Si chiamava Luigi Tomasi e aveva cinquantaquattro anni il sub trovato morto dopo un'immersione in mare in zona Foce Verde a Latina domenica 29 giugno.
Nel pomeriggio se ne sono perse le tracce e stanotte è stato ritrovato il suo corpo senza vita su una scogliera.
La notizia della sua scomparsa improvvisa si è diffusa rapidamente e ha scosso la comunità.
La passione per la pesca subacquea e il mare
Luigi Tomasi era esperto, amava fare immersioni e pescare, il mare era sua passione.
Originario di Palestrina, era molto conosciuto nella comunità di pescatori subacquei del Lazio.
Era disposto a percorrere 200/300 chilometri, pur di raggiungere il suo amato mare, che lo alleggeriva dalle pesantezze della vita e lo faceva sentire libero.
Era soprannominato "il gigante buono", chi lo ha conosciuto infatti ha apprezzato la sua immensa gentilezza e generosità.
Le ipotesi
La salma di Luigi Tomasi si trova in obitorio, a disposizione dell'Autorità giudiziaria, per gli accertamenti autoptici, che serviranno a chiarire la dinamica dell'accaduto e le cause del decesso.
Al momento non si esclude alcuna ipotesi, è probabile che Luigi sia stato colto da un malore improvviso mentre era in acqua, e che la corrente lo abbia spinto contro gli scogli, dov'è stato ritrovato morto.
Potrebbe anche averlo urtato una barca.
Gli amici hanno lanciato un appello e sono alla ricerca di testimoni.
Secondo quanto ricostruito finora Luigi Tomasi quando sono accaduti i drammatici fatti che hanno portato alla sua scomparsa improvvisa era al mare a Latina.
È entrato in acqua verso le ore 17, ma non è più tornato in superficie.
Non vedendolo rientrare la sera sua moglie si è preoccupata e ha dato l'allarme.
Sul posto sono arrivati alcuni amici di Luigi, che fanno parte del gruppo pesca subacquea e i soccorsi, polizia e vigili del fuoco, che hanno dato il via alle ricerche.
Alcune ore dopo, gli amici di Luigi hanno ritrovato il suo corpo senza vita sul moletto del portocanale di Fosso Mascarello.
Era sugli scogli verso l'una e mezza di notte.
Per Luigi nonostante il tempestivo intervento dei soccorritori non c'è stato purtroppo nulla da fare per salvargli la vita.
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Nel pomeriggio se ne sono perse le tracce e stanotte è stato ritrovato il suo corpo senza vita su una scogliera.
La notizia della sua scomparsa improvvisa si è diffusa rapidamente e ha scosso la comunità.
La passione per la pesca subacquea e il mare
Luigi Tomasi era esperto, amava fare immersioni e pescare, il mare era sua passione.
Originario di Palestrina, era molto conosciuto nella comunità di pescatori subacquei del Lazio.
Era disposto a percorrere 200/300 chilometri, pur di raggiungere il suo amato mare, che lo alleggeriva dalle pesantezze della vita e lo faceva sentire libero.
Era soprannominato "il gigante buono", chi lo ha conosciuto infatti ha apprezzato la sua immensa gentilezza e generosità.
Le ipotesi
La salma di Luigi Tomasi si trova in obitorio, a disposizione dell'Autorità giudiziaria, per gli accertamenti autoptici, che serviranno a chiarire la dinamica dell'accaduto e le cause del decesso.
Al momento non si esclude alcuna ipotesi, è probabile che Luigi sia stato colto da un malore improvviso mentre era in acqua, e che la corrente lo abbia spinto contro gli scogli, dov'è stato ritrovato morto.
Potrebbe anche averlo urtato una barca.
Gli amici hanno lanciato un appello e sono alla ricerca di testimoni.
Secondo quanto ricostruito finora Luigi Tomasi quando sono accaduti i drammatici fatti che hanno portato alla sua scomparsa improvvisa era al mare a Latina.
È entrato in acqua verso le ore 17, ma non è più tornato in superficie.
Non vedendolo rientrare la sera sua moglie si è preoccupata e ha dato l'allarme.
Sul posto sono arrivati alcuni amici di Luigi, che fanno parte del gruppo pesca subacquea e i soccorsi, polizia e vigili del fuoco, che hanno dato il via alle ricerche.
Alcune ore dopo, gli amici di Luigi hanno ritrovato il suo corpo senza vita sul moletto del portocanale di Fosso Mascarello.
Era sugli scogli verso l'una e mezza di notte.
Per Luigi nonostante il tempestivo intervento dei soccorritori non c'è stato purtroppo nulla da fare per salvargli la vita.
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