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Emergenze subacquee: quali sono le vostre esperienze?
Io resto convinto che fra i 50 ed i 155 ci sia ampio spazio per il libero arbitrio
Paolo
E' ciò che intendevo ed è precisamente il mio pensiero.
E' pacifico che 155 siano una profondità impegnativa pure in trimix, figurarsi ad aria
Ma mi pare anche eccessivo dire che oltre i 50 ad aria muori, manco ti tirassero na fucilata appena li superi.
RANA , assolutamente, direi che sono più quelli che non sono tornati da certe profondità rispetto a chi invece ce l'ha fatta.
Personalmente non riesco neppure ad immaginare come ci si possa sentire a profondità superiori ai 100 in aria, specie con gli equipaggiamenti di quel tempo.
Le immersioni di Gilliam erano prima di tutto a carattere scientifico e di ricerca proprio sui limiti di resistenza umano, e direi che i dati ci dicono che forse l'attuale limite di 55 metri (se prendiamo l'Extended Range) in aria è ampiamente sicuro e forse ci si potrebbe pure spingere oltre.
Ovviamente parliamo di sub con una certa esperienza e salute fisica.
root_77
Se fosse cosi' io sareiogia' msareie risuscitato un migliaio di volte e con me mia moglie e mio figlio.
Scherzi a parte sono anche uno tranquillo e mi sono autolimitato proprio perche' voglio divertirmi.
All'esame per l'advanced padi hanno chiesto a mio figlio quale folse il minite del computer e lui tranquillo ha risposto che dipende dal computer, che il bravo arriva a 82 metri mentre l'aladin ha un limite piu' alto, intorno ai 100
Paolo
Chiedo scusa per l'ortografia ma con il cellulare faccio molta fatica. Credo si capisca che non sono ancora morto per avere fatto tante immersioni da 60 in poi.
Vado meglio con l'aladin
Ciao
Paolo
root_77
All'esame per l'advanced padi hanno chiesto a mio figlio quale folse il minite del computer e lui tranquillo ha risposto che dipende dal computer, che il bravo arriva a 82 metri mentre l'aladin ha un limite piu' alto, intorno ai 100
Paolo
L'istruttore come minimo gli ha tirato un secchio di Acqua Santa
Io resto convinto che fra i 50 ed i 155 ci sia ampio spazio per il libero arbitrio
Paolo
Io come te sono un grande sostenitore del libero arbitrio.
Io penso che la subacquea sia ancora un "luogo" dove è possibile esercitare il libero arbitrio come uno desidera.
Via libera al "darvinismo" subacqueo, chiunque per me può fare tutto quello che gli pare con la propria vita.
Chi sono io per impedire ad una persona di fare quello che desidera fare, come d'altronde anch'io pretendo di avere libertà nel fare e faccio quello che a me piace fare.
Su questo sfondi una porta aperta.
Qui si discuteva sull'opportunità di fare o non fare certe immersioni.
E per opportunità intendo se allo stato dell'arte ci sono ancora motivi per fare un certo tipo di attività.
Ognuno risponde a questa domanda in base alle sue esperienza, in base anche al grado di percezione del pericolo.
Non abbiamo tutti la stessa percezione del pericolo, ed inoltre la percezione del pericolo cambia con l'età.
Io da giovane ero molto più incline ad accettare pericoli inerenti alle mie immersioni che oggi, a 53 anni con una figlia di 14, non sono più disposto ad accettare nella maniera più assoluta.
Ma ........
mi chiedo ancora una cosa, un pensiero che esprimo ad alta voce ....
La percezione del pericolo è molto personale, io sono convinto che ci sono persone disposte ad accettare livelli di rischio superiori a quanto io sento di poter accettare e ci sono anche tanti subacquei che non sono disposti ad accettare il mio livello di pericolo.
E' giusto che ognuno abbia la possibilità e la libertà di decidere.
Però ....... per decidere bisogna conoscere bene i rischi ed i pericoli, questi sono aspetti oggettivi, non soggettivi: la narcosi è oggettiva colpisce tutti nel medesimo modo, la densità dell'aria è un qualcosa di oggettivo, la CO2 è oggettiva e cosi via.
Se l'accettazione alta del pericolo è frutto di una consapevole conoscenza reale dei pericoli bene che problema c'è.
Sai che è molto pericoloso decidi di fare consapevole dei rischi, ok: se ti va bene, bene, se va male amen, un bel R.I.P. da parte di tutti nella sezione condoglianze e la vita continua ....
Se l'accettazione alta del pericolo è frutto di un'approssimativa conoscenza dei fatti che impedisce alla persone di prendere coscienza dei pericoli reali che corre facendo una certa attività in questo caso per me ci si trova davanti ad un "imbecille".
