Originariamente inviato da firer84
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La crisi c'è e come dici tu era cronicizzata fin dagli anni pre - pandemia.
La pandemia e poi questa crisi hanno acutizzato un settore già fortemente in crisi.
Ti ricordi i famosi: DIR - GUE, rigorosi, il "vento nuovo" di una didattica senza compromessi ma anche molto ma molto costosa ....
Scomparsi, estinti.
Nel decennio 2000 - 2010 mietevano allievi .... oggi, correggimi se sbaglio, non se ne sente più parlare.
La GUE - DIR è stata sicuramente un riferimento nell'ambito della subacquea ma in Italia era diventata uno "status symbol".
La muta stagna nera dei DUI in trilaminato, il compensatore Hacyon, gli erogatori Scubapro, il bibo bianco, le Jetfin ai piedi ecc, ecc.
Ed ancora ormai sono passati tantissimi anni dall'ultima uscita in edicola del "Subacqueo" o di "Mondo Sommerso" o di "Sub", mi direte tutte le testate giornalistiche sono in crisi , questo è vero.
A metà anni 90 quando ho iniziato c'era una situazione diversa, i negozi di subacquea erano tanti di più, c'erano corsi con 20 allievi a colpo, quando erano "solo" 12 ti domandavi cosa non aveva funzionato, oggi 12 allievi in un corso è un numero impensabile.
I forum stessi erano molto di più - oggi per fortuna che esiste e resiste "Poverosub".
La società stessa è cambiata profondamente, senza poi contare le pandemia che ha portato a dei cambiamenti dai quali non si torna indietro.
La subacquea è costosa per chi inizia, per chi arriva ad avere una certa esperienza ed un pochino d'attrezzatura diventa fattibile a costi umani.
Un gav dura anni, gli erogatori di fatto durano più dei subacquei, la bombola è eterna, un paio di pinne funzionano sempre e cosi la muta con qualche accortezza.
Alcune attrezzature costano meno, ci sono computer "entry level" che costano € 100.
Diciamo che oggi c'è un interesse mordi e fuggi, la gente fa il corso prova e li finisce, non ha tempo e quindi non può andare oltre.
Se fai 6 - 7 immersioni all'anno già tanto se hai la muta il resto lo noleggi che senso ha comprare.
Io non scio ma chi scia poco mi sembra che di fatto noleggia tutto escluso forse la tuta da neve.
Io ritengo che come l'economia tornerà a girare e la gente avrà nuovamente disponibilità a viaggiare a fare anche il settore della subacquea tornerà a crescere.
Nel frattempo si assiste a situazioni strane, circoli che faticano e che in alcuni casi chiudono, e, centri immersioni pieni ...
Ma come è stato fatto notare spesso sono "pieni dei soliti" la cui età media è alta segno che non c'è un ricambio.
Secondo me almeno due cicli generazionali si sono persi, a livello dei centri immersione ancora non si avverte, anche se alcuni segnali ci sono ormai da anni, molti centri immersione che si associano e spesso fanno girare un solo gommone, o tengono aperto una sola struttura segno che non c'è una domanda tale da mantenere tutte le strutture.
Nella seconda metà degli anni 90 i centri immersione (i diving) erano una attività neonata ancora fuori dai radar del fisco, dello "studio di settore" ecc, ecc, in quegli anni il settore subacqueo era l'Eldorado, oggi non più fisco, studi di settore, controlli, costi hanno assottigliato i margini a tal punto che non tutti riescono a starci dentro, soprattutto nei mesi invernali.
Rana
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