Forse è il caso di fare un passo indietro, serve chiedersi il perché delle 2 differenti filosofie: non è che DS e Divesoft sono fessi e gli altri intelligenti o viceversa.
In un mondo perfetto, probabilmente, il sistema della batteria ricaricabile con contatti stagni (cioè non allagabili) è il sistema migliore.
Il sistema "vano + batteria usa e getta" è quello che si maneggia di più, quindi un piccolo trafilamento può mettere ko il computer in immersione (maggiore pressione = maggiore rischio). Non sfasci nulla, ma l'immersione te la giochi.
Un computer sigillato non ha questo problema.
Il problema dell'effetto memoria è (in teoria) un falso problema, come quello dei cicli di ricarica.
Un computer come il Freedom può fare tranquillamente 500 cicli di ricarica prima di avere ripercussioni sulla durata. Vuol dire che un sub può farci tranquillamente 2500 tuffi.
E poi?
Poi comincia ad accorciarsi la durata, nel computer in oggetto, probabilmente passiamo dalle 10 alle 9 ore consecutive di utilizzo, secondo voi in quanti se ne accorgerebbero o potrebbe essere una discriminante nell'uso del computer?
La scelta di un computer con batteria sostituibile è preferibile quando la ricarica in se è un problema.
Nella pratica il limite dei computer con batteria ricaricabile sta:
nella qualità della batteria
nella qualità del software che gestisce carico, scarico, sbalzi di temperatura e tensione
nella qualità dei connettori
Tutte cose che funzionano sempre nella teoria, ma che in pratica.... boh
Per questo motivo acquistare questo genere di computer, se appena messi in commercio, non è proprio consigliabile.
O meglio, più che sconsigliato, sarebbe bene essere certi che, chi li produce, garantisca aggiornamenti firmware costanti e che questi si possano fare senza dover, ogni volta, spedire il computer in giro per il pianeta.
Divesystem iX3m 2 - Il lancio e le mancanze
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Originariamente inviato da Alastar Visualizza il messaggioNon conosco la macchina, ma presumo che le batterie siano ai polimeri di litio.
Più che l'effetto memoria, potrebbe fargli male il lasciarle scaricare troppo - le celle sono sensibili se la tensione scende sotto un soglia.
Conviene dargli una caricata ogni tanto.
Dall'altra parte, tutte le celle hanno un numero di cicli di ricarica finito, oltre il quale la capacità degrada.
E, ultima cosa, gli fanno male gli sbalzi di temperatura ...
Io non so quanto costi intervenire sulla batteria da parte dell'assistenza, sarebbe utile conoscere le spese di assistenza comprensive dell'eventuale spedizione.
Andando a memoria, aggiungo che le celle al litio soffrono anche di un degrado da invecchiamento, che può essere più o meno accentuato da temperature e stato di carica (e dai cicli di carica/scarica).Ultima modifica di Beko; 11-04-2022, 17:59.
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Non conosco la macchina, ma presumo che le batterie siano ai polimeri di litio.
Più che l'effetto memoria, potrebbe fargli male il lasciarle scaricare troppo - le celle sono sensibili se la tensione scende sotto un soglia.
Conviene dargli una caricata ogni tanto.
Dall'altra parte, tutte le celle hanno un numero di cicli di ricarica finito, oltre il quale la capacità degrada.
E, ultima cosa, gli fanno male gli sbalzi di temperatura ...
Io non so quanto costi intervenire sulla batteria da parte dell'assistenza, sarebbe utile conoscere le spese di assistenza comprensive dell'eventuale spedizione.
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Originariamente inviato da Beko Visualizza il messaggiocosta meno e si possono fare gli upgrade, ma mi frena però un po' la batteria integrata e il suo possibile comportamento con l'invecchiamento (anche se l'uso che ne farò è lontano anni luce dal tuo). Probabilmente sono solo seghe mentali...
Da come scrivi, mi sembra di capire che il tuo utilizzo sarà decisamente meno assiduo e profondo, di quello del buon bludive, che ogni stagione, lo "scoppia".
Ergo (e qua se scrivo fesserie correggetemi) poiché noi amatori lo usiamo decisamente meno, e quindi sta fermo più tempo, ho il timore che la batteria parta prima, causa fenomeni di memoria delle celle della stessa.
Segue che i 200€ risparmiati sul divesoft potrebbero assottigliarsi...
Che ne pensate?Ultima modifica di Tonnetto; 11-04-2022, 17:23.
