Didattica NADD

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  • #16
    Queste sono le tue richieste e sei liberissimo
    poi in Italia il brevetto non e' obbligatorio come pure il Dan e sul certificato medico ho dei dubbi
    ma avrebbe senso o almeno coerenza se tu lo chiedessi a tutti i tuoi clienti. Ma non sei una asd e quindi ne dubito.
    Credo che un legale ti smonterebbe in un attimo
    Cordialmente
    Paolo
    Paolo

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    • #17
      Originariamente inviato da paolo55 Visualizza il messaggio
      Queste sono le tue richieste e sei liberissimo
      poi in Italia il brevetto non e' obbligatorio come pure il Dan e sul certificato medico ho dei dubbi
      ma avrebbe senso o almeno coerenza se tu lo chiedessi a tutti i tuoi clienti. Ma non sei una asd e quindi ne dubito.
      Credo che un legale ti smonterebbe in un attimo
      Cordialmente
      Paolo
      Non sono un legale ma ritengo l'intervento di blu dive corretto.

      Ci sono sicuramente, come dici tu, dei buchi legislativi ma ritengo anche che un principio valga su tutti: quello della sicurezza.

      Ogni decisione, anche se arbitraria, che elevi la sicurezza è a mio avviso, quando si parla di subacquea svolta oltre l'aspetto ricreativo, incontestabile.

      Amo fare un parallelo: nessun pilota di aereo può essere obbligato a volare se non ritiene che ci siano le condizioni di sicurezza per farlo, anche se questa valutazione è frutto di una sua personale valutazione arbitraria.
      Il pilota può rifiutarsi, ovviamente la compagnia può licenziarlo ma non può agire contro questa sua decisione arbitraria perché avendo lui la responsabilità del volo e delle persone che si affidano a lui ha il diritto anche di dire no, il "non volo" è la decisione che paradossalmente azzera il rischio del volo stesso ergo la decisione che eleva la sicurezza al massimo.

      Allo stesso modo chi è titolare i un diving proprio in funzione delle responsabilità che ha relative alla sicurezza, può, in maniera insindacabile rifiutarsi di dare il servizio se giudica le persone a cui lo fornisce non in grado di svolgere in sicurezza quanto intendono fare.

      Non esiste in questo caso "il passaggio barca", se il responsabile del diving sa che le persone a cui fornisce questo servizio intendono fare un attività al difuori di quello considera sicuro, perché se succedesse qualcosa non potrebbe dimostrare che quelle persone erano in grado di fare quanto lui riteneva che non potevano fare.

      Nessun giudice condannerà il titolare di un diving che si rifiuta di offrire un passaggio barca a subacquei che ritiene non in grado di fare quanto intendono fare.
      Al contrario ogni giudice condannerebbe il titolare di un diving che, pur sapendo che i subacquei intendevano fare un qualcosa che non erano in grado di fare, accetta di dare il passaggio barca.

      Per questo non esiste il concetto di "passaggio barca".

      Il "passaggio barca" ha senso nella misura in cui il subacqueo che lo chiede descrive di voler fare un attività subacquea in cui non solo è abilitato ma ha anche l'esperienza e le attrezzature necessarie a quel tipo di attività e questa valutazione è a carico del responsabile del diving.

      Io, amo l'immersione "senza gav", questo tipo di attività mi mette al difuori di quello che è la normale attività subacquea cosi come normalmente viene considerata.

      Pertanto io rientro in questi discorsi e sono consapevole che per me non è scontato immergermi nei centri immersione.

      Ci riesco finora senza grossi problemi, perché per la maggior parte delle immersioni dal diving vado in centri in cui mi conoscono da anni, conoscendomi i titolari di questi diving mi permettono d'immergermi senza gav nella loro struttura - me lo permettono perché sanno come vado, sanno che conosco le immersioni dove mi portano, non mi devono dare una guida e se succedesse qualcosa sono in grado di dimostrare che io avevo l'esperienza per fare quello che faccio (non fosse altro per i miei scritti sull'argomento ecc, ecc).
      La dove non mi conoscono devo sempre muovermi con attenzione spiegando bene, prima di andare in quel diving, chi sono, cosa intendo fare e rispondendo a tutti gli eventuali dubbi del gestore che comunque può dirmi di no e se me lo dice non mi posso certo arrabbiare, finora nessuno mi ha detto no ma abbiamo pianificato l'attività, il cosi detto passaggio barca perché in tal modo non poteva darmi una guida ecc, ecc.

