Quanti sub morti quest anno

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  • #16
    Non metto in dubbio il fatto che fate immersioni da 30 anni e non vi è successo mai nulla …con questo criterio potremmo evitare di dare automobili ultra moderne a chi non ha mai avuto un incidente! Tanto la macchina la sa guidare … oppure perché continuiamo con la ricerca solo perché qualche sub ogni tanto muore o va in camera Iperbarica.. non sono per niente d accordo . IO NON FUMO FACCIO SPORT TUTTI I GIORNI SEMPRE CONTROLLATO ECC.. niente alcol bevo acqua come un cammello ma con un bel Fop ho rischiato di rimanerci secco o paralizzato ! Poi se parli con un cardio chirurgo ti dice che sei stato un folle a immergerti con il Fop. La medicina subacquea è abbastanza nuova quindi io penso che anche quei pochi incidenti hanno un motivo fondato che si potrebbe evitare facendo piu “selezione “ nel dare i brevetti a tutti senza controlli . Ricordando che se uno non si controlla e sta male sott acqua sono cazzi anche di chi sta con lui non solo i suoi!!!


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    • #17
      la visita medica agonistica il 90% dei subacquei non gli a fà a falla. l'eco sotto sforzo con gradino sali scendi spirometria e otorino invece si, la passa, ma non è agonistica.
      ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

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      • #18
        Originariamente inviato da Carmelo89 Visualizza il messaggio
        Più controlli e visite mediche più mirate per L attività subacquea penso debbano essere obbligatori.. che ne dite ?
        niente da fare: il poderoso istinto di risolvere i problemi con obblighi, divieti e gabelle è insito nell'animo italiano, non se ne esce...

        Non ti offendere Carmelo

        www.bludivecenter.com

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        • #19
          concordo con blue dive.....la regola deve essere il comportamento di ognuno di noi. oggi abbiamo una quantità di ciclisti importantissima dove l'infortunio e la morte hanno incidenze ben più gravi che nella subacquea ma ti compri na bicicletta e non necessiti di brevetto. e così altri mille sport, dal pallone a quello che volete.
          ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

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          • #20
            Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
            niente da fare: il poderoso istinto di risolvere i problemi con obblighi, divieti e gabelle è insito nell'animo italiano, non se ne esce...

            Non ti offendere Carmelo
            Ciao Carmelo89
            senza offesa io mi trovo completamente d'accordo con Blu Dive.

            Mi spiego:
            non sono contro le visite, come istruttore cerco nei corsi di sensibilizzare al massimo l'attenzione verso la forma fisica intesa anche nell'avere negli anni una cultura preventiva che porti il subacqueo a fare i dovuti accertamenti.

            Da questo punto di vista la pensiamo allo stesso modo e mi permetto di dire che tutti qui la pensiamo allo stesso modo.

            Non condivido, del tuo discorso, la necessità dell'obbligo.

            La cultura dell'obbligo, del divieto mi avvilisce.

            Mi avvilisce come persona, perché l'obbligo lo si mette ai bambini che non sono in grado d'intendere e volere, perché tu (non te ma un "tu" retorico) mi devi trattare da bambino che non sa intendere e volere e per tanto risolvi la situazione con gli obblighi ?

            Gli obblighi a livello sociale sono necessari la dove, senza, la mia libertà limiterebbe la tua, o costituirebbe un effettivo pericolo sociale.
            Per esempio gli obblighi legati all'uso dell'auto sono necessari perché altrimenti ci sarebbero indicenti in numero tale che questo causerebbe un effettivo danno sociale, inteso anche in n. di morti.

            Nella subacquea non c'è questa necessità, perché il numero di persone che hanno un incidente è infinitamente più piccolo, rispetto al numero di incidenti automobilistici.
            L'auto la guidano tutti (tutta la popolazione ad esclusione dei bambini che non la guidano ma ci salgono), mentre chi va sott'acqua è un numero ristretto rispetto all'intera popolazione, inoltre gli incidenti stradali sono, statistica alla mano, infinitamente superiori, rispetto agli incidenti subacquei.

            Il certificato medico ed anche tutti gli accertamenti che possiamo fare non danno certezza di escludere in termini assoluti che un soggetto non abbia un malore sott'acqua.

            Sono pochissimi ma anche nei giovani che giocano a calcio o fanno attività agonistiche sportive qualcuno muore "spontaneamente" la chiamano con l'acronimo M.I.S. (Morte Improvvisa da Sport).

            https://www.my-personaltrainer.it/sa...-sport1.html#1

            Cito testualmente un passaggio:

            "La MIS è un evento raro legato nella maggioranza dei casi a malattie cardiache a decorso silente, che minano alla stabilità del cuore, e che, in presenza di uno o più fattori scatenanti, sono in grado di provocare un'aritmia mortale. Tali malattie sono di difficile diagnosi ed inoltre "disperse" in un gran numero di soggetti sani che praticano attività sportive agonistiche e non agonistiche."

