Disciplina delle attività subacquee: Immersione in forma privata

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  • #31
    Originariamente inviato da cesare Visualizza il messaggio
    diegoalpassato, scusami, ma allora per la bicicletta ci vuole una legge, per le biglie una legge, per correre una legge, per scaccolarsi una legge, per far la cacca una legge.
    cerchiamo prima di tutto di comprendere cosa significhi civiltà.
    civiltà significa, anche, convivenza nel rispetto altrui. non può e non deve essere necessario legiferare su ogni attività che abbia nel suo esistere l'aggregazione sociale e il normale rispetto della convivenza.
    se uno sente questa necessità significa che cade nell'imbecillità sociale, se ne inzuppa, e fin lì no problem. il problema è che poi si strizza e l'imbecillità bagna un po' tutto.
    Senza farne una prosa assurda ogni volta, che non so quanti arrivino a capirla (io ammetto che al 90% mi perdo nel leggerla), perchè generalizzare?
    Non sono un fautore dei brevetti ma credo logico e sensato che almeno le basi debbano essere coerenti con uno standard minimo che tutte le associazioni/federazioni/scuole debbano attenersi.
    E' così frustrante che qualcuno sancisca con una legge il minimo sindacale?
    ....a paradossi allora domani facciamo tutti la nostra scuola, con le nostre regole e creiamo la nostra subacquea... ma che senso avrebbe? zero.




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    • #32
      Originariamente inviato da TheFlash Visualizza il messaggio
      Per guidare serve la patente che viene rilasciata dalla motorizzazioni civile non da scuole private. Per il sistema di coppia non tutti lo ritengono più sicuro, è un argomento molto discusso.


      Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk
      perdonami, ma l'insegnamento chi è che te lo da?? l'insegnante dell'autoscuola che è un privato, l'esaminatore invece certifica che se il tuo insegnamento corrisponde ai minimi richiesti ti può rilasciare il documento.

      Sul fatto del sistema di coppia non commento, te lo farei raccontare da un'altra persona cosa ne pensa visto che grazie a quello può ancora raccontarla.
      Questo individualismo proprio non lo capisco e vi chiedo, vi immergereste con altre persone visto che avete una visione così chiusa?....la domanda successiva è, perchè la risposta alla prima già l'immagino "siete così certi che gli altri vorrebbero immergervi con voi?"


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      • #33
        Non e' individualismo. E' che al di fuori di una cerchia molto ristretta ho avuto solo rogne altrui. E se altri non vogliono venire con me non me ne faccio sicuramente un problema ad andare da solo.
        Paolo
        Paolo

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        • #34
          diegoalremoto, non è frustrante, credo sia autofrustante chi la trova cosa corretta. perchè non dedicarsi alla auto flagellazione, agli spilli nei coglioni, al solletico sotto i piedi, invece che scrivere cazzate peraltro frutto di un pensiero ragionato.
          ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

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          • #35
            Originariamente inviato da diegoevo Visualizza il messaggio

            Senza farne una prosa assurda ogni volta, che non so quanti arrivino a capirla (io ammetto che al 90% mi perdo nel leggerla), perchè generalizzare?
            Non sono un fautore dei brevetti ma credo logico e sensato che almeno le basi debbano essere coerenti con uno standard minimo che tutte le associazioni/federazioni/scuole debbano attenersi.
            E' così frustrante che qualcuno sancisca con una legge il minimo sindacale?
            ....a paradossi allora domani facciamo tutti la nostra scuola, con le nostre regole e creiamo la nostra subacquea... ma che senso avrebbe? zero.
            Per come la vedo io, purtroppo la verità sta nel mezzo.

            Uno stato che vuol normare tutto, non è mai un buon segno (a prescindere dai colori e le bandiere, in Italia è da sempre così).

            Nello stesso tempo, le attività che si spostano verso gli estremi, come certa subacquea, possono necessitare di interventi particolari.
            Ne è un esempio lampante la faccenda della speleologa Ottavia Piana, giusto in questi giorni.

            In buona parte del resto del mondo, nessuno penserebbe di svolgere attività di questo tipo (sub, speleo, arrampicata ecc) senza una assicurazione specifica.
            Queste assicurazioni (intendo sempre fuori dall'italia) chiedono un minimo di garanzie, come, per esempio, l'avere un attestato che certifichi la competenza in quello che si vuol andare a fare.
            Ho lavorato in posti in cui, gruppi di sub tecnici, non venivano coperti dalle assicurazioni se, nello staff, non ci fosse almeno un istruttore abilitato al tipo di tuffi programmati.
            Non serviva andasse in acqua, ma doveva essere in grado di leggere e capire la programmazione di tuffi con decompressione. Allora mi dissero che, per loro, il mio brevetto TSA valeva nulla.

