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  • #31
    Sapere dove sei, avere padronanza dei tempi e dei consumi e sapere, se ci sono, cosa stanno facendo gli altri ed in quale situazione si trovano prescinde dal fatto che la immersione avvenga su un relitto. Semplificando molto significa sapere andare in acqua. Sta a te individuare, fra i tanti percorsi di apprendimento possibili, quello a te più congeniale.
    Con i migliori auguri
    Paolo
    Paolo

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    • #32
      Originariamente inviato da paolo55 Visualizza il messaggio
      Sapere dove sei, avere padronanza dei tempi e dei consumi e sapere, se ci sono, cosa stanno facendo gli altri ed in quale situazione si trovano prescinde dal fatto che la immersione avvenga su un relitto.
      Mai parole furono più sagge!

      Aggiungerei poi che prima di raggiungere una tale consapevolezza è sempre meglio star fuori dai posti "angusti" e macinare immersioni su immersioni! Tanto il relitto non scappa, c'è sempre tempo per visitarlo una volta maturata la giusta esperienza.


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      • #33
        Ciao Crazysub.
        Grazie per le risposte.

        Originariamente inviato da crazysub75 Visualizza il messaggio
        ...... il mio pensiero, a mio parere questo tipo di corso di specialitÃ* dovrebbe avere le caratteristiche che ho elencato precedentemente.
        Ti do una brutta notizia.
        Come ha detto per primo M, non ci sono corsi relitti che .... vorrei trovare il modo corretto per veicolare il concetto .... non ci sono corsi relitti a questo livello (il tuo) che abilitano all'esplorazione interna dei relitti.
        Il concetto è racchiuso nella parola "abilitare" nessuna didattica, a un subacqueo del tuo grado, certifica l'abilità di effettuare esplorazione interna di un relitto.

        Quando scrivo "del tuo grado" non voglio sminuire la tua esperienza, ci siamo passati tutti, nessuno è nato imparato, per cui tanto di rispetto ai traguardi che hai raggiunto ma permettimi di dirti che sono solo l'inizio di un percorso per arrivare a una subacquea tecnica, e, l'esplorazione interna dei relitti è un'attività tecnica.
        Il brevetto Padi Deep con tutto il rispetto è quello che io considero il terzo livello ricreativo.
        Con questo tanto di cappello a quanto hai fatto e fai, sono tappe che tutti noi abbiamo fatto ma è necessario aver ben chiaro che questo livello non costituisce la base su cui costruire un'attività tecnica come l'esplorazione interna di relitti.

        Se quanto ho detto non è da te, o da altri condiviso accetterò le vostre critiche ma sento di doverlo scrivere perché è quanto onestamente penso, senza per questo mancare di rispetto a nessuno, anzi mancherei di rispetto se non scrivessi quello che penso.

        Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggio
        [FONT=&quot]........
        Ne deduco, ma è una mia idea, non condivisibile, che entrambi siano delle trovate per rubare soldi alla gente, un po' come il corso sull'utilizzo della stgna... Non voletemente ehehhe!!!
        Ciao Tonnetto,
        grazie anche a te per il tuo intervento.
        La tua riflessione la trovo molto interessante e mi da modo di mettere a fuoco quanto vorrei discutere con tutti voi.
        Io non sono d'accorso con un espressione dura come "rubare soldi".
        Da 18 anni seguo come istruttore il far didattica e spesso mi sono chiesto se le cose non possono essere fatte diversamente, meglio ecc, ecc.
        Io stesso ho più volte criticato corsi, impostazioni ecc, ecc.
        Con questo negli anni mi sono trovato anche davanti alle motivazioni che spingono le didattica verso le scelte fatte, motivazioni che il più delle volte hanno smontato le mie critiche.

        Il problema è la platea di subacquei a cui si rivolge il corso.
        La presente discussione ne è un bellissimo esempio (bellissimo intendo che la discussione è interessante e stimolante si chiaro apre su aspetti che spesso sono ignorati).

        Se si potesse elevare il grado di preparazione necessario per accedere a un corso relitti, in questo caso si potrebbe prendere in esame questa attività (esplorazione ineterna) ma se l'accesso è aperto alla base della formazione (come ho detto sopra un Padi Depp che è un corso a -40 metri in aria e per giunta in curva fa parte ancora della formazione iniziale) questa attività non è possibile.

        Chi sostiene il contrario (che i requisiti di ammissione di questi corsi permetterebbero la didattica finalizzata all'esplorazione di un relitto) non solo ruberebbe i soldi ai malcapitati ma sarebbe anche concedetemi l'espressione forte: "criminale" in quanto minerebbe la sicurezza.

        Questi sono corsi di specialità volti a prendere consapevolezza dei pericoli di un immersione sui relitti, formare una conoscenza di base, una cultura del relitto in grado di far comprendere la necessità di un lungo percorso formativo per arrivare a fare un'attività ad alto rischio come l'esplorazione interna dei relitti.

