sharm attacco di squalo

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  • M.
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    Originariamente inviato da Pix Visualizza il messaggio
    non sono un ricercatore, ma questo mi è stato insegnato da chi lo è ...
    Putroppo quella fonte è molto poco attendibile

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  • Pix
    ha risposto
    Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggio

    Si, è una traduzione automatica di FB,ò... i Fratelli mi ha coricato....il problema di queste traduzioni è che poi in testate come republica se non ricordo male hanno scritto squalo bianco... :-D
    verissimo, tant'è che quando è uscita la notizia su tutte le testate più blasonate si parlava di longimanus ma la foto riportava un bell'esemplare di squalo bianco

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  • polpotto
    ha risposto
    si scusate non avevo voglia di tradurlo a mano e ho scordato il link originale , mai fare troppe cose insieme

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  • Tonnetto
    ha risposto
    Originariamente inviato da Pix Visualizza il messaggio
    si, sarà stato utilizzato il traduttore di Google ma il senso si capisce.
    Si, è una traduzione automatica di FB,ò... i Fratelli mi ha coricato....il problema di queste traduzioni è che poi in testate come republica se non ricordo male hanno scritto squalo bianco... :-D

    Cmq ecco l'originale:

    I wanted to provide an update made of my personal point of view regarding the incidents that took place in Sharm El Sheik on Yolanda reef on 10/26/20. Not having had more details on the event which incriminates the multiple bites of an oceanic whitetip shark (Carcharhinus longimanus) on 3 people while snorkeling (1 Egyptian guide and 2 Ukrainian tourists - mother and son), here are my first observations:
    - In Egypt, all surface activities in the presence of oceanic whitetip sharks are prohibited. History demonstrates this by the repetition of accidents that have occurred over more than a decade.
    - There have already been five attacks on snorkelers in the south of Sinai between Sharm El Sheik and Ras Mohamed during the months of Nov-Dec 2010. Snorkeling should have been banned (or regulated) in this area because of the potential risk it represents. However, it is still authorized today while the southern tip of Sinai has the same characteristics as offshore sites, where oceanic whitetip sharks are found.
    - Following the 4 incidents that took place at the Brothers in 2018 during the months of Oct-Nov, measures were applied by the government and were (almost) respected. Always with the same species of shark, but this time with scuba divers. Today, liveaboard ships can no longer sleep at the Brothers.
    Conclusion: From the beginning of the development of tourist activities in Egypt (1998-2000) until today, we have recorded 17 shark bites on the surface (not while scuba diving) on humans. 14 bites attributed to oceanic whitetip sharks, while four of them were fatal bites.
    The moral of the story: Use common sense. Sharks are extremely tolerant of the presence of humans in their environment, do not take advantage of it, and reduce the risk by limiting surface activities at observation sites and prohibit snorkeling at potential dangerous sites.
    The images made by Abel.L El Beialy
    https://www.facebook.com/adelelbeialy
    on 10/27/20 on the same site (the next day) https://www.youtube.com/watch?v=lxaXZS4ZJss..., demonstrates an underweight oceanic whitetip shark, with a "peak" shaped deformation located between the gill arches under the pharynx. Autopsies revealed that in addition to being broken down, some sharks with the same characteristic had swallowed one or more undigestable and objects which can't be regurgitated such as plastic bags.
    Sharks have a spiral valve intestine, imagine a sleeping bag rolled up as a digestive system: If a passage is blocked, digestion will no longer take place as well as the absorption of nutrients; No more fat means no more energy. The shark tries to feed but gradually starves, they weaken as they get sick and die and/or are eaten by other predators. The important presence of pilot fish (Naucrate ductor) could explain the multiple regurgitations of the shark to the benefit of the latter.
    The increased aggression/nervousness for a starving animal in search of potential food could justify the behaviors of this dying shark. Opportunistic, oceanic whitetip sharks regularly feed on the surface of vulnerable, weak, or dead prey.
    By remaining pragmatic, it is impossible to know if it is indeed the same offending animal or if the shark simply does not have a genetic defect that weakens it. The other possible theory of the female had just given birth, which has a reduced ventral volume, does not explain the thinness of the caudal peduncle, nor why the angle of the pectoral fins is raised.
    Thanks to Monique Schouten for helping with the text
    https://www.facebook.com/SharkEducat...41196672653838

