Incidente Antonio Pastorelli

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  • RANA
    ha risposto
    Originariamente inviato da lo scrondo Visualizza il messaggio
    Ciao Cesare, io non affermo nulla, ti chiedo se per te, che usi il reb, è possibile in 60 giorni compiere quel percorso. E, anche ammesso che lo sia, dimmi se secondo te uno in 60 giorni acquisisce la giusta consapevolezza per saper affrontare certe quote e certi tempi. Può darsi di si o può darsi di no. Io propendo per il no. Questo in linea generale; nello specifico non entro nel merito. Le chiacchiere si fan tutti, c'è chi è più bravo ed altri meno, c'è chi è più empatico e altri meno; ma nel mare le chiacchiere stanno a zero come riporto in firma! Con rispetto.
    Io, capisco la tua osservazione, ma, in questo caso non la condivido.

    Non la condivido perché stiamo parlando di una persona estremamente preparata a tal punto da sapere benissimo quello che hai scritto.

    Pastorelli non era una persona che scriveva tanto per scrivere, lui era una persona competente.

    Ha fatto il percorso che ha scelto con consapevolezza, giusto o sbagliato, ha deciso lui sapendo tutto quello che dici meglio di tutti noi.

    Ha deciso di fare un'attività "estrema" per farla sapeva di rischiare la pelle.

    Io non mi metto a giudicare tutto l'operato di una persona che ai miei occhi è sempre stata corretta, competente, mai preda di pulsioni ed estremismi perché leggo tre righe di un commento buttato li, non circostanziato ecc, ecc.

    So, per certo, che ha svolto un immersione molto pericolosa, so che lo ha fatto consapevole dei pericoli perché aveva tutte le nozioni per valutare correttamente il rischio, so che non ce l'ha fatta ed è morto.

    Per me non è corretto giudicare queste sue scelte come se si parlasse di un incidente dovuto a incompetenza, successo ad un open sprovveduto che probabilmente non sapeva quello che stava facendo circuito da un istruttore incompetente.

    Cordialmente
    Rana







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  • lo scrondo
    ha risposto
    Originariamente inviato da cesare Visualizza il messaggio
    bowden credo sia vivo a meno di mdd da birra……...pastorellli ci ha lasciato...non lo coscoscevo, mai visto, non esprimo alcun giudizio…..guardo me, quando faccio certe cose o altre….sono un po'apprensivo e se faccio na cosa difficilmente non sono preparato per andare oltre la cosa che faccio….io divido la subacquea in due… (non esiste per me rec o tek). fino a 50 60 metri:se non per natura non muoio nemmeno su richiesta di belzebù...oltre quelle quote posso morire per un gamberetto curioso….non mi piace l'ipocrisia dell'x e dell'y....conosco bussotti che è x, non so chi è y...i brevetti rimangono brevetti...comprendo bussotti o ugo nelle loro affermazioni, e in parte condivido. però pastorelli era un uomo, un uomo molto consapevole (pastodeco comprensivo ccr)...la consapevolezza non vuol dire saper fare una cosa, vuol dire sapere se si è in grado di fare una cosa...succede di morire...si poteva evitare in mille modi diversi, ma succede di morire….si è uomini solo se si sbaglia...chi afferma di non sbagliare è un imbecille, ce ne sono tanti, ma tale rimane….
    Ciao Cesare, io non affermo nulla, ti chiedo se per te, che usi il reb, è possibile in 60 giorni compiere quel percorso. E, anche ammesso che lo sia, dimmi se secondo te uno in 60 giorni acquisisce la giusta consapevolezza per saper affrontare certe quote e certi tempi. Può darsi di si o può darsi di no. Io propendo per il no. Questo in linea generale; nello specifico non entro nel merito. Le chiacchiere si fan tutti, c'è chi è più bravo ed altri meno, c'è chi è più empatico e altri meno; ma nel mare le chiacchiere stanno a zero come riporto in firma! Con rispetto.

