@M. Io parlavo di una pony, non di una stage
Non sono la stessa cosa.
Cose che fanno paura: il mono con l’octopussy
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Originariamente inviato da M. Visualizza il messaggio
Considera che la 7 litri alluminio è praticamente neutra. Ci metti un primo stadio con manometro a frusta corta, secondo stadio ed imbraco simil dir a due moschettoni. I due moschettoni alto e basso li agganci ai due d ring sinistri del gav.
Mi pare una cosa molto facile, portata così dovrebbe essere una cosa che si gestisce molto facilmente
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Originariamente inviato da Sampe Visualizza il messaggioLa pony si attacca direttamente al mono con un fascione morbido, penso che basti un secondo stadio, magari un mini manometro giusto per controllare pressione, tanto serve solo per risalire da -x a 0
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Originariamente inviato da Steinoff Visualizza il messaggioAnche io ci stavo pensando, come si potrebbe configurare? Cioè, come me la porto dietro? La accoppio alla principale, con un'unica frusta dal primo stadio, può essere corretto?
Insomma, tipo bibo alla fine...
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La pony si attacca direttamente al mono con un fascione morbido, penso che basti un secondo stadio, magari un mini manometro giusto per controllare pressione, tanto serve solo per risalire da -x a 0
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Originariamente inviato da M. Visualizza il messaggio
Prendi una bombola uso ossigeno: revisione ogni 10 anni. Poi dentro ci metti del nitrox
Insomma, tipo bibo alla fine...
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Per gli istruttori che ti formano, il sistema di coppia "funziona", perché è così che gli è così che la didattica insegna. Io, essendo un essere dotato di cerebro, e quindi essendo in grado di evolvere e progredire, mi rendo conto dei suoi limiti.
Non bisogna inoltre confondere la "perdita di contatto" (non trovare più il proprio buddy), per il quale si usa la procedura collaudata (un minuto di ricerca e risalita), con il feedback costante, prerogativa necessaria per il funzionamento del "buddy system", ma che nella realtà ha evidenti lacune.
Il buddy system è una panacea alla ridondanza, chiarito questo aspetto ognuno poi trae le proprie conclusioni e si adopera individualmente.
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C è coppia e coppia... un conto è immergersi con un compagno improvvisato magari che ti viene abbinato in un diving e un conto è scendere con l amico/a fidato con il quale si è creata una buona sintonia. Se i compagni di immersione perdono il contatto sono da evitare sacrosantamente. In tutti i tipi di immersione la coppia, come team minimo, deve funzionare bene. È importante! Poi che in certe immersioni la reale possibilità di assistenza sia limitata è pure vero. Ma anche la ridondanza di attrezzature va di pari passo. Non sono d sccordo che si accetti il venir meno della coppia. In quel caso si usa la procedura per la perdita di contatto e si risale. Poi ci si spiega con il coglione di turno
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Va bene, ti prego...
...basta così.
È quantomeno evidente che il mio sistema di insegnamento differisce parecchio da quello degli istruttori che ti hanno formato.
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Originariamente inviato da reato Visualizza il messaggioSe io vedo che il mio buddy fa le foto alle cernie e non mi presta la minima attenzione io gli metto davanti al muso un pollice verso l'alto e finisco l'immersione.
Ciò non è dovuto ad un cattivo addestramento, ma al fatto che condurre l'intera immersione, e tutte le immersioni nell'intero arco della propria "vita sub", supponendo di avere un costante contatto (sia visivo che di separazione) con il proprio buddy (o comunque con un altro sub) è semplicemente una utopia.
Quindi il tuo buddy che fotografa la cernia, ci sarà sempre, anche perché se non ci fosse, l'immersione perderebbe anche il senso che suggerisce il termine "ricreativa".
Quindi perché si accetta il sistema di coppia? Perché è meglio di niente. Del resto per far si che un problema si trasformi in un incidente devono verificarsi due occorrenze: un malfunzionamento (raro) e la non immediata disponibilità del compagno (molto più frequente).
Se perdere la tua vita è per te un rischio accettabile, lo è anche per me.
Se io scendo con il sistema di coppia e vedo che questo non funziona, semplicemente, risalgo prima che un incidente possa avvenire.
C'è un concetto che è la somma di tutte le verità e che si scontra con questa idea del "semo tutti amici", ovvero che un sub in acqua è fondamentalmente solo, anche nelle ricreative. Quando si accetta questo fatto, si traggono le proprie conclusioni e si agisce di conseguenza: c'è chi pur comprendo il rischio, lo accetta e continua come prima (come un motociclista che mette il casco e spera di non avere mai un incidente); e chi comincia a pensare che forse sarebbe il caso di ridurre tale rischio perché "non si sa mai" (la pony di cui parlavamo nei precedenti messaggi).
Per quanto mi riguarda entrambi i modi di pensare sono accettabili, sono scelte personali, nessuno ti obbliga a seguire l'una o l'altra strada, ma credere che il "buddy system" sia un valido sostituto alla ridondanza, è quantomeno ingenuo.