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  • Pix
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    si, sarà stato utilizzato il traduttore di Google ma il senso si capisce. grazie polpotto mi ero perso il loro intervento ... molto interessante e anche verosimile. Mi viene solo un dubbio su questa teoria, quando ho lo stomaco bloccato da essere umano difficilmente cercherò altro cibo. Magari negli squali è diverso.
    Comunque è una teoria molto interessante e mi ero assolutamente perso la protuberanza sotto la faringe ... rivedendo il filmato si nota chiaramente.

    edit: effettivamente però potrebbe aver morso per altre ragioni e non per cibarsi, magari si sentiva infastidito ...
    Ultima modifica di Pix; 03-11-2020, 18:50.

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  • Tonnetto
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    Originariamente inviato da polpotto Visualizza il messaggio
    Aggiungo qua il post su facebook di shark education riguardo l'accaduto:

    "Volevo aggiornarmi sul mio punto di vista personale riguardo agli incidenti avvenuti a Sharm El Sheik sulla barriera corallina Yolanda il 10/26/20. Non avendo avuto più dettagli sull'evento che incrimina i più morsi di uno squalo bianco oceanico (Carcharhinus longimanus) su 3 persone durante lo snorkeling (1 guida egiziana e 2 turisti ucraini - madre e figlio), ecco le mie prime osservazioni:
    - In Egitto sono vietate tutte le attività di superficie in presenza di squali bianchi oceanici. La storia lo dimostra con la ripetizione di incidenti avvenuti in più di un decennio.
    - Ci sono già stati cinque attacchi contro snorkeler nel sud del Sinai tra Sharm El Sheik e Ras Mohamed nei mesi di novembre-dicembre 2010. Lo snorkeling avrebbe dovuto essere vietato (o regolamentato) in questo settore a causa del potenziale rischio che rappresenta .. Tuttavia, è ancora autorizzato oggi mentre la punta meridionale del Sinai ha le stesse caratteristiche dei siti offshore, dove si trovano squali bianchi oceanici.
    - A seguito degli incidenti del 4 avvenuti ai Fratelli nel 2018 nei mesi di ottobre-novembre, il governo ha adottato misure e sono state (quasi) rispettate. Sempre con la stessa specie di squalo, ma stavolta con i subacquei subacquei. Oggi le navi a bordo non riescono più a dormire dai Fratelli.
    Conclusione: Dall'inizio dello sviluppo delle attività turistiche in Egitto (1998-2000) fino ad oggi, abbiamo registrato 17 morsi di squali in superficie (non durante immersioni subacquee) sugli esseri umani. 14 bocconcini attribuiti agli squali oceanici, mentre quattro di loro erano morsi fatali.
    La morale della storia: usa il buon senso. Gli squali sono estremamente tolleranti nei confronti della presenza umana nel loro ambiente, non approfittarne, e riducono il rischio limitando le attività superficiali nei siti di osservazione e vietando lo snorkeling nei potenziali siti pericolosi.
    Le immagini fatte da Abel. L El Beialy
    https://www.facebook.com/adelelbeialy
    il 10/27/20 sullo stesso sito (il giorno dopo) https://www.youtube.com/watch?v=lxaXZS4ZJss..., dimostra uno squalo bianco oceanico sottopeso, con una deformazione a forma di ′′ picco ′′ situata tra gli archi della gill sotto la faringe. Le autopsie hanno rivelato che oltre ad essere suddivise, alcuni squali con la stessa caratteristica avevano inghiottito uno o più non digestibili e oggetti che non possono essere rigurgitati come sacchetti di plastica.
    Gli squali hanno un intestino a spirale, immagina un sacco a pelo arrotolato come sistema digerente: se un passaggio è bloccato, la digestione non avverrà più così come l'assorbimento di nutrienti; niente più grasso significa niente più energia. Lo squalo cerca di nutrirsi ma gradualmente affamato, si indeboliscono man mano che si ammalano e muoiono e / o vengono mangiati da altri predatori. L ' importante presenza di pesce pilota (duttore Naucrate) potrebbe spiegare a quest'ultimo le molteplici rigurgitazioni dello squalo.
    L ' aumento dell'aggressione / nervosismo per un animale affamato alla ricerca di potenziali alimenti potrebbe giustificare il comportamento di questo squalo morente. Gli squali bianchi oceanici si nutrono regolarmente sulla superficie delle prede vulnerabili, deboli o morte.
    Rimanendo pragmatico, è impossibile sapere se è davvero lo stesso animale offeso o se lo squalo semplicemente non ha un difetto genetico che lo indebolisce. L ' altra possibile teoria della femmina aveva appena partorito, che ha un volume ventrale ridotto, non spiega il sottile del peduncolo caudale, né perché l'angolazione delle pinne pettorali sia sollevata.
    Grazie a Monique Schouten per l'aiuto con il testo"

