I miei primi 40

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • I miei primi 40

    Immersione molto profonda, troppo profonda per il mio livello di addestramento.
    Si può tanto dire che è tutta esperienza e che tutto fa brodo ma in questo caso temo di aver “esagerato”. In barca la guida parlava di un’immersione sui 40 metri su di una secca il cui cappello si trova a 26/27 metri, accetto non troppo convinto (primo grave errore!); scendiamo sulla catena dell’ancora molto tranquillamente, anche se è la prima volta che la vista del fondo si fa attendere così tanto.
    Arrivati sul cappello della secca guardo il profondimetro e segna “già” 27 metri. Ok da parte di tutti e “cominciamo” (…a 27 metri…) l’immersione.
    Il profilo della secca scende a profondità impegnative in modo deciso, io non lo seguo pensando di rimanere un po’ più alto degli altri, ma ad un certo punto mi trovo a mezz’acqua sui 40 metri (secondo tragico errore!); guardo giù e noto che il gruppo si trova ancora qualche metro sotto di me, sono tre,o forse quattro, forse un po’ di più non riesco a valutare bene.
    La situazione non è banale, per fortuna non sono solo, il mio compagno è rimasto al mio fianco; magra consolazione che però non mi serve a molto, lo conosco da poco e non ho la minima idea di cosa stia pensando. Di lui so solo che è più o meno allo stesso mio livello di esperienza: poca, dannatamente poca! Ho qualche attimo di esitazione; mi fermo, respiro, valuto le mie condizioni fisiche e mentali. In qualche modo realizzo che tutto sommato mi sento bene, a parte un leggero giramento di testa; mi chiedo se questo sia dovuto alla narcosi.
    Sono sempre fermo sui 39/40 metri, la cosa non passa comunque del tutto inosservata perché sento che il mio respiro non è tranquillo come al solito.
    Passano diversi secondi e non riesco a decidere cosa fare, rimango lì, fermo, sospeso a mezz’acqua, non sono in panico, ma non sono neanche a mio agio; solo il mio compagno sembra essersi accorto di questa situazione perché il resto del gruppo è impegnato a guardare le gorgonie ed il corallo nero che si trovano più in basso. Cerco lo sguardo del mio compagno e cerco di capire se anche lui si trova nella mia medesima situazione.
    Ci diamo un ok reciproco probabilmente non troppo convinto e indugiamo ancora sul limite della quota ricreativa pur essendo comunque al di là del nostro brevetto. La guida si accorge di noi, alza lo sguardo e ci chiede se è tutto ok. Timidamente rispondo di sì. Alla fine decido di andare, di superare il “fatidico” limite ricreativo o sportivo che dir si voglia. Ovviamente questo limite è solo psicologico, una volta sul fondo non è che sia cambiato qualcosa rispetto a quando mi trovavo qualche metro più su. Adesso sono finalmente vicino al fondo, ho dei punti di riferimento e questa cosa mi tranquillizza, rifaccio un check delle mie condizioni, sento che qualcosa non va ma non lo so descrivere, decido di scattare qualche foto alle gorgonie ma mi rendo conto di non riuscire ad operare come si deve sulla mia macchina fotografica; ok, sono in narcosi allora, la teoria è dimostrata. Ci riprovo quattro o cinque volte guardando sempre il monitor e alla fine qualcosa di minimamente sufficiente mi sembra sia rimasto, sarà davvero così? Il gruppo intanto si è mosso per avviarsi verso la risalita, io nel frattempo guardo il profondimetro, tra una cosa e l’altra mi sono completamente dimenticato di controllare la quota; leggo 45,6 metri, cazzo, questo è veramente troppo, è ora di muoversi.
    Tornando verso le “mie quote” riprendo il controllo della situazione e rifletto. Sono stanco, ho un accenno di mal di testa, ma forse è solo la tensione che sta mollando la presa, non so. Il resto dell’immersione non ha niente di particolare da essere riportato se non una deco di 6 minuti. Una volta in barca e poi a casa ho ancora modo di riflettere: ho fatto una minchiata e non ero assolutamente pronto per un’esperienza del genere; ok, sono riuscito a gestire la situazione, non mi sono fatto male, ma diciamocelo ragazzi: mi è andata bene che non sia successo niente di particolare.
    Ricordo a me stesso che non erano questi i patti, e che non è così che voglio andare sott’acqua. Mentre pian piano questi pensieri si dileguano, un’altra immagine si fa strada nella mia mente: quelle gorgonie, con i loro colori rosso e giallo, erano proprio bellissime viste da sotto…
    http://www.simand.it

  • #2
    Bravo!Sei riuscito a vincere qualche paura.

    Non so se sia giusto immergersi con qualche timore,che può indurti anche a fare errori (non è detto che sia solo la narcosi),certo è ,che ci vuole concentrazione e rispetto dell'ambiente in cui ti trovi.

