Airbuddy - compressore per snorkeling fino a 10 metri

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  • Airbuddy - compressore per snorkeling fino a 10 metri

    Mi è capitato per caso di vedere questo marchingegno, che non capisco bene se è già commercializzato o è solo in pre-ordine
    https://www.kickstarter.com/projects...-tankless-dive
    In sostanza è un compressore per pompare l'aria verso il basso dalla superficie. Il compressore compensa la forza insufficiente dei polmoni e consente di fare snorkeling fino a una decina di metri di profondità. Le batterie di questo modello secondo il produttore durano una quarantina di minuti
    Immagino esistono già altri aggeggi simili, l'idea non è rivoluzionaria
    Qualcuno ha mai provato un aggeggio del genere? Secondo voi ha senso? Pura curiosità

    EDIT

    Metto qui la discussione perché non sapevo esattamente a che cosa paragonare questo oggetto che alla fine funziona come nella subacquea l'equivalente di bombole + GAV + erogatori
    Se non è la sezione giusta nulla in contrario a spostare la discussione
    Ultima modifica di Sbiriguda; 11-06-2018, 15:18.

  • #2
    Ne esistono diversi.. già da molto tempo, fa quello che dice di fare. Lo trovo molto limitante, ma potrebbe essere utile per fare lavoretti sotto la barca senza avere sempre una bombola a disposizione. Inoltre stiamo attenti con i termini: "fare snorkeling a una decina di metri?" ...non stai facendo snorkeling, stai facendo un'immersione, ci si può fare (molto) male anche a "soli" 10 metri (e pure a 5 se è per questo), è opportuno fare il dovuto corso, che poi le immersioni si facciano con bombole, con ombelicale, con rebreather, il concetto fondamentale non cambia.

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    • #3
      Un amico ha una cosa simile....con molta più autonomia....lo utilizza per sistemare i corpi morti del suo pontile, o per cambiare le drappe ecc ecc. Non gli vedo uno sbocco commerciale turistico

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      • #4
        E' un aggeggio simpatico, se ne parlò anche in altre discussioni, se cerchi ne trovi parecchie...

        Personalmente credo sia divertente anche se non lo comprerei, ma eccetto per gli aspetti decompressivi, che entro i 10mt sono trascurabili,

        Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio
        ...non stai facendo snorkeling, stai facendo un'immersione
        Altro aspetto importante è che:

        Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio
        ci si può fare (molto) male anche a "soli" 10 metri (e pure a 5 se è per questo)
        per dirtene una, basta una risalita a polmoni pieni in apnea da due metri per beccarsi una bella sovradistensione polmonare ...

        Ergo è un aggeggio che può avere un perché ma richiede di avere la testa sulle spalle.

        Tonnetto

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        • #5
          Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio
          . Inoltre stiamo attenti con i termini: "fare snorkeling a una decina di metri?" ...non stai facendo snorkeling, stai facendo un'immersione, ci si può fare (molto) male anche a "soli" 10 metri (e pure a 5 se è per questo), è opportuno fare il dovuto corso, che poi le immersioni si facciano con bombole, con ombelicale, con rebreather, il concetto fondamentale non cambia.
          Giusta precisazione, errore mio

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          • #6
            Originariamente inviato da Sbiriguda Visualizza il messaggio
            Mi è capitato per caso di vedere questo marchingegno, che non capisco bene se è già commercializzato o è solo in pre-ordine
            https://www.kickstarter.com/projects...-tankless-dive
            In sostanza è un compressore per pompare l'aria verso il basso dalla superficie. Il compressore compensa la forza insufficiente dei polmoni e consente di fare snorkeling fino a una decina di metri di profondità. Le batterie di questo modello secondo il produttore durano una quarantina di minuti
            Immagino esistono già altri aggeggi simili, l'idea non è rivoluzionaria
            Qualcuno ha mai provato un aggeggio del genere? Secondo voi ha senso? Pura curiosità
            Guarda, secondo me ... dire la solita frase ( e cioè " è una cagata pazzesca" ) e fin riduttivo, perchè l'accrocchio in questione è, sopratutto pericoloso, molto pericoloso, preciso.