        In questo, cosa c'è di male, dove ruberebbero i soldi.
        Rubano i soldi perché hanno confezionato un pacchetto lezioni, immersioni finalizzato, a chi ha solo un esperienza subacquea iniziale (ricreativa), a dare consapevolezza di quello che vuol dire immersione sui relitti .... solo perché non insegnano a esplorarlo internamente ?

        Domanda: a tutti gli istruttori, chi di voi si sente in grado di insegnare l'esplorazione di un relitto interno e, per giunta a chi ha solo un iniziale formazione subacquea simile a quella di chi ha aperto il 3D (con tutto il rispetto, sia chiaro) ???

        In questo caso condivido le scelte fatte dalle didattiche, condivido un corso di specialità che non è volto ad abilitare a fare cose al di fuori della portata della preparazione di base dei subacquei che vi s'iscrivono e anche degli istruttori che li tengono (io per primo, sia chiaro, poi, se ci sono istruttori che pensano che un brevetto Depp Padi -40 in curva di sicurezza - attività di fatto ricreativa - sia un subacqueo che si possa formare all'esplorazione interna di un relitto, io alzo le mani ed ammetto che probabilmente io ho dei limiti che altri non hanno).

        Il corso è volto a prendere consapevolezza dei pericoli di un immersione sui relitti, a formare una cultura dei relitti, a far capire ai subacquei che espandere l'operatività all'interno del relitto è un'attività tecnica che richiede esperienza differenziate in un percorso di esperienza necessariamente più ampio e lungo.

        Cordialmente
        Rana

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        • #34
          Originariamente inviato da paolo55 Visualizza il messaggio
          Sapere dove sei, avere padronanza dei tempi e dei consumi e sapere, se ci sono, cosa stanno facendo gli altri ed in quale situazione si trovano prescinde dal fatto che la immersione avvenga su un relitto. Semplificando molto significa sapere andare in acqua. Sta a te individuare, fra i tanti percorsi di apprendimento possibili, quello a te più congeniale.
          Con i migliori auguri
          Paolo
          ​Ciao Paolo.

          Io quando mi sono iscritto al corso relitti l'ho fatto per approfondire il mondo dei relitti, capire che tipo di relitti esistono, come si studia un relitto, come si pianifica un immersione su un relitto, come esplorarlo dall'esterno, quali punti usare per orientarmi, come orientarmi, che attrezzatura utilizzare e tutto questo solo per esplorarlo esternamente.
          Una corretta visita all'esterno di un relitto non è cosa scontata e banale ma un attività che se fatta con consapevolezza ti permette durante l'immersione di "leggere" i segni della storia del relitto.

          Io non mi sono iscritto al corso relitti per imparare l'assetto, l'assetto l'ho imparato e s'impara in altri corsi.
          Non mi sono iscritto al corso relitti per imparare a lanciare il pedagno, certo c'è tra le esercitazioni ma non è questo il fine, questo è un aspetto che io do per scontato tra le capacità di un subacqueo che s'iscrive al corso relitti anche se verificato ed eventualmente lo corretto.
          Io non mi sono iscritto al corso relitti per imparare a calcolare la decompressione, ci sono altri corsi.

          Io penso ma forse sono un ingenuo romantico, che un corso relitti debba parlarmi di relitti, della loro storia, della loro struttura, di come guardare un relitto, quali segni mi indicano la sua storia ....
          Io penso che un corso relitti debba mettermi in guardia sui pericoli e questo passa anche attraverso la spiegazione di quanto necessita l'esplorazione interna non per abilitarmi a fare un'attività oltre le mie capacità ma per indicarmi eventualmente il corretto percorso da intraprendere.
          Io penso che un corso relitti debba appagare il mio desiderio di cultura del relitto e non certo quello di elevare una tecnica che è appannaggio di altri corsi formativi.

          Io penso che questo debba comunicare il corso relitti a un subacqueo ricreativo.

          Cordialmente
          Rana



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          • #35
            RANA, assolutamente ineccepibile il tuo ragionamento,il mio voleva solo esser uno spunto per aver possibilità di crescere a livello informativo e di esperienze altrui, tranquillo non mi offendo per il mio livello...

            Inviato dal mio HUAWEI Y560-L01 utilizzando Tapatalk

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            • #36
              Caro Rana, quando ho iniziato io non c'erano tutti questi corsi e si faceva esperienza sul campo seguendo gente più esperta. I diving seguivano profili molto conservativi per cui veniva spontaneo organizzarsi in modo indipendente. Per conoscere la storia di un relitto si doveva andare alla Libreria del Mare e per avere le coordinate di una immersione non esistevano i gps.
              Fare immersioni con decompressione era la regola ed in autonomia ognuno decideva che impostazione dare alla sua attività subacquea.
              Il mio primo relitto è stato sul KT al largo di Sestri Levante dove sono stato con il mio istruttore e con degli amici sub dei Vigili del Fuoco approfittando di una giornata fantastica di calma piatta. Non mi sono posto nemmeno il problema di un brevetto per le immersioni su un relitto, di un brevetto per fare decompressione o di quale profondità fossi abilitato a raggiungere con il mio brevetto PADI. Semplicemente avevo alle spalle diverse decine di immersioni a profondità analoghe sui fondali del Giglio dove avevo proseguito la mia formazione in autonomia e mi sentivo tranquillo.
              Per questo affermo che ci sono diversi percorsi per raggiungere un obiettivo e do molta importanza alla pratica.
              Se ci fosse stato un corso come quello che hai fatto tu forse ci sarei andato volentieri e ne avrei apprezzato i contenuti. Semplicemente non c' era !
              Idem per quanto riguarda immersioni in aria a profondità avanzate. Non mi piace dire non ricreative in quanto io vado sempre in acqua per divertirmi e quindi le mie immersioni sono sempre tutte ricreative.
              Ciao
              Paolo
              Paolo