      Ovviamente condivido quando parli di subacquea autonoma, ovvio che se mi muovo in autonomia sono libero di fare tutto quello che reputo corretto fare e questa è sicuramente la cosa migliore, ma non sempre è possibile essere autonomi.
      Quando non ci si riesce e ci si deve appoggiare ad un diving, soprattutto quando la nostra attività eccede il concetto di immersione ricreativa, si deve sempre concordare il tutto con il centro immersioni questo al di la dei brevetti non fosse altro che per un senso di educazione nei confronti di un professionista che cerca di fare il suo lavoro al meglio e con coscienza.

      Ovviamente se le decisioni di un centro immersioni non ci piacciono tutti siamo liberi di andare in altri centri immersione.
      Per questo penso che se un professionista, corretto e di esperienza, ti dice di no, nonostante i brevetti e/o spiegano l'attività che s'intende fare, proprio in virtù del fatto che è lui con questo no a mettere in discussione il suo guadagno e rapporto con il cliente, merita una oggettiva ed obbiettiva valutazione.

      Bisogna venirsi incontro, il fatto di avere un diving non autorizza il gestore a considerare tutti degli asini emettendo giudizi e divieti, il fatto di essere clienti che pagano non ci autorizza a pretendere sempre e comunque ciò che non spetta a noi valutare dato che la responsabilità se la devono prendere altri.
      Ritengo che i centri immersioni per la maggior parte dei casi siano gestiti da professionisti serie e di esperienza in grado di capire e valutare senza andare a mettere divieti per partito preso, ritengo che se un subacqueo sa cosa vuole fare e come intende farlo ed è nella ragione ha anche gli argomenti per permettere al centro immersioni di valutare il cosi detto "passaggio barca".
      Il brevetto in tutto questo è solo uno dei tanti aspetti che non da diritti assoluti.

      Cordialmente
      Rana

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      • #18
        Originariamente inviato da paolo55 Visualizza il messaggio
        Queste sono le tue richieste e sei liberissimo
        poi in Italia il brevetto non e' obbligatorio come pure il Dan e sul certificato medico ho dei dubbi
        ma avrebbe senso o almeno coerenza se tu lo chiedessi a tutti i tuoi clienti. Ma non sei una asd e quindi ne dubito.
        Credo che un legale ti smonterebbe in un attimo
        Cordialmente
        Paolo
        può essere, non è il mio lavoro, però leggi regionali e ordinanze impongono un brevetto, quindi è a loro che dovrebbe rivolgersi l'avvocato, credo.

        Si, chiedo a tutti che attestino d'avere abilitazione all'attività subacquea, che poi attestino il falso è un problema loro.

        Sono perfettamente cosciente che, in caso di problemi, chi la prende in quel posto sono io, comunque.
        Si fa quel che si può per pararsi il deretano, in un paese dove, più che la certezza della pena, c'è la certezza della punizione.

        www.bludivecenter.com

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        • #19
          In merito ai corsi nadd posso dire che da questo anno non sono più affiliati cmas, infatti anche la linea brevetti "tecnici" è stata leggermente modificata.
          Ho completato il mio percorso ricreativo con padi, e alle Maldive non ho avuto alcun problema, o meglio, il diving ha voluto i brevetti Deep e nitrox plastificati...con quelli digitali hanno storto il naso ed erano diffidenti a darmi una S80 con una 32 dentro .

          Come disse un mio istruttore: "se mi si presentasse al diving un ragazzo brevettato dalla didattica pincopallino, con che scusa potrei rifiutarlo?"

          ​​​​Per quanto riguarda il passaggio barca, ritengo sia un po' quella terra di mezzo, dove il rischio di avere problemi per il diving, sia decisamente superiore a 50€ di tuffo...Non a caso per un tuffo su un relitto a 33-35m mi è stato chiesto il brevetto Deep, nonostante chiedessi solo il passaggio (mi faceva da "guida" un amico), e inoltre sono stato raccomandato a non fare belinate(come usa dire a Genova), dato che andavo in aria e non abilitato al fuori curva.
          Situazione analoga per visitare l'equa, passaggio barca, mi è stato chiesto brevetto Deep e nitrox, in quel caso volevo una miscela da 30-32% per starmene tra i 30 e i 35m. Risposta negativa da parte del diving: "il fondo è 40m, noi non diamo miscele oltre il 28", eppure non avrei raspato la sabbia...
          Da quel giorno ho capito che è meglio avere il brevetto adeguato per quieto vivere, e soprattutto per educazione nei confronti delle guide che ci portano a spasso, anche se poi in fondo in fondo non è il plastichino a fare il subacqueo
          SSI Decompression Diving

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          • #20
            Originariamente inviato da Breathe Visualizza il messaggio
            Da quel giorno ho capito che è meglio avere il brevetto adeguato per quieto vivere, e soprattutto per educazione nei confronti delle guide che ci portano a spasso, anche se poi in fondo in fondo non è il plastichino a fare il subacqueo
            Che belle queste 3 righe
            www.bludivecenter.com

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