sharm attacco di squalo

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  • cidiemme
    ha risposto
    Scusate, manco da Sharm da anni,
    ma una cosa me la ricordo bene e non credo sia cambiata:
    NON era permesso fare snorkeling in drift, solo dall'ormeggio.

    Questo vuol dire che la maggior parte delle zone di Ras Mohammed erano vietate, perché non ci sono ormeggi.
    Vi prego, non discutiamo qui la regola, spesso disattesa, ma questo punto:

    non era vietato fare snorkeling a Shark Reef o Shark Observatory perché c'erano squali, era vietato per altri motivi.

    Punto due:
    In quella zona vedevi spesso limbatus, grigi, martello, pinna bianca, pinna nera di scogliera (solo dentro Marsa Bareika, ma era vietato immergersi) e mako.

    I longimanus erano rarissimi.
    Succede che arrivano ogni tanto specie 'da fuori', è successo coi tigre dal 2003 in poi, ma mai un incidente. Poi se ne sono andati..

    Mi chiedo questo:
    cosa ci fanno i longimanus, pinna bianca oceanici, in zone frequentate e che prima sostanzialmente evitavano?
    Perché sono lì fissi dal 2010, mentre prima ne vedevi uno ogni tre anni d'immersioni tutti i santi giorni?
    Ultima modifica di cidiemme; 02-11-2020, 22:18.

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  • Tonnetto
    ha risposto
    Originariamente inviato da Pix Visualizza il messaggio

    non sono un ricercatore, ma questo mi è stato insegnato da chi lo è ... ti riporto le sue parole in merito.

    "La cosa difficile é sapere riconoscere quali sono i più pericolosi, anzi! diciamo che la maggior parte delle persone non sanno nemmeno che é effettivamente possibile riconoscere uno squalo più pericoloso di un altro sott'acqua... Quando faccio questa affermazione la faccio perché la ho testata decine di volte su varie specie di squali fintanto che non é diventata una vera e propria regola che insegno solo a chi viene a fare i viaggi con me o durante i corsi che faccio in acqua. Attenzione! vado al punto: Come si fa a riconoscere un generale da un cadetto? Dal numero di medaglie sul petto. Se dovete attraversare una zona pericolosa preferite attraversarla a fianco di un ragazzino che non ha niente in mano o a fianco di un militare armato fino ai denti. Se foste un pesce pilota preferite stare a fianco un longimanus piccolo, giovane e rincoglionito o a fianco uno adulto aggressivo imbattibile e che fa paura a tutti gli altri? La regola é che se uno squalo tigre ha molte remore attaccate o che gli girano intorno, o un longimanus con tanti pesci pilota significa che i pesci gli stanno vicino perché sanno che vivranno più a lungo e mangeranno più spesso e sempre perché stanno con lo squalo più pericoloso di un altro che li difende. Io la prima cosa che dico al mio gruppo prima di immergersi é guardare se lo squalo ha dei pesci pilota intorno. Lo squalo dell'attacco NE è letteralmente ricoperto."

    Non me ne voglia Sturla Avogadri di Shark Education... potrebbe pure essere vero, ma quella che riporti, posta così, senza ulteriori dati, non è un dato scientifico ma è più una sua opinione, basate su alcune sue evidenze.

    Per farla un dato scientifico servono tanti dati e contro-prove tali da dimostrare che tra due squali uno piccolo e feroce ed uno grande questi scelgano il piccolo... Cosa abbastanza difficile da dimostrare scientificamente.

    Anche per il semplice fatto che è complicato dimostrare quale tra due squali sia più feroce di un'altro...

