Effetti del freddo in immersione e tolleranza personale

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  • Effetti del freddo in immersione e tolleranza personale

    Ciao a tutti,

    Apro questo thread per confrontarmi con voi riguardo una curiosa sensazione provata in un paio di immersioni di pochi giorni fa, in acqua relativamente fredda al lago; sensazioni che invece al mare nelle medesime condizioni (temperatura a parte) non avevo mai provato.

    In sostanza: immersione molto semplice, discesa a circa 30mt, fondo per pochi minuti (meno di una decina), e temperatura dell'acqua a 10 °C.
    Mi immergo con una umida 5mm + sovramuta da 5mm; guanti da 3mm, cappuccio integrato nel sovramuta, e classici calzari sempre da 5mm.
    Dopo qualche minuto di fondo, verso l'inizio, inizio a sentire un giramento di testa e sensazione di "leggerezza", per fare un esempio è molto molto simile alla sensazione di alzarsi di colpo da una sedia dopo essere stati seduti molto a lungo.
    Questa sensazione è durata una decina di secondi o poco più; non mi sentivo di perdere conoscenza o avere la vista annebbiata, era proprio giramento di testa e vertigini; non ho avuto nessuna perdita di forze o simili.
    Mi sono fermato un attimo appoggiandomi con una mano alla bombola del mio compagno, e la sensazione si è via via affievolita.
    Continuando poi sempre mantenendo la stessa quota (tra i 28m e i 30m) non si è ripresentato ma ho avuto progressivamente sempre più fastidio dal freddo.
    Risaliamo verso i 10-15mt, la temperatura aumenta a 18-20°C circa, e continuiamo l'immersione senza problemi con l'ultima lunga parte di ritorno a 5m dalla superficie ed acqua molto calda a 24°C; durata totale di 51min senza più alcun fastidio.

    Questa stessa sensazione l'avevo provata con sintomi molto simili in un'altra immersione quasi identica (lago, 30mt, temperatura di 10°C, stessa attrezzatura), dove però il giramento di testa è durato qualche secondo di più, e avevo dato la "colpa" al fatto che ero sovrazavvorato e avevo pinneggiato molto cercando di trovare la quantità d'aria giusta con il Gav in quanto mi sentivo sempre tirare verso il basso.

    Detto questo, si potrebbe trattare di una questione di tolleranza personale al freddo (la mia compagna di immersione ha usato una 5mm con cappuccio senza sovramuta e a parte la sensazione di freddo non ha avuto nessun sintomo del genere), oppure c'è altro a cui dovrei prestare attenzione secondo voi?

    In generale mi verrebbe da escludere la narcosi, dato che la profondità è bassa e non mi è arrivata subito, ma solo dopo alcuni minuti di fondo, e soprattutto non mi è mai successa se non in queste ultime due immersioni; non ho però idea di quale sia la mia tolleranza alla narcosi vera e propria in quanto non sono mai andato sotto i 40 metri.

    Al mare non ho mai provato nulla di simile, nonostante abbia fatto molto più tempo di fondo a 30-33mt in varie immersioni. L'unica differenza a cui mi viene da pensare è la temperatura, che al mare non ho mai provato sotto i 18-20°C.

  • #2
    Narcosi no di sicuro.
    Freddo penso di si se pensiamo a centri nervosi sul collo.
    Io non so cosa sia il freddo del lago. Faccio solo mare e non ricordo acqua piu' fredda di 14 gradi che non mi ha mai creato fastidi simili a quelli da te descritti
    Non deve essere stato simpatico e ti suggerirei di sentire un medico preparato
    Auguri
    Paolo
    Paolo

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    • #3
      Potrebbe essere vertigine alternobarica, magari accentuata dal freddo.
      Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.

      cit: "meno male che c'e' qualcuno che ha la scienza e sa come van fatte le cose..."

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      • #4
        Io ritengo, come ha scritto Lorescuba che tu hai avuto episodi di vertigini alterno bariche.