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  • cesare
    ha risposto
    preciso che la mia frase: non mi piace l'ipocrisia dellx e dell'y, è riferita al fatto di non fare i nomi e sostituirli con x e y…..bussotti (x) è persona che stimo e che affronta immersioni serie con approccio serio...y allo stato attuale non so chi è

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  • REVERENDO
    ha risposto
    Originariamente inviato da dumbokid Visualizza il messaggio


    Concordo...
    La notizia riportata è stata data dal primo istruttore..che io conosco personalmente..
    Il secondo istruttore lo ha certificato dopo 2 mesi per ccr trimix ipossico
    Mi fermo qui..senza alcuna vena polemica..
    Giuliano
    Quoto in pieno, nessuna polemica assolutamente nemmeno da parte mia, ma spessissimo correre troppo non porta a buone cose......

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  • RANA
    ha risposto
    Seguo questa discussione con tristezza che accompagna la perdita di una vita.

    ​Penso sia umano chiedersi cosa può essere successo, penso che sia altrettanto umano cercare delle motivazioni che spesso servono, solo, a tranquillizzarci, il sapere che c'è un perché, un errore che giustifica quanto è successo.

    Pastorelli non era uno sprovveduto.
    Cesare nelle seguenti parole ha saputo esprimere anche il mio pensiero:

    Originariamente inviato da cesare Visualizza il messaggio
    ...... però Pastorelli era un uomo, un uomo molto consapevole (pastodeco comprensivo ccr)...la consapevolezza non vuol dire saper fare una cosa, vuol dire sapere se si è in grado di fare una cosa...succede di morire...si poteva evitare in mille modi diversi, ma succede di morire&#133 ...
    Non ho nessun elemento per permettermi di dare un giudizio sul "saper fare" di Pastorelli, per quello che posso dire sulla base del "sentito dire" era un bravissimo subacqueo.

    Posso dire, con certezza, sulla base d'innumerevoli interventi che ha fatto in questo forum ed in altri forum, per il suo lavoro legato allo sviluppo dell'omonimo software decompressivo, che era un subacqueo consapevole dei pericoli.

    Pastorelli era in grado, senza ombra di dubbio, di valutare correttamente i rischi potenziali di un'attività subacquea.

    Scendere a -125 metri è affrontare un attività ad alto rischio che presenta il reale pericolo di non riemergere (di morire) - questo al di la delle migliori attrezzature, procedure e capacità.
    Tanto come chi prova a scalare l'Heverest, per quanto bravo ed esperto, deve mettere in conto il reale rischio di morire.

    Pastorelli ha valutato ed accettato di fare quell'immersione, aveva tutte le carte in regola per prendere questa decisione ben conscio che poteva non riemergere.

    Purtroppo, a quel livello (-125 metri), gli incidenti succedono.

    ​Attenzione non sto dicendo che è colpa sua, per spiegare questo punto faccio mia una frase di Reinhold Messner:
    "Vivere obbedendo ai miei desideri, alle mie idee e ai miei sogni"

    Così, io voglio ricordare Pastorelli.
    Un subacqueo che ha inseguito i suoi desideri, nel farlo, ha pagato il prezzo di chi spinge la propria passione fino a toccare i sogni .....

    R.i.p.


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  • Emanuele.
    ha risposto
    Sì Bowden dovrebbe essere vivo. Quelle erano le sue parole sulla morte di Sheck Exley, durante l'immersione che iniziarono insieme per tentare il nuovo record. Exley voleva arrivare a 300 m. Bowden arrivo a 284. Si immersero insieme, ma indipendenti, ognuno sulla propria cima. Exley non risalì.

    Emanuele

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  • cesare
    ha risposto
    bowden credo sia vivo a meno di mdd da birra……...pastorellli ci ha lasciato...non lo coscoscevo, mai visto, non esprimo alcun giudizio…..guardo me, quando faccio certe cose o altre….sono un po'apprensivo e se faccio na cosa difficilmente non sono preparato per andare oltre la cosa che faccio….io divido la subacquea in due… (non esiste per me rec o tek). fino a 50 60 metri:se non per natura non muoio nemmeno su richiesta di belzebù...oltre quelle quote posso morire per un gamberetto curioso….non mi piace l'ipocrisia dell'x e dell'y....conosco bussotti che è x, non so chi è y...i brevetti rimangono brevetti...comprendo bussotti o ugo nelle loro affermazioni, e in parte condivido. però pastorelli era un uomo, un uomo molto consapevole (pastodeco comprensivo ccr)...la consapevolezza non vuol dire saper fare una cosa, vuol dire sapere se si è in grado di fare una cosa...succede di morire...si poteva evitare in mille modi diversi, ma succede di morire….si è uomini solo se si sbaglia...chi afferma di non sbagliare è un imbecille, ce ne sono tanti, ma tale rimane….

