e se dicessi che siamo alle solite, ci credereste?
parte tutto come al solito. con un farneticante giro di mail che si intitola così: "WaterHead Expedition 2013"
ovviamente 75349234 mail sono di cazzeggio furibondo però alla fine si capisce che si può fare e al grido di "chi c'è, c'è" sciogliamo l'assemblea.
sono coinvolti (a schema libero):
una nota personaggia ex-sharmese che ora si trova in esilio in quel di poggio picenze
alcuno loschi figuri che provengono dal profondo nord (tra vicenza e trento)
i temibili sguizzeri
una folta guarnigione lombarda
e, tanto per non farci mancare nulla, il presidio romano ci raggiungerà post immersione.
le partenze sono scaglionate, per non dire scoglionate visto il traffico che si riversa su autostrade, strade statali, provinciali, urbane, sterrate e sentieri, tra il 25 e il 26, e a parte gli sguizzeri che come tali son previdenti e partono con una settimana d'anticipo!, gli altri arrivano tra il gioverdì e il venerdì.
comunque siamo tutti nei pressi di waterhaead in tempo per l'immersione, è sabato la spedizione vera e propria.
peccato che al nostro arrivo sul luogo una catena con lucchetto è in bella vista sul cancello. evabè... potrebbe andare peggio: potrebbe piovere. appunto!
alla fine tra frizzi, lazzi e cazzeggi arrivano i tenutari del laghetto che aprono il cancello e l'orda si riversa sul praticello antistante il lago.
i gruppi sono 2, noi 9 ed un altro drappello di sub che si sarebbero immersi dopo di noi motivo per cui rivendichiamo il possesso di 7 panchine su 8 per preparare l'attrezzatura e anche se loro ci guardano male noi c'abbiamo: Steve che è grosso, Boa Gialla che è cattivo, Lsd che delimita il territorio con la frusta lunga, la padagnocca che brandisce le pinne e sembra alberto da giussano, gli sguizzeri che son neutrali ma Elk è grosso pure lui, Otluca che pare serafico ma vi assicuro che a colpi
di baccalà riesce a stendere anche Chuck Norris e, non ultima, ultraviolet che è il nostro agente diplomatico straordinario plenipotenziario.
alla fine la spuntiamo noi e loro si ritirano in buon ordine.
il briefing è perfetto e preciso, la guida ci raccomanda di rimanere in gruppo (seeeeeeeee...), di cercare di tenere un assetto decente (ri-seeeeeeeeeeee) per non sollevare sospensione, di pinneggiare a rana (apposto stiamo!), di non toccare le strutture, ecc. ecc.
entriamo in acqua che è fredda ma non troppo e dopo gli ok di rito mettiamo la testa sotto e ci dirigiamo verso il centro del laghetto.
essendo alimentato da acqua sorgiva la visibilità è parecchio buona, nonostante fuori piova e la luce non sia un gran che.
ci aggiriamo intorno alle struttuture medioevali e devo dire che i muri a secco, i mulini e le strutture ad arco ancora in piedi nonostante il terremoto,
conditi con la limpidezza dell'acqua anche con poca luce creano un'atmosfera è davvero particolare.
purtroppo l'immersione dura solo 35 minuti... ecco, meriterebbe un tempo un po' più lungo anche perchè se la profondità massima che ho letto sul mio suunto è 7.2, la bombola è una 15 fate un paio di conti e vedrete che ci stava anche qualche minuto in più. ma queste son le regole.
nel complesso è una immersione diversa dal solito e affascinante. merita.
dopo l'immersione, visto che non si possono fare sforzi ci dirigiamo sulle montagne e dopo una camminata di un ora in salita per espugnare un antico castello e raggiungiamo la guarnigione romana che ci attende tra le rovine questa volta all'asciutto, ma altrettanto belle e imponenti di rocca calascio.
il resto, sono ri-frizzi, ri-lazzi e ri-cazzeggi fotonici e qui.... chi c'è, c'è
grazie a tutti per lo splendido w.end.
r.
p.s. la prossima volta evitiamo di farlo in concomitanza col primo ponte lungo dell'anno: è vero che tutta l'italia per una volta era unita e compatta... in autostrada però!
