti darà il suo "responso" ..........


Cordialmente
Rana

Ciao. Prima del lancio, cerco di concentrarmi e rimanere in assetto, (gambe leggermente in giù per via di qualche peso che devo eliminare) poi il caos. Posso pensare che trattengo troppo il rocchetto, poi riprendendo a respirare la positività fa il resto. A parte i tutorial che rivado a vedermi, qualche consiglio pratico? Grazie!

[paolo55]

Perche' non ti fai fare un filmino e lo confividi?
A quel punto la soluzione arrivera' di sicuro
Ciao
Paolo

[Mercurio90]

Partiamo male! Lancio pedagno non è per forza emergenza, anzi... E soprattutto non c'entra nulla con la sezione Tecnica. Vabbè andando oltre....
se quando lo spari vai su..... O trattieni il respiro o non lasci scorrere il rocchetto e quindi vai su insieme al pallone o fai entrambe le cose .......
Dato che la tua situazione è questa.... Assolutamente non fare prove dopo tuffi al limite del NDL... Ci manca solo che fai una pallonata.
Dedica qualche tutto in acqua bassa per padroneggiare questa pratica che dovrebbe essere scontata per tutti ma non lo è per troppi.
Dovresti darci qualche info in più.
Che pallone usi? Aperto chiuso semichiuso?
Il filo dove lo tieni arrotolato? Spool reel o qualche ibrido?
Come lo gonfi? Bocca erogatore principale frusta ecc?

[RANA]

Ciao. Prima del lancio, cerco di concentrarmi e rimanere in assetto, (gambe leggermente in giù per via di qualche peso che devo eliminare) poi il caos. Posso pensare che trattengo troppo il rocchetto, poi riprendendo a respirare la positività fa il resto. A parte i tutorial che rivado a vedermi, qualche consiglio pratico? Grazie!

Ciao Blo56.
Grazie per la risposta e per aver accettato in maniera costruttiva il mio umorismo.

Quello che mi colpisce di più della tua risposta è la frase che ho messo in rosso:

"poi riprendendo a respirare la positività fa il resto"

La respirazione non va, o meglio, non andrebbe interrotta, soprattutto quando lanci il pallone, andare in apnea quando si fa un operazione che potrebbe farti repentinamente cambiare la quota non è il massimo.

Inoltre la respirazione è il "collegamento" più forte che unisce la mente al corpo (si ... , lo so, queste frasi cosi "profonde" sono il retaggio di una bellissima esperienza nello yoga) cosa voglio dire:
nel lancio del pallone, quando fatto nel blu senza punti di riferimento è fondamentale aver sviluppato una buona propriocezione sott'acqua, con il termine " propriocezione" intendo la capacità di essere consapevoli e quindi di saper gestire la propria posizione e la postura del corpo.
La consapevolezza della nostra posizione, e della postura del corpo passa attraverso il controllo del respiro.

Nello yoga si dice che chi controlla il respiro controlla la mente chi non controlla il respiro non controlla neanche la mente.

Tutto questo mi porta a pensare che hai ancora dei problemi di acquaticità, o meglio che la tua acquaticità è ancora un pochino acerba, deve maturare.

Quando lanci il pallone la tua attenzione si sposta completamente sulle operazioni che fai per lanciarlo e questo toglie attenzione al tuo corpo.
Interrompi la respirazione, e perdi il controllo di quello che fanno gambe ed il resto del corpo.
Cosi senza punti di riferimento il pallone e la sua sagola diventano gli unici riferimenti per te ma ...........

Ma ..... il pallone che stai lanciando e la sua sagola non sono riferimenti perché si muovono ad unisono con te, lo diventano solo quando il pallone raggiungendo la superficie stabilizza la sagola e la rende un vero punto fisso rispetto al tuo moto.

