Ma scusa, se non soffri molto il freddo e già possiedi una buona semi-stagna, usa quella... A che ti serve una muta stagna per immergerti a metà ottobre, quando l'acqua è ancora calduccia?
Io pure non soffro molto il freddo, e la stagna non l'ho mai usata neanche una volta, nè ci tengo ad incasinarmi la vita. E sono arrivato a fare immersioni sotto un metro di ghiaccio, in lago:
foto2.jpg
Per il GAV invece dipende da che bombole ti danno e se il tuo jacket si presta al montaggio su un BIBO.
Quelli molto vecchi, come il mio vecchio Coltri scomponibile, con lo schienalino in plastica, il cinghiaccio che lavora direttamente su di esso ed il sacco amovibile ed a gonfiaggio posteriore, consente facilmente il montaggio su BIBO (quando lo comprai nel 1989 usavo ancora il mio vecchio Bibo Aralu).
I jacket moderni, invece, spesso non sono compatibili con un bibo, e quindi ti servirà un GAV apposito.
Da giovane, negli anni '80, era normale fare immersioni con un bel bibo carico di aria sino a 55-60 metri, e con deco sempre in aria (bombolino aggiuntivo, o, più di frequente, bombole appese al trapezio a 6m sotto l'imbarcazione - in alcuni casi a 6m appendevamo un paio di ARO).
Oggi queste immersioni sono già considerate tecniche, e francamente non le faccio più da almeno 25 anni. L'aria sotto i 40-45 metri può dare facilmente ebbrezza, esistono ora miscele di elio apposite che evitano il problema. Mai usate, ma se per qualunque motivo dovessi immergermi oltre i 40 metri, vorrei un bel trimix, mica l'aria...
Siccome non credo che in una immersione "discover tech" vi diano 100 euro di miscela a testa, significa andarsi ad infilare in una immerisone in aria profonda, con tutti i suoi rischi. Magari esacerbati da una decompressione accelerata respirando una miscela ricca di ossigeno, o addirittura ossigeno puro.
Francamente io eviterei in blocco una esperienza del genere. Troppi rischi, e per che cosa? Per poter dire di aver fatto una immersione tecnica?
Io pure non soffro molto il freddo, e la stagna non l'ho mai usata neanche una volta, nè ci tengo ad incasinarmi la vita. E sono arrivato a fare immersioni sotto un metro di ghiaccio, in lago:
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Per il GAV invece dipende da che bombole ti danno e se il tuo jacket si presta al montaggio su un BIBO.
Quelli molto vecchi, come il mio vecchio Coltri scomponibile, con lo schienalino in plastica, il cinghiaccio che lavora direttamente su di esso ed il sacco amovibile ed a gonfiaggio posteriore, consente facilmente il montaggio su BIBO (quando lo comprai nel 1989 usavo ancora il mio vecchio Bibo Aralu).
I jacket moderni, invece, spesso non sono compatibili con un bibo, e quindi ti servirà un GAV apposito.
Da giovane, negli anni '80, era normale fare immersioni con un bel bibo carico di aria sino a 55-60 metri, e con deco sempre in aria (bombolino aggiuntivo, o, più di frequente, bombole appese al trapezio a 6m sotto l'imbarcazione - in alcuni casi a 6m appendevamo un paio di ARO).
Oggi queste immersioni sono già considerate tecniche, e francamente non le faccio più da almeno 25 anni. L'aria sotto i 40-45 metri può dare facilmente ebbrezza, esistono ora miscele di elio apposite che evitano il problema. Mai usate, ma se per qualunque motivo dovessi immergermi oltre i 40 metri, vorrei un bel trimix, mica l'aria...
Siccome non credo che in una immersione "discover tech" vi diano 100 euro di miscela a testa, significa andarsi ad infilare in una immerisone in aria profonda, con tutti i suoi rischi. Magari esacerbati da una decompressione accelerata respirando una miscela ricca di ossigeno, o addirittura ossigeno puro.
Francamente io eviterei in blocco una esperienza del genere. Troppi rischi, e per che cosa? Per poter dire di aver fatto una immersione tecnica?
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