Originariamente inviato da paolinus
Visualizza il messaggio
Condivido.
Io non ho mai usato 3 o 4 stage - il mio brevetto trimix è normossico, pertanto mi sono fermato alle classiche 2.
Ovviamente se il contesto cambia cambiano le strategie e come dici tu: la dove il problema non si pone ora si pone (scusa il gioco di parole spero si sia capito il concetto).
Io penso che la dove le decompressive siano fondamentali per la decompressione bisogna non solo garantire di averle ma anche prevedere una ridondanza (almeno di gruppo).
Lasciarle un punto ha dei vantaggi ma apre al rischio di non ritornare in quel punto, qui sta alle capacità ed abilità dei subacquei nel valutare benefici e potenziali rischi anche e soprattutto in funzione del luogo e dell'attività.
non si può a priori dire ciò che è giusto o sbagliato.
Lo scooter mi affascina, ne intravedo enormi potenzialità ma anche rischi dovuti alla troppa sicurezza che porta a sottovalutare lo stress.
lo scooter permette al subacqueo di esplorare circa 10 volte quello che senza si riuscirebbe a fare, lasciando il subacqueo in una condizione fisica rilassata (nello yoga c'è una similitudine per definire questo stato: è come se il nostro corpo sia una macchina in folle con il motore acceso pronta a partire).
Ma bisogna sempre aver ben chiaro che nel momento in cui dobbiamo partire fisicamente passiamo in una condizione di stress e questo non deve coglieci di sorpresa.
Va bene ora mi sono perso nei miei pensieri, ma condivido lo scooter è in condizioni di configurazione pesante una necessità per garantire un buon livello di mobilità se e quando questa è necessaria.
Concludo dicendo che uno dei miei sogni nel cassetto è girare tutta la coperta dell'Haven grazie proprio allo scooter, penso che sia una figata pazzesca.
Cordialmente
Rana
Commenta