Originariamente inviato da Mercurio90
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Mi rendo conto anche io, da ricreativo eh lo sottolineo, che molti ricreativi sono "fuorilegge". Il problema, secondo me per quella che e' la mia piccola esperienza, e' che molti ricreativi si immergono solo d'estate, sempre e solo al seguito della guida del diving (cosa di per se' sacrosanta, per carita') smollando pero' ogni responsabilita' su quest'ultimo e seguendolo come fa un gregge di pecore col cane pastore. Ora, messi cosi' e me lo chiedo senza polemica, 'ndo stanno la consapevolezza, la coscienza di se' e di cio' che ci circonda, la sicurezza? Cosa hanno passato i corsi delle varie didattiche?
Che poi, pure li'... credo in buona fede che in tutte le didattiche, fin dal primo grado, sia prevista l'istruzione all'uso del pedagno.
Sta alla coscienza e alla professionalita' dei singoli istruttori ribadire il concetto nel tempo, certo, ma non solo, non solo, anzi. Sta poi anche e sopratutto alla consapevolezza dei singoli subbi tenersi allenati, con le gambe come con le manovre, sparando il cazzillo di tanto in tanto (magari avendo preavvisato della cosa), magari a fine tuffo che ci sta tutto. Non e' che ti ruba minuti al tempo di fondo, intanto che te ne stai ai tuoi 6 metri per i tre minuti canonici lanci e sei a posto. E se i minuti diventano 4 o 5 amen, le prossime volte vedrai che torneranno 3. Questa quantomeno e' la mia opinione, cosi' come penso che se i taaaanti ricreativi (perche', oh, alla fine siamo tanti davvero, e per fortuna aggiungo) avessero davvero coscienza della subacquea che praticano e delle implicazioni che la sua pratica comporta, questo forum avrebbe 10 volte gli iscritti che ha, per essere cauti

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