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Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio
Su carta funziona... peccato che nella pratica lui starà facendo le foto alle cernie, e mi immagino il "sub ricreativo" che trovandosi all'improvviso senza aria gira per i fondali a trenta metri in cerca di qualcuno che (forse) gli dia aria, invece di skizzare su come un razzo, perché sa che li l'aria c'è sicuramente.
E' per questo che ho sottolineato che il "buddy system" funziona bene nelle simulazioni e solo quando c'è una relativa situazione di calma, ma paradossalmente nelle emergenze (e cioè quando effettivamente servirebbe ad evitare un incidente) va a farsi benedire.
Il sistema di coppia funziona per due subacquei, non per uno solo di essi. Se io vedo che il mio buddy fa le foto alle cernie e non mi presta la minima attenzione io gli metto davanti al muso un pollice verso l'alto e finisco l'immersione.
Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggioIl motivo per cui non ci sono (troppi) incidenti non è dovuto al fatto che questo sistema sia sicuro, ma semplicemente perché l'attrezzatura oggi è ragionevolmente affidabile, quindi l'ipotesi di "restare improvvisamente senza aria" (limitatamente a problemi tecnici imprevedibili) è remota e quindi scendere senza ridondanza è un rischio accettabile.
Perdere la tua, di vita, non la mia.
Se io scendo con il sistema di coppia e vedo che questo non funziona, semplicemente, risalgo prima che un incidente possa avvenire.
L'atteggiamento di dire che il sistema di coppia non funziona SEMPRE PER COLPA DEGLI ALTRI CHE FANNO LE FOTO ALLE CERNIE è il più sbagliato che ci possa essere, perché se il tuo buddy non ti considera e tu continui allegramente l'immersione non puoi poi dare la colpa a lui se succede qualcosa, essendo la coppia formata da due persone (ma forse questo l'ho già detto).
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Originariamente inviato da Albertosixsix Visualizza il messaggio
Risalita da 30 metri senza aria ? Prova un po a farlo
Non hai proprio letto l'altra metà o c'è qualcosa che non è chiaro nella frase: "se non avessi più aria per un motivo tecnico x prendo la fonte d'aria alternativa del mio compare e risalgo e non serve nessuno che mi rianimi."
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Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
Si effettivamente l'unica spiegazione possibile è proprio quella di famigliarizzare con l'attrezzatura per i corsi futuri,
non avevo considerato questa possibilità perchè non sono interessato a corsi più tecnici.
So bene che il sistema non è ridondante cosi, ma infatti non faccio immersioni in solitaria
Ovviamente all'inizio la acquisisci e a utilizzi senza rifletterci, poi con l'esperienza maturi il tuo pensiero critico e decidi che fare, io ho continuato a utilizzare i due primi stadi separati anche se uso ancora solo un mono, conscio del fatto che da solo non sono ridondante (per dovere di cronaca con certe rubinetterie complice anche la elevata lassità delle mie spalle, riesco pure a chiudere i rubinetti ma misurati i tempi non salverei aria a sufficienza per risalire) e che in ogni caso necessito del compagno.
Ciò che non capisco proprio, alla luce di tutto ciò che è stato detto come la capitaneria di porto di Arenzano richieda il doppio primo stadio obbligatorio anche per l'immersione "ricreativa" sulla Haven
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Originariamente inviato da coffy84 Visualizza il messaggioil fatto di iniziare a famigliarizzare con della attrezzatura che poi utilizzerai sul bibo, ma fin dal primo corso ci fanno usare due primi stadi separati ma ciò non toglie che comunque non sei ridondante e nemmeno che puoi affrontare una solo dive
Si effettivamente l'unica spiegazione possibile è proprio quella di famigliarizzare con l'attrezzatura per i corsi futuri,
non avevo considerato questa possibilità perchè non sono interessato a corsi più tecnici.
So bene che il sistema non è ridondante cosi, ma infatti non faccio immersioni in solitaria
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npole
Mai avuti problemi agli erogatori e sempre usato bibo con due erogatori indipendenti.
Se un erogatore non mi convince lo metto da parte e ne monto un altro di cui mi fido di piu'.
A parte i corsi tanti anni fa mai usato un octopus ne' quello che chiamo il mezzo bibo e cosi' mia moglie
Mio figlio ha iniziato a 7 anni con un 12 corto e due erogatori e poi verso i 12 anni ha iniziato a fregare i bibo.
Sono probabilmente sempre stato molto fortunato e spero di riuscire a restare calmo, cosa facile se non succede nulla di grave, senza bisogno di ricorrere alle parole di commiato di qualche amico del forum che conosce il mio amore per il mare.
Faccio riferimento ai corsi perche' ogni tanto parlando con mio figlio mi dice che alcuni insegnamenti li ha avuti da me o da sua madre e non da chi gli ha fatto i corsi fino all' advanced.
Mah, l' importante alla fine e' imparare a fare.
Ma io non mi sono inventato nulla ed i miei istruttori mi hanno raccontato molto rispettando i programmi ma aggiungendo molto della loro esperienza.
Poi mi sono specializzato in un percorso individuale con i suoi pro ed i suoi contro e questo fa di me un ronin.
Resto molto curioso ed e' per questo che ogni tanto stuzzico il dialogo. E' anche un modo simpatico per restare aggiornato su alcune tendenze.
Ciao
Paolo
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