il-declino-della-subacquea-in-italia

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    https://www.scubaportal.it/il-declin...QOFCvllkBB76kQ
    www.bludivecenter.com

  • #2
    Da sub indipendente posso solo affermare che troppi vincoli lacci e lacciuoli rendono sempre piu' difficile coltivare questa passione.
    Paolo
    Paolo

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    • #3
      Penso che questo non sia solo un problema della subacquea ma anche di altre attività.
      Questo sport è sempre stato un pò una nicchia rispetto ad esempio al tanto (troppo) pubblicizzato calcio, non ne farei nemmeno una questione di costi perchè 30anni fa i prezzi erano, per me, più impegnativi rispetto ad ora.
      Per me la gente si stà semplicemente rincoglionendo, ne più ne meno.
      Non penso sia nemmeno una questione post pandemia, le persone non socializzano, non escono, non vivono ma si atrofizzano dietro un cellulare a guardare video su tiktok senza coltivare aspirazioni.

      Lo scarso seguito dei corsi c'era all'ora e c'è anche adesso, di 10 partecipanti open, 3 forse facevano l'avanzato e forse solo 1 dopo continuava a frequentare il club.

      Le opportunità ci sono, forse un tempo bastava un semplice "ti va di provare?" per indossare una muta, mentre ora forse servirebbe più un calcio nel di-dietro per spronarle..
      Ultima modifica di diegoevo; 27-03-2025, 15:33.

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      • #4
        Da quel che vedo con i ragazzi che fanno i corsi al nostro club la situazione è questa: negli ultimi anni i numeri sono aumentati da corsi con 4/5 persone siamo passati da 4 anni a questa parte a corsi di 10/12 allievi. Il problema è che una volta preso il brevetto al club se ne fermano 1/2.
        E poi comunque l'interesse nel giro di 2/3 anni scema e di quest 1/2 se ne ferma 0,5
        Altra cosa che abbiamo notato è che non hanno una vera passione per la subacquea ma è: quest anno vado in acqua, il prossimo mi lancio col paracadute, quello dopo ancora imparo a sciare e così via, senza mai "fermarsi" ad approfondire.

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        • #5
          Originariamente inviato da paolo55 Visualizza il messaggio
          Da sub indipendente posso solo affermare che troppi vincoli lacci e lacciuoli rendono sempre piu' difficile coltivare questa passione.
          Paolo
          Sono d'accordo, come ho scritto da altre parti, l'evoluzione diving-centrica si è rivelata un binario morto.
          Bisognerebbe cominciare a far fare ai vari parchi il loro lavoro: fruizione consapevole di un bene comune. Piuttosto che la regolamentazione in ottica economica.
          A cominciare da ingressi da terra per sub, padel, canoa, snorkeling ecc.
          Sarebbe il sistema di educazione (e controllo) più efficace, un modo per riavvicinare tutti al mare, poi ognuno sceglierà quel che gli piace.
          www.bludivecenter.com

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          • #6
            coffy84 diegoevo

            Capisco, ma questo è ciò che tutti vediamo, serve andare oltre.

            Ogni inizio stagione, la prima cosa che dico allo staff è: "non mi interessa che continiuiate a dirmi quali sono i problemi, sono parole al vento e non sono cieco, dovete darmi le soluzioni"
            www.bludivecenter.com

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            • #7
              Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio

              (cut)
              A cominciare da ingressi da terra per sub (cut) canoa, snorkeling ecc.
              Sarebbe il sistema di educazione (e controllo) più efficace, un modo per riavvicinare tutti al mare, poi ognuno sceglierà quel che gli piace.
              Esatto! (finalmente..)