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Originariamente inviato da Beko Visualizza il messaggio
Ciao blu dive, curiosità: avevi notato anche un degrado della tenuta della batteria nel tempo (con necessità di ricariche più frequenti) o l'hai tenuto per troppo poco per poterlo apprezzare? Come si sarà capito, mi sto guardando attorno per un computer tec ed il Divesoft è in lista insieme al Perdix... costa meno e si possono fare gli upgrade, ma mi frena però un po' la batteria integrata e il suo possibile comportamento con l'invecchiamento (anche se l'uso che ne farò è lontano anni luce dal tuo). Probabilmente sono solo segge mentali...
Ogni tanto, mettendolo in carica, non partiva la ricarica se non collegando e scollegando il cavo.
Chi ce l'ha adesso (da circa 3 anni o più), mi ha detto che con gli aggiornamenti software il problema è stato risolto.
I menù divesoft sono più contorti di quelli Shearewater, nell'usabilità in acqua e la disposizione su monitor il freedom (a mio avviso) vince a mani basse.
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Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
l'ho trattato così male che certe volte mi sento in colpa.
Ad onor del vero, con il Divesoft l'unico problema è stato la gestione delle ricariche, dovevo starci più attento di quanto avrei voluto. Con la batteria sostituibile, probabilmente, l'avrei preferito al petrel.
Sta di fatto che, il freedom, quando ho lavorato a Truk, ha fatto quasi 300 tuffi in 3 mesi tra CC e CA.
Lo ricaricavo circa 2 volte a settimana, ma in mezzo all'Oceano Pacifico, su una nave di 50 anni, la corrente elettrica non è la prima delle certezze.
Tutto qui.Ultima modifica di Beko; 11-04-2022, 14:28.
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Riguardo all'acquisto, come detto non vale il diritto di recesso dato che è stato comprato di persona.
Di contro un prodotto privo di istruzioni in italiano non è vendibile a priori sul territorio italiano. Non vale dire "il cliente sapeva della mancanza di libretto di istuzioni" come se fosse una cosa concordata proprio perchè, come detto, il prodotto non può essere commercializzato senza le istruzuioni (on line o meno) che ne completano l'usabilità. A MENO CHE il tutto non sia avvenuto tramite vendita con fattura ad una partita IVA dato che in quel caso si va nell'uso professionale e le regole cambiano.
Inoltre in questo caso era stata promessa la presenza di un manuale on line e del software per la configurazione. La loro mancanza credo (ma ci vorebbe un avvocato) sfora nella truffa in commercio dato che si è perfezionata la vendita di un prodotto che non è configurabile (manca il software) e con la conferma esplicita della presenza di un manuale che in realtà non c'è. Di certo, la vendita senza istruzioni è sanzionabile con una multa che parte da 500 euro a pezzo. Quindi puoi richiedere la restituzione del danaro restituendo l'oggetto.
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Originariamente inviato da Pablito. Visualizza il messaggio
Mi chiedo se lo Shearwater (credo un Petrel) che porti al polso abbia superato il tuo test.
Ad onor del vero, con il Divesoft l'unico problema è stato la gestione delle ricariche, dovevo starci più attento di quanto avrei voluto. Con la batteria sostituibile, probabilmente, l'avrei preferito al petrel.
Sta di fatto che, il freedom, quando ho lavorato a Truk, ha fatto quasi 300 tuffi in 3 mesi tra CC e CA.
Lo ricaricavo circa 2 volte a settimana, ma in mezzo all'Oceano Pacifico, su una nave di 50 anni, la corrente elettrica non è la prima delle certezze.
Tutto qui.
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Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
Ci accumuna la poca simpatia per DS.
Detto questo, è un prodotto italiano (dubito l'elettronica, ma magari si), quindi se va bene sono il primo ad esserne contento.
Spero, ma ne dubito, che siano stati fatti dei test pre-vendita seri questa volta. Per seri non intendo il guru super tec che lo porta a 150m per 10 volte e si fa 400 selfie.
Ma l'istruttore sfigato che gli fa tare 300/400 tuffi in una stagione, maneggiandolo in tutte le condizioni, tra mare e piscina, sciacquando quando si può ecc. ecc.
Uno dei migliori computer che ho avuto è stato il Divesoft, eppure, questo test non l'ha passato e l'ho venduto.
Mi chiedo se lo Shearwater (credo un Petrel) che porti al polso abbia superato il tuo test.
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Originariamente inviato da cesare Visualizza il messaggionon ho mai amato dive system. ovvero mi sono bruciato in acqua un po' di volte e ho dismesso il pensiero all'acquisto. questo nuovo computer vede però la partecipazione alla realizzazione di un amico che ha doti intellettuali e professionali per fare un buon lavoro. credo e spero che finalmente sia un buon prodotto, i presupposti ci son tutti
Detto questo, è un prodotto italiano (dubito l'elettronica, ma magari si), quindi se va bene sono il primo ad esserne contento.
