Risotto alla milanese con l' ossobuco

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  • Risotto alla milanese con l' ossobuco

    Risotto:

    se non avete un buon brodo di carne non ci provate neanche.

    Soffriggere una cipolla tritata finemente con un paio di noci di burro ed il midollo di vitello (diciamo tanto burro quanto midollo), quando la cipolla sarà appassita aggiungere il riso (Carnaroli o Vialone nano) e far tostare brevemente (fino a quando i chicchi scricchioleranno un po', è un' operazione importante per la riuscita di un buon risotto, ci vuole un po' di sensibilità), bagnare con mezzo bicchiere di vino bianco secco (su questa cosa ci sono pareri discordanti, io lo metto), appena il vino sarà evaporato (o meglio, la sua parte alcoolica, annusare ), incominciare ad aggiungere il brodo bollente, un mestolo alla volta.
    A metà cottura aggiungere lo zafferano, io fra quelli commerciali prediligo il "3 cuochi".
    Portare a cottura, in tutto, da quando avrete incominciato ad aggiugere il brodo ci vorranno 18/20 minuti.

    Togliere dal fuoco e far mantecare con un paio di noci di burro.
    So di pervertiti che aggiungono il Parmigiano ma io mi dissocio (soprattutto se il riso servirà da accompagnamento agli ossobuchi).

    Provo a darvi le dosi per 4 persone:

    1 cipolla bianca
    80 gr di riso a testa
    80 gr di burro (1/2 soffritto, 1/2 mantecatura)
    midollo quello che riuscirete a scavare dalle ossa che il vs. maccellaio tirchio vi darà, diciamo, l' equivalente di un paio di cucchiai da minestra.
    1/2 bicchiere di vino
    2 bustine di zafferano (lo so forse esagero, ma a me piace)
    brodo, insisto, bello corposo, qb.

    (sono già stanca)

    Gli ossibuchi alla milanese come li faccio io:

    Innanzitutto non farsi ciulare (come si dice a Milano) e controllare che non sia solo osso ma ci sia il suo bel midolino "passante"), ossibuchi di vitello.

    Incidere il tessuto connetivo che li circonda perchè non si arriccino durante la cottura, infarinarli leggermente e farli dorare in tegame che li possa contenere in un solo strato con un paio di noci di burro.
    A questo punto aggiungere una carota, una cipolla e un gambo di sedano finemente tritati (io frullo grossolanamente perche poi si fa una puccina che con il risotto è meravigliosa).
    Insaporire un po' il tutto salando e pepando.
    Aggiungere un po' di vino bianco, far evaporare, bagnare con un brodo che dovrebbe essere un po' più leggero di quello del risotto, ma noi quello abbiamo e ce ne sbattiamo.
    Portare a cottura.
    Ci vorrà santa pazienza, perchè trattasi di una carne assai tignosa.
    Io, personalmente, preferisco mangiarmi un ossobuco "disafatto" piuttosto che duro.

    Il tocco magico che rende un banale ossobuco un OB alla milanese: la gremolada:

    a cottura ultimata aggiungere un trito finissimo di aglio, prezzemolo e scorza di limone (vi devo dire: solo la parte gialla?).

    Dopo questa aggiunta fate legare brevemente i sapori senza ucciderli con la cottura.

    Attenzione, quando girate gli OB, siate delicati per non perdere la loro meravigliosa ragione di esistere: il midollo.

    Con il risotto potete abbondare, il giorno dopo ve lo fate al salto e sarete felici.
    Okkio agli OB che, essendo infarinati tenderanno ad attacare.
    Okkio a non giocarvi il midollo maneggiando gli OB brutalmente.

    Avrei fatto meno fatica a cucinare che a scrivere, è una ricetta che posso fare con una mano sola.


    Elisabetta
    "...non ragioniam di lor, ma guarda e passa".
    Dante La divina Commedia Inferno canto III, 51

    il coccodrillo non è un animale domestico
    la coccodrilla invece pure

  • #2
    Scusa, fai la schizzinosa sul brodo e poi mi cadi sullo zafferano?

    Lo zafferano deve essere in pistilli, uno dei migliori è quello di Navelli.

    Non è necessario aggiungere brodo poco per volta. Lo puoi mettere anche tutto insieme, o in un paio di mandate.
    The frogarthian way of diving

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    • #3
      Originariamente inviato da bradipo67
      Scusa, fai la schizzinosa sul brodo e poi mi cadi sullo zafferano?

      Lo zafferano deve essere in pistilli, uno dei migliori è quello di Navelli.