    I fratelli dovrebbero essere le Brothers

    E cmq... squalo bianco oceanico => Pinna Bianca Oceanico

    MA hanno tradotto con Google !!!
    Ultima modifica di Tonnetto; 03-11-2020, 18:38.

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  • Tonnetto
    ha risposto
    ... visto che tu turista per principio non sei tenuto a sapere cosa è pericoloso e cosa no.
    Originariamente inviato da firer84 Visualizza il messaggio
    Ti scongiuro, dimmi che non lo pensi......cioè vado in India e mi metto a correre dietro alla tigri perchè non mi hanno detto che sono pericolose?
    A prescindere da ciò che penso o faccio, io ho scritto quello che dovrebbe essere.

    Un turista non è un cacciatore ne un esploratore. Ergo, tu guida, a prescindere, devi mettermi al corrente di tutti i rischi chi guidi. Tutto il resto non importa.

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  • polpotto
    ha risposto
    Aggiungo qua il post su facebook di shark education riguardo l'accaduto:

    "Volevo aggiornarmi sul mio punto di vista personale riguardo agli incidenti avvenuti a Sharm El Sheik sulla barriera corallina Yolanda il 10/26/20. Non avendo avuto più dettagli sull'evento che incrimina i più morsi di uno squalo bianco oceanico (Carcharhinus longimanus) su 3 persone durante lo snorkeling (1 guida egiziana e 2 turisti ucraini - madre e figlio), ecco le mie prime osservazioni:
    - In Egitto sono vietate tutte le attività di superficie in presenza di squali bianchi oceanici. La storia lo dimostra con la ripetizione di incidenti avvenuti in più di un decennio.
    - Ci sono già stati cinque attacchi contro snorkeler nel sud del Sinai tra Sharm El Sheik e Ras Mohamed nei mesi di novembre-dicembre 2010. Lo snorkeling avrebbe dovuto essere vietato (o regolamentato) in questo settore a causa del potenziale rischio che rappresenta .. Tuttavia, è ancora autorizzato oggi mentre la punta meridionale del Sinai ha le stesse caratteristiche dei siti offshore, dove si trovano squali bianchi oceanici.
    - A seguito degli incidenti del 4 avvenuti ai Fratelli nel 2018 nei mesi di ottobre-novembre, il governo ha adottato misure e sono state (quasi) rispettate. Sempre con la stessa specie di squalo, ma stavolta con i subacquei subacquei. Oggi le navi a bordo non riescono più a dormire dai Fratelli.
    Conclusione: Dall'inizio dello sviluppo delle attività turistiche in Egitto (1998-2000) fino ad oggi, abbiamo registrato 17 morsi di squali in superficie (non durante immersioni subacquee) sugli esseri umani. 14 bocconcini attribuiti agli squali oceanici, mentre quattro di loro erano morsi fatali.
    La morale della storia: usa il buon senso. Gli squali sono estremamente tolleranti nei confronti della presenza umana nel loro ambiente, non approfittarne, e riducono il rischio limitando le attività superficiali nei siti di osservazione e vietando lo snorkeling nei potenziali siti pericolosi.
    Le immagini fatte da Abel. L El Beialy
    https://www.facebook.com/adelelbeialy
