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  • Nununzia
    ha risposto
    Uhmmm….comprerò le mie caramelline con i miei o-ring oppure chiederó al diving di cambiarmi quell’int e montarmi un din, magari guardando anche come si fa.

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  • blu dive
    ha risposto
    Originariamente inviato da Nununzia Visualizza il messaggio
    titavePerò mi viene da pensare: se l’INT è così rischioso, perché me lo son ritrovato davanti nel 80% degli erogatori noleggiati? Anzi, perché esiste?
    Si, magari Titave ha calcato unpo' la mano sulla pericolosità, ma non è lontanissimo dal vero:
    Non lo definirei pericoloso, ma sicuramente meno performante.

    L'attacco INT esiste perché è stato lo standard prima del DIN,
    ha continuato ad esistere per non pagare i diritti ai tedeschi,
    poi è sopravvissuto perché gli americani e gli orientali avevano da smaltire rubinetterie che non avevano attacco DIN.

    Oramai è in via di estinzione, alcune ditte non lo producono proprio più: costa, pesa di più, è meno sicuro e, non ultimo, non c'è un vero proprio standard nelle "caramelle" (l'inserto che trasforma un attacco DIN in INT), cosa che crea parecchie seccature.

    Io ho aperto il diving più di 15 anni fa e di erogatori INT non ne ho mai avuto.
    Chi ce li ha è perché sono lì da parecchio tempo, oppure qualche istruttore con reminiscenze piuttosto arcaiche.

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  • coffy84
    ha risposto
    Originariamente inviato da paolo55 Visualizza il messaggio
    coffy84
    Quelle bombole del pleistocene, una volta passata la revisione , fanno lo stesso servizio di quelle nuove. Montando una buona rubinetteria ti permettono di fare tante belle cose
    Il discorso vale per qualsiasi bombola dimenticata in cantina per i motivi piu' disparati e piuttosto che noleggiare io ci farei un pensierino
    Ciao
    Paolo
    assolutamente, il bibo di destra è ancora carico e prima di metterlo in esposizione ci ho testato un erogatore... Ma sono del club e di comune accordo abbiamo ritenuto di metterle in esposizione insieme ad altre attrezzature come i fenzy un ARO e un paio di erogatori monostadio. Bombole ne abbiamo e con rubinetterire "moderne" quelle stanno bene li come nostro piccolo muso.

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  • paolo55
    ha risposto
    coffy84
    Quelle bombole del pleistocene, una volta passata la revisione , fanno lo stesso servizio di quelle nuove. Montando una buona rubinetteria ti permettono di fare tante belle cose
    Il discorso vale per qualsiasi bombola dimenticata in cantina per i motivi piu' disparati e piuttosto che noleggiare io ci farei un pensierino
    Ciao
    Paolo

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  • paolo55
    ha risposto
    Nununzia
    Sono solo un vecchio sub con i baffi bianchi e mi ricordo come erano le attrezzature di quando ho iniziato, cosa usava chi aveva iniziato prima di me e cosa ci facevamo con quelle attrezzature che in molti casi non sono molto diverse da quelle di oggi
    Mi sembra molto buono il discorso della caramella personale. Quando portavo in ricarica i miei bibo toglievo sempre le eventuali caramelle per essere sicuro che non me le rovinassero in ricarica dove le condizioni degli or erano a dir poco pietose
    Tenendo a portata di mano una chiave a brugola da 8 ci si mette un attimo
    Con simpatia
    Paolo

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  • Nununzia
    ha risposto
    coffy84 grazie

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  • coffy84
    ha risposto
    Per completare il discorso è per flexarvi i nostri reperti di club In foto delle bombole del pleistocene, il mono e il bibo a destra hanno rubinetterie senza la caramella.
    File allegati

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  • coffy84
    ha risposto
    Originariamente inviato da Nununzia Visualizza il messaggio
    titave sono pienamente d’accordo, io ho iniziato da poco ma sento questo bisogno di sapere esattamente come funziona ogni cosa e vorrei essere autonoma nella manutenzione della mia attrezzatura. Ma devo darmi il tempo di imparare. Questa cosa del INT la sapevo e infatti pensavo di comprare un attacco DIN300 che vende un tipo sul mercatino sub. Però così, senza competenze, senza nemmeno sapere se e come si cambia. Tra le varie motivazioni al mio acquisto, c’è anche quella di avere un erogatore sul quale fare esperimenti dopo che avrò potuto comprarne uno nuovo come lo vorrei io. Però mi viene da pensare: se l’INT è così rischioso, perché me lo son ritrovato davanti nel 80% degli erogatori noleggiati? Anzi, perché esiste?
    INT= internazionale ecco perchè così diffuso e prima dell'avvento dei DIN era il solo tipo presente. Anche le bombole non avevamo la possibilità di svitare la caramella e di passare da INT a DIN, le rubinetterie erano solo INT.
    Di per se non è rischioso l'attacco INT (parliamo di tuffi da ricreativi ad avanzati, se già andiamo in ambienti ostruiti o tuffi super tecnici entrano in gioco altri fattori) il problema come ti spiegava titave sono le caramelle delle bombole, per ovviare a questo problema potresti per pochi € comprarti la tua caramella personale e quando vai al diving e ti danno la bombola ti fai dare la brugola smonti la loro e ci monti la tua che sai in che stato manutentivo si trova.
    Ora, a mio avviso, dato che hai appena acquistato l'octopus, non ti conviene fare una conversione a DIN ne tantomeno prendere un ulteriore primo stadio DIN, risolvi tutto con la tua caramella.
    Quanto poi vorrai farti un gruppo completo nuovo avari sicuramente più esperienza per acquistare ciò che ti serve per le tue specifiche esigenze

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  • Nununzia
    ha risposto
    paolo55 ogni volta che intervieni mi trasmetti un certo senso di pace ahah, davvero, mi ricordi un istruttore al quale sono molto legata e fedele ma che, purtroppo, si trova a 750 km da me….