      Non è necessario aggiungere brodo poco per volta. Lo puoi mettere anche tutto insieme, o in un paio di mandate.
      Dissento.
      Per lo zaffe, fra quelli che io mi posso agevolmente procurare, è l' ho specificato, "industriali", il 3 cuochi, se mi dici dove posso procurarmi il Navelli a Galla (rate), lietissima. Brutta pittima lo so anche io che è meglio in pistitilli.
      Per l' aggiunta del brodo, no e poi no.
      Sei di Milano?
      Quando posterai sulla coda alla vaccinara io (forse) non mi permetterò di dissentire.



      Elisabetta
      "...non ragioniam di lor, ma guarda e passa".
      Dante La divina Commedia Inferno canto III, 51

      il coccodrillo non è un animale domestico
      la coccodrilla invece pure

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      • #4
        Hai qualche cosa da eccepire anche sui miei ossibuchi o ci stai ancora "studiando"?
        Ti sfido, ma, il foro competente è Milano.
        Elisabetta
        "...non ragioniam di lor, ma guarda e passa".
        Dante La divina Commedia Inferno canto III, 51

        il coccodrillo non è un animale domestico
        la coccodrilla invece pure

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        • #5
          cara la mia coccodrilla,
          posto che il risotto e gli ossibuchi con i sapori di mare c'entrano come i cavoli a merenda son d'accordo col bradipo nell'affermare che il brodo a mestolate sia una pippa coreografica più che sostanziale, a patto che uno sia in grado di dosare il brodo in modo da non far diventare il risotto un riso in brodo.
          detto ciò, trovo più importante che il vino sia un buon vino o almeno decente, quello si che lo senti... altro che no.

          r.
          "Anche tu sei inutile, eppure ti sopportiamo" [LSD]
          "Avete finito il debriefing....?..... bene....." [cit.]
          "prima di tutto: vado in acqua come cazzo mi pare..."[virman]

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          • #6
            Conosco più du un milanese che non è in grado di fare un risotto. Non saresti né laprima, né l'ultima.
            The frogarthian way of diving

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            • #7
              Due mod grandi e grossi che se la prendeno con un povero coccodrillino indifeso....

              Non gioco più
              Elisabetta
              "...non ragioniam di lor, ma guarda e passa".
              Dante La divina Commedia Inferno canto III, 51

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              • #8
                No beh, il risotto si fa aggiungendo il brodo poco per volta. Punto. Sta cosa di mettere il brodo in una volta è il motivo per cui non ho MAI mangiato un risotto decente fuori dal trangolo milano Vercelli Parma, anche nei migliori ristoranti. Aggiungo che il riso NON si mescola, quella è la polenta. SI stacca dal fondo di un tegame di rame stagnato.
                Piuttosto, nel risotto giallo, la cipolla va a fette, che si tolgono dopo il soffritto. Sulla presenza del vino, bianco o rosso, ci sono differenze tra milano e brianza milanese. Il riso, carnaroli, il vialone nano è roba veneta.
                Bradipo, ti vengo forse a contraddire sulle tue menate contro i bucatini? Sulla carbonara di pesce?
                Roby, parlami di tagliatelle al ragù e tortellini e lascia perdere il risotto.
                Da parte di padre la mia famiglia, come moltissime di questa zona, è cresciuta a risotto. Due volte la settimana per almeno quarant'anni. A Roma non l'ho mai visto mangiare, a Bologna nemmeno.
                Ciao,

                Marco.

                Build your platform on three legs: buoyancy, trim and position (cit.).

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                • #9
                  a Bologna nemmeno.
                  e che c'entra? a questa stregua neppure la pasta con le sarde o la pizza a milano....
                  comunque, per info in emilia romagna il risotto si cucina, eccome:
                  http://www.accademiaitalianacucina.i....php#risultati
                  per esempio.
                  quello con la salsiccia è da urlo e quello con le rane, a trovarle, pure.
                  poi, che il brodo venga aggiunto a poco a poco o tutto insieme (sempre posto di conoscere la dose corretta) poco cambia a livello di gusto. tutto qui.

                  r.
                  p.s. tu il mio risotto non l'hai mai assaggiato comunque.
                  "Anche tu sei inutile, eppure ti sopportiamo" [LSD]
                  "Avete finito il debriefing....?..... bene....." [cit.]
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                  • #10
                    Originariamente inviato da la.robi
                    a Bologna nemmeno.
                    e che c'entra? a questa stregua neppure la pasta con le sarde o la pizza a milano....
                    comunque, per info in emilia romagna il risotto si cucina, eccome:
                    http://www.accademiaitalianacucina.i....php#risultati
                    per esempio.
                    quello con la salsiccia è da urlo e quello con le rane, a trovarle, pure.
                    poi, che il brodo venga aggiunto a poco a poco o tutto insieme (sempre posto di conoscere la dose corretta) poco cambia a livello di gusto. tutto qui.

                    r.
                    p.s. tu il mio risotto non l'hai mai assaggiato comunque.