            In tutte le attività, non solo nella subacquea esiste il problema della prevenzione, tanto che l'articolo va avanti:

            "Educazione sanitaria dei dirigenti sportivi, degli allenatori, degli atleti e dei loro genitori finalizzata a far sì che lo sport sia praticato correttamente, in maniera adeguata alle capacità individuali ed allo stato di salute del soggetto e sotto sorveglianza da parte del medico;
            Opera educativa nei confronti degli "atleti occasionali" di media età spesso inclini a trascurare ogni più elementare norma di prudenza e a mantenere uno stile di vita "dissoluto" (dieta squilibrata, fumo);
            Non tacere al medico, nel timore di vedersi negare l'idoneità, i sintomi d'allarme (dolore al torace, affanno, palpitazioni, svenimenti o sincopi) o altri elementi come per esempio una familiarità per la morte improvvisa, che potrebbero permettere di programmare accertamenti più approfonditi, capaci in molti casi di evitare guai ben peggiori.
            "

            Educare non obbligare, fermo restando che rimarrà sempre e pur sempre una zona per quanto piccola d'incertezza sulle condizioni fisiche e quindi, per le legge dei grandi numeri, non si può azzerare gli incidenti causati da malore.
            Per azzerare questo "cono d'incertezza" dovremmo arrivare a conoscere tutto della macchina uomo, ha fare controlli molto serrati nel tempo ma questo è uno scenario utopistico.

            Alla luce di queste considerazioni, ripeto, trovo corretto che figure come gli istruttori, le guide subacquee, come tutti i professionisti di ogni settore anche i semplici impiegati debbano effettuare le dovute visite mediche previste, per la subacquea, a cadenza annuale.
            Trovo giusto che chiunque s'iscriva ad un corso subacqueo effettui le dovute visite anche se allievo.
            Visite che anche se fatte da un medico dello sport non sono tali da escludere patologie silenti ma servono più che altro a creare delle difese legali.
            Io istruttore non sono un medico non posso capire se un soggetto è sufficientemente sano, ho bisogno che qualcuno esperto di medicina ne certifichi le condizioni, questo certificato mi mette al riparo nel caso l'incidente è dovuto ad un malore per un problema fisico dell'allievo.

            Mentre chi s'immerge per proprio conto: no ..... questo non vuol dire fregarsene della salute, ma semplicemente lasciare quella giusta libertà nel decidere di se stessi.

            Andare sott'acqua richiede comunque l'accettazione di un rischio maggiore rispetto a rimanere in poltrona a guardare la tele, andare in montagna richiede l'accettazione di un rischio maggiore rispetto a rimanere a letto,
            vivere !!! se per vita intendiamo inseguire le nostre passioni, la voglia di fare, l'istinto a spingersi oltre, richiede l'accettazione di rischi maggiori.

            Io sono contro il fumo, per me possono benissimo vietarlo, ma se uno vuole fumare e lo fa nel rispetto di me, quindi non mi fuma addosso chi sono io per proibirlo.
            Io cerco di mangiare sano ma con questo se mi trovo a mangiare una buona porchetta non mi faccio problemi, a me piacciono i "ciccioli" il grasso del maiale fritto nello strutto, non farà bene, lo so, ma li mangio (occasionalmente non con regolarità).
            Se esce una legge che proibisce tutti i cibi che non sono consoni al mangiare "sano" io la percepirei come un limite alla mia libertà anche di scegliere di rinunciare a 1 anno di vita ma vivendo nel modo che voglio io.

            La stessa subacquea, io voglio fare le mie immersioni, nel modo che voglio io a volte esco dagli schemi, vado profondo, ecc, ecc ....
            Alla luce di tanti altri subacquei io posso apparire un avventato ma se mi proibissero di fare l'attività subacquea che io ritengo di poter fare lo vedrei come un limite alla mia libertà di decidere e di poter decidere di accettare un rischio maggiore.

            Quindi si al cercare di diffondere una cultura sanitaria preventiva che renda la nostra attività più sicura, diffondere cultura vuol dire rendere le persone consapevoli di quello che fanno e come lo fanno, ma non proibire.

            La cultura del proibire non rende le persone più consapevoli ma è esattamente l'azione contraria.


            Quanto al compagno d'immersione.