    Secondo me, superate tutte le paure,sforare di qualche metro non è così grave.

    Altra cosa che ti fa merito è il fatto che tu e il tuo buddy abbiate optato per quote meno profonde (della guida )e che tu ti sia accorto che non eri pronto per queste profondità....anche se poi ....

    Bello il racconto! ....e le gorgonie da sotto!

    Commenta


    • #3
      Re: I miei primi 40

      Originariamente inviato da simand
      Immersione molto profonda, troppo profonda per il mio livello di addestramento.
      Sto riflettendo sul tuo racconto.

      Intanto sgombero subito il campo da una considerazione: "statisticamente" e ribadisco "statisticamente" quella descritta da te non è la situazione tipica da incidente subacqueo. Per quanto la statistica possa contare.

      Sgombero il campo anche dalle considerazioni ovvie circa una guida che diriga subacquei a situazioni alle quali non sono stati addestrati. Non mi lancio qui in invettive contro una guida che non conosco ed in una situazione che non conosco.

      Non specifichi le condizioni precise del tuo addestramento. Premetto anche che ogni immersione ha un fattore ben preciso di "agevolezza" che dipende da diversi fattori, quali la tua natura del tuo carattere (sei ansioso? sei infingardo? sei sereno? sei ligio al dovere? etc etc etc); la natura del luogo di immersione (mare aperto? mare formato? baia tranquilla? assenza o presenza di correnti? e via dicendo); potrei andare avanti ancora.

      Di sicuro sott'acqua, come nella nostra vita da terrestri, ci troviamo spesso davanti a bivii in cui una scelta può essere decisiva.

      Da questo racconto trapela che, davanti ad una sfida alla quale ti sentivi obiettivamente poco pronto, hai scelto per la scoperta.

      Il resto, brevetti, regolamenti, policies del diving e della guida, conta poco.

      L'acqua, sotto, non è che lo specchio di chi siamo "sopra".
      "No moss ever grows on a rolling stone".

      Commenta


      • #4
        simand, non fartene un problema, non é che sei passato al lato oscuro della forza
        fai tesoro delle sensazioni provate che é la cosa più importante.
        ricordati che si impara di più da una immersione andata "male" (diciamo andata così così) che da 100 immersioni andate benissimo.
        fai tesoro e fai esperienza. tra qualche anno vedrai che a quelle quote di andrai abitualmente e.... tranquillamente
        HALIMEDA TUNA

        http://www.facebook.com/?ref=home#!/group.php?gid=134475556589857

        Commenta


        • #5
          Originariamente inviato da andy01
          simand, non fartene un problema, non é che sei passato al lato oscuro della forza
          fai tesoro delle sensazioni provate che é la cosa più importante.
          ricordati che si impara di più da una immersione andata "male" (diciamo andata così così) che da 100 immersioni andate benissimo.
          fai tesoro e fai esperienza. tra qualche anno vedrai che a quelle quote di andrai abitualmente e.... tranquillamente
          Quoto.
          Si pressuppone comunque che le tue conoscenze si saranno ampliate magari con corsi specifici ed utilizzando attrezzature più performanti.

          Un saluto
          Alessandro
          TDI - Megalodon eCCR
          Il mio sito

          Commenta


          • #6
            Tutto ciò che avete detto è assolutamente vero, soprattutto il fatto che ho accettato di sottopormi ad una situazione per cui (forse) non ero ancora pronto. Quando ho deciso di cominciare questo sport, mi sono dato delle regole ben precise: quel giorno non le ho rispettate.

            E' vero che è uno dei modi per crescere, ma non voglio che diventi la regola. Preferisco andare per piccoli passi.

            Grazie a tutti delle risposte!!
            Ciao, Fabio.
            http://www.simand.it

            Commenta


            • #7
              ciao fabio, ho quasi provato le tue stessa senzazione ieri facendo il relitto "LAURA C. " premetto che ho il prevetto a 40 metri ma ieri girando per il relitto e scattando foto non mi sono accorto di essere andato a 51 metri. Quando o visto il profondimetro mi è venuta una spece di senzazione strana come dici tu difficile da descrivere dopo quando ho visto il computer che mi dava 12 minuti di deco non ti dico.
              Fortunatamente il relitto si fa da riva e quindi pinneggiando verso il ritorno li ho smaltiti
              Ma quei 51 m
              due flash is megl che uan! (cit) il mio fidanzata
              appena posso, vado a provarlo al solito lago di corcazzo. (cit.) Il mio coinquilino
              farò uove foto. (cit.) il fungaccio
              E' meglio scattare un attimo prima che un attimo dopo

              le mie foto

              Commenta


              • #8
                Le regole sono fatte per essere infrante e smentite!