Spero, ma ne dubito, che siano stati fatti dei test pre-vendita seri questa volta. Per seri non intendo il guru super tec che lo porta a 150m per 10 volte e si fa 400 selfie.
Ma l'istruttore sfigato che gli fa tare 300/400 tuffi in una stagione, maneggiandolo in tutte le condizioni, tra mare e piscina, sciacquando quando si può ecc. ecc.
Uno dei migliori computer che ho avuto è stato il Divesoft, eppure, questo test non l'ha passato e l'ho venduto.
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Discussione curiosa, ma che parla della scoperta dell'acqua calda...
La prima volta che ho varcato la soglia di DiveSystem, Paolo non aveva ancora nemmeno in mente di creare quella fantastica location dove vende e produce ora. E' passato qualche anno....
Negli anni DS ha creato il panico, in primis con la scarsa qualità innovativa dei suoi prodotti (ancooooora a versare litri e litri di aquasure, per fare un banale esempio), con l'assistenza Poseidon e in altri clamorosi casi, tra i primi che mi vengono in mente l'iX3M prima versione.
Io ho acquistato la versione due full tek a 499 ivato e spedito spinto da prezzo. E' il trimix computer più economico in circolazione. Mi ha dato problemi ad un tasto dopo pochi mesi (tasto a funzionamento meccanico tradizionale, tecnologia borbonica), me lo hanno sostituito in tempo zero, quindi (nel mio caso) non mi sento di criticare negativamente (basta già quello che sta facendo il resto del mondo).
Le caratteristiche tecniche dello strumento sono al livello del prezzo, tante pagine inutili, batteria inesistente, display organizzato/sfruttato male, ma fa quello che deve fare e non mi ha mai dato problemi in immersione, sia a quote minori che oltre i 100.
Lo uso in parallelo a un OSTC e a un AV1, a seconda di come mi gira. Tutti sempre in Buhlmann puro, iX3M e OSTC hanno un funzionamento identico (quindi il software e il sensore sono validi, avere un Einrichs Weikamp come controprova che conferma al minuto non è cosa da poco...), il russo Av1 penalizza un pelino di più e segna meno metri. A -100 segna -96.
Tra i tre l'iX3M è il più versatile e quello che fa "meno pippe mentali" con la tolleranza.
Gli altri due sono tecnologicamente anni luce avanti e con il servizio assistenza in Germania e in Russia, con i quali mi sono spedito e rispedito continuamente roba, non ho mai avuto il minimo problema, ma resta il fatto che il DiveSystem è più versatile e tollerante.
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non ho mai amato dive system. ovvero mi sono bruciato in acqua un po' di volte e ho dismesso il pensiero all'acquisto. questo nuovo computer vede però la partecipazione alla realizzazione di un amico che ha doti intellettuali e professionali per fare un buon lavoro. credo e spero che finalmente sia un buon prodotto, i presupposti ci son tutti
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Due (o tre?) anni fa Dive Systems mi ha mandato gli auguri di compleanno assieme ad un'offerta per acquistare l'IX3M Tech a 450 Euro.
Stavo quasi per acquistarlo ma la pessima fama dell'assistenza D.S. mi ha fatto prima tentennare e poi desistere.
Lo scorso Natale un assiduo utente di questo forum lo ha acquistato a 500 Euro. Quando ci siamo sentiti mi ha riferito di strane inversioni dello schermo durante una risalita da -90 in trimix.
Quando mi si è presentata l'occasione di acquistare uno Shearwater Petrel 2 seminuovo a 500 Euro (che vedo al polso di alcuni di noi da molti anni), non ho esitato. A "secco" va da Dio ed in acqua vi dirò a breve (sono certo che anche "a mollo" andrà benissimo).
Si interfaccia perfettamente con Subsurface (che uso da anni) ed il s/w proprietario per scaricare e gestire le immersioni non solo esiste (su PC e su Android come Subsurface) ma viene regolarmente aggiornato.
Quando venne lanciato sul mercato era configurabile in quattro lingue che sono diventate una diecina, italiano incluso ovviamente, ed il manuale è disponibile in varie lingue, italiano incluso.
Unica pecca (dovuta alla Brexit) sono le tasse sull'assistenza.
E' un peccato che D.S. non abbia saputo approfittare della situazione di temporaneo dominio sul mercato, cosa che HeinrichsWeikamp sta facendo col suo OSTC-2.
Sono sempre più convinto di aver fatto bene a non acquistare il IX3M prima edizione; figuriamoci la seconda!
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