Scapa Flow, 16 Ottobre 2022.
Grazie alla nave Clasina, armata da Halton Charters, tra un acquazzone e un arcobaleno compiamo il primo tuffo della giornata su un relitto davvero fantastico, la S.M.S Dresden.
La seconda Dresden, impostata nel 1917. Seconda perche' esisteva gia' un incrociatore con quel nome, autoaffondato anch'esso ma nel 1915, presso l'isola di Robinson Crusoe dopo una rocambolesca fuga, unica unita' navale tedesca sopravvissuta allo scontro con la flotta inglese nella battaglia delle Falkland.
Tornando al nostro relitto, l'incrociatore leggero S.M.S. Dresden, fu varato nel 1917 e si autoaffondo' a Scapa Flow insieme alle altre navi della Hochseeflotte, la flotta d'alto mare della Kaiserliche Marine. Lungo 155.5 metri, largo 14.2 metri, con un pescaggio di 6.43 metri e con una stazza lorda di 7,486 tonnellate a pieno carico, fu varato otto mesi prima della fine della Grande Guerra e non prese mai parte ad azioni belliche dirette. Era spinto da due eliche azionate da due set di turbine a vapore, quest'ultimo generato da otto caldaie a tubi d'acqua alimentate a carbone piu' sei caldaie a tubi d'acqua alimentate ad olio, tutte di tipo navale, per un totale di 31.000 cavalli (23.000 kW).
Il relitto si trova adagiato sul fianco di sinistra, a sud est dell'isola di Cava nell'arcipelago delle Isole Orcadi, nel tratto di mare conosciuto universalmente come Scapa Flow, su un fondale lievemente in pendenza che va dai -25 in corrispondenza della prua, dove e' agganciata una delle due boe di segnalazione relitto, ai -38 della poppa da dove parte la cima per seconda boa di segnalazione. Profondita' massima raggiunta: 29.1 metri.
L'immersione e' di per se' semplice, praticamente quadra, ma bisogna tener conto della possibile corrente che, tuttavia, nel nostro caso e' stata schermata dallo scafo del relitto nella prima fase dell'immersione, la piu' profonda, mentre seguivamo il fondo limaccioso lungo il bordo del ponte principale, ora in posizione verticale ed aperto come fosse una sorta di pagina di un libro mentre la si sfoglia. Proprio questa sua posizione, cosi' particolare, rende il tuffo particolarmente interessante. Si possono infatti vedere molte strutture interne allo scafo, nella zona di prua a partire dalla stazione corazzata di tiro e proseguendo in avanti, che normalmente richiederebbero una penetrazione avanzata per essere ammirate.
A quell'altezza, al minuto 3:35, ci appare uno splendido pezzo da 15 cm (5.9 in) montato su affusto corazzato SK L/45, pezzo che, insieme ad altri 7 dello stesso tipo, costituiva l'armamento principale di questo incrociatore. Come anticipato, ve ne erano otto in tutto: due a proravia del castello principale di comando, quattro a meta' nave (due per lato) e altri due verso poppa, in linea e nella classica configurazione ad altezze differenziate conosciuta come Superfiring armament. Temperatura dell'acqua: 11 gradi. Corrente persistente rilevata fin dalla superficie e sino a oltre 20 metri di profondita'.
La vita presente sul relitto, e in tutta l'area circostante, e' davvero tanta e totalmente diversa da quanto siamo abituati a vedere nel nostro caldo Mediterraneo. I colori sono mitigati e limitati a quelli piu' chiari, ma non per questo risulta meno affascinante. Anzi, suscita in me una sorta di interesse per un mondo che definirei senza problemi alieno. Delfini e foche sono quanto di piu' grande e vivace abbiamo incontrato durante queste splendide giornate di mare ed immersioni, ma anche le foreste di kelp, gli anemoni, i ricci, i granchi e le stelle marine hanno rappresentato delle piccole ma brillantissime gemme incastonate in quel preziosissimo gioiello che e' il relitto del Dresden.
Team members: Silvia Malagoli, Marco Masetti, Andrea Bigioni
Shooting settings:
Gopro Hero 7 black, color flat, WB native, ISO 100 min, 400 max, shutter auto, EV comp.0, FPS 60, resolution 4k, FOV wide
Editing video software:
DaVinci Resolve 18.0.4 build 5
Music:
AURORA - Vem Kan Segla Förutan Vind
KALANDRA - Grizzly Man (Rockettothesky Cover) at Sofar London on May 5th, 2017
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