                Commenta


                • #9
                  Originariamente inviato da edes
                  Ma quei 51 m
                  son solo 40+11.
                  la suggestione può molto.
                  Wyrd biö ful äroed
                  "Puoi imparare a riderci su, puoi farci il callo e ignorarle o puoi continuare a legartela al dito e rendere la tua permanenza sul forum inutilmente miserevole. Vedi tu." (cit.)
                  "siamo schiavi dei nostri personaggi" (cit. mgs, 18/07/2015)

                  Commenta


                  • #10
                    Originariamente inviato da Steve
                    Originariamente inviato da edes
                    Ma quei 51 m
                    son solo 40+11.
                    la suggestione può molto.
                    Anche la narcosi ... per chi non è abituato a certe quote su un relitto che richiede una discreta pinneggiata.

                    Commenta


                    • #11
                      Re: I miei primi 40

                      Originariamente inviato da simand
                      Immersione molto profonda, troppo profonda per il mio livello di addestramento.
                      Il problema di certe immersioni in gruppo "guidate" è proprio che molti sub fanno qualcosa che eccede il loro livello di esperienza (i brevetti non c'entrano) confidando nella pianificazione altrui.
                      Certe cose vanno fatte gradualmente ed il controllo sulla gestione dell'immersione deve essere totale.
                      www.liberisub.it

                      Commenta


                      • #12
                        Originariamente inviato da alexcacciafotosub
                        Originariamente inviato da andy01
                        simand, non fartene un problema, non é che sei passato al lato oscuro della forza
                        fai tesoro delle sensazioni provate che é la cosa più importante.
                        ricordati che si impara di più da una immersione andata "male" (diciamo andata così così) che da 100 immersioni andate benissimo.
                        fai tesoro e fai esperienza. tra qualche anno vedrai che a quelle quote di andrai abitualmente e.... tranquillamente
                        Quoto.
                        Si pressuppone comunque che le tue conoscenze si saranno ampliate magari con corsi specifici ed utilizzando attrezzature più performanti.

                        Un saluto
                        Alessandro
                        Io non quoto proprio per niente; l'ho già detto e lo ripeto con ancora maggiore convinzione: questa non è "esperienza" e fatta così è solo una cosa che può indurre in nuovi errori senza neppure essere passati attraverso i vecchi errori.
                        Dire che si impara di più da un'immersione andata male o così così piuttosto che da 100 andate benissimo è un'assurdità da irresponsabili ed un pericoloso innesco.
                        C'è solo un modo di fare un'immersione e non farsi male, farla bene; non esiste che si accettino i mezzi termini.
                        Qui hai sbagliato tu ed ha sbagliato anche la guida.
                        Ti son piaciute le gorgonie colorate?
                        E se fosse stato quello l'effetto della narcosi?

                        Commenta


                        • #13
                          ma si dai! frustiamolo a sangue, facciamolo sentire una merda e che guai a lui se si immerge ancora e chi più ne ha più ne metta.....
                          magari va bene così, non so


                          p.s.- era ironico
                          HALIMEDA TUNA

                          http://www.facebook.com/?ref=home#!/group.php?gid=134475556589857

                          Commenta


                          • #14
                            Ma no dai!!!
                            Non mi sento nè una merda, nè uno che alla prossima immersione punta ai 50. E' stata un'immersione per me molto impegnativa; sottolineo "per me" inteso "rapportato al mio livello di esperienza".
                            Il tutto è nato da una piccola incomprensione con la guida; tra l'altro non è stata nè tutta colpa sua nè tutta colpa mia... come si dice... non ci siamo capiti... ecco tutto!
                            Dopo quella volta ho fatto altre immersioni in tutta tranquillità nei miei limiti (attenzione che non sto facendo riferimento ai limiti del mio brevetto!).
                            Quello che mi piacerebbe trasmettere con il mio piccolo racconto è che anche se purtroppo può capitare di "sbagliare" (inteso come sforare di tanto i propri limiti), questo non deve diventare un modo per velocizzare la crescita di un subacqueo. Questo è quanto.

                            Ciao!!


                            P.S: per la cronaca, sono un neo-secondo grado con circa 50 immersioni fatte sia al lago che al mare.

                            P.P.S: le gorgonie, almeno quelle, credo di averle viste bene...ed erano proprio belle...
                            http://www.simand.it

                            Commenta


                            • #15
                              Originariamente inviato da andy01
                              ma si dai! cut
                              magari va bene così, non so
                              Va bene che abbia capito.

                              Commenta

                              Riguardo all'autore

                              Comprimi

                              simand Per saperne di più su simand

                              Statistiche comunità

                              Comprimi

                              Attualmente sono connessi 74 utenti. 7 utenti e 67 ospiti.

                              Il massimo degli utenti connessi: 1,553 alle 05:45 il 16-01-2023.

                              Scubaportal su Facebook

                              Comprimi

                              Sto operando...
                              X