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              • #8
                Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio


                A cominciare da ingressi da terra per sub, padel, canoa, snorkeling ecc.
                sup, dovrò chiedere a freud perché è venuto fuori padel
                www.bludivecenter.com

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                • #9
                  ahahah.....
                  mi permetto un pensierino....
                  l'oggi cambia velocissimamente,,,,io ragazzo, non c'erano i congelatori , la lavastoviglie e miliardi di altri robi.
                  noi ci ostiniamo nella rimembranza, peraltro distorta assai.
                  i giovani vivono nel vortice del cambiamento. noi lo subiamo senza comprenderlo o volerlo comprendere e ci ostiniamo nel voler creare interesse seguendo i nostri canoni dell'interesse.
                  i punti fermi pochi sono e li maneggia solo madre natura. madre natura maneggia la bellezza l'emozione l'amore. se noi abbiamo nel belino di trasmettere amore col no gav i corallari i palombari gli esploratori da due palanche e il culo bagnato, i relittari, siamo fuori tempo e mai incontreremo la curiosità di un giovane. in questo tempo, ripeto, pochi sono i punti fermi, e non li manovriamo noi. noi prima dobbiamo apprezzarli amarli. siamo animali sociali che devono trasmettere. noi non trasmettiamo, ci autocelebriamo.
                  ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

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                  • #10
                    Originariamente inviato da cesare Visualizza il messaggio
                    ahahah.....
                    noi non trasmettiamo, ci autocelebriamo.
                    Ma infatti l'unico modo è lasciare porte aperte.
                    Non ho gran rammarico se la subacquea tra 30 anni non esisterà più, avrei rammarico al pensiero d'aver castrato una generazione con un tentativo di indottrinamento, tanto autocelebrativo da essere quasi psicotico.

                    Pochi giovani leggono e quasi nessuno va più in biblioteca.
                    Bruciano i libri, o li lasciamo li dove, se vorranno, potranno ritrovarli?
                    www.bludivecenter.com

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                    • #11
                      Certamente la subacquea è più costosa di tanti anni fa, o se preferite vittima di un minore potere di acquisto, però tutto cambia. Quando ero ragazzino il motorino, preparato, era la priorità, i dischi, l'impianto stereo, ora non è più così. La subacquea non piace più? Colpa dei diving? Non credo, altrimenti si vedrebbero comunque subacquei entrare da terra. Semplicemente i ragazzi, oggi, hanno interessi diversi.

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                      • #12
                        Originariamente inviato da paolo55 Visualizza il messaggio
                        Da sub indipendente posso solo affermare che troppi vincoli lacci e lacciuoli rendono sempre piu' difficile coltivare questa passione.
                        Paolo
                        La nostra A.M.P. credo sia la più grande d'Italia, 25000 miglia quadrate. Poverissima di pesce, e ricchissima di reti (la pesca professionale e consentita) Il costo per fare immersioni è di circa 150 euro a stagione per subacqueo. I punti di immersione consentiti sono 16. Naturalmente vige il divieto di ancoraggio per la salvaguardia del fondale, peccato che non abbiamo mai messo le boe. Risultato: nessun diving, nessun subacqueo autonomo da anni.

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                        • #13
                          Continuo a pensare che il primo problema della subacquea siano una generazione di subacquei capaci di fare immersione solo in bicchieri mezzo vuoti.
                          www.bludivecenter.com

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                          • #14
                            Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
                            Continuo a pensare che il primo problema della subacquea siano una generazione di subacquei capaci di fare immersione solo in bicchieri mezzo vuoti.
                            Sii positivo, vedi il bicchiere come mezzo pieno.

                            Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk

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                            • #15
                              Se prima i subacquei sono stati indottrinati e si sono lasciati indottrinare fino al punto di essere incapaci di muoversi se non a rimorchio ed in mezzo bicchiere di acqua con relativo brevetto assistiamo ad un modello che tecnicamente e commercialmente presenta grosse criticita'.
                              A volte le passioni si spostano per via del fatto che alla attivita' svolta non corrisponde un ritorno in termini di divertimento che sia commisurato all'impegno profuso.
                              Paolo
                              Paolo

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