In queste condizioni, non è il pallone che ti tira su ma semplicemente il tuo corpo che lasciato a se stesso, senza consapevolezza, finisce per farti cambiare quota ed il bello: che tu non te ne accorgi perché in fondo rispetto al tuo apparente punto di riferimento ( che come abbiamo detto è il pallone stesso ma questo non è un punto di riferimento mentre lo lanci ma solo quando raggiunge la superficie) di fatto non hai scostamenti ...
Ma questo non vuol dire che tu non stia risalendo ad unisono con il pallone per effetto dei movimenti del tuo corpo (movimenti delle pinne che aumentano la spinta).

Seconda cosa in tutto questo ad amplificare questo problema c'è un altra cosa che hai scritto:
"gambe leggermente in giù per via di qualche peso che devo eliminare"

L'eccesso di peso ti da una falsa percezione di stabilità ma in realtà ti costringe a continui aggiustamenti che fai con le pinne.
Fino a quando la tua attenzione è concentrata sull'assetto tutto sembra andare bene, perché l'eccesso negativo non si evidenzia in una difficoltà nell'assetto.
Le pinne spostano e quindi spingono molto più di quello che pensi, per cui piccoli spostamenti di pinne generano spinte anche di diversi kg questo fa si che fino a quando sei concentrato, questi micro aggiustamenti con le pinne che non li percepisci nemmeno agiscono stabilizzandoti e questo ti crea una falsa sensazione di controllare l'assetto.

Ma ...... ma quando la tua attenzione si sposta su altro (in questo caso il lancio del pallone) ecco che i problemi saltano fuori, le pinne non seguono più le percezioni dell'assetto date dalla tua attenzione ma finisci solo per muoverle per stabilizzare i movimenti che fai nell'approntare il pallone e questo porta al cambio di quota, che attribuisci al pallone ma non è questo.

Diciamo che dovresti allenarti al lanciare il pallone stando a 15 - 30 centimetri dal fondo, in questo modo visivamente hai un punto di riferimento certo, il fondale, che non devi toccare (ossia devi rimanere sempre a circa 30 cm. di distanza) ma da cui non devi neanche allontanarti.
In questo modo mentre appronti il pallone hai anche un riferimento visivo che ti aiuta a calibrare i movimenti delle pinne e quindi a sviluppare quella necessaria propriocezione inconscia della tua posizione necessaria a poter distogliere l'attenzione dall'assetto per dedicarti ad altre operazioni come appunto il lancio del pallone, il tutto senza cambio di quota e continuando a respirare correttamente.

Ovviamente se nel fare questi esercizi riduci anche la tua zavorra prendi due piccioni con una fava

Ma se ti ostini a provare il lancio da solo nel blu, senza neanche la presenza di qualcuno in grado di capire gli errori che fai, secondo me butti via solo tempo.....
... prima o poi sicuramente imparerai ma in questo modo impiegherai tanto tempo.

Cordialmente
Rana

[GardaReb]

Ma la domanda fondamentale è: come gonfi il pedagno?

Rispondi tu, non gli istruttori

[erino2707]

Ciao Blo 56

1 quando inizi il lancio del pedagno ti rilassi trovi il tuo assetto non avere fretta nessuno ti corre dietro
apri il pedagno ti prendi una bella boccata d aria e inizi a gonfiare serve solo una po d aria non tutta quella che hai nei polmoni NON respirare di nuovo perche facendo cosi sali lascia il pedagno che parte e vedrai che tu non sali
Appena hai lanciato il pedagno riprendi la tua respirazione
Quasi a tutti le prime volte hanno fatto la pallonata poi con l esperienza vedrai sarà una cavolata
Buone bolle

[zephyr73]

Verifica anche la pesata. Se hai troppi kg nel gav hai dell'aria che serve a compensarli. A basse profondità il volume varia maggiormente con la variazione della profondità. Se sali di qualche metro l'aria si espande molto, diventivi positivo, l'aria si espande ulteriormente, diventi ancora più positivo,... e cosi via.
Diventa un circolo vizioso, e ti ritrovi in superficie dopo una pallonata.
Saluti.