    Al momento la scienza, sui Pesci Pilota, si limita a dire che:

    - Gli esemplari giovani, come quelli di altre specie della famiglia, tendono a ripararsi nell'ombrello delle meduse, convivendo con esse, approfittando della protezione che forniscono loro e forse cibandosi degli avanzi delle loro prede.
    - Gli esemplari adulti invece sono soliti seguire navi, tartarughe marine, mante, razze ma soprattutto gli squali. Il rapporto di questo pesce con gli squali viene descritto come quasi simbiotico ed è estremamente raro che uno squalo si cibi di un pesce pilota tanto che si notano spesso piccoli pesci pilota che nuotano nella bocca degli squali per nutrirsi dei residui di cibo rimasti tra i denti, dei parassiti, degli avanzi di cibo e anche degli escrementi degli squali, fornendo in cambio un “servizio” di pulizia.
    - Gli antichi marinai greci pensavano che questi pesci, che apparivano attorno alla nave quando ci si avvicinava alla costa, stessero pilotando la nave in porto, da qui il loro nome. Si riteneva inoltre che i pesci pilota conducessero anche altre specie di pesci verso il cibo.

    Detto questo buono a sapersi, è un'ipotesi interessante.



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  • Pix
    ha risposto
    Originariamente inviato da M. Visualizza il messaggio

    Non mi sembra corretta come teoria. Dalle osservazioni che abbiamo fatto ne hanno di più quando dal mare aperto si avvicinano al reef, poi stranamente diminuiscono se rimangono, non so perché attaccati da altri predatori (carangidi) od altro
    non sono un ricercatore, ma questo mi è stato insegnato da chi lo è ... ti riporto le sue parole in merito.

    "La cosa difficile é sapere riconoscere quali sono i più pericolosi, anzi! diciamo che la maggior parte delle persone non sanno nemmeno che é effettivamente possibile riconoscere uno squalo più pericoloso di un altro sott'acqua... Quando faccio questa affermazione la faccio perché la ho testata decine di volte su varie specie di squali fintanto che non é diventata una vera e propria regola che insegno solo a chi viene a fare i viaggi con me o durante i corsi che faccio in acqua. Attenzione! vado al punto: Come si fa a riconoscere un generale da un cadetto? Dal numero di medaglie sul petto. Se dovete attraversare una zona pericolosa preferite attraversarla a fianco di un ragazzino che non ha niente in mano o a fianco di un militare armato fino ai denti. Se foste un pesce pilota preferite stare a fianco un longimanus piccolo, giovane e rincoglionito o a fianco uno adulto aggressivo imbattibile e che fa paura a tutti gli altri? La regola é che se uno squalo tigre ha molte remore attaccate o che gli girano intorno, o un longimanus con tanti pesci pilota significa che i pesci gli stanno vicino perché sanno che vivranno più a lungo e mangeranno più spesso e sempre perché stanno con lo squalo più pericoloso di un altro che li difende. Io la prima cosa che dico al mio gruppo prima di immergersi é guardare se lo squalo ha dei pesci pilota intorno. Lo squalo dell'attacco NE è letteralmente ricoperto."

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  • M.
    ha risposto
    Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggio
    Tra l'altro aggiungo che la commissione del Hepca scopri che alcune barche pasturavano e/o buttavano cibo apposta per far avvicinare i longimani....Cosa non si fa per il Dio denaro....
    E infatti i longi avevano cominciato a prendersela anche con i sub, praticamente mai successo. Alcuni addirittura cercavano da mangiare segno che qualcuno lo faceva anche in acqua ...

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  • M.
    ha risposto
    Originariamente inviato da Pix Visualizza il messaggio
    Ddi conseguenza il numero di pesci pilota può dare un'idea dell'attività alimentare dello squalo..
    Non mi sembra corretta come teoria. Dalle osservazioni che abbiamo fatto ne hanno di più quando dal mare aperto si avvicinano al reef, poi stranamente diminuiscono se rimangono, non so perchè attaccati da altri predatori (carangidi) od altro

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  • M.
    ha risposto
    Originariamente inviato da Maggio Visualizza il messaggio
    Era inevitabile (per come ragionano) che avrebbero chiuso la zona interessata dall'evento! (Come se lo squalo fosse residente! )

    http://english.ahram.org.eg/NewsCont...Bvk-IeLKBwJMyg
    In realtà la chiusura della zona è l'unica soluzione seria. Ma purtroppo uccideranno anche quello squalo se non si è allontanato. La chiusura perchè in genere i longimanus non si avvicinano alla costa se non sono attirati da cibo. E lì sicuramente le barche qualcosa hanno fatto.

