Ambienti ostruiti

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  • blu dive
    ha risposto
    Originariamente inviato da cesare Visualizza il messaggio
    purtroppo non ho potuto ripetere l'esperienza per affrontare quella meravigliosa sfida mentale, anche perchè scarsamente dotato di intelligenza, ma invito chi ne ha possibilità, di vivere quell'esperienza che, a mio modesto avviso, è la massima espressione della subacquea. e il nostro italiano reato garantisce quello strano termine che in subacquea ha enormi problemi a manifestarsi, termine definito professionalità.(reato non mi ha mai mandato tortillas).
    temo che ti sbagli reato non usa pinne abbastanza figotech per essere considerato uno tosto

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  • cesare
    ha risposto
    l'ostruzione, la parola di per sè, è vaga. sempre la curiosità serve per distinguerne le millemila diverse realtà. ho postato il link del record di profondità raggiunto in italia da quel gruppo polacco proprio per accendere curiosità. indubbiamente una notevole performance. poi guardo le foto, le attrezzature, le configurazioni e penso al termine ostruzione. beh, mi si accende un ricordo, un mio zio che mi parlava della gina, una signora dalle grazie benevoli e concesse, diceva, mio zio, che andarci insieme era come buttare un salame nel corridoio. la similitudine mi ha fatto sorridere, mi è venuta così, spontanea , non criticate.
    poi penso a un po' di anni fa, vinco un viaggio in messico sul lavoro, viaggio che prevedeva durante la permanenza, incontri di lavoro.
    io mi svincolo da qualsiasi strano impegno vacanziero/lavorativo, contatto reato, e, con mio figlio, sfrutto il povero reato per fare immersioni "ricreative" con il mio pargolo.
    facciamo tanti pertusi dalle mille diverse caratteristiche, affascinanti per l'ambiente per me totalmente nuovo.
    logicamente reato ci tiene nel limite di una ostruzione "poco ostruita".
    ma nei pucci, meravigliosi ma poco ostruiti, ho modo di osservare cunicoli che portano alle vere ostruzioni.
    l'ambiente è oltremodo stuzzicante e coinvolgente. ma l'ostruzione è vera, non discutibile. per fare in quei luoghi immersioni con l'attrezzatura del record italiano sopra citato, ti devi portare dinamite e scavatore.
    eppure parliamo di profondità, definite in tecnica, ridicole.
    per quanto possa valere la mia esperienza, certamente in quei luoghi, a quelle profondità inesistenti, ho constatato, non vissuto, la subacquea più difficile, più performante come azione legata all'intelligenza umana. andare a 300 metri di profondità prevede preparazione fisica, qualcuno che ti prepari il profilo, e un intelletto anche inferiore alla media, dotato solo di quella dose di protagonismo che la subacquea "profonda" si porta appresso (protagonismo è sinonimo di ottusonismo).
    per immergersi in quei luoghi cenotiani, serve, oltre al resto, una buona dose naturale di intelligenza.
    purtroppo non ho potuto ripetere l'esperienza per affrontare quella meravigliosa sfida mentale, anche perchè scarsamente dotato di intelligenza, ma invito chi ne ha possibilità, di vivere quell'esperienza che, a mio modesto avviso, è la massima espressione della subacquea. e il nostro italiano reato garantisce quello strano termine che in subacquea ha enormi problemi a manifestarsi, termine definito professionalità.(reato non mi ha mai mandato tortillas).

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  • RANA
    ha risposto
    Originariamente inviato da reato Visualizza il messaggio
    Eccomi.
    ........
    Grazie Reato per il tuo intervento.
    Confesso che ci speravo.

    Hai saputo fare la sintesi di ogni aspetto che è stato detto in questa discussione con l'oggettività della tua esperienza come speleosubacqueo, dando ad ogni elemento le corrette dimensioni all'interno di una discussione molto vasta.

    Grazie ancora.