    il 10/27/20 sullo stesso sito (il giorno dopo) https://www.youtube.com/watch?v=lxaXZS4ZJss..., dimostra uno squalo bianco oceanico sottopeso, con una deformazione a forma di ′′ picco ′′ situata tra gli archi della gill sotto la faringe. Le autopsie hanno rivelato che oltre ad essere suddivise, alcuni squali con la stessa caratteristica avevano inghiottito uno o più non digestibili e oggetti che non possono essere rigurgitati come sacchetti di plastica.
    Gli squali hanno un intestino a spirale, immagina un sacco a pelo arrotolato come sistema digerente: se un passaggio è bloccato, la digestione non avverrà più così come l'assorbimento di nutrienti; niente più grasso significa niente più energia. Lo squalo cerca di nutrirsi ma gradualmente affamato, si indeboliscono man mano che si ammalano e muoiono e / o vengono mangiati da altri predatori. L ' importante presenza di pesce pilota (duttore Naucrate) potrebbe spiegare a quest'ultimo le molteplici rigurgitazioni dello squalo.
    L ' aumento dell'aggressione / nervosismo per un animale affamato alla ricerca di potenziali alimenti potrebbe giustificare il comportamento di questo squalo morente. Gli squali bianchi oceanici si nutrono regolarmente sulla superficie delle prede vulnerabili, deboli o morte.
    Rimanendo pragmatico, è impossibile sapere se è davvero lo stesso animale offeso o se lo squalo semplicemente non ha un difetto genetico che lo indebolisce. L ' altra possibile teoria della femmina aveva appena partorito, che ha un volume ventrale ridotto, non spiega il sottile del peduncolo caudale, né perché l'angolazione delle pinne pettorali sia sollevata.
    Grazie a Monique Schouten per l'aiuto con il testo"

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  • Pix
    ha risposto
    Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggio


    Non me ne voglia Sturla Avogadri di Shark Education... potrebbe pure essere vero, ma quella che riporti, posta così, senza ulteriori dati, non è un dato scientifico ma è più una sua opinione, basate su alcune sue evidenze.

    ...
    Ciao Tonnetto , visto che hai riconosciuto la firma del post credo che tua abbia anche letto ciò che non ho riportato qui (mea culpa): "PERO' non é scritto da nessuna parte e non é mai stato detto come fa a convincere i pesci pilota a fidarsi di lui..." e nella parte che ho pubblicato anticipa la sua dichiarazione con "Quando faccio questa affermazione la faccio perché la ho testata decine di volte su varie specie di squali fintanto che non é diventata una vera e propria regola che insegno solo a chi viene a fare i viaggi con me o durante i corsi che faccio in acqua."

    Ora, hai ragione nel dire che la cosa non è certificata ne confermata scientificamente ed aggiungo che questo vale per molte "teorie" sui squali (sui quali sappiamo ancora molto poco), ma tendo a fidarmi di una persona che li studia in prima persona da 38 anni. Non prendiamolo per oro colato, però quando entro in acqua specialmente con longimanus, tendo a seguire questa regola nel senso che mi fa stare più tranquillo ... quando ci sono 3 o 4 esemplari nelle vicinanze tengo d'occhio soprattutto quelli con molti pesci pilota e/o remore.

    Giusto per correttezza di informazione, Sturla non è di Shark Education ma di Shark Academy.

    edit: non ti avevo taggato correttamente
    Ultima modifica di Pix; 03-11-2020, 18:49.

