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  • #61
    Originariamente inviato da secan
    .
    Se allora poteva essere necessario spendere ore ed ore di lezione per far capire due nozioni elementari di fisica e fisiologia,.
    In realtà il programma dei tempi prevedeva un addestramento, duro, di acquaticità, non è che ci fosse tutta questa teoria. E poco addestramento anche in ara.
    Quando appunto un corso di primo livello di una settimana fatto bene è più che sufficiente nella maggior parte dei casi.
    Però poi la gente andava in acqua ed in autonomia accumulando una notevole esperienza.
    Gli incidenti erano dovuti principalmente al fatto che non c'erano conoscenze decompressive e di fisiologia subacquea elevate (si usavano le us navy vecchia edizione).
    Oggi ci sono queste conoscenze ma quello che manca è l'esperienza e l'autonomia. A parte i subacquei mordi e fuggi che considerano l'immersione come uno dei tanti svaghi a disposizione e la praticano in modo sporadico, il sistema ha portato molti degli altri ad essere gregge (le classiche immersioni a trenino) con seri problemi nel momento in cui devono prendere decisioni autonome.
    La differenza con subacquei che possono gestire autonomamente l'immersione (e ce ne sono ma sono una minoranza dei brevettati considerati dalle statistiche come attivi) è evidente.
    www.liberisub.it

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    • #62
      Originariamente inviato da M.
      In realtà il programma dei tempi prevedeva un addestramento, duro, di acquaticità, non è che ci fosse tutta questa teoria.
      Nei corsi che si facevano a fine anni 80 metà anni 90 la teoria si faceva e anche parecchio.

      Io ricordo il manuale "Sub si diventa" che nonostante sia ormai datato era a tutti gli effetti un libro che spiegava a 360 gradi anche cose che ammetto erano improponibili (come per esempio fare la toracentesi).

      L'acquaticità era molto ma molto curata.

      Io nei primi due mesi di corso non ho toccato una bombola, macinavamo un sacco di vasche facendo esercizi di svuotamento, pinneggiata, acquaticità, apnea, ecc, ecc.

      Questi corsi non sono più proponibili nel mondo in cui viviamo per tanti motivi:
      * primo il tempo - non abbiamo più tempo, "corriamo" e tutto deve essere veloce (Fast)
      * secondo i costi troppo elevati
      * in ultimo la gente alla fine non gliene frega un fico secco di sapere anche solo per il piacere di conoscere.

      E' già tanto quando arrivano a studiare il minimo, del minimo, di un corso a rapido apprendimento.

      Originariamente inviato da M.
      E poco addestramento anche in ara.
      Io sarò stato fortunato ma l'addestramento in aria l'ho ricevuto e tanto, per anni sono stato portato da persone molto più esperte di me che mi hanno permesso di raccogliere esperienza.
      Non dico con questo che ovunque era cosi ma un tempo - realtà come la mia - erano la maggioranza.

      Originariamente inviato da M.
      Quando appunto un corso di primo livello di una settimana fatto bene è più che sufficiente nella maggior parte dei casi.
      Ni, non sono del tutto d'accordo.
      Nella mia esperienza da istruttore alla gente bisogna dare anche il tempo di "metabolizzare" le istruzioni ricevute e far proprie le esercitazioni, questo richiede tempo.
      Con questo ammetto che in una settimana fatta bene (dalla mattina al tardo pomeriggio) c'è la possibilità di fare un buon corso.
      Ma .....
      ma non viviamo in un mondo ideale per cui in una settimana di ferie - dove gli allievi arrivano con le mogli, i figli (giustamente) non sono disposti ad alzarsi presto e fare 5 giorni d'intenso addestramento - per cui nella maggio parte dei casi è tanto se si riesce a fare un immersione e un oretta di lezione al massimo di 5 giorni.
      Mi spiace ma 5 ore di lezione striminzite e 5 immersioni non sono sufficienti per dare quella preparazione che forma un subacqueo autonomo.
      Formi della clientela, persone che devono essere prese dalla guida e accompagnate (quasi per mano) e ci sta nulla in contrario ma non paragoniamo questo a corsi in cui alla fine di x mesi diventavi autonomo.