            Ogni tanto vengono a galla questi " uovo di colombo", che pensano di ridurre tutto al solo e semplice "divertimento spensierato" , ma così non è e non può essere. Anni fa' aveva riscosso un certo "successo" il bombolino da 1 litro, anche lui pensato per fare più "snorkeling". Con questi aggeggi non si fa' snorkeling, nè apnea, nè subacquea, ci si può solo far del male e seriamente.
            Sono stati "pensati" per chi non può, non vuole, non è capace o non gli interessa prendere un brevetto di subacqueo e si illude di "divertirsi" potendone farne a meno, del brevetto sub con la relativa formazione anche se superficiale come a volte capita nei villaggi turistici.

            Chi ci dice che le batterie funzionino davvero e per 45 minuti, e se finiscono prima e restano senz'aria a 12 metri ? Secondo voi cosa farebbero per prima cosa ( presi dal panico) ... ? Pallonerebbero ! Con conseguente sovradistensione polmonare e possibile, se non sicuro, pneumotorace. La stessa cosa se il tubo si schiaccia o si incaglia da qualche parte: panico e morte sicura, da annegamento o da pallonata,12 meti di tubo in giro ... e poi vorrei sapere quale realmente sarà il WOB, altro che respirare da un erogatore a 12 metri, sicuramente sarà molto più faticoso e di conseguenza, se non ci si incaglia da qualche parte con quel cazzo di tubo, si farà molta fatica a ventilare e si produrrà molta co2 e dopo 45 minuti a 12 metri saranno cotti come un sub a 50 metri con l'ara. Poi non dimentichiamo che dopo 45 minuti a 12 metri, bisognerebbe fare almeno la safety stop e poi risalire molto lentamente negli ultimi metri, secondo voi uno completamente a digiuni di nozioni di subacquea lo sa...?


            E quindi anche se va tutto bene nei 45 minuti ( cioè se non si scaricano le batterie, funziona il compressore, i tubi non si schiacciano, tagliano o impigliano da nessuna parte, non si pallona e non si affoga prima ... ) si potrebbero poi avere problemi di mancata decompressione ( qualunque immersione necessita di deco, anche quelle ricrative e " in curva", se non la facciamo in acqua la facciamo dopo all'aperto, il fisico deve comunque ritornare alla condizione di saturazione a pressione atmosferica ) da riemersione veloce senza un minimo di controllo.

            Per scendere e rimanere sotto, poi, che cosa farebbe lo sprovveduto di turno che dovesse adoperare l'accrocchio? Si zavorrerebbe, perchè sicuramente non sarebbe uno con buona acquaticità e/o capace di effetuare una capovolta come si deve, anche perchè sarebbe infastidito e impedito dal tubo che si deve portare appresso... e questo non farebbe altro che aumentare la fatica in immersione ( perchè di questo si tratterebbe, si un'immersione e non di "snorkeling" ) e la possibilità di pallonare se perde i pesi o si spaventa e pallonare da 12 metri a polmoni pieni ( non penso che li svuoterebbe andando su in dispnea ) vuol dire farli saltare.

            Che poi, a che pro comprare un aggeggio simile? 45 minuti a 12 metri, d'estate e con un mutino da 3 mm o niente addosso, li si possono fare anche con una bombola da 5 litri che neanche si sente addosso, ma che darebbe molta più sicurezza, ma per usare una bombola ci vuole un brevetto sub e così si cercano "scorciatoie" del genere.

            Quando qualcuno ci lascerà le penne ... ammesso che in Europa lo si possa vendere e usare se non in possesso di un brevetto subm ne dubito.

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            • #7
              In Italia non so se abbia molto senso , in luoghi come le Maldive o le Filippine forse si a 7 o 8 metri nelle Filippine ho visto soft coral gardens incredibili intere foreste. Tra l’altro la gente li schifa perché se non ci sono pesci o almeno un po’ di macro i coral gardens sono considerati di serie B

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              • #8
                Mi sembrano anche le tue considerazioni più che sensate. Personalmente non ne avevo mai visto uno, e di solito se non ce n’è molti in giro ci sono precisi motivi...

