Cose che fanno paura: il mono con l’octopussy

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  • npole
    ha risposto
    Originariamente inviato da Steinoff Visualizza il messaggio
    Che conclusioni posso trarre?
    Non so quante immersioni tu abbia fatto, ma prova a ricordarle, e immagina che io ti chiuda la bombola in un qualsiasi momento di una qualsiasi di quelle immersioni, senza ovviamente che tu lo sappia in anticipo... adesso, puoi onestamente dirmi che in ogni frangente di ognuna di quelle situazioni, tu avresti avuto l'octopus del compagno a portata di mano, o comunque ad una distanza tale da rendere agevole il suo utilizzo, considerando il fatto che non si tratterebbe di una simulazione ma di una situazione reale dove stai effettivamente rischiando la tua vita e che quindi, in quel frangente, presumibilmente non sarai la persona più calma del mondo.
    Se hai il minimo dubbio che in certi casi, effettivamente, non saresti stato in grado di raggiungere la tua (sua) fonte d'aria alternativa, per "colpa" tua o sua non fa differenza, allora ti renderai conto che certi limiti esistono eccome.
    Adesso prova a immaginare se avesse avuto una stage tutta tua da dove poter ciucciare l'aria in caso di (fortunatamente rari) problemi.
    Quale delle due soluzioni reputi, concretamente, più sicura?
    Ecco, è solo questo che ho voluto evidenziare (sempre secondo il mio modo di pensare) e non che il buddy-system sia una cagata pazzesca, per dirla alla Fantozzi.

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  • npole
    ha risposto
    Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio

    potresti fare un esempio di configurazione (rec) ridondante e che esula dal sistema di coppia?
    Stage, pony, whatever. Ma ne abbiamo già parlato.
    Per me la subacquea andrebbe insegnata come "solo diver", relegando il ruolo del buddy ad un assistente, un aiuto aggiuntivo, quando la propria ridondanza non è sufficiente a risolvere il problema, e non come ad un componente fondamentale della propria sicurezza. Mi rendo conto che questo, in ambito ricreativo, è decisamente poco pratico e quindi accetto il "compromesso".

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  • npole
    ha risposto
    Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
    Scusami, fammi capire.
    Per te il sistema di coppia non è più tale se ogni 15 al massimo 20 SECONDI! non ci si fa un check ???
    No, ammettendo che l'espressione non era facilmente decifrabile, intendevo il check passivo, ovvero la consapevolezza della posizione e lo stato dell'altro subacqueo.
    Mi capita spessissimo, anche se non posso certo farci una statistica, che si verifichi una situazione in cui il sistema di coppia mostrerebbe i propri limiti, se si verificasse un problema proprio durante il periodo di "black out", cioè quando uno dei due subacquei (o entrambi) sono distratti da altre attività (attenzione richiamata da un pesce, da un problema proprio, da una foto, da altri motivi) e quanti secondi intercorrerebbero tra il presentarsi del problema e l'intervento del compagno, o semplicemente quanto tempo occorrerebbe al compagno per accorgersi di quello che sta succedendo o per rispondere all'eventuale segnale del compagno in difficoltà e quindi come si svolgerebbe l'evolversi degli eventi.
    Sono giunto alla conclusione che la preparazione in ambito ricreativo, della media dei subacquei, mal si adatta al sistema di coppia che prevede una più alta disciplina e consapevolezza di condurre un'immersione.
    Non sono disfattista, sono realista. E per me il sistema di coppia oggi esiste per le considerazioni già espresse in precedenza, ovvero non perché sia il sistema più sicuro, ma perché è quello ragionevolmente sicuro compatibilmente con un gear sufficientemente semplice. Se nello standard ricreativo (fin da OW) avessero aggiunto l'obbligo di una stage, sarebbe stato enormemente più sicuro, ma visti i pochi incidenti, praticamente poco conveniente.