      Sono due cose differenti.

      Originariamente inviato da M.
      Però poi la gente andava in acqua ed in autonomia accumulando una notevole esperienza.
      Questa era la grande e fondamentale differenza.
      Un tempo si aveva molta libertà e tanti standard non c'erano.
      Un tempo era normale affrontare e risolvere degli imprevisti.
      Questo ti "vaccinava" ti dava sicurezza, ti faceva affrontare i problemi con un altro approccio.
      Oggi al contrario - attrezzatura eccellente, standard elevatissimi, procedure cosi serrate da escludere tutto fanno si che non succede mai nulla (scusate quasi mai nulla).
      I corsi rapidi e la subacquea per tutti inducono un falso senso comune di sicurezza.
      Non c'è più spazio per ragionare con il se ... se succede qualcosa cosa fare, tempo per porsi delle domande come quelle in questa discussione.
      Cosi nella nostra maggiore efficienza limitata siamo di fatto più sicuri ma più fragili non affrontiamo come un tempo i problemi.

      Originariamente inviato da M.
      Gli incidenti erano dovuti principalmente al fatto che non c'erano conoscenze decompressive e di fisiologia subacquea elevate (si usavano le us navy vecchia edizione).
      Ma .....
      io ho usato e visto usare per anni le vecchie US Navy e non ho visto questa tragedia.
      Un tempo era normale fare cose - con poca o inadeguata attrezzatura che oggi ci appaiono folli.
      Cosi si doveva imparare a fare e fare meglio.
      Nel fare succedevano i problemi gli incidenti anche se molti venivano risolti dai subacquei molto più di oggi.

      Oggi ci rifugiamo dentro le nostre migliori attrezzature per fare molto meno di un tempo.
      Cosi non si sente la necessità di saper fare bene ma solo quella di avere una buona attrezzatura.
      Cosi i corsi sono momenti sporadici tra un acquisto e l'altro.
      Solo che quando poi succede il problema, quando ci spingiamo un pò oltre le colonne delle nostre certezze ..... ci capiamo che "il re è nudo".

      Originariamente inviato da M.
      Oggi ci sono queste conoscenze ma quello che manca è l'esperienza e l'autonomia.
      Certamente è cosi.
      Oggi leggiamo libri su libri relativi alla decompressione, studiamo le microbolle ecc, ecc ma dedichiamo 10 minuti se va bene allo stress e all'affanno liquidando il tutto a problemi semplici di facile gestione ma cosi non è.
      Parliamo del computer iper - super ma non pensiamo a capire l'andamento del consumo sulla base del manometro.
      Oggi se veniamo portati due volte a -50 metri ci sentiamo in grado di fare immersioni a -50 metri.

      Originariamente inviato da M.
      A parte i subacquei mordi e fuggi che considerano l'immersione come uno dei tanti svaghi a disposizione e la praticano in modo sporadico, il sistema ha portato molti degli altri ad essere gregge (le classiche immersioni a trenino) con seri problemi nel momento in cui devono prendere decisioni autonome.
      Esatto,
      non siamo stati (come didattiche, come modo di vivere la subacquea) parlando in generale, capaci di "coniugare" quanto si faceva con il nuovo.
      Cosi abbiamo buttato via il buono del vecchio pensando che il nuovo non ne avesse bisogno.
      Se si dice questo si viene subito accusati di essere dei nostalgici se va bene.