    Rana

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  • reato
    ha risposto
    Originariamente inviato da FS17 Visualizza il messaggio
    Buonasera, oggi vorrei proporvi una domanda riguardo gli ambienti ostruiti, siti affascinanti ma anche rischiosi per chi non ha un adeguato addestramento. Se non sbaglio, un ambiente ostruito è un luogo dove un'eventuale risalita di emergenza non è ben visibile oppure l'entrata potrebbe essere diversa dall'uscita. Esempi sono relitti, caverne, sotto il ghiaccio...
    1) Che cosa potrebbe succedere se un subacqueo non addestrato entra in questi ambienti? Può perdere l'orientamento?
    2) Se un compagno mi vuole far entrare in questi ambienti dovrei rifiutare a prescindere, anche se rinuncerei a visioni "affascinanti" e potrei acquisire esperienza?
    3) Quanto tempo ci vuole per acquisire addestramento in questi luoghi?
    4) Voi avete avuto problemi in ambienti ostruiti?

    Resto in attesa di una Vostra cordiale risposta e Vi auguro un buon lavoro.

    Federico Samà
    Eccomi.
    Anche se è stato già detto di tutto.
    1) Alle brutte si muore. Dura, eh? Ma è così. La maggior parte delle persone che fanno parte delle statistiche non avevano ricevuto addestramento adeguato.
    2) Acquisiresti l'esperienza del fortunello. Col rischio che se la fortuna non vi assiste la vedo dura, per il tuo amico, insegnarti cosa devi fare mentre siete sott'acqua.
    3) Insegno corsi speleo in un minimo di 8 giorni con i dovuti prerequisiti. Non c'è un massimo.
    4) Si, tanti, alcuni critici.

    Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
    .................................
    Da lì sarà più chiaro cosa avrai davanti, se ti piace continuerai su quel tragitto, se non fa per te, comunque, si apprendono una serie di abilità che ti saranno comode in qualsiasi modo tu decida d'andare sott'acqua.
    ............................
    Concordo in pieno. Quando feci il mio corso cave mi si aprirono gli occhi. E si che insegnavo subacquea da 10 anni...
    Originariamente inviato da cesare Visualizza il messaggio
    collegandomi con quanto ha scritto brazzai, l'immersione in siti ostruiti, deve sempre essere affrontata come immersione in solitaria. guai a pensarla diversamente.
    Concordo. Bisogna essere subacquei indipendenti.
    Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
    ................................
    In conclusione ritengo che in immersioni simili (ambienti ostruiti) sia sbagliato pensare che il "sistema di coppia" possa coprire ogni momento dell'immersione e della sua evoluzione prevista o non prevista, pertanto i subacquei devono non solo avere un attrezzatura che gli permetta di essere autonomi, ma devono anche operare in solitaria.
    ............................
    Che è sicuramente ciò che intende dire cesare e su cui sono d'accordo.
    Originariamente inviato da brazzai Visualizza il messaggio
    ..........................
    In quest'altro report sempre fatto da Dan che arriva sino al 2015 vediamo 28 incidenti (morti) con cave diver solitari contro solo 2 sub in coppia in un singolo incidente. Addirittura 60 morti totali tra i subacquei solitari contro 7 di quelli in gruppo includendo quelli non certificati per la subacquea in grotta.
    ...............................
    Questo report riguarda probabilmente una zona specifica, in quanto qui in Messico i morti (in immersione in team) sono stati molti più di 2 (fino al 2015), l'ultimo è avvenuto il 3 febbraio scorso.
    In alcuni casi con un superstite, in altri casi con la morte di tutti i componenti del team, e in alcuni di questi casi le azioni di uno dei subacquei hanno causato la morte di altri.
    Anzi, solo negli ultimi anni, ci sono stati due incidenti che hanno coinvolto subacquei solitari. Tutti i precedenti erano in team.
    Originariamente inviato da brazzai Visualizza il messaggio
    ..................................
    La condizione che in grotta sia meglio andare da soli e' dovuta al passato, dove le tecniche e attrezzature erano altre, ed e' un altra falsa credenza diffusa specialmente tra i non speleosubacquei.
    Oltre a questo tutte le didattiche moderne insegnano durante i corsi l'importanza e la corretta gestione delle emergenze in coppia o in gruppo, non da soli. Anzi, la maggior parte di istruttori evita di fare corsi ai singoli allievi ma predilige i corsi con almeno 2 persone presenti, oppure e l'istruttore stesso che fa la parte del secondo studente.
    ...........................
    Concordo.
    Ma quando esploro sono da solo. Anche se a volte fisicamente non lo sono stato, emotivamente e mentalmente ci siamo solo io e la grotta; lei mi da degli indizi riguardo al suo sviluppo e io li devo saper vedere e interpretare, e in questo l'attenzione verso il subacqueo che, casualmente, si trova vicino a me, cala criticamente.