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  • lo scrondo
    ha risposto
    Originariamente inviato da pirla di turno Visualizza il messaggio

    Dopo la precisazione di paolinus, che ringrazio, la cosa assume un'altra sfumatura, ma non cambia la sostanza di quello che vilevo dire, che ho scritto. io non sapevo dei 2 istruttori differenti e quando tu hai riportato

    "9 aprile 2018 brevettato "da me" ccr air Deco diluent
    11 giugno 2018 brevettato ccr Trimix ipossico
    23 febbraio 2019 disperso in mare dopo un immersione a - 125 metri
    Basta leggere le date per capire perché sono incazzato nero!
    Rip Antonio..."

    la cosa non era chiara per chi non lo sapeva già.
    purtroppo la sotanza non cambia e anche potendo capire lo sfogo dell'istruttore X, non lo condivido lo stesso, perchè è sempre latente una non approvazione del successivo raggiungimento di livello grazie all'istruttore Y. se Pastorelli ha scelto Y per alire di livello e non è rimasto con X avrà avuto i suoi motivi. ripeto che non credo che Y abbia brevettato Pastorelli se non era pronto e non credo che Pastorelli fosse un subacqueo non preparato e capace. se ha voluto andare da Y e Y l'ha brevettato, si vede che era giusto così. purtroppo gli incidenti capitano, anche a quelli bravi. era uno di noi, uno di quelli con la nostra stessa passione e era uno di quelli bravi, preparati e capaci, se n'è andato. questo è.

    Bowden ...
    Se n'è andato proprio al top, facendo qualcosa che gli piace fare. ... questo si, altrimenti si scade e non se ne esce più ... chi muore giace e chi vive si dà pace... e via di questo passo.


    ne abbiamo visti tanti andarsene e a tanti di noi è toccato vedere un amico ... anche se non lo conoscevo lo onoro e rispetto e ricordo con affetto come un amico.
    Basterebbe conoscere gli standard didattici che occorre (occorrerebbe) rispettare per accedere al tx ipossico per rendersi conto delle cose. 100 immersioni e 100 ore dal diluente aria al tx ipossico e le prime 50 non superiori ai 60' di durata... Dici che ci riusciamo in 60 giorni? Non vado oltre

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  • pirla di turno
    ha risposto
    Originariamente inviato da Emanuele. Visualizza il messaggio
    Secondo me è un commento dell'istruttore "x" che, toccato dalla perdita, non è riuscito a contenere uno sfogo, ma sicuramente addolorato. Quando capitano queste tragedie è umano cercare un colpevole, e probabilmente, per lui, un possibile colpevole è l'istruttore "y" che in 2 mesi l'ha brevettato "ccr ipossico".

    Anch'io non mi spiego l'accaduto, non posso credere che Antoine abbia potuto affrontare un'immersione tale senza la dovuta esperienza: immagino che in quegli 8/10 mesi abbia fatto decine e decine di immersioni con il reb, ma finché non si saprà qualcosa sull'accaduto (e non è detto che si verrà a sapere con chiarezza), è inutile forse fare congetture e puntare il dito contro qualcuno.

    Anche se, ribadisco, capisco le motivazioni psicologiche che possono portare ad esternare quello sfogo, probabilmente anch'io al suo posto potrei reagire ugualmente.

    Resta il fatto che ci ha lasciati un grande. E quel che è tragico è che in realtà lui ha lasciato i suoi cari.

    Mi vengono in mente le parole di Jim Bowden sulla morte di Sheck Exley. Le vado a recuperare e le traduco di seguito.

