Taranto, pesca di frodo e disastro ambientale: 14 arresti
Dalle prime ore di questa mattina, gli uomini della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto di Taranto, coadiuvati dai Finanzieri del Comando Provinciale di Taranto, stanno eseguendo, su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Taranto e su
delega della Procura della Repubblica, quattordici ordinanze di custodia cautelare.
Cinque provvedimenti prevedono la custodia in carcere, nove ai domiciliari. Tutti sono accusati, a vario titolo, di fabbricazione illegale e detenzione di ordigni e sostanze esplosive, finalizzata alla pesca di frodo, nonché per i delitti di inquinamento e disastro ambientale (si tratta dei cosiddetti “ecoreati”, recentemente inseriti nel Codice Penale). L’operazione è stata denominata Poseydon, dal nome del dio del mare nella mitologia greca. Aggiornamenti nelle prossime ore