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  • lo scrondo
    ha risposto
    Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio

    il quesito è: a chi vanno spiegate?
    Era riferito a me, è per me difficile spiegare il concetto scritto sopra; non certo inteso come io che spiego ad altri come debbano approcciarsi a certe cose. Non ne ho la capacità ma soprattutto lascio agli altri il diritto di scegliere se addestrarsi e/o anche "imparare". E' da molto tempo che preferisco pensare che ognuno debba scegliersi la propria "bolla" e viverci in pace e tranquillità senza dover spiegare o convincere chicchessia delle proprie scelte.

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  • blu dive
    ha risposto
    Originariamente inviato da lo scrondo Visualizza il messaggio
    E, non finisce mai! difficile spiegare certe cose qui.
    il quesito è: a chi vanno spiegate?

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  • lo scrondo
    ha risposto
    Originariamente inviato da cesare Visualizza il messaggio
    e si addestrano cani e militari, tutte specie che non devono ragionare
    Cesare, io ti amo! Amo la tua dialettica, a volte ostica, che racchiude delle verità che bisogna andare a cercare dietro l'angolo! E' un ragionamento molto fino, se vuoi filosofico, ci si arriva dopo molto tempo, dopo molta vita; a volte andando contro gli schemi costruiti proprio con quel famoso o "famigerato" addestramento. Addestrare è giusto, serve per far arrivare ad un traguardo/livello +/- uguale per tutti in un tempo/impegno standardizzato. Imparare è altro! Imparare è oltre l'addestramento! E, non finisce mai! difficile spiegare certe cose qui.

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  • cesare
    ha risposto
    Speleosub polacchi raggiungono -227 metri all’Elefante Bianco è record in Italia per una immersione in grotta - Scintilena

    e ostruzione sia

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  • brazzai
    ha risposto
    Originariamente inviato da cesare Visualizza il messaggio
    e si addestrano cani e militari, tutte specie che non devono ragionare
    Non c’è miglior cieco di chi non vuole vedere

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  • cesare
    ha risposto
    quando incontro sub o leggo sub, mia convinzione nell osservare e leggere, rientriamo , purtroppo, nel primo caso.

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  • Lorescuba
    ha risposto
    Originariamente inviato da cesare Visualizza il messaggio
    e si addestrano cani e militari, tutte specie che non devono ragionare
    addestrare /ad·de·strà·re/

    transitivo
    1. Rendere idoneo a una funzione o a un comportamento (anche + a, in, per ): a. un cavallo al (o nel) salto degli ostacoli; a. un cane per la caccia; + a e inf.
      "a. un cane a cacciare"

    riflessivo
    1. Allenarsi per acquisire o migliorare una data abilità (+ a, in, per ): a. al (o per il) volo; a. nella pratica forense; + a e inf.
      "a. a cavalcare

    Credo che la seconda parte sia quella a cui ci si riferisce nella subacquea, la prima quella che intendi tu.