            In Italia siamo abituati male, tutte queste cose sono garantite, direttamente o indirettamente, dallo stato.
            La ricerca, il soccorso e anche le cure, sono garantite da un welfare, che per quanto criticabile, funziona.

            Il punto è, se lo stato ci fa da "garante" come farebbe un'assicurazione privata, può anche chiederci le stesse "garanzie", come per esempio dimostrare un minimo di competenza?
            Oppure dirci di rivolgerci ad una assicurazione privata?

            Al momento non ho una risposta sicura, ma credo che il punto focale sia questo.
            Molto di più che cercare fantomatiche lobbies di daaaiiiving, evitiamo di rifugiarci nel terrapiattismo che non si va da nessuna parte.
            www.bludivecenter.com

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            • #36
              diegoevo per la patente tu impari a scuola guida, o da autodidatta, e dai gli esami visionato da un ingegnere. Per quanto riguarda la compagnia ammetto che se non ho vicino una persona con cui ho il massimo feeling preferisco essere solo altrimenti passo l'immersione a guardare quello che fa. Per questo motivo nei diving, mi immergo da solo e al limite ritrovo il gruppo quando sono in decompressione.
              Non vorrei fosse limitata la mia libertà personale quando vado al mare per i fatti miei. Tutto qui.

              Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk

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              • #37
                Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio

                Per come la vedo io, purtroppo la verità sta nel mezzo.

                Uno stato che vuol normare tutto, non è mai un buon segno (a prescindere dai colori e le bandiere, in Italia è da sempre così).

                Nello stesso tempo, le attività che si spostano verso gli estremi, come certa subacquea, possono necessitare di interventi particolari.
                Ne è un esempio lampante la faccenda della speleologa Ottavia Piana, giusto in questi giorni.

                In buona parte del resto del mondo, nessuno penserebbe di svolgere attività di questo tipo (sub, speleo, arrampicata ecc) senza una assicurazione specifica.
                Queste assicurazioni (intendo sempre fuori dall'italia) chiedono un minimo di garanzie, come, per esempio, l'avere un attestato che certifichi la competenza in quello che si vuol andare a fare.
                Ho lavorato in posti in cui, gruppi di sub tecnici, non venivano coperti dalle assicurazioni se, nello staff, non ci fosse almeno un istruttore abilitato al tipo di tuffi programmati.
                Non serviva andasse in acqua, ma doveva essere in grado di leggere e capire la programmazione di tuffi con decompressione. Allora mi dissero che, per loro, il mio brevetto TSA valeva nulla.

                In Italia siamo abituati male, tutte queste cose sono garantite, direttamente o indirettamente, dallo stato.
                La ricerca, il soccorso e anche le cure, sono garantite da un welfare, che per quanto criticabile, funziona.

                Il punto è, se lo stato ci fa da "garante" come farebbe un'assicurazione privata, può anche chiederci le stesse "garanzie", come per esempio dimostrare un minimo di competenza?
                Oppure dirci di rivolgerci ad una assicurazione privata?

                Al momento non ho una risposta sicura, ma credo che il punto focale sia questo.
                Molto di più che cercare fantomatiche lobbies di daaaiiiving, evitiamo di rifugiarci nel terrapiattismo che non si va da nessuna parte.
                mi hai anticipato nella risposta che rispecchia in pieno quello che penso anche io.
                http://www.youtube.com/user/ugosgrevi?feature=mhee#p/u
                Sul mare non è come a scuola, non ci stanno professori. Ci sta il mare e ci stai tu. E il mare non insegna, il mare fa, con la maniera sua.
                Erri De Luca, I pesci non chiudono gli occhi

                cit. giordydiver: "un subacqueo GUE ben addestrato(il 99% dei casi)"
                cit. giordydiver: "gli utenti sono nella mia testa e sanno meglio di me quello che volevo dire !!"

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                • #38
                  Originariamente inviato da lo scrondo Visualizza il messaggio

                  mi hai anticipato nella risposta che rispecchia in pieno quello che penso anche io.
                  P.S: https://www.today.it/attualita/spele...via-piana.html
                  http://www.youtube.com/user/ugosgrevi?feature=mhee#p/u
                  Sul mare non è come a scuola, non ci stanno professori. Ci sta il mare e ci stai tu. E il mare non insegna, il mare fa, con la maniera sua.
                  Erri De Luca, I pesci non chiudono gli occhi

                  cit. giordydiver: "un subacqueo GUE ben addestrato(il 99% dei casi)"
                  cit. giordydiver: "gli utenti sono nella mia testa e sanno meglio di me quello che volevo dire !!"