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  • Steinoff
    ha risposto
    Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio

    Spero che quel "centimetri" sia un modo di dire... altrimenti non applichi il sistema di coppia, ma di copulazione subacquea!
    -
    M'hai fatto morire
    -
    Si beh, era per dire che non ci dovrebbero essere distanze esagerate, ma gestibili senza alcuna difficoltà e in un tempo ragionevolmente ridotto.
    Sto editando la primissima risposta, aggiungo che la distanza da sola non basta. Quel che più serve è la consapevolezza di quel che si sta facendo, costante.
    La distanza è solo uno degli elementi.
    Se il sistema di coppia viene applicato, funziona. I problemi possono uscir fuori se non lo si applica, ma del resto uscirebbero fuori in qualsiasi situazione, di qualsiasi ambito, in cui si omette di seguire una procedura di sicurezza.
    Poi, sul perché la procedura di sicurezza non viene seguita si apre un mondo.
    In Corsica ho fatto 4 tuffi. Il primo con una guida, credo volessero vedere che livello avevo. Le altre tre in coppia con altri sub di pari grado, o anche superiore. Con un belga ho condotto io, e lui è stato precisissimo. Il terzo tuffo ero con un francese, eravamo al relitto della Pinella, fondo 12 metri, il francese era ovunque tranne che vicino a me. Lo raggiungevo, e 30 secondi dopo era gia altrove. Amen. L'ultimo tuffo con un genovese, un sub di lunga esperienza a quanto mi ha raccontato in barca. Tuffo bellissimo, lui davvero in gamba, tutto perfettamente come da regola.
    Quando vado col gruppo di cui faccio parte qui a Modena, il sistema di coppia è la regola, è automatico, non c'è neanche da dirlo, chiunque sia il mio compagno. Ci conosciamo dal primo grado, sia come allievi che come istruttori.
    Che conclusioni posso trarre?
    Ultima modifica di Steinoff; 02-09-2019, 22:00.

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  • blu dive
    ha risposto
    Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio

    Non è vero: io accetto un sistema che non offre la stessa sicurezza di uno effettivamente ridondante. Il buddy-system è un compromesso, a mio parere non è il modo più sicuro per immergersi.
    potresti fare un esempio di configurazione (rec) ridondante e che esula dal sistema di coppia?

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  • RANA
    ha risposto
    Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio
    Io invidio la tua esperienza, di tutte le tue immersioni in coppia fatte con un compagno che ti "guarda sempre le spalle" mentre esamini tutte le fessure del Mediterraneo,
    ​Se effettivamente hai vissuto quello che scrivi comprendo perché mi consideri fortunato ed effettivamente stando alla tua esperienza lo sono stato

    Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio
    la mia esperienza (parlo in generale, perché quello che faccio io nello specifico è irrilevante) vede subacquei ben meno diligenti. Non stiamo parlando di gente che si fa beatamente i fatti propri per l'intera immersione, ma le situazioni in cui la coppia non è più a check per 15-20 secondi la vedo praticamente nella quasi totalità delle immersioni.
    Scusami, fammi capire.
    Per te il sistema di coppia non è più tale se ogni 15 al massimo 20 SECONDI! non ci si fa un check ???

    Alt - c'è un problema.
    Io non faccio ogni 20 secondi un OK al mio compagno, ogni 15 secondi è follia - scusa la franchezza.

    Io lo guardo e ogni tanto ci facciamo l'OK - quello che tu definisci check ma non ogni 15 secondi - se in un minuto chiedo 4 volte l'Ok al mio compagno questo pensa che sono ubriaco come minimo.

    Con questo non ci perdiamo di vista.

    Forse alla base del nostro non comprenderci c'è un concetto diverso di sistema di coppia.

    Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio
    Quindi sarò estremamente sfigato, oppure mi immergo solo con brutti ceffi, ma è questa esperienza che mi ha portato a pensare (non certo da ieri) che il sistema di coppia forse non funziona così bene,
    Forse devi rivedere tu, qualche aspetto del modo che hai d'immergerti e le aspettative nei tuoi compagni ?
    Forse, è solo un suggerimento.

    Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio
    non perché sia fallato in origine, ma perché pretende di essere applicato in un contesto che si discosta da quello ideale.
    Va bene dai, non c'è problema sei convinto di quello che dici e sinceramente non mi va di sbattere contro i "muri di gomma" non condivido ma porto rispetto

    Cordialmente
    Rana

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  • npole
    ha risposto
    Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
    Tu accetti, per buona, un eccezione negativa e la porti a regola, questo io non lo condivido.
    Non è vero: io accetto un sistema che non offre la stessa sicurezza di uno effettivamente ridondante. Il buddy-system è un compromesso, a mio parere non è il modo più sicuro per immergersi.

    Tu continui ad affermare che la corretta preparazione di entrambi i subacquei in un sistema di coppia, rendono questo sistema ragionevolmente sicuro; e io ti ho già ripetuto più volte che questa tua considerazione è corretta, ma che si basa appunto sul presupposto che tale affermazione (subacquei diligenti) sia vera e che il contrario sia l'eccezione.

