La tua domanda meriterebbe una risposta da chi ha fatto della speleosubacquea una professione e per tanto ha l'esperienza per dare una risposta articolata e competente.
Spero che legga reato e che abbia voglia e tempo per dare il suo, sicuramente, competente parere.
Io provo a scrivere la mia opinione ma io non ho competenze nell'ambito speleosubacqueo e questo è un grande ma grande limite a quanto vado a dire, che per tanto deve essere preso con le "molle".
Originariamente inviato da FS17
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Io ho delle "esperienze" in grotta, anche particolari e per certi versi pericolose ma queste non fanno di me una persona competente, un subacqueo che ha l'addestramento per poter affrontare questi scenari.
Ho fatto quello che ho fatto, nel mio piccolo, ne sono uscito vivo, non è successo nulla ma con il senno del poi devo ammettere che questi risultati sono dovuti per la maggior parte alla "fortuna".
Parlo di "fortuna" perché in quelle esperienze non era successo nulla, tutto era andato, per fortuna, bene.
Se qualcosa fosse andato storto non so se sarei stato in grado di gestire la situazione, se qualcosa fosse andato storto probabilmente sarei morto.
Ed è qui il punto.
Se tutto va bene, bene: grotte, ambienti ostruiti, interno dei relitti, ecc, ecc, sono gestibili, chi le fa, come me, in maniera sprovveduta forte solo di una certa esperienza subacquea generalizzata alle immersioni in libera si può illudere di aver acquisito esperienza e quindi di avere acquisito il know-how per fare e gestire questi ambienti.
Ma questo non è vero.
Il tutto si regge solo e solo se diamo per scontato il ruolo della "fortuna", ossia diamo per certo che aspetti aleatori si girino sempre in nostro favore e non ci siano problemi al cui verificarsi non saremmo in grado, con questo tipo di esperienze, attrezzature e capacità, di gestire i problemi con esiti (in questi luoghi) quasi sempre mortali.
Originariamente inviato da FS17
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Il problema risiede nel fatto di non poter riemergere in qualsiasi momento direttamente (verticalmente) in superficie perché l'accesso alla superficie è impedito e per tanto prima di risalire bisogna uscire dalla situazione sia essa grotta, relitto, ecc.
Questi ambienti richiedono attrezzature specifiche affinché si possa avere una ragionevole probabilità di ritrovare sempre la via per uscire, questi ambienti richiedono scorte di gas tali da garantire con ragionevole certezza di poter respirare qualsiasi cosa succeda, tutto questo si traduce in abilità e capacità specifiche che nessun subacqueo che s'immerge in libera ha.
Inoltre la sicurezza è data anche dal mettere in atto le strategie che nel tempo attraverso l'esperienza specifica collettiva (di tutti gli speleo subacquei) hanno dimostrato di essere vantaggiose dal punto di vista della sicurezza.
Questi aspetti che sono solo stati accennati non possono essere appresi in modalità di autodidatta, perché i rischi di un tale percorso di esperienza sarebbero troppo elevati.
Questi aspetti devono essere appresi attraverso corsi specifici in cui esperti ti permettono di attuare un apprendimento garantendo il minimo di sicurezza senza della quale i rischi sarebbero fuori scala.
Originariamente inviato da FS17
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In questo forum sono stati riportati tanti incidenti mortali avvenuti in ambienti chiusi (t'invito ad andare a leggerli).
Nei libri ci sono tante descrizioni di incidenti mortali avvenuti in grotta.
La quasi totalità degli incidenti, pur con dinamiche tutte diverse, hanno un comune denominatore: coinvolgono subacquei esperti ma nelle immersioni in libera non in ambienti chiusi.
La quasi totalità delle morti sono dovute alla mancanza di formazione specifica e quindi ad immersioni affrontate senza le competenze e l'adeguata attrezzatura.
Originariamente inviato da FS17
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Il fatto che affronti in maniera "improvvisata" - perché a meno che il tuo compagno non è un bravissimo speleosubacqueo in grado di farti fare un immersione seguendo tutti i canoni di sicurezza della speleosubacquea - queste immersioni non costituiscono esperienza valida.
Non acquisisci capacità specifiche, stai facendo solo un azzardo, probabilmente andrà bene perché, per fortuna, sono più i casi in cui non succedono problemi ma questi azzardi non si possono chiamare esperienze.