Per me anche un "imbecille" ha il diritto di essere libero di fare quello che reputa giusto fare ma rimane sempre e pur sempre un "imbecille", se gli va bene è un imbecille vivo, se va male un imbecille morto, e.... amen, un bel R.I.P. da parte di tutti nella sezione condoglianze e la vita continua anche se nel primo caso la tragedia è provocata da una persona che consapevolmente ha agito, in questo caso se all'imbecille si prova ad insegnare come stanno le cose realmente forse, e dico forse, capisce che il rischio è oltre quello che intendeva accettare e desiste.
Se parliamo di record e ancor più di corallari il discorso si fa estremo. Oltre i 100 ad aria sicuramente è per pochi e con rischi elevati. Idem i corallari, scendere anche a 'soli' 80 metri, con un tribombola, spesso senza gav, con cesta piccozza secchio a fare un lavoro impegnativo e faticoso. Due immersioni al giorno tutti i giorni disponibili. Penso che sia ben diverso dal subacqueo sportivo che fa una puntata di pochi minuti senza impegno fisico e senza lo stress lavorativo. Sicuramente i rischi esistono ma non sono neanche lontanamente paragonabili.
RANA , assolutamente, direi che sono più quelli che non sono tornati da certe profondità rispetto a chi invece ce l'ha fatta.
Personalmente non riesco neppure ad immaginare come ci si possa sentire a profondità superiori ai 100 in aria, specie con gli equipaggiamenti di quel tempo.
Le immersioni di Gilliam erano prima di tutto a carattere scientifico e di ricerca proprio sui limiti di resistenza umano, e direi che i dati ci dicono che forse l'attuale limite di 55 metri (se prendiamo l'Extended Range) in aria è ampiamente sicuro e forse ci si potrebbe pure spingere oltre.
Ovviamente parliamo di sub con una certa esperienza e salute fisica.
La motivazione per cui non si può a livello didattico andare oltre è nelle tue parole.
Quelle persone erano subacquei particolarmente dotati fisicamente e tecnicamente, oggi la popolazione dei subacquei in aria profonda è enne volte più gande e molto più diversificata nelle caratteristiche fisiche e tecniche.
In questo contesto non ti puoi rapportare al "campione dei campioni" ma ricerchi un compromesso che riesca ad abbracciare tutta una popolazione eterogenea di subacquei.
Quindi il canone ufficiale delle didattiche si è arretrato molto, anche se poi all'interno di questa popolazione ci sono subacquei che possono spingersi a quote maggiori.
Se parliamo di record e ancor più di corallari il discorso si fa estremo. Oltre i 100 ad aria sicuramente è per pochi e con rischi elevati. Idem i corallari, scendere anche a 'soli' 80 metri, con un tribombola, spesso senza gav, con cesta piccozza secchio a fare un lavoro impegnativo e faticoso. Due immersioni al giorno tutti i giorni disponibili. Penso che sia ben diverso dal subacqueo sportivo che fa una puntata di pochi minuti senza impegno fisico e senza lo stress lavorativo. Sicuramente i rischi esistono ma non sono neanche lontanamente paragonabili.
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Scusate ma trovo surreale il tono di come si parla di immersioni a -100 in aria.
Cerco di farvi capire il mio personale punto di vista, sicuramente sbaglio io:
E' come sentir parlare uno scalatore che afferma di riuscire ad arrivare in cima all'Everest in bermuda ed infradito.
Scusate ma trovo surreale il tono di come si parla di immersioni a -100 in aria.
Cerco di farvi capire il mio personale punto di vista, sicuramente sbaglio io:
E' come sentir parlare uno scalatore che afferma di riuscire ad arrivare in cima all'Everest in bermuda ed infradito.
Rana
Veramente dicevo proprio il contrario, e l'ho specificato.
Se ci fosse la volontà, la richiesta e il ritorno economico di corsi in aria profonda non vedo perché l'istruttore visto che dovrebbe essere in grado di dare assistenza non può essere in trimix. L'aria è il gas più usato ma non porta soldi.
flash, l'aria rimane il gas più usato e portatore di soldi del globo terrestre, e questo da sempre, per quanto alla subacquea.
per quanto agli eventi, ma già descritto in altri post, esplosione primo stadio. ho cambiato totalmente il mio approccio.
per il resto il libero arbitrio deve avere sempre e comunque la possibilità di espressione. l'idiozia è predominante anche nelle regole, quindi lasciamola sbattere anche nel libero arbitrio
......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...
Dovresti prevedere uno staff con una costante sorveglianza da quote piu' tranquille in modo da garantire intervento in caso di comportamenti inconsulti.
Non si puo' prevedere un corso per tutto.
Dopo universita' master ed amenita' varie siva a lavorare e si scopre che nel quotidiano si imparano regole e comportamenti che a scuola nemmeno venivano citati.
