Ciao a tutti, volevo esporre una mia analisi con voi e vedere cosa ne pensate.
Parliamo di immersioni trimix.
Una dei metodi per evitare una eccessiva controdiffusione isobarica all'orecchio interno al cambio gas (in deco/risalita) ed evitare una mdd vestibolare è la regola del quinto di Burton.
Per chi non la conoscesse posto il link https://scubaengineer.com/isobaric_c..._diffusion.htm nell'articolo fa degli esempi della regola.
In pratica essendo l'azoto 4,5 volte più solubile dell'elio nei grassi (arrotondiamo a 5), la suddetta regola dice che al cambio gas deco, non bisogna aumentare la percentuale d'azoto non più di un quinto della riduzione della percentuale di elio. Seguendo questo principio, al cambio gas la solubilità totale di entrambi i gas inerti non dovrebbe aumentare rispetto alla miscela precedente e quindi si evita l'aumento dell'assorbimento totale dei gas inerti dovuto al cambio gas, il tutto si ottiene contenendo l'aumento dell'azoto nella miscela, dato che quest'ultimo è più solubile.
Qui metto un altro link che parla dell'argomento e fa altri esempi della regola più o meno a metà articolo https://www.ymecarsana.com/contro-diffusione-isobarica/
Gli esempi fatti anche nel secondo link, prendendo anche il valore di solubilità dei gas, combaciano col principio della regola di Burton ma purtroppo non è sempre così.
Per dimostrare che questo metodo non sempre combacia sul suo principio della solubilità totale dei gas faccio un esempio . Esempio: sul fondo si utilizza una miscela trimix 13/50, programmiamo di fare un cambio gas a 36 metri (PO2 1,6 bar) 1,6/4,6= 35% di ossigeno (arrotondato), usando la regola di burton nella miscela deco posso aumentale la percentuale di azoto di 50/5=10, ovvero al cambio gas posso aumentare nella miscela la percentuale di azoto del 10%. Quindi a 36 metri posso passare ad una miscela 35/18. Ora per vedere se la regola funziona dobbiamo prendere i valori di solubilità dell'elio e dell'azoto nei grassi.
I valori indicati sono espressi in ml/l ovvero ml di gas disciolto in un litro di solvente ovvero il grasso, il tutto ad una pressione parziale di 1 bar e a 37 gradi centigradi.
Solubilità elio 15,693 ml/l
Solubilità azoto 66,129 ml/l
Durante la risalita con trimix 13/50 arriviamo ai 36 metri, a questa quota la pressione parziale dell'elio è di 2,3 bar mentre la P.N2 è di 1,7 bar. La solubilità nei grassi di entrambi i gas inerti a questa quota è di: Elio 2,3x15,693= 36,09 ml/l, Azoto 1,7x66,129=112,42. Sommiamo i due valori per ottenere la solubilità totale dei gas e risulta 148,51 ml/l.
Procediamo al cambio gas deco 35/18, eseguendo lo stesso calcolo la solubilità totale dei gas inerti a questa quota è di 155,96 ml/l. Quindi nonostante ho seguito la regola del quinto, il cambio gas a 35/18 ha l'effetto di aumentare l'assorbimento complessivo del gas inerte.
Se faccio altri esempi (ho già provato) per miscele più ipossiche e cambi gas più profondi di 36 metri le divergenze diventano ancora più grandi e la regola del quinto di burton continua a non avere senso.
Parliamo di immersioni trimix.
Una dei metodi per evitare una eccessiva controdiffusione isobarica all'orecchio interno al cambio gas (in deco/risalita) ed evitare una mdd vestibolare è la regola del quinto di Burton.
Per chi non la conoscesse posto il link https://scubaengineer.com/isobaric_c..._diffusion.htm nell'articolo fa degli esempi della regola.
In pratica essendo l'azoto 4,5 volte più solubile dell'elio nei grassi (arrotondiamo a 5), la suddetta regola dice che al cambio gas deco, non bisogna aumentare la percentuale d'azoto non più di un quinto della riduzione della percentuale di elio. Seguendo questo principio, al cambio gas la solubilità totale di entrambi i gas inerti non dovrebbe aumentare rispetto alla miscela precedente e quindi si evita l'aumento dell'assorbimento totale dei gas inerti dovuto al cambio gas, il tutto si ottiene contenendo l'aumento dell'azoto nella miscela, dato che quest'ultimo è più solubile.
Qui metto un altro link che parla dell'argomento e fa altri esempi della regola più o meno a metà articolo https://www.ymecarsana.com/contro-diffusione-isobarica/
Gli esempi fatti anche nel secondo link, prendendo anche il valore di solubilità dei gas, combaciano col principio della regola di Burton ma purtroppo non è sempre così.
Per dimostrare che questo metodo non sempre combacia sul suo principio della solubilità totale dei gas faccio un esempio . Esempio: sul fondo si utilizza una miscela trimix 13/50, programmiamo di fare un cambio gas a 36 metri (PO2 1,6 bar) 1,6/4,6= 35% di ossigeno (arrotondato), usando la regola di burton nella miscela deco posso aumentale la percentuale di azoto di 50/5=10, ovvero al cambio gas posso aumentare nella miscela la percentuale di azoto del 10%. Quindi a 36 metri posso passare ad una miscela 35/18. Ora per vedere se la regola funziona dobbiamo prendere i valori di solubilità dell'elio e dell'azoto nei grassi.
I valori indicati sono espressi in ml/l ovvero ml di gas disciolto in un litro di solvente ovvero il grasso, il tutto ad una pressione parziale di 1 bar e a 37 gradi centigradi.
Solubilità elio 15,693 ml/l
Solubilità azoto 66,129 ml/l
Durante la risalita con trimix 13/50 arriviamo ai 36 metri, a questa quota la pressione parziale dell'elio è di 2,3 bar mentre la P.N2 è di 1,7 bar. La solubilità nei grassi di entrambi i gas inerti a questa quota è di: Elio 2,3x15,693= 36,09 ml/l, Azoto 1,7x66,129=112,42. Sommiamo i due valori per ottenere la solubilità totale dei gas e risulta 148,51 ml/l.
Procediamo al cambio gas deco 35/18, eseguendo lo stesso calcolo la solubilità totale dei gas inerti a questa quota è di 155,96 ml/l. Quindi nonostante ho seguito la regola del quinto, il cambio gas a 35/18 ha l'effetto di aumentare l'assorbimento complessivo del gas inerte.
Se faccio altri esempi (ho già provato) per miscele più ipossiche e cambi gas più profondi di 36 metri le divergenze diventano ancora più grandi e la regola del quinto di burton continua a non avere senso.
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