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  • firer84
    ha risposto
    Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggio

    In breve, mi viene da dirti che non c'è un modo, visto che tu turista per principio non sei tenuto a sapere cosa è pericoloso e cosa no.
    Ti scongiuro, dimmi che non lo pensi......cioè vado in India e mi metto a correre dietro alla tigri perchè non mi hanno detto che sono pericolose?
    Gli squali come le tigri morsicano, penso sia cosa risaputa da tutti, ho preso questo esempio perchè da uno squalo come da una tigre non ci scappi e solitamente quando lo vedi è già troppo tardi.
    La verità è che noi umani siamo dei mitomani della fava, dobbiamo avere il selfie con la tigre, con lo squalo cattivo per raccontarlo in bar, agli amici o alle single nel resort egizio che solitamente non vengono impressionate più di tanto dalla nostra prestazione marina.
    Sei nel mare, nel mare ci stanno gli squali, gli squali morsicano. Poi come ho scritto prima, dispiace, ma l'eventualità che ci sia uno squalo in acqua da quelle parti è abbastanza certo, il foglietto illustravo che spiega l'eventualita di essere boccati potrebbe servire allo scopo di mettere in guardia famiglie come diceva il buon RANA, la vedo come una buona idea. Non ferma gli squali ma almeno ferma le famigliole in cerca di relax. Ma esalta i subbi in cerca di adrenalina.
    Ultima modifica di firer84; 03-11-2020, 17:52.

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  • Mercurio90
    ha risposto
    P.s. io ho un amico che faceva la guida e l'istruttore alle Maldive....aveva un pallone enorme.... Il comandante del dodi spesso si addormentava e stavano a mollo anche un ora o più prima di essere ripescati molto lontano dal punto di uscita. Anche da noi ci sono problemi di sicurezza ma in certe parti del mondo il problema è esponenziale

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  • Tonnetto
    ha risposto
    Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
    Ciao Tonnetto.

    Quello che dici, se cosi, è da fuori di testa (non tu sia chiaro ma il sistema è da fuori di testa).
    ...
    I grossi villaggi turistici, sono organizzazioni che non possono definirsi di sussistenza, un villaggio turistico a quei livelli deve prima di tutto garantire la sicurezza e la dove c'è il pericolo informare in maniera consapevole e certa.
    ...

    Se è come dici tu, diciamo che il sistema è veramente criminale.

    Cordialmente
    Rana
    Io posso solo dirti che queste sono le voci che girano... ovvero è uno spaccatto della realtà, sebbene fortunatmente non è la normalità.

    Sai più di me che in acqua gli incidenti succedono quasi sempre per errore umano... beh quanti sono gli incidenti in questi settori ogni anno? Se poi contiamo anche quelli mancati di cui non sappiamo, e che fortunatamente sono la maggior parte, uno due scrupoli ce li dovrebbe sempre mettere...

    Ricordo sempre le parole di un'amica, ex guida maldiviana che mi disse: "non sai quanti sub vengono "persi" in quelle acque ogni anno" ...quanti intedendesse non l'ho mai capito ma fossero anche solo 10 (pochi su un flusso di migliaia di persone ogni stagione)... sono cmq troppi!

    Poi ovvio tu parli di mamma con bambino, io parlo di sub consci... ma non credo faccia così tanta differenza per chi ti porta in acqua. Lo fa in Italia, ma non sò altrove...

    Inoltre, spesso succede che la tua guida è stata pure corretta, ma poi l'incidente succede uguale perché lo scemo prima di te sta instaurando cattive abitudini con quei bestioni....ed allora come la mettiamo?

    Sul discorso invede dei "soldi e servizi di sussistenza".... alla fine le guide e diving in una struttura grossa sono solo una ruota del carro tra tante... ed alla fine della fiera una volta che hanno tolto dal fatturato tutte le percentuali da dare ad agenzia varie ed alla struttura etc etc a loro resta ben poco.

    Ti faccio un esempio: So per centro che un corso open water, in strutture sarde esclusive, può arrivare a costare anche 4000€, ma alla fine quello che rimane al diving è poco più di quello che guadagnerebbe se facesse un corso ad un qualisasi cliente che si rivolgesse direttamente al lui. La politica dei prezzi funziona così: Io diving lavoro per te struttura esclusiva. Tu struttura lavori grazie ad agenzie che portano clienti ricchi. Le agenzie vogliono la percentuale sui servizi.