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                • #9
                  Io ripeto quello che ho già detto, l'oggetto non è certamente una novità: insomma non è che i palombari con ombelicale li hanno inventati ieri, il concetto di pompare aria (compressa) dentro un tubo per fartela respirare, nasce prima delle bombole. Non è nemmeno inutile: immagina di avere la tua barchetta, oppure una casa al mare dove poter fare shore diving e di poter vedere belle cose anche a soli 10 metri (non è il caso dei nostri mari purtroppo), ecc. ..piuttosto che manutenere bombole e comprare un compressore, acquisti un aggeggio del genere che forse trova la sua destinazione d'uso... ma è qualcosa di nicchia (da qui il fattore limitante di cui parlavo).
                  Il vero problema è quando questi aggeggi finiscono in mano a non-subacquei, perché prima di approcciarti a questo sport ignori anche le leggi più elementari della fisica (anche perché sulla terra ferma non ti servivano..) e ci scappa l'incidente.
                  Quindi si, è pericoloso se venduto indiscriminatamente... ma se è per questo anche bombola ed erogatori lo sono, non esiste la polizia del mare che ci chiede la "patente" quando ci immergiamo (anche senza brevetto).
                  Non mi sento di condannarlo come aggeggio inutile, anche perché qui siamo su un forum di subacquea, dove (teoricamente) tutti saprebbero usarlo in sicurezza. Certo che se poi dovesse costare mille euro.. allora stika.

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                  • #10
                    Com'erano i popcorn, buoni...?
                    Guarda , che "l'oggetto", inteso come sistema/principio, non sia una novità è ovvio, ma in questo caso non stiamo parlando di sistema arcaico di respirazione sottomarina, ne tantomeno di una cordone ombelicale moderno tipo ots ( o VVFF ecc. e loro hanno sempre comunque una bombola di emergenza appresso e la sanno usare ... oltre a essere dei bravi subcquei ), stiamo parlando di un accrocchio del costo di "soli" 350 dollari e del peso di "soli" 9, 5 chili ( a quel punto ... confermo mille volte meglio un bombolino da 5 litri, quello che di solito si tiene in barca... con solo schienalino, proprio per lavorare sullo scafo ... ti volgio vedere a liberare l'elica della tua barchetta da un tramaglio senza fartici su anche tu con quel tubo del cazzo lungo 12 metri...).

                    Hai detto bene: "Il vero problema è quando questi aggeggi finiscono in mano a non-subacquei, perché prima di approcciarti a questo sport ignori anche le leggi più elementari della fisica (anche perché sulla terra ferma non ti servivano..) e ci scappa l'incidente."
                    che poi è quello che ho cercato di esporre io ieri ... e sarà quello che accadrà, o meglio,quello che i geni che l'hanno inventato sperano ... di venderlo a mani basse ai nonsub, ai "turisti" del basso fondale, agli "snorkelisti", agli "apneisti" falliti o incapaci. Senza considerare che anche in mano ai sub capaci non ne vedo una grande utilità se non quella di usarlo per pulire una piscina ... se hai soldi da buttare allora lo compri e lo metti nel capanno degli attrezzi.

                    I sistemi a cordone ombelicale, siano essi antichi o moderni, presuppongono un'assistenza esterna, un controllo del funzionamento del sistema, della qualità dell'aria respirata, con l'accrocchio ce ne dovremmo andare in giro liberi ( secondo loro... basta leggere sul sito ) e spensierati senza dover fare corsi sub e munirsi di "pesanti" e ingombranti attrezzature, questo è il punto. e la qualità dell'aria che respiriamo a 12 metri chi ce la controlla, oltre a tutte gli altri inconvenienti possibili ? ( l'elenco l'ho fatto ieri, ma sicuramente non è completo .... )

                    Per quanto riguarda la polizia del mare purtroppo o per fortuna (come cantava il mitico Gaber che vedo apprezzato su questo forum...) esiste eccome, in teoria in Italia non c'è una legge che obbliga ad essere brevettati ( unico caso in Europa) , ma in pratica c'è lo stesso, sono le ordinanze delle varie Capitanerie di Porto che anche se vengon quasi sempre disattese ( per i corsi, le notturne ecc) esistono eccome e fanno legge, in Italia. Senza considerare le normative europee al riguardo ....

