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    Magari fosse
    Sicuramente era più facile prima, ma in qualunque caso mi riferivo all'estero, qua in italia penso non si siano mai fatti i numeri di località come l'egitto, l'asia o i caraibi. Penso che proprio perche sia diventato piu difficile vendere tanti brevetti come prima che adesso puntano a vendere corsi istruttori
    Nel mio corso istruttori padi hanno passato piu tempo ad insegnarmi come vendere attrezzatura o altri corsi e specialità che ad insegnarmi davvero come fare un corso subacqueo. Qualche anno fa sono stato al convegno mondiale di un altra grossa didattica, per quasi 3 ore hanno parlato di marketing, incassi e di quanti nuovi istruttori e trainer venivano brevettati ogni anno. Nessuno ha parlato di subacquea, sono uscito con la nausea.
    Ultima modifica di brazzai; 08-04-2025, 09:38.
    www.neutralbuoyancy.it

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    • Originariamente inviato da brazzai Visualizza il messaggio

      Sicuramente era più facile prima, ma in qualunque caso mi riferivo all'estero, qua in italia penso non si siano mai fatti i numeri di località come l'egitto, l'asia o i caraibi. Penso che proprio perche sia diventato piu difficile vendere tanti brevetti come prima che adesso puntano a vendere corsi istruttori
      Nel mio corso istruttori padi hanno passato piu tempo ad insegnarmi come vendere attrezzatura o altri corsi e specialità che ad insegnarmi davvero come fare un corso subacqueo. Qualche hanno fa sono stato al convegno mondiale di un altra grossa didattica, per quasi 3 ore hanno parlato di marketing, incassi e di quanti nuovi istruttori e trainer venivano brevettati ogni anno. Nessuno ha parlato di subacquea, sono uscito con la nausea.
      Purtroppo è sempre stato così.
      Sono stato istruttore per didattiche di cui ho conosciuto più istruttori che divers...

      Temo che, il grosso problema del marketing "insegnato" dalle didattiche, sia che è uguale e antesignano dei fuffaguru di facebook.
      Più i loro affari vanno male, più pretendono di insegnare ad altri come fare.
      Lo schema è quello della vendita del folletto: un venditore in ogni famiglia, per coprire lo spazio commerciale che ha intorno e poi cavoli suoi.

      Però è anche vero che i bravi istruttori, preparati e appassionati, ci sono, non hanno più successo degli altri.

      Discorso simile per i centri sub, investire in pubblicità rende di più che investire in qualità, siccome la coperta è corta, dovrebbe essere facile fare una discriminazione, eppure non è così.
      www.bludivecenter.com

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      • Originariamente inviato da brazzai Visualizza il messaggio

        Sicuramente era pi� facile prima, ma in qualunque caso mi riferivo all'estero, qua in italia penso non si siano mai fatti i numeri di localit� come l'egitto, l'asia o i caraibi. Penso che proprio perche sia diventato piu difficile vendere tanti brevetti come prima che adesso puntano a vendere corsi istruttori
        Nel mio corso istruttori padi hanno passato piu tempo ad insegnarmi come vendere attrezzatura o altri corsi e specialit� che ad insegnarmi davvero come fare un corso subacqueo. Qualche hanno fa sono stato al convegno mondiale di un altra grossa didattica, per quasi 3 ore hanno parlato di marketing, incassi e di quanti nuovi istruttori e trainer venivano brevettati ogni anno. Nessuno ha parlato di subacquea, sono uscito con la nausea.
        Hai confermato la sensazione che si ha frequentando, seppur marginalmente, i centri di immersione.

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        • Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio

          Purtroppo è sempre stato così.
          Sono stato istruttore per didattiche di cui ho conosciuto più istruttori che divers...

          Temo che, il grosso problema del marketing "insegnato" dalle didattiche, sia che è uguale e antesignano dei fuffaguru di facebook.
          Più i loro affari vanno male, più pretendono di insegnare ad altri come fare.
          Lo schema è quello della vendita del folletto: un venditore in ogni famiglia, per coprire lo spazio commerciale che ha intorno e poi cavoli suoi.

          Però è anche vero che i bravi istruttori, preparati e appassionati, ci sono, non hanno più successo degli altri.

          Discorso simile per i centri sub, investire in pubblicità rende di più che investire in qualità, siccome la coperta è corta, dovrebbe essere facile fare una discriminazione, eppure non è così.
          Non posso che quotarti in tutto e per tutto.
          www.neutralbuoyancy.it

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          • -le didattiche devono vendere brevetti e probabilmente si basano sull'immediato guadagno perchè, statisticamente, una volta venduto il primo sanno che la persona difficilmente tornerà per un secondo
            -i diving devono vendere uscite, curano molto il rapporto con il cliente per sperare che questo ritorni
            (ci sono strutture "asettiche" ed iper commerciali, ed altre che ti invogliano a tornare anche se meno fantascientifiche a livello di attrezzature...)
            -i club/associazioni si basano più che altro sulle quote sociali, dove il numero di corsi e brevetti diventa secondario (anche qui c'è da fare una distinzione, ci sono quelli che puntano a mille corsi e quelli che ne fanno uno ogni tanto).