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  • M.
    ha risposto
    Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggio
    E' tra le tre cose, parlando di subacquea che mi piacerebbe vedere in mare.
    A colpo sicuro basta che vai alle Brothers. Ma anche ad Elphinstone.

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  • M.
    ha risposto
    Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
    Da quanto ne so io gli squali non attaccano l'uomo anzi come lo riconoscono scappano, il problema è quando non comprende e li scambia per "foche" o predea
    Tranne il longimanus che assaggia tutto. Le foche non c'entrano. Snorkelisti e longimani non sono compatibili.

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  • erino2707
    ha risposto
    Originariamente inviato da algiordino Visualizza il messaggio
    certo che vedere uno squalo a Sharm, ci vuole un bel po' di culo.
    io, saranno 10 anni che non ne vedo uno.
    neppure due anni fa a maggio dove l'afflusso turistico era pari al 20% circa e dove pensavo, erroneamente, che grazie al basso impatto turistico; avrei visto tanti bei pescioloni.
    ciao Algiordino io tutte le volte che vado a sharm lo trovo
    L unico che non riesco e lo squalo balena tutti lo vedono io no

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  • polpotto
    ha risposto
    La cosa che mi lascia perplesso è che nonostante dopo gli ultimi incidenti si sia chiuso e si siano date indicazioni stringenti ancora ci si ostina a non seguirle.Dovrebbero spiegare agli operatori locali che il non rispetto delle regole si ritorce anche contro di loro poichè l'afflusso cala. E' anche vero che in Egitto per situazione contingente spesso si ricercano le mance degli americani e\o russi che sono piu munifici.

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  • algiordino
    ha risposto
    certo che vedere uno squalo a Sharm, ci vuole un bel po' di culo.
    io, saranno 10 anni che non ne vedo uno.
    neppure due anni fa a maggio dove l'afflusso turistico era pari al 20% circa e dove pensavo, erroneamente, che grazie al basso impatto turistico; avrei visto tanti bei pescioloni.

    Lascia un commento:


  • Tonnetto
    ha risposto
    Tizio1 su FB:
    L'articolo non riporta quanto realmente accaduto, creando inutili allarmismi, come se non bastasse già il virus a tenere lontano i turisti! Vivo a Marsa e per questo posso affermare che quello che è capitato è ben diverso. Ancora una volta la colpa di quanto accaduto è da imputare all'essere umano, anche se sono comunque dispiaciuta per le persone coinvolte
    Tizio 2:
    .....cortesemente potresti spiegare cosa sarebbe realmente accaduto?
    Tizio 1:
    certamente, erano a fare snorkeling a Ras Muhammad, ma nella parte denominata Shark Observatory, dove per altro è permesso fare solo immersione appunto perché pericoloso, come ad esempio ad Elphinstone. Inoltre sono entrati in acqua al tramonto, proprio il momento in cui gli squali sono alla ricerca di cibo. Credo non ci sia molto da aggiungere, se non continuare a sottolineare che il mare va rispettato e che non dobbiamo mai dimenticare che a casa degli altri bisogna entrare in punta di piedi e con il massimo rispetto

    ras-mohammed-immersioni.jpg
    In pratica erano in zona vietata di fronte al drop off di Yolanda reef...glisso sull'orario... ma se è vero pure quello... beh che dire... già lo sapete...

    L'unica cosa da dire è:... state attenti alla guida che vi capita... perché basta davvero un'attimo...

    Non è la prima volta che leggo di situazioni pericolose create da diving a gestione locale....sia alle maldive che in mar rosso... ma anche al trove...

    L'unico consiglio che mi sento di dare è quello di cercare una gestione almeno parziale Italiana, specialemente con riferimento alle guide sub...
    Ultima modifica di Tonnetto; 30-10-2020, 12:35.

