Immersioni con squali

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    Sapete indirizzarmi per trovare qualche informazione in merito?
    Partite dal presupposto che non so nulla: dove e con che squali si possa fare e neanche se esistano varie tipologie di immersioni con squali (gabbia, non gabbia)


  • #2
    Troppo vago, scegli almeno il tipo di squalo che ti interessa. Per il bianco meglio il Sudafrica rigorosamente in gabbia con esche, ma lì non si fanno crociere.

    Alle Maldive estremo sud c'è un po' di tutto tranne bianco longimano e bullshark. Io vidi Martelli maggiori, tigre, volpe, albimarginatus, balena, grigi di barriera e pinna bianca di barriera, senza usare esche. Alcuni videro anche un Leopardo. A nord invece grigi, balena, nutrice e pinna bianca del reef.

    Mar Rosso zona sud martelli levini a Daedalus o Brothers... non ricordo, poi longimani e tigre.

    Alle Maldive è nel rosso, tecnicamente è vietato buttare esche, alcuni lo fanno ma di base non si può. Se invece ti stanno bene le esche Sudafrica fai le bait dive, per longimani tigre e Zambesi.
    Ultima modifica di Tonnetto; 10-08-2017, 00:42.
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    • #3
      Aggiungo Palau (Micronesia), dove maggiormente girano grey, black tip e white tip, Similan Island (Thai) tra novembre e marzo, per gli whale sharks (in particolare a Richelieu rock), le Fiji per bull e tiger sharks con il feeding controllato, Malapascua (Filippine) per i thresher sharks.... insomma c'è l'imbarazzo della scelta. Ovviamente nulla è garantito, talvolta è possibile vederne davvero tanti, altre volte molto meno.

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      • #4
        Polinesia in Novembre ho visto il pinna nera, il pinna bianca, il grigio e lo squalo Limone. E a quanto mi ha detto la guida, è impossibile fare immersione senza incontrare uno squalo

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        • #5
          Alle Bahamas quest'estate ho visto nurse shark facendo snorkeling in un paio di metri d'acqua, blacktip in immersione in lontananza, e immergendosi nel posti giusti, senza bisogno di feeding, una quindicina di reef sharks che ti nuotano tranquillamente attorno, per tutta la durata dell'immersione. Durante l'intervallo di superficie nuotavano attorno alla barca, uno spettacolo.

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          • #6
            Gabbia direi solo con bianco, a meno che non lo incontri accidentalmente
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            • #7
              a Melilli visti Whitetap insieme a blacktip....indimenticabile il balletto
              ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

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              • #8
                Dovrebbe essere noto a chi va sott'acqua che in quasi tutti i mari del mondo a qualsiasi latitudine essi si trovino si fanno le immersioni con gli squali. L'importante e' fare ognuno la sua immersione cercando di non invadere il territorio altrui, ovvero: essendo lo squalo il padrone di casa ed essendo anche - in acqua - in cima alla catena alimentare megllio mantenere con lui la distanza di "sicurezza" ovvero quella - di almeno 50 metri - che nel caso gli consenta di andarsene indisturbato e di non entrare mai nella distanza "critica" che e' quella dell'incontro ravvicinato che spesso si trasforma in un attacco piu' che giustificato dalla presenza di un potenziale rivale. Fare immersioni in gabbia, aggravate dalla presenza di abbondanti esche non ha nulla a che fare e a che vedere con l'osservazione di un animale selvatico nel suo ambiente NATURALE, e' come voler vedere una belva al circo piuttosto che nella savana Africana, una soddisfazione che ormai non piace piu' neppure ai bambini.

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                • #9
                  A volte il mondo e' proprio strano, ma e' anche sicuramente rotondo: da bambini i nostri genitori ci compravano un bel sacchetto di patatine e ci portavano al circo o allo zoo per farci vedere da vicino le belve in gabbia, lo facevano con entusiasmo (senza pensare troppo alla biologia o alla crudelta' della gabbia) e noi sgranavamo gli occhi quando il leone sbadigliava mostrando i suoi dentacci. Ora i "bianchi" di grandi dimensioni, vanno in certe baie sudafricane a farsi uno spuntino di 30 o 40 chili di carne sanguinante appesa sugli angoli di una gabbia con dentro gli uomini coperti di gomma puzzolente (anche perche' molti se la fanno addosso se lo squalo sbadiglia) ingabbiati che non hanno neanche i denti ma una roba in bocca con scritto SCUBAPRO. mah . . .

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                  • #10
                    Originariamente inviato da silvano Visualizza il messaggio
                    ovvero quella - di almeno 50 metri .
                    Ma rotfl, nessuno squalo tiene quella distanza ... o hai messo uno zero di troppo ?

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                    • #11
                      Originariamente inviato da silvano Visualizza il messaggio
                      che e' quella dell'incontro ravvicinato che spesso si trasforma in un attacco piu' che giustificato dalla presenza di un potenziale rivale.
                      Rivale ? Ma dai. E' vero che alcuni squali manifestano territorialità (grigi, albimarginatus) ma i rarissimi attacchi a sub dipendono da altro.
                      Quanto alla distanza di sicurezza vallo a dire a quegli squali che se ne infischiano (rectius longimanus). Gli altri fortunatamente la mantengono.

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                      • #12
                        Forse non hai capito Marco. OVVIO CHE LO SQUALO SE NE SBATTA DELLE DISTANZE E' il subacqueo che deve rispettare le distanze di "sicurezza" e "critica" non il pesce e ti diro' di piu' cioe' che nel caso dei pelagici i 50 metri come distanza di sicurezza, non sono nulla se si considera che loro ci vedono e ci sentono a distanze ben maggiori. Che gli attacchi siano rari e' vero ma non sappiamo quanti potrebbero essere realmente se l'ometto per esempio non facesse uso delle gabbie o della demenziale attivita' del feeding . Forse non si e' capito (e non occorre essere biologi per capirlo) che nella fattispecie gli OSPITI - e neppure invitati - sono gli uomini e non viceversa. Evidentemente mi sono sbagliato pensando che tanti anni e tanti bellissimi studi sugli squali potessero aver fatto cambiare idea a molti subacquei, mi rendo conto che cosi' non e' ma mi conforta anche molto il fatto che ormai sott'acqua ci vanno pochi sub e non la TANTA GENTE di un tempo. Distinguere i subacquei dalla gente che mette la testa sott'acqua e' abbastanza importante per individuare - senza troppo sbagliare - con chi discutere.

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                        • #13
                          Scusa M ti ho chiamato Marco ma non so se ti chiami Marco . . . .)

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                          • #14
                            Originariamente inviato da silvano Visualizza il messaggio
                            dei pelagici i 50 metri come distanza di sicurezza,
                            Se non era un errore, allora hai scritto una fesseria. La distanza di sicurezza (scappa o combatti) a seconda della specie (e grandezza) di squalo varia da un metro e mezzo a 5.

                            se l'ometto per esempio non facesse uso delle gabbie o della demenziale attivita' del feeding .
                            .

                            Che queste siano da condannare nulla questio. Ma non c'è bisogno di questi artefatti per vedere gli squali da vicino.

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                            • #15
                              A proposito di distanza mi ricordo un bel tigre qualche mese fa in pieno oceano nel blu che in corrente mentre cercavo di raggiungere gli altri che avevano accelerato mi guardava sardonicamente fermo e a meno di 5 metri (ovviamente si era avvicinato lui e senza alcun richiamo ...)
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