parte tutto come al solito. con un farneticante giro di mail che si intitola così: "WaterHead Expedition 2013"
ovviamente 75349234 mail sono di cazzeggio furibondo però alla fine si capisce che si può fare e al grido di "chi c'è, c'è" sciogliamo l'assemblea.
sono coinvolti (a schema libero):
una nota personaggia ex-sharmese che ora si trova in esilio in quel di poggio picenze
alcuno loschi figuri che provengono dal profondo nord (tra vicenza e trento)
i temibili sguizzeri
una folta guarnigione lombarda
e, tanto per non farci mancare nulla, il presidio romano ci raggiungerà post immersione.
le partenze sono scaglionate, per non dire scoglionate visto il traffico che si riversa su autostrade, strade statali, provinciali, urbane, sterrate e sentieri, tra il 25 e il 26, e a parte gli sguizzeri che come tali son previdenti e partono con una settimana d'anticipo!, gli altri arrivano tra il gioverdì e il venerdì.
comunque siamo tutti nei pressi di waterhaead in tempo per l'immersione, è sabato la spedizione vera e propria.
peccato che al nostro arrivo sul luogo una catena con lucchetto è in bella vista sul cancello. evabè... potrebbe andare peggio: potrebbe piovere. appunto!
alla fine tra frizzi, lazzi e cazzeggi arrivano i tenutari del laghetto che aprono il cancello e l'orda si riversa sul praticello antistante il lago.
i gruppi sono 2, noi 9 ed un altro drappello di sub che si sarebbero immersi dopo di noi motivo per cui rivendichiamo il possesso di 7 panchine su 8 per preparare l'attrezzatura e anche se loro ci guardano male noi c'abbiamo: Steve che è grosso, Boa Gialla che è cattivo, Lsd che delimita il territorio con la frusta lunga, la padagnocca che brandisce le pinne e sembra alberto da giussano, gli sguizzeri che son neutrali ma Elk è grosso pure lui, Otluca che pare serafico ma vi assicuro che a colpi
di baccalà riesce a stendere anche Chuck Norris e, non ultima, ultraviolet che è il nostro agente diplomatico straordinario plenipotenziario.
alla fine la spuntiamo noi e loro si ritirano in buon ordine.
il briefing è perfetto e preciso, la guida ci raccomanda di rimanere in gruppo (seeeeeeeee...), di cercare di tenere un assetto decente (ri-seeeeeeeeeeee) per non sollevare sospensione, di pinneggiare a rana (apposto stiamo!), di non toccare le strutture, ecc. ecc.
entriamo in acqua che è fredda ma non troppo e dopo gli ok di rito mettiamo la testa sotto e ci dirigiamo verso il centro del laghetto.
essendo alimentato da acqua sorgiva la visibilità è parecchio buona, nonostante fuori piova e la luce non sia un gran che.
ci aggiriamo intorno alle struttuture medioevali e devo dire che i muri a secco, i mulini e le strutture ad arco ancora in piedi nonostante il terremoto,
conditi con la limpidezza dell'acqua anche con poca luce creano un'atmosfera è davvero particolare.
purtroppo l'immersione dura solo 35 minuti... ecco, meriterebbe un tempo un po' più lungo anche perchè se la profondità massima che ho letto sul mio suunto è 7.2, la bombola è una 15 fate un paio di conti e vedrete che ci stava anche qualche minuto in più. ma queste son le regole.
nel complesso è una immersione diversa dal solito e affascinante. merita.
dopo l'immersione, visto che non si possono fare sforzi ci dirigiamo sulle montagne e dopo una camminata di un ora in salita per espugnare un antico castello e raggiungiamo la guarnigione romana che ci attende tra le rovine questa volta all'asciutto, ma altrettanto belle e imponenti di rocca calascio.
il resto, sono ri-frizzi, ri-lazzi e ri-cazzeggi fotonici e qui.... chi c'è, c'è
grazie a tutti per lo splendido w.end.
r.
p.s. la prossima volta evitiamo di farlo in concomitanza col primo ponte lungo dell'anno: è vero che tutta l'italia per una volta era unita e compatta... in autostrada però!
Commenta