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  • Tonnetto
    ha risposto
    Originariamente inviato da cesare Visualizza il messaggio
    scusa pix, ma per comprendere il tuo intervento bisognerebbe tu spiegassi quali sono i "comportamenti altamente sconsigliati" e invece quelli di" un certo tipo quando si è in acqua con uno squalo".
    Buona visione

    https://www.facebook.com/SharkEducat...7034865996988/
    https://www.trackingsharks.com/shark-attack-prevention/

    Originariamente inviato da Pix Visualizza il messaggio

    Ti riporto quello che è stato insegnato a me e che in parte ho già detto in un commento precedente.
    Ad esempio evitare colori sgargianti e/o fluorescenti. In un attacco del 2018 se non ricordo male, un subacqueo è stato ferito alla coscia perchè aveva il pedagno clippato esternamente. Nel video si nota come più volte lo squalo si è avvicinato in modo minaccioso alla coscia ed il subacqueo ha provato ripetutamente ad allontanarlo.
    Ecco il video.



    Il fattaccio è pieno di errori umani, che largamente commentammo qua:

    http://www.poverosub.com/forum/in-pr...one-a-brothers

    Tra l'altro aggiungo che la commissione del Hepca scopri che alcune barche pasturavano e/o buttavano cibo apposta per far avvicinare i longimani....Cosa non si fa per il Dio denaro....
    Ultima modifica di Tonnetto; 30-10-2020, 12:19.

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  • Pix
    ha risposto
    Originariamente inviato da cesare Visualizza il messaggio
    scusa pix, ma per comprendere il tuo intervento bisognerebbe tu spiegassi quali sono i "comportamenti altamente sconsigliati" e invece quelli di" un certo tipo quando si è in acqua con uno squalo".
    Ti riporto quello che è stato insegnato a me e che in parte ho già detto in un commento precedente.
    Ad esempio evitare colori sgargianti e/o fluorescenti. In un attacco del 2018 se non ricordo male, un subacqueo è stato ferito alla coscia perchè aveva il pedagno clippato esternamente. Nel video si nota come più volte lo squalo si è avvicinato in modo minaccioso alla coscia ed il subacqueo ha provato ripetutamente ad allontanarlo.
    Altra cosa sicuramente da non fare è quella di andargli incontro / inseguirlo. Questo è un atteggiamento che gli squali ritengono minaccioso e di conseguenza si sentono autorizzati a difendersi (altro incidente video registrato avvenuto sempre in Egitto).
    Non toccarli e non aggrapparsi alla pinna caudale ... può sembrare strano ma è il "desiderio" di molti subacquei, ma gli squali non sono abituati ai "grattiti" e alle coccole, al contatto fisico in generale (durante alcuni corsi specifici ti insegnano anche a farlo, ma solo in determinate situazioni con determinati esemplari).
    Muovere gli arti freneticamente, sia quando si è in superfice che in immersione, per loro è quasi come sventolare una bandiera rossa davanti ai tori.
    Non perdere mail il contatto visivo con lo squalo. Sembra stupido ma non lo è: se lo squalo si sente osservato le chance di sferrare un attacco diminuiscono. Questo concetto ad esempio lo si può applicare per la fase di risalita (da farsi in coppia). E' consigliabile ai subacquei di mettersi schiena a schiena in modo tale da avere un campo visivo molto ampio e di sembrare più grosso ai loro occhi. Per collegarmi a questo concetto, è raccomandabile fare immersioni in curva in modo tale di avere la possibilità di saltare la tappa di risalita ... nel caso dovesse servire.
    Questi sono solo alcuni accorgimenti che mi sono stati insegnati da chi ha passato la vita a studiarli sul campo.

    Sono cose che andrebbero insegnate per primo alle guide che ti portano in acqua in quelle zone dove la loro presenza è costante. Alcuni sono formati e ti informano su cosa fare e cosa non fare, altri invece ti gettano in acqua e ti ripescano.

    Il mio consiglio, qualora si volessero fare immersioni con gli squali, è quello di seguire un corso specifico. Questo ovviamente non azzera le probabilità di incidenti, ma le diminuisce drasticamente e da sicuramente consapevolezza.

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  • cesare
    ha risposto
    scusa pix, ma per comprendere il tuo intervento bisognerebbe tu spiegassi quali sono i "comportamenti altamente sconsigliati" e invece quelli di" un certo tipo quando si è in acqua con uno squalo".

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