Bologna, 3 giugno 2019 - Ha perso improvvisamente conoscenza mentre si apprestava a risalire sul gommone di appoggio dopo aver completato regolarmente insieme ad altri sei subacquei un’immersione con le bombole. Un malore improvviso che purtroppo per Luca Nobile, 56 anni originario di Roma ma bolognese d’adozione dove svolgeva la professione di veterinario, è risultato fatale.
La prima tragedia del mare della stagione all’isola d’Elba, coincisa con la prima domenica dal clima tipicamente estivo, è avvenuta attorno a mezzogiorno nella zona della ‘Corallina’ esterna di Fonza, uno dei punti di immersione più conosciuti e frequentati dell’isola per la particolare bellezza del fondale. Accompagnato da un diving di Lacona, l’uomo si era immerso con altri quattro sub – tra cui i suoi due amici con i quali aveva raggiunto l’isola – e due istruttori ad una profondità di circa 35 metri. L’immersione si è svolta senza il minimo intoppo e tutti i sub, effettuate regolarmente le soste alle profondità stabilite, sono tornati in superficie nei tempi prefissati.
All'improvviso, però, Nobile si è sentito male ed ha perso conoscenza. Accortosi dell’accaduto, l’istruttore che era vicino a lui, lo ha subito soccorso praticandogli il massaggio cardiaco e la respirazione artificiale. In contemporanea è stato lanciato il mayday raccolto da altri due istruttori subacquei che in quel momento si trovavano sulla spiaggia di Margidore. I due, Flavio Crivellaro e Gabriele Torre, hanno preso un defibrillatore e con un’imbarcazione veloce hanno raggiunto rapidamente il luogo dell’immersione.
Sul posto, poco dopo è arrivato anche il battello della Guardia Costiera di stanza a Marina di Campo nell’ambito dell’operazione ‘Mare sicuro’. Mentre le manovre di rianimazione proseguivano senza sosta, il gommone con a bordo Nobile si è diretto a tutta velocità verso il porto campese, dove il 118 ha fatto accorrere da Portoferraio i volontari della Misericordia con il medico di turno sulla loro ambulanza e da Grosseto l’elicottero Pegaso 2.
LE manovre per cercare di rianimare l’uomo sono proseguite a lungo. Alla fine è stato deciso di effettuare un ultimo disperato tentativo di salvargli la vita trasferendolo d’urgenza all’ospedale pisano di Cisanello con l’elisoccorso. Purtroppo però non c’è stato niente da fare. Il suo cuore non ha più ripreso a battere. Il cinquantaseienne si era trasferito da tanti anni a Bologna ma appena poteva raggiungeva l’amata l’Isola d’Elba dove aveva ottenuto anche il brevetto di biologia marina.
Condoglianze alla famiglia
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La prima tragedia del mare della stagione all’isola d’Elba, coincisa con la prima domenica dal clima tipicamente estivo, è avvenuta attorno a mezzogiorno nella zona della ‘Corallina’ esterna di Fonza, uno dei punti di immersione più conosciuti e frequentati dell’isola per la particolare bellezza del fondale. Accompagnato da un diving di Lacona, l’uomo si era immerso con altri quattro sub – tra cui i suoi due amici con i quali aveva raggiunto l’isola – e due istruttori ad una profondità di circa 35 metri. L’immersione si è svolta senza il minimo intoppo e tutti i sub, effettuate regolarmente le soste alle profondità stabilite, sono tornati in superficie nei tempi prefissati.
All'improvviso, però, Nobile si è sentito male ed ha perso conoscenza. Accortosi dell’accaduto, l’istruttore che era vicino a lui, lo ha subito soccorso praticandogli il massaggio cardiaco e la respirazione artificiale. In contemporanea è stato lanciato il mayday raccolto da altri due istruttori subacquei che in quel momento si trovavano sulla spiaggia di Margidore. I due, Flavio Crivellaro e Gabriele Torre, hanno preso un defibrillatore e con un’imbarcazione veloce hanno raggiunto rapidamente il luogo dell’immersione.
Sul posto, poco dopo è arrivato anche il battello della Guardia Costiera di stanza a Marina di Campo nell’ambito dell’operazione ‘Mare sicuro’. Mentre le manovre di rianimazione proseguivano senza sosta, il gommone con a bordo Nobile si è diretto a tutta velocità verso il porto campese, dove il 118 ha fatto accorrere da Portoferraio i volontari della Misericordia con il medico di turno sulla loro ambulanza e da Grosseto l’elicottero Pegaso 2.
LE manovre per cercare di rianimare l’uomo sono proseguite a lungo. Alla fine è stato deciso di effettuare un ultimo disperato tentativo di salvargli la vita trasferendolo d’urgenza all’ospedale pisano di Cisanello con l’elisoccorso. Purtroppo però non c’è stato niente da fare. Il suo cuore non ha più ripreso a battere. Il cinquantaseienne si era trasferito da tanti anni a Bologna ma appena poteva raggiungeva l’amata l’Isola d’Elba dove aveva ottenuto anche il brevetto di biologia marina.
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