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              • #37
                Dai che riapriamo un altro evergreen sull'inutilità di tanti brevetti moderni..
                cordialità
                Turbosub

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                • #38
                  E dove e' il problema? Con i tuoi soldi puoi fare tutti i corsi che desideri !
                  La formazione e' sempre positiva in tutti i settori subacquea inclusa.
                  Non puoi negare che qualche furbacchione ha diviso i corsi in quattro per fare cassa. Todos caballeros !!!
                  Paolo

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                  • #39
                    In sintesi: la tua domanda evidenzia la voglia di diventare un subacqueo "consapevole" e autonomo..che tu faccia relitti,pareti,secche o esplorazioni nel "sabbione" (le migliori!)..ti do lo stesso consiglio che ho ricevuto io..va in acqua più possibile, col tempo sceglierai i compagni più adatti alla tua subacquea..nel frattempo...un bel corso tecnico x imparare a gestire bibo, rubinetti, chincaglieria varia e, soprattutto, te stesso..buone bolle!

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                    • #40
                      Ultimo consiglio spassionato...i relitti spesso sono in mare aperto..assicurati di poter lanciare il pedagno appena perdi il contatto col relitto (leggi uso tanichetta/sacca Ghisotti) e non lesinare sulle dimensioni dei pedagni!!

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                      • #41
                        Originariamente inviato da Lombo Visualizza il messaggio
                        Ultimo consiglio spassionato...i relitti spesso sono in mare aperto..assicurati di poter lanciare il pedagno appena perdi il contatto col relitto (leggi uso tanichetta/sacca Ghisotti) e non lesinare sulle dimensioni dei pedagni!!
                        Ciao Lombo,
                        Sacca Ghisotti intendi G BAG , hai costruita te o le vendono anche già fatte?
                        Non ho mai usata come sistema, tuttavia mi incuriosisce e non penso sia male.
                        Preferisci lanciarla dal fondo o in libera.?
                        http://profondeemozioni.blogspot.com...V5SQJ1vZvQ6WZR
                        http://profondeemozioni.blogspot.com/

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                        • #42
                          Seguirò i vostri consigli, per me la subacquea è consapevolezza, autonomia e soprattutto sicurezza,senza queste tre costanti non c'e divertimento

                          Inviato dal mio HUAWEI Y560-L01 utilizzando Tapatalk

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                          • #43
                            Originariamente inviato da Lombo Visualizza il messaggio
                            La deco è l'ultimo dei problemi... !
                            Infatti, ma è una abilità che va conseguita. Così come scarsa visibilità, orientamento, che fare in caso incaglio, etc. etc.

                            www.liberisub.it

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                            • #44
                              Certo M, sono d'accordo.

                              X Paolino: G Bag autocostruita, il momento del lancio dipende dalle condizioni, con visibilità scarsa o corrente lancio dal fondo, altrimenti preferisco alzarmi di qualche metro dal relitto (senza perdere il contatto visivo) e lanciare da li x evitare possibili aggrovigliamenti della sacca/cima al relitto.

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                              • #45
                                Il lancio del pallone è una delle cose che bisognerebbe saper fare in ogni immersione, anche in quelle ricreative dato che avere con se il pallone d'emergenza è un obbligo di legge.

                                Il lancio del pallone è sempre una situazione particolare.

                                Tra i vari aspetti di come lanciare un pallone c'è la diatriba: se va lanciato dal fondo o se va lanciato una volta risaliti a circa -10 metri dalla superficie.

                                Qui si aprono pro e contro.

                                Io personalmente tendo alla semplicità, che a mio avviso è un valore per il subacqueo, più si semplifica più si ha certezza di quello che si fa, meno inconvenienti ecc, ecc.

                                Personalmente non vedo la necessità di lanciare il pallone dal fondo, ergo non vedo la necessità di usare una G-Bag, utile solo se si deve lanciare un pallone da una profondità elevata e usare una cima di un certo spessore.

                                Per me uno spool classico è la soluzione più semplice ed elegante.

                                Si risale in libera, arrivati a -12, -10 metri dalla superficie si lancia il pallone con la sagola dello spool.

                                Lanciare dal fondo è sempre un problema e poi perché lanciare dal fondo ?

                                Senza polemica, chiedo solo spiegazioni a un fare che non trovo (opinione personale, opinabilissima) efficiente ma una complicazione a iniziare dal fatto che la G-Bag va portata dietro e non è proprio il massimo della comodità rispetto a uno spool.

                                Cordialmente
                                Rana

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