        Le vertigini alterno bariche si verificano quando la compensazione delle orecchie non avviene in egual misura, vi si viene a trovare pertanto in una situazione dove la differenza di pressione nell'orecchio medio, tra quello destro e quello sinistro causa una distorsione del segnare nervoso dell'organo dell'equilibrio.
        I cosi detti canali semicircolari dove al loro interno ci sono un tappeto di terminazioni nervose di una parte del nervo uditivo e dove sopra rotolano gli otoliti (immagina una sorta di sassolini).
        Il cervello pertanto riceve delle informazioni leggermente sfasata da destra rispetto a sinistra o vice versa e questo viene tradotto nelle vertigini che hai percepito.

        Un po come quando gli occhi vanno fuori fuoco e l'immagine si sdoppia, tanto per capirci.

        Il freddo non penso che possa avere effetto diretto su queste dinamiche ma sicuramente potrebbe avere effetti indiretti come per esempio a causa freddo o causa acqua dolce assumi posture differenti da quelle che hai al mare e queste (come per esempio il capo iper esteso o al contrario il mento contro la fossetta, o ancora contrazioni muscolari) possono influenzare la compensazione e di conseguenza causare vertigini.

        Nessuna correlazione con la narcosi, qui sei proprio fuori strada, la narcosi è un fenomeno che si lega a dinamiche totalmente differenti.
        Sicuramente la narcosi che risente tantissimo dallo stress subisce sicuramente l'effetto del freddo (in quanto fattore di stress fortissimo), ma, da come hai descritto i fatto e le quote a cui hai accusato il problema escluderei la narcosi, penso che qui ci troviamo davanti a "vertigini alterno bariche".

        Le vertigini si possono verificare quando c'è una variazione della pressione ambiente, ergo in discesa (spesso avvengono in discesa) ma anche in risalita se un orecchio non scarica come l'altro e si genera una differenza di pressione.

        Sicuramente quando vieni colto da vertigine soprattutto se non hai ben chiaro quello che ti sta succedendo si attiva una sorta di effetto domino aumentando lo stress, cambiando la respirazione e quindi subendo anche altri effetti ...

        Se, e ripeto se quanto ho detto ha una sua logica puoi risolvere il problema curando molto di più la compensazione delle orecchie, devi compensare con maggio frequenza anticipando un pochino, e, se avverti vertigine concentrarti nuovamente sulla compensazione al fine di ristabilire le pressioni, vedrai che se è questo il problema lo risolvi.

        Il freddo rimane comunque una situazione ad alto stress, devi sicuramente valutare e prendere in esame se ami immergerti in acque fredde (lago) l'adozione di una migliore protezione termica, su questo non si discute.
        Il freddo si percepisce effettivamente in maniera soggettiva, ognuno ha la sua soglia di sopportazione ma questo non vuol dire che il freddo agisce in modo diverso da subacqueo a subacqueo.
        Dico che il fatto che si percepisca in modo differente da persona a persona non fa venir meno gli effetti del freddo ergo la protezione termica adeguata è e rimane una necessità oggettiva per tutti i subacquei in egual modo.

        Cordialmente
        Rana




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        • #5
          Grazie a tutti per le vostre risposte; nei prossimi giorni sarò al mare a fare qualche tuffo e sono curioso di vedere se il problema si ripresenta o meno.

          Non mi era mai capitato prima e da quel poco che sapevo pensavo che la vertigine alterno-barica si verificasse solo in risalita e a basse profondità; non anche in discesa e una volta a livello.
          Probabilmente oltre al freddo una delle differenze può anche essere stata la discesa fatta più rapidamente del solito, e a quanto ho capito anche la posizione/rigidità del collo può fare la differenza.

          Non avrei mai detto che avrebbe potuto riguardare anche la compensazione perché è una delle cose che non mi ha mai creato problemi di sorta, e anche quando la ritardo riesco sempre a sbloccare l'orecchio, probabile a questo punto che uno dei due orecchi si compensa in maniera diversa rispetto all'altro.