    E' possibile che noi due viviamo in mari differenti, ma io vedo (e leggendo il thread non mi pare di essere l'unico) esattamente l'opposto, ovvero che qualche volta i sub si fanno in cazzi loro (pur facendo parte di un sistema di coppia).

    Io invidio la tua esperienza, di tutte le tue immersioni in coppia fatte con un compagno che ti "guarda sempre le spalle" mentre esamini tutte le fessure del Mediterraneo, la mia esperienza (parlo in generale, perché quello che faccio io nello specifico è irrilevante) vede subacquei ben meno diligenti. Non stiamo parlando di gente che si fa beatamente i fatti propri per l'intera immersione, ma le situazioni in cui la coppia non è più a check per 15-20 secondi la vedo praticamente nella quasi totalità delle immersioni. Quindi sarò estremamente sfigato, oppure mi immergo solo con brutti ceffi, ma è questa esperienza che mi ha portato a pensare (non certo da ieri) che il sistema di coppia forse non funziona così bene, non perché sia fallato in origine, ma perché pretende di essere applicato in un contesto che si discosta da quello ideale.

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  • RANA
    ha risposto
    Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio
    La teoria che citi è giusta, difatti non ho detto che il sistema di coppia non funziona su carta, ma nella pratica è troppo pieno di "se": la tua sicurezza (parte di essa) dipende dal fatto che elementi non direttamente sotto il tuo controllo, si comportino esattamente come hai previsto. Nel tuo caso questo può essere vero, ma una verità universale del subacqueo ricreativo? A me non pare.
    Ciao Npole.
    ​Penso che ci siamo detti tutto.

    Ovviamente non ho intenzione di farti cambiare idea, è giusto che tu possa affermare le tue opinioni e seguirle, il mio è solo un confronto con te.
    A chi legge farsi un opinione.

    Premesso questo, una cosa te la dico serenamente e senza polemica con amichevole franchezza.

    Non scrivere come se tu sei il depositario di ciò che è vero a livello pratico ed io il teorico che non va in acqua e che non sa di cosa parla nei fatti.

    La mia non è teoria, o almeno non solo teoria.
    Teoria, perché come istruttore la insegno, la spiego, cerco di farla capire, pratica perché quello che ho scritto è effettivamente quanto ho vissuto e vivo e vedo sott'acqua.

    In ambito ricreativo, ti sembrerò presuntuoso e forse lo sono, ma, non posso permettermi anche solo come istruttore, di basare la sicurezza mia e soprattutto dei miei allievi su aspetti che non conosco e di cui devo fare atto di fede.
    Il giorno che mi rendo conto che tu hai ragione smetto di fare l'istruttore.

    Io scelgo il luogo, e lo scelgo con cognizione di causa (conosciuto di cui so ogni aspetto), e programmo un attività che so con certezza di poter gestire in ogni aspetto e/o fatto che sia oggettivamente prevedibile - è ovvio che non posso prevedere l'ipotesi che un drago marino mi attacchi, ma posso prevedere l'effetto di onde, correnti, visibilità ecc, ecc.

    Al di fuori dell'attività didattica io non mi affido a nessuna strana alchimia o gioco statistico.
    Se m'immergo stabilendo a priori che tra me e il mio compagno ci si attiene "al sistema di coppia" io sto vicino al mio compagno ed il mio compagno sta vicino a me.
    Ci guardiamo a vicenda, ci alterniamo nelle attività entrambi rimaniamo vigili, consapevoli l'uno dell'altro.
    In questo modo affrontiamo l'immersione e le sue incognite.

    Io non sono un "marziano", ne "superman" quanto faccio lo vedo fare da tanti subacquei - anche se per correttezza ammetto di vedere anche tanti subacquei che s'immergono contando su un falso sistema di coppia perché effettivamente si fanno gli affari propri senza guardarsi ma queste sono eccezioni - non regola.

    Tu accetti, per buona, un eccezione negativa e la porti a regola, questo io non lo condivido.

    Cordialmente
    Rana

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  • npole
    ha risposto
    Originariamente inviato da Steinoff Visualizza il messaggio
    Non ci possono essere X metri nel sistema di coppia. X centimetri casomai.
    Spero che quel "centimetri" sia un modo di dire... altrimenti non applichi il sistema di coppia, ma di copulazione subacquea!