      Mi spiace ma i subacquei formati in corsi passati dove di fatto dovevi dimostrare impegno oltre a venire costantemente ai corsi - che duravano di più e insegnavano di più erano diversi da quelli attuali.
      Sapevano meglio di ora tirarsi fuori dai problemi.
      sapevano meglio di ora "vedere" e capire i veri problemi dell'immersione.
      Si e no tiravano fuori le tabelle ma sapevano gestire la respirazione, non andavano in affanno e se ci andavano sapevano come recuperare, sapevano leggere un fondale e capire come erano orientati rispetto alla riva, sapevano i problemi di una risacca quando risali in parete ecc, ecc.
      Ora sappiamo al contrario parlare di algoritmi, modelli decompressivi, gav ad ala, pensando che con quel modello di pinne possiamo vincere una corrente ............
      Ecco cosa porta il limare tutto all'osso dal punto di vista teorico.
      Porta a perdere la misura di quello che facciamo a preoccuparsi per aspetti che al contrario non sono grossi problemi e a ignorare i veri problemi.

      Originariamente inviato da M.
      La differenza con subacquei che possono gestire autonomamente l'immersione (e ce ne sono ma sono una minoranza dei brevettati considerati dalle statistiche come attivi) è evidente.
      Amo ripetere,
      viviamo in un mondo bellissimo anche se non perfetto in quanto tutti possono trovare quello che cercano.

      Se vogliono il corso in 5 moduli da 45 minuti l'uno per un totale di 4 ore scarse di teoria e 4 immersioni striminzite in 5 giorni di vacanza dove si ha effettivamente il diritto di riposarsi si ha modo di acquistare quanto richiesto.
      Poi però non venite a dire che sono un nostalgico, che insegno cose obsolete, che mi pongo domande che non hanno ragione d'esistere.
      Non venite a dirmi che siete come i subacquei di un tempo quelli formati in un corso di 6 mesi.

      Allo stesso modo chi ricerca corsi fatti in modo diverso più curati e dilatati in un tempo che dia meglio la possibilità di apprendere e capire ha modo di trovare didattiche e strutture in grado di fornirgli questo anche se a me non sembra che questo modo di trasmettere la passione per la subacquea abbia molto successo oggi.

      Per cui ci M. hai ragione oggi ci sono anche i subacquei autonomi non si sono estinti sono una minoranza rispetto a tutti quelli che non sono interessati a questo.


      Ciao con stima.
      Rana

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      • #63
        Originariamente inviato da RANA
        In * in ultimo la gente alla fine non gliene frega un fico secco di sapere anche solo per il piacere di conoscere.
        Problema enorme, che dilaga in ogni attività umana, non solo nell'immersione, imho.

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        • #64
          ciao

          in passati i corsi sub erano anche molto costosi, quindi una sorta di selezione, motivo per cui un corso lo facevano solo i veri appassionati che difficilmente appendevano tutto al chiodo.
          Il corso open water (padi) l'ho fatto nel 2003 ed è durato 3 mesi abbondanti, è stato un bellissimo corso, pieno di esercizi di acquaticità che i neo brevettati attualmente non penso facciano (ma non do la colpa a loro).....il mio preferito era: tuffarsi attrezzato, svestirsi di tutta l'attrezzatura (muta a parte ovviamente) e risalire, per poi riscendere in apnea e rivestirsi sul fondo. Ai tempi il costo del corso era di 300€ (scontato altrimenti era 350€), ora invece i corsi li trovi su groupon a prezzi quasi ridicoli. Una volta finito il corso insieme al mio socio di immersioni ho fatto esperienza, nella maggior parte facendo immersioni per conto nostro al lago senza necessariamente fiondarci nei diving a farci "accompagnare" dalla guida.
          Concordo su molti passaggi ma non sono d'accordo sul generalizzare sulle nuove generazioni di sub: c'è l'appassionato che si immerge continuamente, in "autonomia" piuttosto che al diving, e quelli che chiamo "sub in vacanza" che appunto si immergono solo d'estate o nei viaggi, ma questo reputo succeda oggi come ieri.