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                  • #39
                    blu, parlando di assicurazione; quelle normalmente in commercio per l'attività subacquea già pongono limiti ben precisi di copertura e vincoli contrattuali. si discute qui di spese di soccorso di un malcapitato e non di spese sanitarie sostenute. nelle attività sportive, soprattutto la nostra, l'incidenza degli eventi è minimale e sarebbe davvero difficile normarla creando delle discriminanti sul pagamento delle spese di soccorso. certamente un brevetto poco inciderebbe sulla effettiva dinamica dell'incidente e quindi sulla più o meno risarcibilità dell'evento. il soccorso è obbligatorio e gratuito in quasi tutto il mondo. vadasè che se sei in posti particolari, che so, in egitto alle maldive in messico alle seychelles, a prescindere da chi sosterrà le spese, hai buone possibilità di tirare la zampetta.
                    l'evento occorso alla speleologa e quindi il relativo recupero ha comportato uno spiegamento di forze e mezzi non indifferenti. la speleologa è più che esperta e brevettata, ma si è imbertata con dolore comunque e le spese di soccorso sono pari ad un inesperto. in montagna oggi si paga l'intervento dell'elicottero e alcuni punti di primo soccorso, però non son pratico e quindi lascio a chi lo sa magari dettagliare la tipologia di interventi.
                    quindi non è che si discute di un brevetto per le spese di soccorso, ma di chi le paga e il brevetto è ininfluente su questo capitolo. spero di sbagliare e di poter essere corretto.
                    un piccolo esempio per riflettere. il parco di portofino è sia marino sia terrestre. nella stagione buona si ripetono sempre e più volte interventi dei vigili del fuoco per malcapitati che pensano il parco terrestre sia una passeggiata e si infortunano nei sentieri avendo ai piedi e indosso attrezzi inidonei. che fai? gli fai pagare il soccorso con l'elicottero? credo che oggi si debba lottare per mantenere il valore uomo centrale. far franare il valore uomo , come in america, in virtù dei soldi e non dell'essere un uomo, non credo sia auspicabile per quasi nessuno degli scriventi su questo forum.
                    p.s. ricordo a tutti che i massimali per le spese di soccorso, e non quelle mediche, su tutte le attuali coperture esistenti sono ridicoli e la legge certamente non inciderà sul fatto che coperture idonee possano essere reperibili sul mercato assicurativo (vedi troiaio sugli eventi catastrofali oggi in discussione quale obbligo di legge per le imprese)
                    Ultima modifica di cesare; 18-12-2024, 19:21.
                    ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

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                    • #40
                      Originariamente inviato da cesare Visualizza il messaggio
                      il soccorso è obbligatorio e gratuito in quasi tutto il mondo. vadasè che se sei in posti particolari, che so, in egitto alle maldive in messico alle seychelles, a prescindere da chi sosterrà le spese, hai buone possibilità di tirare la zampetta.
                      è un po' più complicato di così, se ti cercano in acqua e ti trovano, magari è gratuito, ma se già serve un elicottero per portarti in camera iperbarica, smette di essere gratuito per tutti, ma diventa gratuito solo per alcuni, Italia compresa.

                      Originariamente inviato da cesare Visualizza il messaggio
                      p.s. ricordo a tutti che i massimali per le spese di soccorso, e non quelle mediche, su tutte le attuali coperture esistenti sono ridicoli e la legge certamente non inciderà sul fatto che coperture idonee possano essere reperibili sul mercato assicurativo (vedi troiaio sugli eventi catastrofali oggi in discussione quale obbligo di legge per le imprese)
                      premesso: lungi da me il pensare d'avere certezze.

                      Non ne facevo un discorso di scambiare lo stato con assicurazioni private.

                      Il mio è un discorso generale. Chiunque (stato compreso) si trovi a dover poter gestire situazioni limite, capisco (non necessariamente condivido) che voglia anche mettere delle regole.
                      Le situazioni limite non le paragonerei a chi passeggia nei parchi, ma piuttosto, a chi fa scalate o arrampicate estreme, subacquea sportiva/tecnica, ma per quanto poco ne capisca, anche speleologia o downhill.

                      Che poi, parlando dell'Italia, probabilmente avremmo una soluzione peggiore del male, ci sta.

                      C'è un'altra cosa, in mancanza di regolamenti a livello nazionale, quell'incidente che incide nel 0,00001% rispetto agli incidenti sportivi, può, senza remore, scatenare un'ordinanza locale che blocca tutto, senza se e senza ma.
                      Non sarebbe la prima volta.