            Io penso che il problema del rapporto di coppia non sia certo il rischio che il tuo compagno abbia un malore.
            All'interno della cerchia di amici con cui m'immergo regolarmente c'è una conoscenza tale che essendo tutte persone di buon senso siano quindi fisicamente in buono stato, ma soprattutto, la cosa più importante ne conosco le capacità in termini subacquei, so cosa sanno fare, so cosa aspettarmi da loro, quindi cosa fare e cosa non fare e vice versa loro con me.

            Quando mi trovo gente al di fuori, come nelle mie piccole esperienza da guida il problema non si è mai legato alle condizioni fisiche, o meglio un occhio al fatto che siano riposate, che non abbiamo le occhiaie tipiche di chi non ha dormito, chiedere se stanno tutti bene e si sentono di fare l'immersione, far firmare il consenso informato con cui si chiede se sono in buona forma fisica, se hanno fatto i controlli ecc, ecc, che non è una malleva ma solo un consenso che loro esprimono, firmando, all'immersione dichiarando che stanno bene dopo aver preso visione delle problematiche, questo si.

            Il vero problema con le persone che non conosco si lega alla loro preparazione, al modo con cui vanno sott'acqua.
            Ovvio che in questo caso gioco in difesa, nel senso che mi metto a vento e svolgo l'immersione in modo tale che se questi hanno un problema io sono in grado di risolverlo, se poi "infartano" io che ci posso fare se riesco li porto in superficie ma non posso fare altro, possono in questo caso costituire un problema per la mia sicurezza ?
            Si, certo, ma questo lo considero un rischio accettabile che non posso eliminare per la natura stessa dell'uomo e la sua complessità fisica.
            L'importante che io come responsabile (a qualsiasi livello) informi il soggetto dei rischi legati all'omettere i controlli medici.

            Se al contrario a stare male sono io ?
            Be come istruttore accerto le mie condizioni con una prova sotto sforzo, spirometria ecc, ecc, ogni anno.
            Poi se "infarto" che ti devo dire .......
            Ma se sono impegnato con immersioni didattiche queste sono sempre all'interno di limiti ben gestibili e quindi non penso che siano queste le occasioni in cui metto a dura prova il mio cuore.
            Se mi immergo per i cavoli miei spesso sono solo ed in questo caso non faccio male a nessuno.
            Se non sono solo i miei compagni in queste immersioni sono in grado di fare quello che farei io nelle loro condizioni.

            Detto questo il "gioco della torre", il continuare a dire se succede questo, se, se, se ti prende, se infarti, se, se, ......
            Ha una sola risposta se, se, se, se, muori !
            Nella vita si muore prima o poi, è una delle pochissime certezze.
            Non potendo evitare la morte cerco di vivere senza la paura di morire, ma accettando l'idea che questa può sempre arrivare.
            Cerco di fare del mio meglio per non morire ovviamente ma non rinuncio a vivere e in questo caso ad immergermi come a me piace.

            Spero di essermi spiegato.

            Cordialmente
            Rana


















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            • #21
              Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggio


              Se poi andiamo a vedere le statistiche di quanti sub con il FOP hanno avuto una qualche PDD immeritata, e quanti di questi hanno avuto concreti strascichi, non risolvibili da un giro in camera iperbarica per ricomprimerti, otterrai che tutto ciò è probabilmente anti-economico per il sistema sanitario, e quindi non necessario.

              Per cui si preferisce, anziché prevenire, agire solo dopo che i sintomi si sono verificati.
              Aggiungo che non è tanto una questione di costi del SSN ma solitamente in medicina si evitano (giustamente) indagini non necessarie sopratutto se invasive

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              • #22
                Personalmente ritengo che le cose stiano bene così.
                Il certificato va chiesto obbligatoriamente ai professionisti e a chi decide di fare un corso.
                Poi di nostro possiamo decidere di fare qualsiasi cosa, anche farci controllare settimanalmente. Ma deve essere iniziativa personale.
                Personalmente, ogni paio d'anni vado a farmi fare un certificato medico per attività agonistica; ci sono stato appunto un paio di mesi fa e inizio a sentirmi un poco affaticato a fine corsa...
                “Call me Ishmael. Some years ago - never mind how long precisely - having little or no money in my purse, and nothing particular to interest me on shore, I thought I would sail about a little and see the watery part of the world."

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                • #23
                  È vietato obbligare.
                  www.filoariannadive.com

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                  • #24
                    Originariamente inviato da Carmelo89 Visualizza il messaggio
                    Che sta succedendo? Qualcosa da rivedere penso ci sia , stanno morendo troppe persone !
                    Più controlli e visite mediche più mirate per L attività subacquea penso debbano essere obbligatori.. che ne dite ?