L'unica vera esperienza di queste immersioni (azzardi) tra subacquei inesperti di questi ambienti (come posso essere io), risiede nel fatto (per certi versi raro) di spaventarsi senza per questo lasciarci la pelle.
Una spavento può imprimere il giusto timore di questi ambienti ed impedire che il subacqueo reiteri questo tipo di immersioni fino a lasciarci la pelle.
In poche parole la paura spinge ad evitare queste immersioni.
Se non ci si spaventa, è un grande problema perché ci si illude di saper fare e quindi di poter fare.
Se il tuo compagno vuole fare certi azzardi li fa da solo, io i miei azzardi li ho fatti in solitaria.
Ed è questo il punto.
Vuoi azzardare ?
a tal punto che quell'immersione la faresti comunque anche in solitaria ...
Bene, è una tua scelta chi sono io, che ho fatto anche di peggio (forse) per dirti di non fare una ca@@ata (perché stai facendo una grandissima ca@@ata) ?
Non sarei credibile, come io ho voluto fare ed ho fatto le mie pazzie trovo giusto che anche altri se proprio lo vogliono fare possono farlo (compreso il suicidio).
Ti dico solo che un tale azzardo, se proprio vuoi farlo, lo devi fare con la reale consapevolezza che stai accettando di perdere la vita con un grado di pericolo che è enormemente più elevato di quanto tu possa pensare.
Immagina di guidare a 200 km orari in mezzo alla nebbia fitta, su una strada che non conosci, questa è la situazione che meglio di tutte può darti il grado di rischio reale di un immersione in grotta senza una reale preparazione.
Se sei fortunato e la strada e sgombra e libera, se sei fortunato che la strada non ha curve, se sei fortunato che ........... lo puoi fare e probabilmente tutto va bene, ma se per caso ti compare davanti una macchina che sta andando a 50 km orari tu ti schianti senza se ne ma.
Con questa consapevolezza a te la scelta.
Io i miei azzardi li ho fatti ma non pensavo di stare rischiando tanto, solo dopo con un attenta riflessione mi sono accorto di quanto avevo messo la "pelle al sole".
Oggi non faccio più certe cose, perché non arricchiscono la mia esperienza ed ho una figlia.
Originariamente inviato da FS17
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In questi ambienti si affrontano, amplificati, i nostri punti deboli a livello psicologico, ci si confronta sotto stress ecc, ecc.
Quanto dura questo percorso dipende dal soggetto e qui nessuno può dirlo.
Io posso dirti che se sei interessato alla speleosubacquea puoi iniziare un percorso di apprendimento specifico frequentando i primi corsi specifici che si tengono.
Come ha detto blu dive:
Originariamente inviato da blu dive
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Originariamente inviato da FS17
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Ripeto, probabilmente se li avessi avuti non ero qui a scrivere quanto to di sto scrivendo.
Conclusioni (mie personali):
* Gli ambienti chiusi non vanno affrontati senza la reale preparazione specifica con le specifiche attrezzature richieste dallo stato attuale dell'arte (speleosubacquea).
* Azzardare è relativamente facile, spesso per fortuna va bene, ma se va male la tragedia è reale.
* Azzardare non da nessuna esperienza reale nell'affrontare questi ambienti se non la paura che porta ad evitarli.
La paura è l'unica esperienza valida possibile da un azzardo di questo tipo, ma avere paura o panico in questi ambienti è di per se un problema che mette in seria discussione la possibilità di riemergere vivi.
* Tutti possono fare tutto, l'importante secondo me che la decisione se fare o non fare un immersione sia sempre ponderata al reale ed oggettivo grado di pericolo.
Nel caso di immersioni speleosubacquee il grado di pericolo è molto più elevato di quanto si può immaginare, proprio per il fatto che non avendo una preparazione specifica si ignorano tanti problemi gravi che si possono presentare.
Chiudo con le immersioni sotto i ghiacci.
Le immersioni sotto i ghiacci che si affrontano nei vari corsi organizzati sono immersioni sicure.
Sicure perché vengono fatti due fori, approntando un campo adatto e sicuro, in cui il percorso è segnalato e certo, in cui ci sono subacquei di supporto, a profondità nulle appena sotto il ghiaccio.
Senza questa organizzazione immergersi sotto i ghiacci pensando di andare in profondità ecc. ecc. sarebbe un suicidio o per lo meno ci si avvicinerebbe.
Cordialmente
Rana
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