    "Sai che il rischio è una parte intrinseca del gioco. Non riduce la tua tristezza per la perdita di un amico. La tragedia non è per la persona che è stata uccisa, è per la moglie, la fidanzata, i figli e i genitori. Sono le persone molto vicine a quella persona che sono in lutto, e perse e lasciate senza di lui. Se n'è andato proprio al top, facendo qualcosa che gli piace fare. La tragedia è tra i sopravvissuti. " Jim Bowden

    Emanuele
    Dopo la precisazione di paolinus, che ringrazio, la cosa assume un'altra sfumatura, ma non cambia la sostanza di quello che vilevo dire, che ho scritto. io non sapevo dei 2 istruttori differenti e quando tu hai riportato

    "9 aprile 2018 brevettato "da me" ccr air Deco diluent
    11 giugno 2018 brevettato ccr Trimix ipossico
    23 febbraio 2019 disperso in mare dopo un immersione a - 125 metri
    Basta leggere le date per capire perché sono incazzato nero!
    Rip Antonio..."

    la cosa non era chiara per chi non lo sapeva già.
    purtroppo la sotanza non cambia e anche potendo capire lo sfogo dell'istruttore X, non lo condivido lo stesso, perchè è sempre latente una non approvazione del successivo raggiungimento di livello grazie all'istruttore Y. se Pastorelli ha scelto Y per alire di livello e non è rimasto con X avrà avuto i suoi motivi. ripeto che non credo che Y abbia brevettato Pastorelli se non era pronto e non credo che Pastorelli fosse un subacqueo non preparato e capace. se ha voluto andare da Y e Y l'ha brevettato, si vede che era giusto così. purtroppo gli incidenti capitano, anche a quelli bravi. era uno di noi, uno di quelli con la nostra stessa passione e era uno di quelli bravi, preparati e capaci, se n'è andato. questo è.

    Bowden ...
    Se n'è andato proprio al top, facendo qualcosa che gli piace fare. ... questo si, altrimenti si scade e non se ne esce più ... chi muore giace e chi vive si dà pace... e via di questo passo.


    ne abbiamo visti tanti andarsene e a tanti di noi è toccato vedere un amico ... anche se non lo conoscevo lo onoro e rispetto e ricordo con affetto come un amico.

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  • Emanuele.
    ha risposto
    Secondo me è un commento dell'istruttore "x" che, toccato dalla perdita, non è riuscito a contenere uno sfogo, ma sicuramente addolorato. Quando capitano queste tragedie è umano cercare un colpevole, e probabilmente, per lui, un possibile colpevole è l'istruttore "y" che in 2 mesi l'ha brevettato "ccr ipossico".

    Anch'io non mi spiego l'accaduto, non posso credere che Antoine abbia potuto affrontare un'immersione tale senza la dovuta esperienza: immagino che in quegli 8/10 mesi abbia fatto decine e decine di immersioni con il reb, ma finché non si saprà qualcosa sull'accaduto (e non è detto che si verrà a sapere con chiarezza), è inutile forse fare congetture e puntare il dito contro qualcuno.

    Anche se, ribadisco, capisco le motivazioni psicologiche che possono portare ad esternare quello sfogo, probabilmente anch'io al suo posto potrei reagire ugualmente.

    Resta il fatto che ci ha lasciati un grande. E quel che è tragico è che in realtà lui ha lasciato i suoi cari.

    Mi vengono in mente le parole di Jim Bowden sulla morte di Sheck Exley. Le vado a recuperare e le traduco di seguito.

    "Sai che il rischio è una parte intrinseca del gioco. Non riduce la tua tristezza per la perdita di un amico. La tragedia non è per la persona che è stata uccisa, è per la moglie, la fidanzata, i figli e i genitori. Sono le persone molto vicine a quella persona che sono in lutto, e perse e lasciate senza di lui. Se n'è andato proprio al top, facendo qualcosa che gli piace fare. La tragedia è tra i sopravvissuti. " Jim Bowden

    Emanuele

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  • luki90
    ha risposto
    Enormemente addolorato, lo conoscevo solo tramite social. Estremamente disponibile e a parer mio preparato. Più di una volta mi ha lanciato qualche monito su qualche tuffo che programmavo.
    Non mi pareva uno sprovveduto.
    Un abbraccio a lui e i suoi cari.

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  • dumbokid
    ha risposto
    Originariamente inviato da paolinus Visualizza il messaggio

    Guarda non so cosa sia successo.
    Però non mi sembra abbiate capito alcune cose.
    Mi avete chiesto e vi ho risposto per quello che sapevo.
    Il brevetto air diluent l' ha preso con istruttore x, ad Aprile.
    Dopo due mesi ha conseguito brevetto ipossico con istruttore y.
    Già qui potremmo parlarne per ore, ma sorvoliamo.
    Quindi istruttore x è dispiaciuto dell'accaduto al suo allievo.
    Fine della precisazione.