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  • cesare
    ha risposto
    e si addestrano cani e militari, tutte specie che non devono ragionare

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  • paolo55
    ha risposto
    Non si finisce mai di imparare
    Paolo

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  • cesare
    ha risposto
    blue dive la mia. è provocazione (ricordi la discussione sul comfort?), ma nemmeno tanto, visto come poi l'apprendimento viene ingoiato e digerito da molti.. in subacquea, ma non solo, si è portati all'assunzione di informazioni senza il giusto approccio critico. approccio critico non è criticare l'appreso, ma è semplicemente fagocitare informazioni secondo il proprio metodo mentale in virtù dell'esperienza.
    addestramento e imparare si differenziano in quello.
    addestramento significa imparare la poesia a memoria; imparare significa imparare la poesia a memoria e capirla.
    un esempio che un po' ci riguarda.
    i nodi.
    i nodi sono prodotto dell'esperienza. tant'è che esistono i nodi marinari, i nodi contadini/ vaccari, i nodi "montagnoli" e mille altri. si differenziano per l'ambiente in cui sono stati provati e riprovati.
    il nodo marinaro deve tenere conto del vento, ma soprattutto del movimento del mare che porta le cime a comportamenti totalmente differenti dalla terra ferma. i nodi marinari si caratterizzano per essere sempre facilmente "snodabili" altrimenti la bua è tutta tua.
    un nodo tra i più usati, la gassa d'amante, viene insegnata , solitamente, facendo cerchietto, capo della cima dentro poi sotto di nuovo sopra e dentro all'occhiello.
    perfetto, abbiamo imparato a fare la gassa d'amante. quando ci troviamo ad eseguire la gassa d'amante in condizione di mare mosso, scopriamo che è un po' troppo facile farsi male o perdere l'attracco.
    allora guardiamo il nodo, e vediamo i vari giri che fa, cercando di trovare una soluzione un po' più sicura e certa nell'esecuzione. per fare la gassa d'amante, e cioè lo stesso nodo, ci sono almeno 4 modi diversi. questo succede per tutti i nodi. noi si deve trovare il modo più a noi congeniale e adatto alla situazione, per arrivare all'identico prodotto.
    la differenza tra addestrarsi e imparare sta lì. quando io sono addestrato non ho assolutamente finito di imparare, anzi, ho appena iniziato.
    ciauuu

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  • blu dive
    ha risposto
    Originariamente inviato da cesare Visualizza il messaggio
    è importantissimo imparare a gestire in solitaria le proprie immersioni , sarà sempre valore aggiunto in caso di incidente che coinvolga una coppia o un gruppo. certamente l'immersione in coppia è più sicura, se alla base ci sono subacquei in grado di affrontare l'immersione in solitaria.
    parole sante in un mondo (scuba) fatto di team. Il problema è che non si può fare, si creano mostri in un mondo di fighetti.

    Originariamente inviato da cesare Visualizza il messaggio
    io personalmente, ripeto senza alcuna polemica, non condivido il percorso di apprendimento quale addestramento. credo sia sempre importante usare l'intelligenza e imparare. c'è sempre da imparare, bisogna smettere di addestrarsi.
    qui, permettimi, sbagli.
    L'addestramento è la base, come da definizione Treccani: insieme di istruzioni ed esercizî, individuali e collettivi, che mirano a conferire ... una preparazione completa dal punto di vista fisico e tecnico.
    Su queste basi si pensa, si modifica (dove servisse) e si impara.
    Più sono solide le basi d'addestramento, più è facile capire cosa è "imparabile" e cosa è "fighettaggine infiochettata". Anche dell'addestramento stesso.

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FS17 Salve a tutti! Sono un giovane adulto che si interessa di subacquea dal 2014. Ho iniziato a fare il corso "Scuba Diver", didattica Padi nel 2019. Causa Covid-19 e problemi psicologici ho dovuto interrompere le attività. Tuttavia, continuo ad avere ancora interesse. Mi piace molto interessarmi alle mute ed ai nuovi prodotti che escono. Sono avventuroso ma non un incosciente! Faccio immersioni solo se in condizioni di sicurezza! Cerco ragazza/o della mia età come compagno di immersioni. Mi piacciono tutti gli stili musicali, con preferenza del mainstream pop e del progressive house CU. Remeber: No water no life! Per saperne di più su FS17

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