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  • npole
    ha risposto
    Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
    Se la tua esperienza ti ha fatto toccare con mano che nella pratica non riesci a stabilire un corretto sistema di coppia perché troppo rigido per te, o per le persone con cui t'immergi, comprendo quello che hai scritto.
    Mi sono guardato intorno e sono arrivato a delle conclusioni che si scontrano col concetto di sistema di coppia, o quantomeno che lo fanno apparire nettamente meno sicuro di quello che è in realtà o dimostrabile con la teoria.
    A mio parere i tempi di reazione, in una situazione di emergenza sono troppo risicati per poter pensare che in ogni momento dell'immersione il partner sia sempre pronto a fornire assistenza.
    Principalmente perché un problema che si presenta dopo innumerevoli immersioni in regola fa abbassare la soglia di attenzione, è umano.
    Fortunatamente i problemi che richiedono un'immediata fonte d'aria alternativa o comunque l'assistenza immediata (in secondi) del proprio partner sono rari e per questo si accetta il sistema di coppia, ma non perché questo sia sicuro quanto un vero sistema ridondante.

    Io al contrario di te ho un esperienza nella pratica diversa dalla tua.
    Mi sono sempre immerso con tutti e non ho mai riscontrato le difficoltà nell'applicare il sistema di coppia che hai incontrato tu.
    Non ho difficoltà nell'applicazione, o meglio nell'accettazione di tale sistema, sono però realista e mi rendo conto dei suoi limiti. Limiti che comunque, come detto, accetto, altrimenti (come qualcuno ha suggerito) dovremmo obbligare tutti all'uso di un backup, ma questo si scontrerebbe con la praticità delle immersioni ricreative e non so a chi converrebbe. In definitiva si accetta un compromesso.

    La teoria che citi è giusta, difatti non ho detto che il sistema di coppia non funziona su carta, ma nella pratica è troppo pieno di "se": la tua sicurezza (parte di essa) dipende dal fatto che elementi non direttamente sotto il tuo controllo, si comportino esattamente come hai previsto. Nel tuo caso questo può essere vero, ma una verità universale del subacqueo ricreativo? A me non pare.

    Lascia un commento:


  • amrvf
    ha risposto
    Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
    Se mi domandi quante immersioni ho condiviso io con un fotografo subacqueo in 26 anni ti rispondo forse due ma non sono sicuro
    Ma ti pare che m'immergo con un maniaco della fotografia, io che mi rompo dopo 20 secondi ?
    Nessuno t'impone un compagno e al compagno si può e si deve parlare, ci si accorda, ci si viene incontro.
    Evito i fotografi perché io non sto a guardarli, per questo premetto che non vado con loro si dall'inizio.
    Senza contare che i fotografi sono i primi ad andare in solitaria, per ovvi motivi.

    Se io sono in un diving e mi danno un compagno con la macchina fotografica, io sono il primo ad alzare la mano e far presente le mie esigenze.
    quando mi immergo con i diving da fotografo non faccio coppia con nessuno e (quando il diving non mi conosce) lo chiarisco e concordo molto bene prima dell'immersione. non faccio macro, fotografo essenzialmente ambiente, pochi animali (quei pochi che capitano) e nella maggior parte dei casi i miei soggetti preferiti sono subacquei ambientati. è naturale quindi che io stia in prossimità del gruppo e delle guide che conoscendomi sanno che "ronzerò" sempre intorno a loro. sempre bibo, anche @10 metri.

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  • Steinoff
    ha risposto
    Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio
    Per me un octopus, facente parte dell'equipaggiamento di un altro sub a X metri di distanza è ben lontano dal concetto di "ridondanza".
    Perdonami Npole, pero' questo non e' sistema di coppia, questo e' ognun per se' e speriamo in Dio. Non ci possono essere X metri nel sistema di coppia. X centimetri casomai. Questo non te lo insegnano nei corsi. Viene fatto per negligenza, per superficialita', per... ci si potrebbe scrivere un libro sui perche' non venga attuato.
    Il Sistema di coppia e' tale se la distanza tra i due sub e' costantemente sotto controllo, se ci si osserva spesso e ci si "parla", se si mantiene per tutta l'immersione un controllo vicendevole e continuo dell'altro, se mutualmente si e' la seconda bombola, intelligente, attenta e reattiva, di fianco al proprio buddy. Questo mi e' stato insegnato e questo faccio, ben consapevole dei limiti che comunque puo' avere tale sistema. E se voglio fare video lo dico prima, e divento consapevolmente per tutti il terzo in un sistema di coppia. Poi li ringrazio per avermi sopportato Il problema, lo vedo anche io, e' che sopratutto quando si fanno tuffi con gente sconosciuta, in vacanza magari, tutto questo non viene quasi mai rispettato. Ma a quel punto non si sta facendo il sistema di coppia, semplicemente. Io li' sotto mi ci posso inca... volare, posso pretenderlo a brutto muso davanti la maschera dell'altro, ma cosa otterrei all'atto pratico? Sopratutto, potrei iniziare a fidarmi di uno che fin'ora era un fantasma? Con questa consapevolezza, e non volendo rinunciare al tuffo per colpa dell'ennesimo peones della subacquea, ti fai il pony da 3 o 7 litri e sei tranquillo. Pero' questo e' mettere una pezza a una inadempienza operativa, una procedura che dovrebbe essere attuata vicendevolmente e invece resta disattesa.
    Ultima modifica di Steinoff; 02-09-2019, 18:01.