    Concordo...
    La notizia riportata è stata data dal primo istruttore..che io conosco personalmente..
    Il secondo istruttore lo ha certificato dopo 2 mesi per ccr trimix ipossico
    Mi fermo qui..senza alcuna vena polemica..
    Giuliano

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  • paolinus
    ha risposto
    Originariamente inviato da pirla di turno Visualizza il messaggio
    .Non più di tanto ... cosa si vorrebbe far passare che Pastorelli era uno che non era capace, uno sprovveduto, uno che rischiava troppo ? non credo, non lo conoscevo di persona, ma tutto mi sembrava tranne che uno sprovveduto, impreparato e che metteva a rischio la propria vita con leggerezza.
    Questo istruttore ( di chi stiamo aprlando, chi è questo " da me" ? ) che prima lo ha ritenuto idoneo, altrimenti non svrebbe dovuto brevettarlo, dopo non può far passare e neanche tanto velatamebte, il messaggio che Pastorelli ha osato troppo, che aveva bruciato le tappe.


    Prima di passare al rebreather sicuramente aveva già un'ampia esperienza in ipossico in circuito aperto, non aveva inziato ieri. l'ha brevettato ipossico dopo solo 2 mesi dal air diluent, evidentemente perchè lo riteneva pronto, altrimenti sarebbe LUI da esecrare e "denunciare", non Pastorelli. Se dopo 8 mesi da quella valutazione positiva da parte di quell'istruttore Pastorelli ci ha lasciato le penne ( ma mai un po' di rispetto quando uno muore ? sempre a dover trovare qualcosa che lo debba far passare per un coglione e quanti ce ne sono stati prima ... di subacquei eccezuionali che dopo morti sono passati per dei cretini ) non vuol dire necessariamente che non era pronto, che non era buono, che aveva osato troppo. quante volte ci era già andato in ipossico, prima di morire, da dopo lo stacco dell'abilitazione ? magari tantissime, magari tecnicamente Pastorelli era bravissimo, anche più del suo istruttore, l'esperenienza in campo come te la fai se non ci vai in ipossico ? su quel relitto fondo ci era già stato anche prima dell'incidente e allora, avrebbe dovuto lasciarci le penne prima se era così impreparato e con poca esperienza come farebbe intuire il " da me ".

    Sicuramente qualcosa è successo, all'attrezzatura o a lui fisicamente, questo è lapalissiano, altrimenti non staremmo qua a parlarne e lui sarebbe ancora vivo, putroppo a volte le cose capitan e ci si lasciano le penne, anche i migliori.

    Cadono tutti, prima o poi, anche i campioni, capita e avolte non c si rialza, ma li si ricorda, si deve ricordare, con rispetto e ammirazione, no cercare di farli passare per dei cretini.

    Condoglianze alla famiglia.
    Guarda non so cosa sia successo.
    Però non mi sembra abbiate capito alcune cose.
    Mi avete chiesto e vi ho risposto per quello che sapevo.
    Il brevetto air diluent l' ha preso con istruttore x, ad Aprile.
    Dopo due mesi ha conseguito brevetto ipossico con istruttore y.
    Già qui potremmo parlarne per ore, ma sorvoliamo.
    Quindi istruttore x è dispiaciuto dell'accaduto al suo allievo.
    Fine della precisazione.

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  • Giggi64
    ha risposto
    Originariamente inviato da pirla di turno Visualizza il messaggio
    .Non più di tanto ... cosa si vorrebbe far passare che Pastorelli era uno che non era capace, uno sprovveduto, uno che rischiava troppo ? non credo, non lo conoscevo di persona, ma tutto mi sembrava tranne che uno sprovveduto, impreparato e che metteva a rischio la propria vita con leggerezza.
    Questo istruttore ( di chi stiamo aprlando, chi è questo " da me" ? ) che prima lo ha ritenuto idoneo, altrimenti non svrebbe dovuto brevettarlo, dopo non può far passare e neanche tanto velatamebte, il messaggio che Pastorelli ha osato troppo, che aveva bruciato le tappe.