    Tu diving fai il prezzo al cliente al netto delle percentuali che devi dare e delle tasse aggiuntive che pagherai su quei fatturati. Ergo il costo del corso=costo brevetto+ percentuali per gli altri+tasse.
    L'ho semplificata ma funziona abbastanza in questo modo.

    ...ora estremizza il discorso, traslano geograficamente nella realtà egiziana o maldiviana, scaliamo i prezzi, visto che il mar rosso è economico... inizia quindi a limare sugli standard di sicurezza e sulla base del fatto che del fatto che un cliente contento, ti paga extra, e chissa cosa ne viene fuori...

    Sul discorso invece se vengano o meno avvertiti dei pericoli, non saprei... sicuramente non credo lo facciano in mala fede, anche perché anche la guida è stata attaccata... penso sia più un eccesso di sicurezza che porta ad abitudini sbagliate.


    Tonnetto

    ps. In tutto ciò, per il bene di tutti, spero di venire smentito...

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  • RANA
    ha risposto
    Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggio

    In breve, mi viene da dirti che non c'è un modo, visto che tu turista per principio non sei tenuto a sapere cosa è pericoloso e cosa no. L'unica certezza è che probabilmente l'assicurazione ti pagherà l'intero massimale, ma tu resti cmq senza un braccio....

    Non è la prima volta che sento e/o leggo di comportamenti pericolosi perpetrati da guide egiziane o maldiviane pur strappare qualche lauta mancia... diciamo che è una guerra tra poveri....e lui non ha soldi per ripagarti....

    L'unico accorgimento che attuo è quello di cercare di scegliere bene dall'inizio con chi immergermi, quindi rivolgendomi a strutture specializzate in viaggi sub, e che lavorano spesso con clienti italiani, e soprattutto che possibilmente abbiano guide italiane.

    E' noto in infatti che sebbene il turista Italiano non sia noto per le mance, è però molto esigente sugli standard di sicurezza. Altro non credo si possa fare...
    Ciao Tonnetto.

    Quello che dici, se cosi, è da fuori di testa (non tu sia chiaro ma il sistema è da fuori di testa).

    Io mi affido a un'agenzia viaggi, ad una struttura, villaggio ecc, ecc, porto la mia famiglia, i miei figli e questi "asini" o "delinquenti" mi portano - parlo di turisti come può essere quella povera mamma con il figlio - in un posto dove c'è oggettivamente la possibilità di essere attaccati da squali.
    Il tutto per giunta senza informativa sul rischio, della serie un foglio dove io ti dico che in questa escursione c'è il pericolo, per quanto remoto, di attacco di squali.

    Mi chiedo e vi chiedo, vi sembra possibile che non ci sia un "sistema" - non per evitare l'attacco, quello penso che una volta che entri in acqua - in quei mari, habitat naturale di questi animali l'incidente sia sempre possibile ma per informare prima del pericolo.
    Perché io sfido qualsiasi madre a scendere in acqua con il proprio bambino se viene avvertita del pericolo.
    Posso rischiare io ma non mia figlia.

    Qui è il problema.
    Se si ventila o si lascia intendere a gente sprovveduta che non c'è pericolo e poi un bambino perde il braccio, scusate ma io esco e taglio la testa a chi mi ha detto: stai tranquillo non c'è pericolo.

    Diverso è se io sono avvisato del pericolo, sono conscio del pericolo e decido comunque di rischiare.
    Purtroppo questi incidenti succedono e se vinco la lotteria della sfiga .... i risultati sono questi.

    Ma un conto è che decido io di giocare alla lotteria della sfiga, un conto che gli altri giocano con me o mio figlio ......

    Il fatto che li le condizioni di vita sono talmente basse da spingere la povera gente a sfruttare il turismo anche davanti ad evidenti pericoli a me non convince.
    I grossi villaggi turistici, sono organizzazioni che non possono definirsi di sussistenza, un villaggio turistico a quei livelli deve prima di tutto garantire la sicurezza e la dove c'è il pericolo informare in maniera consapevole e certa.