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          • #65
            Saluti a tutti,ho letto con attenzione le Vs. risposte inerenti alla attività subacquea.Condivido in toto quanto scrivono Rana,M,Paolo ecc,meno quanto afferma Secam (non volermene) sulla istruzione e qualità di allora
            Nel mio corso iniziale esistevano diverse culture scolastiche ,ma ti posso assicurare che gli istruttori si impegnavano maggiormente con quelli con meno istruzione,e gli altri stavano zitti anche se in diverse materie erano superiori.,Ho visto spesso dare spiegazioni extra fuori corso a chi ne aveva bisogno,questo era lo SPIRITO che ci univa,fuori ed in acqua.
            Ora sembra che tutto sia dovuto in breve tempo,la tecnologia,la,scienza,
            l'elettronica, ecc possa sopperire a tutto o quasi,ma non dimentichiamo che per nascere occorrono 9 mesi ,prima c'è qualche problema,a buon intenditore poche parole.Scusate lo sfogo,ma vedo troppa faciloneria, e questa porta inconvenienti inevitabili
            Auguro a tutti di avere possibilità di migliorarsi
            buone bolle azotobis

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            • #66
              Originariamente inviato da brunacciosub
              Il corso open water (padi) l'ho fatto nel 2003 ed è durato 3 mesi abbondanti, è stato un bellissimo corso, pieno di esercizi di acquaticità che i neo brevettati attualmente non penso facciano (ma non do la colpa a loro).....il mio preferito era: tuffarsi attrezzato, svestirsi di tutta l'attrezzatura (muta a parte ovviamente) e risalire, per poi riscendere in apnea e rivestirsi sul fondo.
              qualcosa mi dice che questo esercizio non fosse previsto nei corsi Padi neanche nel celeberrimo 2003......
              e tutto sommato son ben felice che continui a non esserci.
              freddi
              info@bludivecenter.com
              www.bludivecenter.com

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              • #67
                non te lo so dire con certezza, ma credo che i miei istruttori di allora venissero da altre didattiche...

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                • #68
                  Originariamente inviato da brunacciosub
                  non te lo so dire con certezza, ma credo che i miei istruttori di allora venissero da altre didattiche...

                  .... e anche questo, spesso, è un problema ....
                  freddi
                  info@bludivecenter.com
                  www.bludivecenter.com

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                  • #69
                    Originariamente inviato da brunacciosub
                    ciao

                    Ai tempi il costo del corso era di 300€ (scontato altrimenti era 350€), ora invece i corsi li trovi su groupon a prezzi quasi ridicoli. Una volta finito il corso insieme al mio socio di immersioni ho fatto esperienza, nella maggior parte facendo immersioni per conto nostro al lago senza necessariamente fiondarci nei diving a farci "accompagnare" dalla guida.

                    I corsi a meno di 300€ nascondono una fregatura. Spesso sono escluse le tasse padi e le immersioni.
                    Se vai a sommare capita che si spenda di più.
                    Dopo l'open fare già immersioni senza guida non la trovo una mossa geniale.
                    Probabilmente tu e il tuo compagno eravate molto portati ma io non lo avrei fatto o comunque non è applicabile a tutti i neo brevettati.
                    Sono subbo

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                    • #70
                      Saranno anche una fregatura, ma sono una realta'. E di sub che che cominciano allettati dal basso costo del corso piuttosto che da una reale passione altrettanto, poco importa a loro se si nasconde la fregatura, l'importante e' farsi le 3 immersioni all'anno in vacanza al mare.

                      Non ho scritto che ho solo fatto immersioni al lago senza guida appena brevettato open, ma tra un viaggio in liguria e l'altro per stare in attivita' si andava al lago, dove si faceva la stessa immersione d'esame sulla piattaforma a 15 metri o giu di li. Non e' questione di essere portati, e' questione di essere appassionati.

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                      • #71
                        non mi sono spiegato.
                        ti faccio un esempio che ho visto di recente:
                        corso open 130 euro
                        a cui aggiungere
                        5 immersioni
                        tasse padi
                        nolo attrezzatura
                        risultato 450
                        alla fine hai speso 50 euro in più.

                        Non è questione di passione, tutti l'abbiamo, solo che con un solo corso open non tutti sono in grado di immergersi in autonomia, tutto qui.
                        Esiste un sacco di gente, come dici tu, che fa 5 immersioni l'anno giusto per dire di essere sub, questo è un altro discorso ma io parlavo di puro addestramento.
                        Sono subbo

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