                    Beh, la pasta con le sarde o la pizza cucinata da milanesi non la mangi certo buona...
                    In emilia si mangia un ottimo risotto fino a parma. L'ho mangiato con le rane al cavallino bianco, a polesine parmense. Eccellente. Anche a Busseto.
                    Il risotto fatto con il brodo tutto in una volta non cambia a livello di gusto, ma di consistenza e legame fra i chicchi. Risulta di norma troppo slegato. Il risotto giallo non dev'essere all'onda come il risotto alla parmigiana, ma molto più compatto. Deve stare su, non fare la minestra che si stende nel piatto. I chicchi devono essere legati insieme senza essere collosi.
                    Ciao,

                    Marco.

                    Build your platform on three legs: buoyancy, trim and position (cit.).

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                    • #11
                      Originariamente inviato da mgs
                      Il risotto fatto con il brodo tutto in una volta non cambia a livello di gusto, ma di consistenza e legame fra i chicchi. Risulta di norma troppo slegato.
                      Balle.
                      Hai detto anche tu - giustamente - che il risotto non va toccato durante la cottura. Alla faccia dei consigli delle nonne (a proposito, la mia è milanese, e anche la mia mamma), aggiungerei io.

                      Ti sei mai chiesto perché non va toccato? Te lo dico io: per non rompere le cuticole dei chicchi, che rilascerebbero amido in cottura e farebbero attaccare tutto. Cosa dà la cremosità al risotto? Te lo ridico io: l'amido. Per questo è importante la mantecatura finale, con una energica mescolatura. La cremosità del risotto si ottiene con la mantecatura e il riposo di qualche minuto prima di servirlo.

                      Nessuno ha scritto che aggiungere brodo poco per volta sia sbagliato. Di fatto è indifferente, quindi inutile.
                      The frogarthian way of diving

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                      • #12
                        Originariamente inviato da la.robi
                        comunque, per info in emilia romagna il risotto si cucina, eccome:
                        Lascialo fare, è milanese. Stritolati fra i piemontesi e i veneti credono ancora che il riso sia roba meneghina
                        The frogarthian way of diving

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                        • #13
                          Originariamente inviato da bradipo67
                          Originariamente inviato da mgs
                          Il risotto fatto con il brodo tutto in una volta non cambia a livello di gusto, ma di consistenza e legame fra i chicchi. Risulta di norma troppo slegato.
                          Balle.
                          Hai detto anche tu - giustamente - che il risotto non va toccato durante la cottura. Alla faccia dei consigli delle nonne (a proposito, la mia è milanese, e anche la mia mamma), aggiungerei io.

                          Ti sei mai chiesto perché non va toccato? Te lo dico io: per non rompere le cuticole dei chicchi, che rilascerebbero amido in cottura e farebbero attaccare tutto. Cosa dà la cremosità al risotto? Te lo ridico io: l'amido. Per questo è importante la mantecatura finale, con una energica mescolatura. La cremosità del risotto si ottiene con la mantecatura e il riposo di qualche minuto prima di servirlo

                          Sono d'accordo su quello che scrivi, ma non sulla conclusione che sia uguale mettere su il risotto con tutto il brodo senza guardarlo. Molto meglio mettere il brodo poco a poco. Ho notato addirittura che viene meglio usando un ramaiolo piccolo per aggiungerlo. Se metti il brodo tutto insieme l'effetto pilaf è molto più probabile. Infatti in tutto il resto d'italia ti portano risotti, specialmente ai frutti di mare, che sembrano insalate di riso calde.
                          Ciao,

                          Marco.

                          Build your platform on three legs: buoyancy, trim and position (cit.).

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                          • #14
                            Originariamente inviato da bradipo67
                            Originariamente inviato da la.robi
                            comunque, per info in emilia romagna il risotto si cucina, eccome:
                            Lascialo fare, è milanese. Stritolati fra i piemontesi e i veneti credono ancora che il riso sia roba meneghina
                            Invece di dire cazzate renditi utile come mod e rimettimi a posto il post...
                            Ciao,

                            Marco.

                            Build your platform on three legs: buoyancy, trim and position (cit.).

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                            • #15
                              Originariamente inviato da mgs
                              ti portano risotti, specialmente ai frutti di mare, che sembrano insalate di riso calde.
                              Il risotto ai frutti di mare è un falso storico, una costruzione della fantasia, un non-risotto. Non lo userei come pietra di paragone
                              The frogarthian way of diving

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