    Prima di passare al rebreather sicuramente aveva già un'ampia esperienza in ipossico in circuito aperto, non aveva inziato ieri. l'ha brevettato ipossico dopo solo 2 mesi dal air diluent, evidentemente perchè lo riteneva pronto, altrimenti sarebbe LUI da esecrare e "denunciare", non Pastorelli. Se dopo 8 mesi da quella valutazione positiva da parte di quell'istruttore Pastorelli ci ha lasciato le penne ( ma mai un po' di rispetto quando uno muore ? sempre a dover trovare qualcosa che lo debba far passare per un coglione e quanti ce ne sono stati prima ... di subacquei eccezuionali che dopo morti sono passati per dei cretini ) non vuol dire necessariamente che non era pronto, che non era buono, che aveva osato troppo. quante volte ci era già andato in ipossico, prima di morire, da dopo lo stacco dell'abilitazione ? magari tantissime, magari tecnicamente Pastorelli era bravissimo, anche più del suo istruttore, l'esperenienza in campo come te la fai se non ci vai in ipossico ? su quel relitto fondo ci era già stato anche prima dell'incidente e allora, avrebbe dovuto lasciarci le penne prima se era così impreparato e con poca esperienza come farebbe intuire il " da me ".

    Sicuramente qualcosa è successo, all'attrezzatura o a lui fisicamente, questo è lapalissiano, altrimenti non staremmo qua a parlarne e lui sarebbe ancora vivo, putroppo a volte le cose capitan e ci si lasciano le penne, anche i migliori.

    Cadono tutti, prima o poi, anche i campioni, capita e avolte non c si rialza, ma li si ricorda, si deve ricordare, con rispetto e ammirazione, no cercare di farli passare per dei cretini.

    Condoglianze alla famiglia.
    Non conoscevo Antonio, ma ho l’impressIone che “”da me””era riferito solo al primo brevetto
    Comunque concordo con quanto hai scritto
    Ci vuole rispetto

    Gigi

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  • pirla di turno
    ha risposto
    .Non più di tanto ... cosa si vorrebbe far passare che Pastorelli era uno che non era capace, uno sprovveduto, uno che rischiava troppo ? non credo, non lo conoscevo di persona, ma tutto mi sembrava tranne che uno sprovveduto, impreparato e che metteva a rischio la propria vita con leggerezza.
    Questo istruttore ( di chi stiamo aprlando, chi è questo " da me" ? ) che prima lo ha ritenuto idoneo, altrimenti non svrebbe dovuto brevettarlo, dopo non può far passare e neanche tanto velatamebte, il messaggio che Pastorelli ha osato troppo, che aveva bruciato le tappe.


    Prima di passare al rebreather sicuramente aveva già un'ampia esperienza in ipossico in circuito aperto, non aveva inziato ieri. l'ha brevettato ipossico dopo solo 2 mesi dal air diluent, evidentemente perchè lo riteneva pronto, altrimenti sarebbe LUI da esecrare e "denunciare", non Pastorelli. Se dopo 8 mesi da quella valutazione positiva da parte di quell'istruttore Pastorelli ci ha lasciato le penne ( ma mai un po' di rispetto quando uno muore ? sempre a dover trovare qualcosa che lo debba far passare per un coglione e quanti ce ne sono stati prima ... di subacquei eccezuionali che dopo morti sono passati per dei cretini ) non vuol dire necessariamente che non era pronto, che non era buono, che aveva osato troppo. quante volte ci era già andato in ipossico, prima di morire, da dopo lo stacco dell'abilitazione ? magari tantissime, magari tecnicamente Pastorelli era bravissimo, anche più del suo istruttore, l'esperenienza in campo come te la fai se non ci vai in ipossico ? su quel relitto fondo ci era già stato anche prima dell'incidente e allora, avrebbe dovuto lasciarci le penne prima se era così impreparato e con poca esperienza come farebbe intuire il " da me ".

    Sicuramente qualcosa è successo, all'attrezzatura o a lui fisicamente, questo è lapalissiano, altrimenti non staremmo qua a parlarne e lui sarebbe ancora vivo, putroppo a volte le cose capitan e ci si lasciano le penne, anche i migliori.

    Cadono tutti, prima o poi, anche i campioni, capita e avolte non c si rialza, ma li si ricorda, si deve ricordare, con rispetto e ammirazione, no cercare di farli passare per dei cretini.

    Condoglianze alla famiglia.

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