    Anche qui diverso se io mi metto a fare il "turista fai da te" ma non penso che questa mamma girava con suo figlio cosi come capita senza il supporto di una struttura alberghiera.

    Se è come dici tu, diciamo che il sistema è veramente criminale.

    Cordialmente
    Rana
    Ultima modifica di RANA; 03-11-2020, 13:42.

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  • Tonnetto
    ha risposto
    Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio

    Ciao M. mi fa molto piacere leggere nuovamente i tuoi interventi.

    Non sono un biologo ne un esperto di squali, accolgo quello che mi dici che è anche quando anche altri come per esempio scubadanny ha detto nei suoi interventi.

    Mi chiedo e vi chiedo.
    Se in queste acque ci sono i "longimanus" e/o sono presenti squali "mordacei" perché è consentito fare snorkeling ?
    La domanda come genitore sorge spontanea perché un bambino è stato portato a fare snorkel li ?

    Non c'è - sto solo chiedendo - una responsabilità delle strutture nell'organizzare uscite la dove si sa (da quello che mi pare di capire dai vostri interventi) ci sia più che la remota possibilità di essere attaccati dagli squali.

    Oppure come ci si può tutelare se ci si può tutelare ? in questo episodio di attacco squali un bambino è stato gravemente ferito ed anche la madre nel tentativo disperato di proteggerlo, mi chiedo avevano la possibilità di evitarlo, erano state almeno informate sul rischio ?

    Chiedo a voi che avete viaggiato tanto e che probabilmente mi sarete anche confrontati con questi miei dubbi.

    Cordialmente
    Rana
    In breve, mi viene da dirti che non c'è un modo, visto che tu turista per principio non sei tenuto a sapere cosa è pericoloso e cosa no. L'unica certezza è che probabilmente l'assicurazione ti pagherà l'intero massimale, ma tu resti cmq senza un braccio....

    Non è la prima volta che sento e/o leggo di comportamenti pericolosi perpetrati da guide egiziane o maldiviane pur strappare qualche lauta mancia... diciamo che è una guerra tra poveri....e lui non ha soldi per ripagarti....

    L'unico accorgimento che attuo è quello di cercare di scegliere bene dall'inizio con chi immergermi, quindi rivolgendomi a strutture specializzate in viaggi sub, e che lavorano spesso con clienti italiani, e soprattutto che possibilmente abbiano guide italiane.

    E' noto in infatti che sebbene il turista Italiano non sia noto per le mance, è però molto esigente sugli standard di sicurezza. Altro non credo si possa fare...
    Ultima modifica di Tonnetto; 03-11-2020, 12:47.

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  • RANA
    ha risposto
    Originariamente inviato da M. Visualizza il messaggio
    Tranne il longimanus che assaggia tutto. Le foche non c'entrano. Snorkelisti e longimani non sono compatibili.
    Ciao M. mi fa molto piacere leggere nuovamente i tuoi interventi.

    Non sono un biologo ne un esperto di squali, accolgo quello che mi dici che è anche quando anche altri come per esempio scubadanny ha detto nei suoi interventi.

    Mi chiedo e vi chiedo.
    Se in queste acque ci sono i "longimanus" e/o sono presenti squali "mordacei" perché è consentito fare snorkeling ?
    La domanda come genitore sorge spontanea perché un bambino è stato portato a fare snorkel li ?

    Non c'è - sto solo chiedendo - una responsabilità delle strutture nell'organizzare uscite la dove si sa (da quello che mi pare di capire dai vostri interventi) ci sia più che la remota possibilità di essere attaccati dagli squali.

    Oppure come ci si può tutelare se ci si può tutelare ? in questo episodio di attacco squali un bambino è stato gravemente ferito ed anche la madre nel tentativo disperato di proteggerlo, mi chiedo avevano la possibilità di evitarlo, erano state almeno informate sul rischio ?

    Chiedo a voi che avete viaggiato tanto e che probabilmente mi sarete anche confrontati con questi miei dubbi.

    Cordialmente
    Rana

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