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  • paolo55
    ha risposto
    Mia moglie ha usato due kirby morgan con attacco int per una trentina di anni senza avere mai il minimo problema
    Ci sono oring robustissime credo in viton, quelle trasparenti. He sono praticamente indistruttibili. Basta montare quelle
    Io non mi farei troppi problemi, basta che la attrezzatura sia in ordine
    Una volta non c'erano i din e nessuno si lamentava
    Cao
    Paolo

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  • Nununzia
    ha risposto
    titave sono pienamente d’accordo, io ho iniziato da poco ma sento questo bisogno di sapere esattamente come funziona ogni cosa e vorrei essere autonoma nella manutenzione della mia attrezzatura. Ma devo darmi il tempo di imparare. Questa cosa del INT la sapevo e infatti pensavo di comprare un attacco DIN300 che vende un tipo sul mercatino sub. Però così, senza competenze, senza nemmeno sapere se e come si cambia. Tra le varie motivazioni al mio acquisto, c’è anche quella di avere un erogatore sul quale fare esperimenti dopo che avrò potuto comprarne uno nuovo come lo vorrei io. Però mi viene da pensare: se l’INT è così rischioso, perché me lo son ritrovato davanti nel 80% degli erogatori noleggiati? Anzi, perché esiste?

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  • titave
    ha risposto
    Fai bene ad informarti Per come la vedo io la subacquea, essendo un'attività con uso di attrezzature specifiche, prevede una conoscenza non superficiale delle stesse.
    nessuno pretende che un subacqueo ricreativo smonti un primo stadio o un Vis con un temperino ma almeno che sappia di cosa stiamo parlando.
    Io negli anni sono arrivato a manutentare tutta la mia attrezzatura (anche profondamente) come erogatori, muta stagna, rubinetti, ecc. ma mi rendo conto che sia eccessivo per un sub "rilassato".... ma penso che il sub "da vacanza" debba fare un passettino avanti!
    In barca diving vedo di tutto.....
    Erogatori tenuti da "porci", mal configurati, fruste disposte "a sentimento".... Advanced che se gli si molla la fibbia GAV-bombola entrano nel panico.
    entri in acqua e microperdite ovunque.
    Poi te li trovi a 40 (+) metri e pensi quanto stanno rischiando senza saperlo.
    come ti dicevo.....sono forse io ad essere eccessivo.

    Ora....poi non aggiungo altro

    Una configurazione octopus con primo stadio Int (la tua) ha un grosso limite....l'oring (in realtà sono 2) presente sulla caramella della bombola.
    A queste due guarnizioni da 10 centesimi non tue e di cui non sai nulla affidi tutta la tua scorta d'aria.
    Se salta l'oring esterno hai pochi secondi in profondità per farti dare aria dal compagno.....e la tua scorta d'aria considerala persa, non puoi farci nulla.
    Stai affidando la tua vita ad un erogatore secondo me pericoloso che costa meno delle scarpe che indossi.
    Questo perché è INT e non DIN dove l'oring (lo stesso) non può fuoriuscite ma al limite "filare" un pochino.

    Quindi no
    Secondo me sei partita con il piede sbagliato
    Poi....va sempre bene comunque
    L'angelo custode che ogni sub ha (il mio è un grande) ci mette una pezza...quasi sempre.

    Tita

    PS. Scusami....sono un vecchio rompicxxxxxni
    ​​​​​

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  • Nununzia
    ha risposto
    Cercavo di capire gli aspetti tecnici di cui parla titave ma mi arrendo, ho sonno, sono stanca ed ho troppe poche basi per capire, magari rileggo domani con calma ahah
    grazie e buona notte

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  • paolo55
    ha risposto
    Mk25 e' una specie di mulo da lavoro. Io lo ho accopiato ad un aga divator e mi ha fattuo dieci anni di onorato servizio prima di richiedere attenzioni
    una garanzia
    Paolo

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  • titave
    ha risposto
    Ciao Premesso che le prestazioni del primo stadio influiscono poco nel bilancio complessivo un primo stadio a pistone bilanciato di moderna produzione come mk25 ha una portata teorica tripla di un vecchietto come mk2.
    In più ha una caduta di pressione durante l'atto respiratori molto limitata rispetto ad un erogatore a pistone non bilanciato.
    Me ne accorgo durante l'immersione?
    No, non me ne accorgo.
    Vale la pena spendere tre volte per questo?
    Onestamente si vive una volta sola....se mi piace me lo compero, se ne ho la possibilità.
    Tita

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