            La passione per la subacquea l'ho vissuta molto di più stando seduto sul divano del club, quando c'era, ascoltando gli altri, trovandosi per aprire una bottiglia, gli auguri delle varie ricorrenze.
            In sostanza si creava un legame e questo serviva per spronarsi uno con l'altro, attrarre altre persone ecc ecc

            Questa passione si travasava automaticamente con il trattamento dei diving, se anche dall'altra parte c'era questa visione, si instaurava un legame che portava le persone a tornare e magari, sulla scia dell'entusiasmo, si creava un corso che portava un beneficio generale.

            ---------------

            la mia teoria è che le persone si sono infiacchite, si sono chiuse, in certi casi sono diventate rincitrullite e quindi:
            non creando legami, non condividono la propria passione (se c'è), non attirano nuove persone, queste non sfruttano i servizi messi a disposizione dai diving e le didattiche si lamentano che non ci sono brevetti

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            • Originariamente inviato da diegoevo Visualizza il messaggio
              la mia teoria è che le persone si sono infiacchite, si sono chiuse, in certi casi sono diventate rincitrullite e quindi:
              non creando legami, non condividono la propria passione (se c'è), non attirano nuove persone, queste non sfruttano i servizi messi a disposizione dai diving e le didattiche si lamentano che non ci sono brevetti
              Allora, solo perché non si pubblicizzano le cose di quelli che in acqua ci vanno e con passione.

              https://www.scubaportal.it/esplorazi...V6w6aCbWFgNZuw

              Mi arrogo la presunzione di essere padre putativo di alcune delle cose di cui si parla nell'articolo.
              Come delle foto, che non ho fatto io, ma credo d'averne comunque parte della "colpa".

              Di sicuro ho sempre incitato, educato e, nel possibile, finanziato l'esplorazione subacquea.
              I protagonisti ci hanno messo la voglia, e il tempo.
              Ma soprattutto la pazienza d'imparare e non fossilizzarsi su posti e cose trite e ritrite.
              www.bludivecenter.com

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              • Originariamente inviato da diegoevo Visualizza il messaggio
                -le didattiche devono vendere brevetti e probabilmente si basano sull'immediato guadagno perch�, statisticamente, una volta venduto il primo sanno che la persona difficilmente torner� per un secondo
                -i diving devono vendere uscite, curano molto il rapporto con il cliente per sperare che questo ritorni
                (ci sono strutture "asettiche" ed iper commerciali, ed altre che ti invogliano a tornare anche se meno fantascientifiche a livello di attrezzature...)
                -i club/associazioni si basano pi� che altro sulle quote sociali, dove il numero di corsi e brevetti diventa secondario (anche qui c'� da fare una distinzione, ci sono quelli che puntano a mille corsi e quelli che ne fanno uno ogni tanto).

                La passione per la subacquea l'ho vissuta molto di pi� stando seduto sul divano del club, quando c'era, ascoltando gli altri, trovandosi per aprire una bottiglia, gli auguri delle varie ricorrenze.
                In sostanza si creava un legame e questo serviva per spronarsi uno con l'altro, attrarre altre persone ecc ecc

                Questa passione si travasava automaticamente con il trattamento dei diving, se anche dall'altra parte c'era questa visione, si instaurava un legame che portava le persone a tornare e magari, sulla scia dell'entusiasmo, si creava un corso che portava un beneficio generale.

                ---------------

                la mia teoria � che le persone si sono infiacchite, si sono chiuse, in certi casi sono diventate rincitrullite e quindi:
                non creando legami, non condividono la propria passione (se c'�), non attirano nuove persone, queste non sfruttano i servizi messi a disposizione dai diving e le didattiche si lamentano che non ci sono brevetti
                Penso che certe volte il proprietario/istruttore del diving tratti con sufficienza il cliente, a torto o a ragione. Tutti vogliamo imparare, magari ci rompiamo le balle a sentire qualcuno che pontifica, senza neanche spiegare il perché, esclusivamente per informare l'intero creato delle proprie "enormi" conoscenze.

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                • Originariamente inviato da TheFlash Visualizza il messaggio
                  Penso che certe volte il proprietario/istruttore del diving tratti con sufficienza il cliente, a torto o a ragione. Tutti vogliamo imparare, magari ci rompiamo le balle a sentire qualcuno che pontifica, senza neanche spiegare il perché, esclusivamente per informare l'intero creato delle proprie "enormi" conoscenze.

                  Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk
                  Purtroppo succede spesso in entrambe le direzioni.

                  Soluzione: Basta cambiare diving.