Da un punto in poi si impara dalla propria esperienza. Tutti i gatti in teoria sanno arrampicarsi ma ci sono quelli che vivono a scatolette e quelli che si procurano il cibo.Non e' la stessa cosa.
Parliamo di shu ha ri, oppure di selezione naturale, di motivazioni diverse, di attivita' che non e' per tutti checche' se ne dica.
Mettiamola come vogliamo da un certo punto in avanti ognuno per se' e Dio per tutti.
Cordialmente
Paolo
Fino a ieri c'era i corsi in aria fino a 60 metri, ora la commissione medica ha stabilito che non è più sicuro affrontare tale quota in aria. Lo ha fatto in base a criteri scientifici e studi, sicuramente aumentando la profondità aumentano i rischi. Se vai a 60 metri in aria sei un subacqueo che non mette la sicurezza al primo posto, se fai una vacanza subacquea con 4 immersioni al giorno nessuno viene a dirti che il solo stress di 4 immersioni è un rischio. Qui mi viene da pensare che un'occhio al lato economico viene sempre dato
TheFlash
Condivido in pieno.
Una volta sono stato a fare una vacanza alle Maldive completamente rovinata dalla organizzazione invasiva dello zelante gruppo di persone a tutela della mia integrita'
Fino a poco prima si poteva nolleggiare un barchino ma purtroppo la mia vacanza ha coinciso con la fine di questo servizio.
Impossibile fare una immersione seria al posto dei tre bidet.
Mai piu' nella mia vita. Due mesi dopo me ne sono andato al Giglio con il mio gommoncino a fare le solite cose.
Paolo
Fino a ieri c'era i corsi in aria fino a 60 metri, ora la commissione medica ha stabilito che non è più sicuro affrontare tale quota in aria. Lo ha fatto in base a criteri scientifici e studi, sicuramente aumentando la profondità aumentano i rischi. Se vai a 60 metri in aria sei un subacqueo che non mette la sicurezza al primo posto, se fai una vacanza subacquea con 4 immersioni al giorno nessuno viene a dirti che il solo stress di 4 immersioni è un rischio. Qui mi viene da pensare che un'occhio al lato economico viene sempre dato
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Attenzione io non ho mai detto o scritto che andare in aria a -60 metri è folle, sbagliato o sa suicida.
Io ho semplicemente detto che a parità di condizioni profondità e permanenza se un immersione è fatta in trimix ha margini di sicurezza maggiori rispetto ad averla gestita in aria.
Questo non vuol dire che non si può andare in aria, si può perché se le cose sono fatte in un certo modo, con conoscenze corrette ecc, ecc, il livello di sicurezza è comunque accettabile anche se non è quello che può dare una miscela trimix
E' ovvio che questo discorso non vuole mettere sullo stesso piano tutte le immersioni, perché alcune comunque non sono gestibili in aria.
Il limite dell'aria secondo me è dato dalla Pp limite dell'ossigeno che si usa come riferimento.
Si può andare oltre ma ancora una volta bisogna accettare rischi maggiori e comunque non si può pensare di poter fare quello che si potrebbe fare in trimix.
La commissione scientifica ha preso le distanze dai corsi a -60 metri perché statisticamente ci sono stati incidenti.
Io ho chiesto informazioni a tal proposito e mi è stato detto che gli incidenti ci sono stati ma a persone che non avevano fatto percorsi di immersione profonda in aria.
Io ho fatto presente che non era giusto congelare un corso perché si sono fatti male dei subacquei che il corso non lo avevano fatto.
Ma questa opposizione non è stata ritenuta accettabile.
Penso che in questa decisione ci sia anche il fatto politico che tutte le didattiche certificate si stanno orientando come limite didattico entro e non oltre i -50 metri.
Ma la subacquea è ciclica e visto il fallimento commerciale dell'elio penso che prima o poi si possa assistere ad un cambio di politica ritornando a dare il via ai corsi a -60 metri.
Le settimana blu dove gente sprovveduta fa anche 4 immersioni al giorno costituiscono il core business dell'attività dei diving mondiali.
Penso che anche e commissioni mediche abbiano un occhio di riguardo verso gli affari.
L'aria profonda non fa numeri significativi pertanto le didattiche non sentono la necessità di battersi e le commissioni mediche possono muoversi più liberamente.
Io ritengo che l'aria profonda debba essere insegnata ed insegnata bene a chi ha interesse a praticarla.
Il divieto non impedisce a nessuno di andare a -60 metri ma nega l'accesso alla giusta e corretta formazione pertanto nel lungo periodo porterà ad un numero di incidenti maggiore.
Maggiore perché i subacquei che sono vittime di incidenti sono per la maggior parte per non dire la totalità subacquei non formati.
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