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                    • #11
                      Per quanto riguardo l'aggeggio... ne abbiamo discusso in modo estensivo.
                      A rischio di finire OT (ma si tanto): per quanto riguarda le ordinanze della Capitaneria, mi risulta che esse siano rivolte esclusivamente ai diving center e più in generale alle guide subacquee, che devono ragionevolmente assicurarsi che tu abbia il brevetto adeguato per quel tipo di immersione (ma di fatto è un'autocertificazione, poiché l'unico documento di una certa ufficialità è il certificato medico).
                      Se io vado in barca e mi immergo (anche da solo), a patto di non essere in aree regolamentate, non commetto certo un reato, anche se non una carta di un'agenzia vattelappesca fondata in Burundi (non esiste una patente internazionale da sub.. ci sono decine e decine di didattiche oltre quelle più conosciute).
                      Più in generale comunque volevo dire che bombole ed erogatori non te li vendono col porto d'armi, li può comprare (e utilizzare) chiunque... come chiunque potrebbe comprare questo aggeggio.

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                      • #12
                        Confermo quanto dice pirla di turno le leggi non ci sono, ma le ordinanze locali si, eccome!

                        Sul discorso ci si può far male, è verissimo, ma lo stesso vale per un sacco di cose, attrezzatura ARA, fucili subacquei, salvagenti a ciambella per bambini e/o nell'attraversare guardando il cellulare, bisogna metterci la testa quando si fanno determinate attività.

                        Da notare però che al link, suggeriscono cmq il possesso di un brevetto PADI, inoltre il dispositivo prevede un segnale acustico quando la batteria è quasi-scarica, ed in acqua è impossibile non sentire i suoni!!!

                        Sul discorso incagliarsi, beh uscendo da terra la boa legata è d'obbligo per cui questo problema c'è sempre, con la differenza che in questo caso l'ombelicale è lo stesso che ci porta l'aria, ergo bisogna farci attenzione.

                        Poi, la critica sul fatto che per andare a 10mt ci vado in apnea beh è legittimo, ma non crocifiggerei quest'idea per così poco.

                        Io non lo comprerei, però posso dire che nelle mie snorkelate estive adoro scendere qualche metro abbracciare qualche masso ed aspettare, godendomi il panorama...

                        Beh con questo aggeggio lo potrei fare per ben 40 minuti come se fossi in ARA senza costi aggiuntivi e senza tutta quell'ingombrante attrezzatura tipica dell'ara.

                        Sul discorso invece dell'affaticamento, quest'aggeggio è ben diverso da quella boiata del TRITON SCUBA MASK dove il problema era reale, qua se la pompa è dimensionata correttamente il problema non si pone...

                        Ovviamente, tutto funziona se si ha un minimo di acquaticità ed un minimo di conoscenza della subacquea.

                        Almeno questo è il mio pensiero.

                        Tonnetto

                        ps. Detto questo interessanti le procedure di emergenza che forniscono:

                        #1 ti puoi ciucciare l'aria della boa segna sub, pari a 4/5 respiri a 12mt
                        #2 prenderti a parte un piccolo pony bottle tascabile per risalire
                        #3 fare una risalita controllata come si suggeriva nelle vecchie "Procedure di esplusione da sommergibile sinistrato", ovvero gridando

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                        • #13
                          Esatto, ci vuole "testa".... però bisogna anche sottolineare che la pericolosità delle immersioni con autorespiratore è meno "logica" da comprendere (se non ti informi prima) dei pericoli che hai elencato come esempi. Cioè, se attraversi la strada guardando il cellulare, capisci da solo che stai facendo una cavolata.. è la logica che te lo fa pensare; invece se termini l'aria a 10 metri, ti viene istintivo trattenere il respiro cercando di raggiungere la superficie il prima possibile, perché per decine di anni ti sei divertito ad andare sott'acqua in apnea e non credo che in quel momento possa passarti per la testa la legge di boyle. Per un subacqueo è una cosa ovvia.. per il resto delle persone no. Come non è ovvio nemmeno il rischio di salire in alta quota o di prendere l'aereo dopo un'immersione a X profondità.
                          Io penso che avendo accesso ad un reef, una barriera, o altri luoghi in acque basse, possa essere interessante ad esempio per fare foto, senza doverti dotare di attrezzature meno comode o comunque più dispendiose da mantenere (una bombola devi fartela caricare.. o devi comprarti un compressore.. e devi farci la revisione.. ecc. ecc.).

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