                  In un centro sub ci si va per 2 motivi, fare un'immersione o fare in un corso.
                  Nel primo caso di ciò che dicono al di fuori delle regole e norme uno può anche bellamente fregarsene. Nel secondo, si presume, si vada per ascoltare, se non piace ciò che viene detto, la porta credo sia sia sempre nella stessa direzione da cui si è entrati.

                  Come sai, succede anche con i clienti, quando ti contattano per avere tutti gli sconti possibili, magari con un brevetto advance e volendo fare tuffi a profondità e tempi fuori da ogni logica.
                  Meglio perderli che trovarli.
                  www.bludivecenter.com

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                  • Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio

                    Purtroppo succede spesso in entrambe le direzioni.

                    Soluzione: Basta cambiare diving.

                    In un centro sub ci si va per 2 motivi, fare un'immersione o fare in un corso.
                    Nel primo caso di ci� che dicono al di fuori delle regole e norme uno pu� anche bellamente fregarsene. Nel secondo, si presume, si vada per ascoltare, se non piace ci� che viene detto, la porta credo sia sia sempre nella stessa direzione da cui si � entrati.

                    Come sai, succede anche con i clienti, quando ti contattano per avere tutti gli sconti possibili, magari con un brevetto advance e volendo fare tuffi a profondit� e tempi fuori da ogni logica.
                    Meglio perderli che trovarli.
                    Il problema che un diving "maldestro" fa dei danni che 10 centri immersione ottimi riescono a sanare a fatica.

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                    • Originariamente inviato da TheFlash Visualizza il messaggio
                      Il problema che un diving "maldestro" fa dei danni che 10 centri immersione ottimi riescono a sanare a fatica.

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                      Oggi non credo, ma è solo un'opinione.
                      Il sistema delle recensioni, dei social, forum ecc.
                      un po' funziona, ad informarsi ci vuole poco.
                      www.bludivecenter.com

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                      • Originariamente inviato da TheFlash Visualizza il messaggio
                        Il problema che un diving "maldestro" fa dei danni che 10 centri immersione ottimi riescono a sanare a fatica.

                        Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk
                        al ristorante ti fregano una volta e poi non ci torni più
                        se in quel diving ti trovi male, non ci torni più
                        poi con il confronto e approfondimenti, potresti scoprire che hai beccato la classica giornata NO ma nel complesso merita
                        ....di certo non perdi la voglia di andare al ristorante o nei diving, al più cambi posto.

                        Personalmente ad esempio non riesco a sopportare i diving di acquisizione tedesca, hanno una loro logica che mal si addice alla mia persona, in più non sopporto che devo parlare inglese quando sono a "casa" mia.
                        Quando cerco qualche altra struttura e vedo che il sito ha dominio .de anche se magari fisicamente è in altre nazionalità, li scarto e cerco altro.

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                        • Originariamente inviato da diegoevo Visualizza il messaggio


                          Personalmente ad esempio non riesco a sopportare i diving di acquisizione tedesca, hanno una loro logica che mal si addice alla mia persona, in più non sopporto che devo parlare inglese quando sono a "casa" mia.
                          .
                          Ci sono le intolleranze personali, per fortuna, se no sarebbe un'omologazione terribile.
                          C'è anche il contrario, affezioni a fuffa guru o strutture in cui il pericolo minore è il tetano, ma magari chiudono un'occhio sul brevetto.

                          Il mondo è bello perché avariato.
                          www.bludivecenter.com

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                          • Originariamente inviato da diegoevo Visualizza il messaggio

                            al ristorante ti fregano una volta e poi non ci torni pi�
                            se in quel diving ti trovi male, non ci torni pi�
                            poi con il confronto e approfondimenti, potresti scoprire che hai beccato la classica giornata NO ma nel complesso merita
                            ....di certo non perdi la voglia di andare al ristorante o nei diving, al pi� cambi posto.

                            Personalmente ad esempio non riesco a sopportare i diving di acquisizione tedesca, hanno una loro logica che mal si addice alla mia persona, in pi� non sopporto che devo parlare inglese quando sono a "casa" mia.
                            Quando cerco qualche altra struttura e vedo che il sito ha dominio .de anche se magari fisicamente � in altre nazionalit�, li scarto e cerco altro.
                            Non posso dire più di quello che ho detto. Non sono un assiduo frequentatore. Quello che cerco è il passaggio barca, se mi lasciano da solo per me va bene.

                            Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk

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                            • flash, non so quanto sei addentro al concetto di anarchia, l'unica meraviglia per l'uomo e, essendo unica e meravigliosamente semplice, utopica. beh anarchia per sua natura non è non avere regole, ma darsele prima che le diano altri. l'anarchico per eccellenza è colui che scrisse, chissà chi è, ama il prossimo tuo come te stesso. concetto di una semplicità imbarazzante e per questo, forse l'affermazione più complicata della storia dell'uomo. purtroppo l'oggi, come l'ieri, è in mano agli ottusi. vedi tu dove girar la tenue fiammella.
                              ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

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                              • Non necessariamente ci si deve uniformare.
                                Evidentemente non sono interessato.

                                Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk

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