          Riguardo invece la sensazione in entrambi i casi non era stato simpatico ma neanche "spaventoso", ho sempre mantenuto la calma e la lucidità in quanto non avevo affanno o altro; poi ovvio, l'ipocondriaco che è in me ha subito cominciato a pensare a tutti i casi possibili immaginabili che andavano da una respirazione sbagliata e possibile ipossia a qualche bolla che in chissà che modo è entrata in circolo e da lì a poco sarebbe tutto finito

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          • #6
            Mi ero dimenticato di aggiornare il thread: in questi giorni ho fatto diversi tuffi al mare ai 30m, tutti con tempi di fondo “dignitosi” fino al limite della NDL (o minimi sforamenti nell’ordine di 3-5 min di deco causa multi-day) ed in nessun caso ho avuto il problema in oggetto.

            Sono stato più attento alla compensazione, ma di per se non ho fatto quasi nulla di diverso se non magari una discesa più lenta rispetto alle altre due al lago.

            Non so, devo ancora capire la temperatura quanto magari mi influenzi personalmente, al mare il fondo è sempre stato a non meno di 17 °C, e devo dire che con la umida rispetto ai 10 °C del lago sembrava quasi caldo.

            Spero di poter riprovare presto sotto i 10 °C con la stagna per vedere se la situazione cambia in positivo coprendomi come si deve per evitare il freddo.

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            • #7
              Vertigini e giramenti di testa può essere davvero vertigine alterno barica . A me succede se risalgo veloce... Diciamo un bel po' veloce... In discesa non mi è mai capitata

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              • #8
                Aggiorno questa discussione così che magari potrebbe essere utile anche a qualcun altro che ha il mio stesso problema:

                In questi sei mesi ho fatto altre immersioni tutte al lago, e sono passato definitivamente all'uso della stagna (anche perché con i 7-8°C di fondo la umida sarebbe stata follia), e ho cercato di prestare più attenzione al cosa succedeva relativamente alla compensazione.

                Con tutti i sintomi che ho avuto, e anche leggendo esperienze simili di vertigine alternobarica, credo che anche il mio caso sia esattamente quello.
                Ultimamente mi capita sempre meno spesso, magari una volta ogni 4-5 immersioni, e a volte dura meno a volte di più (al massimo saranno stati un 10 secondi di giramento di testa, a volte meno), e la sensazione è esattamente come quella di un orecchio che non si "stappa" correttamente.

                In discesa solitamente non ho mai problemi, anche facendola magari al buio con poca visibilità (e quindi scendendo rapidamente per evitare di perdersi), devo compensare più rapidamente le orecchie e a volte con un po' più di forza, però arrivato ai 30m va tutto senza problemi.
                Se viene fuori la vertigine, questa succede sempre iniziando a risalire: a volte basta anche di poco (magari dopo un 15 min di fondo inizio a salire a 20 metri progressivamente) e scatta quasi subito la sensazione di vertigini.
                Non sembra essere direttamente collegato alla velocità di risalita ma più alla posizione che mantengo durante la risalita, e paradossalmente risalire correttamente in assetto orizzontale "peggiora" l'effetto.

                La cosa positiva è che ora sono "preparato", quindi non c'è più la preoccupazione ma so cosa succede quindi mi concentro sulla parete e/o sul fondale e continuo a pinneggiare tranquillo, ho notato che poggiando magari una mano sulla parete la vertigine passa anche prima.
                Per quanto riguarda le orecchie, ho provato anche a muovere la testa (ad esempio portando l'orecchio in alto o piegando il collo) e a volte funziona "stappando" l'orecchio automaticamente, a volte aiuta anche allagare con le mani il cappuccio.

                Sicuramente credo a questo punto sia un mix di predisposizione personale alla de-compensazione delle orecchie, e al lago sicuramente questo è accentuato dal freddo che mi fa essere molto più rigido con il collo, e dalla minore visibilità rispetto a quella del mare.
                Altro test che ho fatto è provare un cappuccio molto più spesso di quello che uso di solito, e avere la testa al caldo mi è sembrato aver aiutato parecchio, probabilmente dovrei dotarmi di maggiore protezione termica alla testa così da avere i muscoli del collo più rilassati.

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                • #9
                  Non sono un medico, ma dalla descrizione dei sintomi potrebbe essere vertigine alternobarica. Sicuramente passare ad una stagna potrebbe migliorare molto la situazione, ma nel dubbio, se il problema fosse frequente, proverei a sentire un otorino
                  SSI Decompression Diving

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