Originariamente inviato da bradipo67
Aggiungo una considerazione.
La muta stagna in neoprene (precompresso o normale non ha importanza) è comunque una muta che deve accogliere al suo interno un sottomuta in maniera agevole.
Pertanto in caso di una rottura importante e di un allagamento massiccio il ricircolo dell'acqua (effetto convettivo - il continuo spostamento dell'acqua sulla pelle) è talmente alto da inficiare il discorso isolamento dato dal materiale stesso della stagna.
In questo caso per me - ha ancora ragione Bradipo - meglio contare su un sottomuta per la stagna dalle elevate caratteristiche tecniche tali da ridurre l'effetto convettivo dell'acqua sulla pelle.
Per creare l'effetto semistagna che è stato citato per primo si parla di neoprene non precompresso, il precompresso o a celle rotte - come ha detto Bradipo - ha al suo interno meno gas ed è il gas (nelle bolle) che crea l'isolamento nel neoprene - inoltre cosa non meno importante - deve avere una misura e un taglio molto aderente al corpo ma cosi facendo diventa difficile indossare un adeguato sottomuta.
Che piaccia o no - se si parla di sicurezza della stagna bisogna essere consapevoli che la stagna è solo un mezzo per tenere l'acqua lontana dal corpo - tutto il resto lo fa il sottomuta - ciò che indossiamo sotto pertanto la scelta del sottomuta è di fatto quasi più importante del tipo di stagna usata.
Cordialmente
Rana
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