Profonda tuffo sull'estesa colonia di Antipatella subpinnata, il Corallo Nero del Mediterraneo, che si trova alla Secca dei Francesi proprio al largo della costa di Favazzina di Scilla (RC).
Dato che il cappello della secca, il suo punto più elevato, si trova a 48 metri sotto la superficie del mare, non ci sono problemi per le barche in transito di finire eventualmente, appunto, in "secca".
In problemi, ed anche seri, invece possono incorrere i sub nel caso in cui decidano d'immergersi senza tener conto della ciclicità dei flussi impetuosi delle correnti dello Stretto di Messina che in certi momenti possono raggiungere anche i 5 nodi. Le masse d'acqua in movimento a quelle velocità, ma anche a meno, diventano assolutamente ingestibili e pericolose per il sommozzatore.
Per immergersi in tutta tranquillità e poter così assaporare la bellezza dei bianchissimi e vaporosi rami del Corallo Nero del Mediterraneo che contrastano con il blu scuro del mare, è necessario attendere la così detta "stanca", il periodo di riposo tra la corrente "scendente" e la "montante".
Come al solito per la nostra profonda discesa su questo stupendo sito ci siamo affidati alla competenza sulle correnti di Franco Amadeo. Durante un'impegnativa immersione sapere poi che in superficie c'è un barcaiolo esperto, aiuta non poco il sub a concentrarsi quasi esclusivamente sulla bellezza naturale che ha la fortuna di poter osservare.
MONTAGNESOMMERSE: --immersioni: "IL CORALLO NERO DEL MEDITERRANEO"
Dato che il cappello della secca, il suo punto più elevato, si trova a 48 metri sotto la superficie del mare, non ci sono problemi per le barche in transito di finire eventualmente, appunto, in "secca".
In problemi, ed anche seri, invece possono incorrere i sub nel caso in cui decidano d'immergersi senza tener conto della ciclicità dei flussi impetuosi delle correnti dello Stretto di Messina che in certi momenti possono raggiungere anche i 5 nodi. Le masse d'acqua in movimento a quelle velocità, ma anche a meno, diventano assolutamente ingestibili e pericolose per il sommozzatore.
Per immergersi in tutta tranquillità e poter così assaporare la bellezza dei bianchissimi e vaporosi rami del Corallo Nero del Mediterraneo che contrastano con il blu scuro del mare, è necessario attendere la così detta "stanca", il periodo di riposo tra la corrente "scendente" e la "montante".
Come al solito per la nostra profonda discesa su questo stupendo sito ci siamo affidati alla competenza sulle correnti di Franco Amadeo. Durante un'impegnativa immersione sapere poi che in superficie c'è un barcaiolo esperto, aiuta non poco il sub a concentrarsi quasi esclusivamente sulla bellezza naturale che ha la fortuna di poter osservare.
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