                    Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
                    Purtroppo questi lock down ci hanno fatto perdere di vista la praticità, portandoci ad un continuo desiderio di libertà.
                    Questo spingersi oltre ai propri limiti, soprattutto tra i più giovani, é un problema sempre più diffuso in ogni attività.
                    Inoltre l'isolamento ha ridotto la socialità.
                    Scordarsi l'importanza di questa, in situazioni ad elevato rischio, sono il vero e proprio pericolo. Dalle montagne ai mari, la convinzione che basti leggere uno schermo per affrontare qualsiasi impresa, ci rimanda all'antico peccato di hybris. Ricordiamo di affidarci a chi quelle storie le ha vissute sulla propria pelle.
                    Di chi ha sperimentato, scrivendo trattati e manuali.
                    Di chi ha i titoli per farlo.
                    Infine, ma mai per ultimo, del proprio partner. Sempre pronti a rinunciare nel caso non si possa condividere l'impresa.

                    Complice la mentalità dei governi del "lontani ma uniti".
                    Ma, così come l'aria che respiriamo, l'unione fa la forza!
                    ​​
                    Ultima modifica di °o.; 30-07-2021, 04:32.

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                    • #25
                      A fine stagione estiva, conteremo la moria di subbi vaccinati per malore o infarto.

                      Solo a contare tutti i miei conoscenti svenuti in montagna, a calcio ecc ecc c’è da piangere. Non stanno bene, ma almeno sono vivi. Se fosse capitato sott’acqua non sarebbero più qua.

                      Ma i subbi portano sempre la mascherina e sono protetti dal Covideomarequantebello……..

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                      • #26
                        Dopo un lungo periodo di forzata inattivita' la domanda che io mi faccio e' sempre la stessa : "dove eravamo rimasti?"
                        Con la subacquea sono stato fortunato e la prima immersione e' stata senza problemi
                        Con il judo purtroppo ancora sto penando e temo che il degrado fisico anagrafico sia devastante piu' del covid
                        In entrambi i casi mai mollare e mai abbattersi
                        Paolo
                        Paolo

                        Commenta


                        • #27
                          Originariamente inviato da GardaReb Visualizza il messaggio
                          A fine stagione estiva, conteremo la moria di subbi vaccinati per malore o infarto.

                          Solo a contare tutti i miei conoscenti svenuti in montagna, a calcio ecc ecc c’è da piangere. Non stanno bene, ma almeno sono vivi. Se fosse capitato sott’acqua non sarebbero più qua.

                          Ma i subbi portano sempre la mascherina e sono protetti dal Covideomarequantebello……..
                          Non ho mica capito cosa intendi che per il vaccino ti possa venire un malore in acqua?
                          Spero di aver capito male...

                          Commenta


                          • #28
                            un altro morto stamattina in Sardegna, precisamente a Golfo Aranci. prime notizie Svizzero sui 50

                            Commenta


                            • #29
                              Originariamente inviato da Mercurio90 Visualizza il messaggio
                              un altro morto stamattina in Sardegna, precisamente a Golfo Aranci. prime notizie Svizzero sui 50
                              Ecco: https://www.lanuovasardegna.it/olbia...one-1.40564251
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                              Commenta


                              • #30
                                Mi dispiace per il sub, ma in quel che e' scritto nell'articolo, quindi tutto da verificare, c'e' qualcosa che non mi torna. Ho letto immersione ricreativa e poi e' risalito da solo manifestando difficolta' respiratorie. Ora, se cosi' fosse vero e ripeto, come sappiamo bene, e' tutto da verificare, si tratta di una procedura assolutamente sbagliata. Mai da soli durante le ricreative, sopratutto se si risale interrompendo l'immersione per un motivo imprevisto.
                                Circa il discorso visite mediche, mi trovo d'accordo con Rana, Tonnetto e con tutti quelli che hanno ribadito il concetto di consapevolezza e maturita'. Inoltre obbligare qualcuno puo' comportare, in casi estremi, di cercare di aggirare l'obbligo, e cio' implica potenziali pericoli aggiuntivi. Un esempio per tutti, i falsi Green Pass che stanno circolando. Mi aspetto che chi si immerge con me sia consapevole di se' almeno quanto io lo sono di me stesso, sott'acqua non c'e' spazio di manovra per fare i paraculi o i menefreghisti.
                                E comunque, indipendentemente dalla visita che si va a fare, la possibilita' di avere un malore improvviso ed inatteso resta sempre. E li', amen.
                                Sinceramente, potendo scegliere, preferirei morire cosi' che tra le fiamme di un incendio. Se poi sta cosa se puo' proprio evita', mejio

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