                      Quello che mi terrorizza, non è tanto che si faccia una norma, quanto che la si faccia all'italiana.
                      www.bludivecenter.com

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                      • #41
                        non so, io forse sono un po' paranoico , ma credo che le norme abbiano un loro senso in attività professionali. non so se sai che oggi la ricerca subacquea scientifica cozza in un normativo di sicurezza che ne impedisce di fatto non solo lo sviluppo, ma anche la normale attività. i vigili del fuoco cozzano la loro possibilità di intervento su strani masturbi sulla sicurezza.
                        non prendere atto delle intrinseche pericolosità di alcune attività che di fatto non possono essere annullate da nessuna norma , ma solo dal fatto di non svolgere l'attività credo sia una follia umana.
                        io dico sempre che faccio il mestiere più pericoloso del mondo. per la mia attività giro in genova con lo scooter. tutti i giorni 1 o 2 in terra ci stanno.
                        dobbiamo riappropriarci della consapevolezza che vivere comporta dei rischi e che la morte è parte di noi.
                        riusciamo ad avvelenarci in mille modi e mille rumente, e ci preoccupiamo se qualche scemo come noi corre qualche rischio.
                        mi pare un approccio alla vita un po' distorto.
                        sbaglierò, non dico di no.
                        ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

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                        • #42
                          Originariamente inviato da cesare Visualizza il messaggio
                          . [...] non so se sai che oggi la ricerca subacquea scientifica cozza in un normativo di sicurezza che ne impedisce di fatto non solo lo sviluppo, ma anche la normale attività. [...]
                          non prendere atto delle intrinseche pericolosità di alcune attività che di fatto non possono essere annullate da nessuna norma , ma solo dal fatto di non svolgere l'attività credo sia una follia umana.
                          io dico sempre che faccio il mestiere più pericoloso del mondo. per la mia attività giro in genova con lo scooter. tutti i giorni 1 o 2 in terra ci stanno.
                          dobbiamo riappropriarci della consapevolezza che vivere comporta dei rischi e che la morte è parte di noi. [...]
                          Avevo accennato al problema degli OSS (operatore scientifico subacqueo) in un altro intervento, di fatto dopo anni di auto regolamentazione in cui ogni ente stabiliva una propria disciplina e alcune cp obbligavano per le attività di ricerca di avvalersi di OTS (non essendo fino a questa primavera riconosciuta la figura dell'OSS). Di per se la norma avrebbe dovuto risolvere una serie di ambiguità legate al precedente regime, poi effettivamente quasi in tutta Italia le università hanno bloccato le attività subacquea di ricerca o, peggio ancora, di istruzione.
                          Tra l'altro consiglio a chi non l'avesse fatto di andarsi a leggere il decreto per la subacquea scientifica, consiglia persino cosa mangiare nelle 12 ore antecedenti l'immersione
                          ​​​​​​ Comunque dopo aver vissuto a Genova per due anni, non posso essere che d'accordo con te: non c'è immersione che possa essere più pericolosa che guidare il motorino a Genova.

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                          • #43
                            Originariamente inviato da AlessandroA Visualizza il messaggio

                            Tra l'altro consiglio a chi non l'avesse fatto di andarsi a leggere il decreto per la subacquea scientifica, consiglia persino cosa mangiare nelle 12 ore antecedenti l'immersione
                            Non entro nel merito di tutti gli altri aspetti che hai menzionato, ma su questo punto, mi sembra strano che non diano suggerimenti che vadano oltre le 12 ore.
                            Nell'ultimo "colloquio" che ho avuto con il prof. Longobardi, 7il tema di una corretta alimentazione (costante) con particolare attenzione al giorno antecedente l'immersione, è emerso in modo prepotente. (in altre parole mi ha fatto un culo a capanna, e non parlo di alcolici o altre sostanze...).
                            Non dovrebbe stupirti troppo la raccomandazione, che invece dovrebbe essere parte integrante di ogni buon corso.
                            Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.

                            cit: "meno male che c'e' qualcuno che ha la scienza e sa come van fatte le cose..."

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                            • #44
                              Originariamente inviato da Lorescuba Visualizza il messaggio

                              Non entro nel merito di tutti gli altri aspetti che hai menzionato, ma su questo punto, mi sembra strano che non diano suggerimenti che vadano oltre le 12 ore.
                              Nell'ultimo "colloquio" che ho avuto con il prof. Longobardi, il tema di una corretta alimentazione (costante) con particolare attenzione al giorno antecedente l'immersione, è emerso in modo prepotente. (in altre parole mi ha fatto un culo a capanna, e non parlo di alcolici o altre sostanze...).
                              Non dovrebbe stupirti troppo la raccomandazione, che invece dovrebbe essere parte integrante di ogni buon corso.
                              Giustissimo che in un corso si diano consigli di questo tipo, però è trovare un'indicazione come questa in un decreto ministeriale che mi ha lasciato un po' sorpreso.
                              ​​​​​​
                              ​​

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                              • #45
                                Originariamente inviato da Lorescuba Visualizza il messaggio

                                il tema di una corretta alimentazione (costante) con particolare attenzione al giorno antecedente l'immersione, è emerso in modo prepotente. (in altre parole mi ha fatto un culo a capanna, e non parlo di alcolici o altre sostanze...).
                                .
                                perdonate vado fuori tema, ma questo argomento potrebbe meritare una discussione dedicata

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