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  • RANA
    ha risposto
    Ciao Npole, grazie per le risposte che mi hai dato.

    Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio
    Ho affermato che il sistema di coppia, applicato ad un contesto reale, a mio parere non funziona come nei "corsi" perché prevede di condurre l'immersione (tutte) seguendo uno schema che mal si sposa con un'attività che (almeno in questo ambito) è prettamente ricreativa: non è detto che ci si immerge sempre con lo stesso partner; non è detto che tutti siano sub con centinaia o migliaia di tuffi; non è detto che un qualsiasi concatenarsi di eventi volga in una situazione inaspettata; e chi più ne ha, più ne metta.
    Ognuno di noi parla secondo la propria esperienza.
    ​Se la tua esperienza ti ha fatto toccare con mano che nella pratica non riesci a stabilire un corretto sistema di coppia perché troppo rigido per te, o per le persone con cui t'immergi, comprendo quello che hai scritto.
    Io al contrario di te ho un esperienza nella pratica diversa dalla tua.
    Mi sono sempre immerso con tutti e non ho mai riscontrato le difficoltà nell'applicare il sistema di coppia che hai incontrato tu.

    Per me il sistema di coppia non è un sistema "rigido" - dove per rigido intendo a modi palla al piede del carcerato che impedisce al subacqueo di muoversi come vuole.

    Il sistema di coppia è mantenere la corretta attenzione nei confronti del proprio compagno, questo vuol dire che ci si alterna nelle azioni.
    Quando il mio compagno osserva, che ne so una spaccatura, io gli faccio sicurezza guardandolo e vice versa lui quando sono io a guardare.
    Vuol dire mantenere una distanza che minima che garantisca un rapido intervento in caso di necessità e questo non vuol dire stare gomito a gomito.

    Insomma io nella mia pratica non ho mai riscontrato questi impedimenti che tu asserisci, neanche in qualità di istruttore.

    Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio
    Ciò che affermi è corretto: il sistema di coppia non funziona (completamente, sempre) perché è fallato, ma perché chi è chiamato ad applicarlo è un essere umano, che quindi potrebbe "fotografare la cernia per 15 secondi" mentre il fato avverso ha deciso che proprio in quei 15 secondi il compagno, che fotografava l'altra cernia, possa avere un incidente.
    Dai su l'esempio che citi è un classico che non ha senso.
    Se mi domandi quante immersioni ho condiviso io con un fotografo subacqueo in 26 anni ti rispondo forse due ma non sono sicuro
    Ma ti pare che m'immergo con un maniaco della fotografia, io che mi rompo dopo 20 secondi ?
    Nessuno t'impone un compagno e al compagno si può e si deve parlare, ci si accorda, ci si viene incontro.
    Evito i fotografi perché io non sto a guardarli, per questo premetto che non vado con loro si dall'inizio.
    Senza contare che i fotografi sono i primi ad andare in solitaria, per ovvi motivi.
    Premesso questo l'esempio non dimostra quanto dici.
    Dimostra che tu ti aspetti dal compagno comportamenti che è bene chiarire prima d'immergerti.
    Se io sono in un diving e mi danno un compagno con la macchina fotografica, io sono il primo ad alzare la mano e far presente le mie esigenze.

    Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio
    Non possiamo biasimare quindi il sub "ricreativo" se il sistema prevede uno schema rigido di conduzione dell'immersione, pena l'invalidità dello stesso.
    Non è vero il sistema di coppia non prevede schemi rigidi ma attenzione e consapevolezza, aspetti che si dovrebbero sempre avere.

    Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio
    Se chiedi a due persone di condurre una vettura in sincrono, uno sterzando, l'altro accelerando e frenando, probabilmente ci riusciranno, ma per quanto, prima che uno dei due acceleri o sterzi nel momento sbagliato?
    E' un esempio sbagliato - nessun compagno d'immersione controlla il mio gav (quelle poche volte che lo uso ) o si prende la briga di fare operazioni su di me.
    Come io non mi permetto di fare altrettanto sul mio compagno.
    Ognuno esegue l'immersione singolarmente ma sa che rappresenta la ridondanza al proprio compagno quindi deve rimanere vicino e vigile.

    Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio
    L'argomento principale comunque (che si intuisce dal titolo del thread) è relativo alla ridondanza, il sistema di coppia non è un sistema ridondante
    Questa è una tua affermazione che io considero sbagliata.

    Il sistema di coppia è ridondante per sua natura.
    Non solo pone un gruppo ara completo e funzionante a disposizione oltre al tuo ma anche una persona (un subacqueo) in grado di aiutarti nel momento del bisogno.
    Se non è ridondante questo non so cosa possa esserlo.

    Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio
    e la vera domanda è se nelle immersione ricreative ci sia effettivamente bisogno di un setup ridondante o basti il sistema di coppia, vista la bassa percentuale di incidenti.
    In ambito ricreativo la configurazione octopus e il corretto sistema di coppia formano un sistema ridondante e sicuro.

    Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio
    La risposta a questa domanda è personale e per questo motivo ci sarà chi: si affida al buddy-system perché è certo di trovare una fonte d'aria alternativa in qualsiasi momento e in qualsiasi condizione per la sua intera vita da subacqueo; e chi invece decide che questa certezza non è poi una solida certezza e che forse è meglio un setup ridondante, perché "non si mai".
    Il fatto che il sistema di coppia e l'octopus sia un sistema ridondante non è un affermazione personale ma oggettiva.

    Poi che uno consideri questo poco affidabile e ricerchi una "maggiore" ridondanza ci può stare questo è un altro discorso.

    Discorso già affrontato, inutile per me usare i due primi stadi se dietro non c'è addestramento e consapevolezza nel riuscire a gestire correttamente i rubinetti.
    Cosa che per altro richiede l'uso del bibo, allenamento, manifold ecc, ecc.
    Nella migliore delle ipotesi ci si convince di avere sicurezze che al lato pratico si potrebbero rivelare fragili.
    Meglio all'ora usare l'octopus ed applicare il corretto sistema di coppia.

    Questa è la mia opinione poi nessuno ti vieta di immergerti come pensi sia giusto, con questo non avallo affermazioni che non considero corrette, come affermare che il sistema di coppia non è ridondante, cosa non vera.

    Cordialmente
    Rana
    Ultima modifica di RANA; 02-09-2019, 17:43.

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  • Albertosixsix
    ha risposto
    Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio

    Nel caso specifico (giusto per fare un esempio) un doppio primo stadio montato su mono-bombole a noleggio, potrà rassicurare il nostro spirito, ma ha veramente poca utilità pratica.
    infatti non ha senso

    in ricreativa in tecnica in solo insomma in tutte le possibili immaginabili immersioni a mio avviso dovrebbe essere obbligatorio un doppio sistema d'aria completamente autonomo il che significa due bombole separate o comunque separabili (manifold) e doppio erogatore e questo dovrebbe diventare un obbligo come lo sono il casco in moto e le cinture in auto.

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  • npole
    ha risposto
    Mi pare una forzatura definire ridondante un sistema, la cui ridondanza, non è direttamente connessa/controllata dall'oggetto principale, che poi è il tallone d'Achille del sistema di coppia.
    Mi aspetto che un sistema ridondante supporti la mia attività (in questo caso mi dia aria) se c'è un malfunzionamento del sistema principale, e che lo faccia con ragionevole certezza, non dipendente da variabili fuori dal mio (individuale) controllo.
    Per me un octopus, facente parte dell'equipaggiamento di un altro sub a X metri di distanza è ben lontano dal concetto di "ridondanza".
    Sempre per me, il buddy system è efficace quando non sono applicabili altre soluzioni pratiche (si pensi ai militari), ma non offre la sicurezza (non ci va nemmeno vicino) di un sistema ridondante.

    Il doppio primo stadio sul mono offre una ridondanza marginale, del tutto trascurabile, normalmente lo si usa quando si cambiano le configurazioni, per non smontare le fruste... insomma se te li ritrovi due primi stadi, già montati in quel modo, li usi così... se ne devi comprare un altro per nessun altro motivo che non sia una presunta maggiore sicurezza, allora ha veramente poco senso.

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